Mario Tacchini inarrestabile al Nevegal
Mario Tacchini inarrestabile al Nevegal
Il bergamasco Mario Tacchini, alfiere della Scuderia Gretaracing Motorsport ha conquistato una perentoria vittoria in Racing Start alla 45° Cronoscalata Alpe del Nevegal.
Nella classica salita bellunese, valida quest’anno per il Trofeo Italiano Velocità Montagna Nord, “Il Tacco” sempre al volante della Mini Cooper S JCW curata dalla DP Racing, ha dominato per tutto il week end tra le vetture di stretta derivazione di serie.
“Nella prima salita di gara ho spinto parecchio – ha commentato il driver Gretaracing a fine gara – staccando i miei inseguitori di oltre 3 secondi, mentre in gara 2 ho gestito il vantaggio concludendo la gara con un buon tempo complessivo e un distacco sul secondo classificato di oltre 6 secondi.”
Adesso la scuderia del presidente Vito Guarini, dopo aver archiviato anche questo successo, si prepara alla trasferta eugubina del prossimo week end dove riprenderà il CIVM dopo la piccola pausa estiva.
Ufficio Stampa Gretaracing Motorsport
DOPPIETTA SPEED MOTOR AL NEVEGAL
DOPPIETTA SPEED MOTOR AL NEVEGAL
TRIONFA DENNY ZARDO SU LOLA B99/50 DAVANTI ALL’OSELLA PA 21/S DI UNO STREPITOSO FRANCO MANZONI, CHE STABILISCE IL NUOVO RECORD DEL TRACCIATO NEL GRUPPO CN DA QUANDO C’E’ LA CHICANE. DI NUOVO SFORTUNA PER ADOLFO BOTTURA: L’OSELLINA ROMPE IL MOTORE IN PROVA.
BELLUNO – Bella doppietta della Speed Motor alla 43esima cronoscalata Alpe del Nevegal, valevole per il trofeo italiano di velocità in montagna. Denny Zardo e Franco Manzoni, i portacolori rimasti in lizza dopo il ritiro di Adolfo Bottura, sono saliti sui due principali gradini del podio. Denny Zardo ha consegnato alla scuderia di Gubbio il primo successo assoluto della stagione agonistica 2017, calando insieme un fantastico poker personale di trionfi nella salita bellunese e raggiungendo nell’albo d’oro due “grandi” della specialità: Ezio Baribbi e Christian Merli. La Lola B99/50 del team Dalmazia è poi anche la quarta diversa vettura con la quale si impone sui 5500 metri del tracciato veneto e per la prima volta il trevigiano vi conquista l’alloro con i colori della Speed Motor. Mai in discussione il suo successo, come era già ipotizzabile dall’unica sessione di prove ufficiali che aveva visto Zardo nettamente davanti a tutti. Alla fine di gara 1, coperta in 2’32”43, l’ex campione europeo e italiano aveva ben 16 secondi di vantaggio sull’Osella Pa 21/S di Francesco Turatello e in gara 2 ha alzato di 72 centesimi la sua prestazione: 2’33”15 (somma totale pari a 5’05”88) con 10”74 di margine su Franco Manzoni, sempre su Osella Pa 21, autore della rimonta più entusiasmante della giornata.
Secondo anche in prova, Manzoni era finito clamorosamente quinto al termine della prima salita in 2’50”15, superato – oltre che dal leader incontrastato e dal già citato Turatello – anche dalla Subaru Impresa di Mauro Soretti e dalla Tatuus Formula Renault di Gino Pedrotti. In gara 2, però, il ravennate ha sfoderato tutta la sua grinta e migliorato la performance di 6”26, stabilendo di fatto il nuovo record del tracciato per il gruppo CN in 2’43”89. Per meglio dire, il primato di raggruppamento è di 2’43”27 e appartiene a David Baldi che, sempre su Osella Pa 21/S, lo fece registrare nella prima manche dell’edizione 2006, ma allora non era ancora stata posizionata la chicane, che ovviamente rallenta assai più di 62 centesimi. E questa netta differenza fra le due salite di Manzoni, che aggiunge così un'altra vittoria in CN, ha la sua spiegazione: “Ci avevano detto in gara 1 di fare attenzione fra la postazione 8 e la postazione 11 perché in terra c’era olio – ha dichiarato lo stesso Manzoni – e davano anche la bandiera gialla, per cui ho lasciato in quel tratto diversi secondi. Scendendo con il serpentone, però, ho guardato attentamente l’asfalto senza notare nulla di particolare, per cui ho corso gara 2 come se tutto fosse perfettamente a posto e ho realizzato un ottimo tempo, che mi ha permesso di recuperare la piazza d’onore assoluta anche perché Turatello ha avuto un problema di marce all’uscita dalla chicane e ci ha rimesso quei 3-4 secondi che mi hanno portato davanti a lui. Sono soddisfattissimo, sia per l’eccellente riscontro cronometrico, sia perché ho eguagliato il mio miglior piazzamento di sempre (un altro secondo posto lo avevo ottenuto anni fa ad Auronzo di Cadore), sia per la testa della classifica nel gruppo CN a livello di trofeo della montagna”.
Ancora sfortuna per Adolfo Bottura, che avrebbe sicuramente contribuito a consegnare alla Speed Motor la terza coppa per scuderie della stagione, ma la rottura del motore della Osella Pa 21 Jrb (l’Osellina classe 1000 della E2-SC) gli ha permesso solo di partire nella prima sessione di prove per poi bloccarlo quasi subito. Senza dubbio, il 2017 non è certo l’anno di grazia per il conduttore trentino.
13 agosto 2017
Ufficio stampa
Claudio Roselli
Denny Zardo è entrato nella storia dell’Alpe del Nevegal
Denny Zardo è entrato nella storia dell’Alpe del Nevegal
Il velocissimo pilota di Arcade, pilotando con maestria la sua Lola B 99/50 formula 3000 con la quale era stato secondo una settimana fa a Popoli, ha vinto per la quarta volta in carriera la cronoscalata organizzata dalla Tre Cime Promotor e valida per il trofeo italiano velocità montagna. Con questo risultato, per altro ampiamente pronosticato alla vigilia, Zardo ha raggiunto nell’Albo d’oro dell’Alpe del Nevegal altri due grandissimi interpreti della specialità: il bresciano Ezio Baribbi e il trentino Christian Merli. Dopo una gara 1 piuttosto tormentata per le frequenti interruzioni dovute ad incidenti di corsa (perdite d’olio, toccate, uscite di strada) che non hanno avuto alcuna conseguenza per piloti e pubblico, la seconda parte della manifestazione, quella decisiva ai fini della classifica, è filata via senza problemi e in tempi decisamente contenuti. Con una salita senza sbavature, tutta d’attacco, il romagnolo Franco Manzoni ha recuperato tre posizioni salendo dal quinto al secondo posto assoluto. Un risultato straordinario per un pilota che da tempo non salta un appuntamento nelle salite del nord Italia. A completare il podio assoluto è stato Francesco Turatello, protagonista di una gara regolare. Luci della ribalta anche per un conduttore locale, da anni sulla cresta dell’onda. L’alpagoto Domenico Dall’O’, su Radical Prosport, ha colto uno strepitoso sesto posto assoluto, oltre al successo nel Gruppo E2SC. Per il veterano delle salite la grossissima soddisfazione di aver dimostrato un livello prestazionale ancora in linea con i giorni migliori e la “chicca” di aver stabilito il proprio record personale con l’eccellente tempo di 2.50.98. Sul sito www.trecimepromotor.it , nella sezione apposita, sono pubblicate tutte le classifiche della 43^ Alpe del Nevegal.
L'Ufficio Stampa
Roberto Bona
Mattiperlecorse.com 43a Alpe del Nevegal finale storiche
43a Alpe del Nevegal finale storiche
Uberto Bonucci ha vinto il trofeo “Mario Facca”, destinato all’autore del miglior tempo assoluto fra le auto storiche partecipanti alla 43^ Alpe del Nevegal. L’esperto e veloce pilota toscano, al volante della sua aggiornatissima Osella Pa9/90, non ha avuto rivali in entrambe le gare in cui si articolava la salita bellunese, organizzata dalla Tre Cime Promotor. Sull’ipotetico podio finale della corsa Uberto Bonucci ha preceduto Giovanni Ambroso, su Osella Pa9/90, di 39.15 e il velocissimo trentino Remo Decarli, su Fiat X 1/9, di 44.35. Anche in gara 2, svoltasi nel pomeriggio, sono stati confermati i riscontri di gara 1, corsa a partire dalle 9.30. Mario Sala, su Porsche 906 Carrera 6, ha vinto il Gruppo 1 in 6.58.4, davanti a “Kabibo”, su De Tomaso Mangusta, a 12.48 ed Amedeo Francescon, su Abarth 1000 bialbero, a 47.96. Il Gruppo 2 ha registrato il successo di Rino Muradore (Ford Escort Rs) che in 6.40.26 ha preceduto di 31.21 Flavio Furlan (De Tomaso Pantera) e di 46.99 Silvio Andrighetti (Lancia Stratos). Il Gruppo 3 è stato appannaggio di Decarli in 6.32.79 con un margine di 19.88 su Gennaro Ventriglia (Fiat X 1/9 Dallara) e 20.16 su Giuseppe Pezzo (Porsche 911 sc). Con Bonucci ed Ambroso, primo e secondo, sul podio del Gruppo 4 è salito anche Michele Massaro, su Bmw M3 E30, a 56.22. Infine nel Gruppo 5 Roberto Zavarini, su Ralt R32, ha avuto la meglio su Gina Colotto, Formula Abarth. R
L'Ufficio Stampa
Roberto Bona
Mattiperlecorse.com 43a Alpe del Nevegal gara 1
43a Alpe del Nevegal gara 1
Una splendida giornata di sole estivo ha accompagnato lo svolgimento di gara 1 della 43^ Alpe del Nevegal. La competizione, organizzata dalla Tre Cime Promotor, valida per il Trofeo italiano velocità montagna auto moderne, con in palio il trofeo “Lino De Salvador”, e quale gara nazionale auto storiche, trofeo “Mario Facca”, è scattata in perfetto orario alle 9.30 ed è presto risultata molto movimentata mettendo a dura prova il Direttore di gara, Gianluca Marotta, e i vari Commissari disseminati lungo i 5.500 metri del tracciato che da Caleipo si inerpica all’Alpe in Fiore, superando un dislivello di 526 metri con una pendenza media del 9,56 per cento. Fra le auto storiche, nonostante una incomprensione alla partenza, il miglior crono assoluto è stato registrato, secondo pronostico, da Uberto Bonucci, su Osella Pa9/90, in 2.55.77, alla bella media di 112,6 km/h. Il conte senese rimane favoritissimo per mettere le mani sull’ennesimo trofeo “Mario Facca”, dedicato ad uno dei grandi protagonisti dello sport automobilistico bellunese. Il Gruppo 1 ha visto trionfare Mario Sala, su Porsche 906 Carrera 6, in 3.28.55. Il portacolori della Squadra corse Bologna ha preceduto di 6.74 “Kabibo”, su De Tomaso Mangusta, e di 24.46 Amedeo Francescon, su Abarth 1000 bialbero. Nel Gruppo 2 si è imposto il cividalese Rino Muradore, capace di fermare i cronometri sull’ottimo 3.19.04 con la sua sempre performante Ford Escort Rs. Il pilota friulano ha preceduto di 12.95 Flavio Furlan, su De Tomaso Pantera, e di 24.98 il giovane Marco Stella, su Alfa Romeo Giulia sprint. Il Gruppo 3 ha visto primeggiare il trentino remo Decarli, su Fiat X 1/9. L’alfiere della Scuderia Destra 4 si è im posto con il tempo di 3.17.76, a 100,1 km/h di media, precedendo di 7.77 il partenopeo Gennaro Ventriglia (Fiat X 1/9 Dallara) e di 7.86 Giuseppe Pezzo (Porsche 911 Sc). Nel Gruppo 4, come detto, ad imporsi è stato Bonucci che ha prevalso di 16.40 su Giovanni Ambroso (Osella Pa9/90) e di 26.86 su Stefano Bosco (Renault 5 Gt turbo). Infine, nel Gruppo 5, il portacolori dell’Halley Racing Team Roberto Zavarini, su Ralt R32, con il tempo di 3.25.93 ha preceduto Gina Colotto (Formula Abarth Se0 33) di 11.14. La competizione delle auto moderne si è aperta con il successo nel Gruppo Racing Start del veterano Mario Tacchini. Il lombardo, su Bmw Mini Cooper S, in 3.27.60, ha preceduto Marco Cappello, Honda Civic, di 3.59; e il bellunese Luca Silvi, Renault Clio Rs, di 14.63. Il Gruppo ProDS ha visto primeggiare Lorenzo Pavan, su Ford Escort Cw, in 3.25.22. Alle sue spalle Mirto Saviane, Renault Clio Williams, a 1.84; e Mattia Pradegan, su Renault Clio Williams, di 5.33. Nel Gruppo Racing Start Plus, Stefan Kraner, Renault Clio Cup, non ha avuto rivali in 3.21.84. Vincitore del Gruppo ProDE è stato Sigi Fedrigotti, su Ford Escort Rs Cw, in 3.20.82. Alle sue spalle Alex Leardini, Honda Civic Vti Vtec, a 21.74; e Angelo Giovannini, Peugeot 305 raly, a 31.72. Il miglior crono del Gruppo N è stato realizzato da Lorenzo Mercati, su Mitsubishi Evo IX, in 3.15.92. Il pilota della scuderia Etruria ha preceduto Alex Ferè, su Honda Civic Type-R, di 3.58 e il padovano Adriano Pilotto, Honda Civic Type-R, di 6.35. Il pluricampione italiano Rudy Bicciato, su Mitsubishi Lancer Evo VI, non ha avuto rivali nel Gruppo A, vinto con il tempo di 2.59.76. Il veloce altoatesino ha staccato di 12.77 Stefano Nadalini, su Mitsubishi Lancer Evo VII, e di 13.43 Ivano Cenedese, su Renault Clio. Fra le gran turismo del gruppo GT c’è stata lotta serratissima fra le Ferrari 458 Evo di Roberto Ragazzi e Luca Gaetani. Il primo ha prevalso per l’inezia di 92 centesimi di secondo. Terzo, molto più lontana, Luciano Cristini, su Porsche 993 GT3. Miglior tempo assoluto è stato quello di Denny Zardo, su Lola B 99/50. Il trevigiano ha chiuso gara 1 in 2.32.43, alla media di 129,9 km/h che lo ha issato anche sul gradino più alto del podio del Gruppo E2SS davanti a Pedrotti (Formula Renault Tatuus, a 17.07) e Mazzalai (Lola Domr Opel, a 32.86). Il bellunese Paolo De Salvador, al debutto sulla vettura Formula Lola Honda 2000, è stato quinto in 3.09.93, subito davanti all’altro bellunese Fabrizio Bizzarini (Gloria Kit), sesto a 37.50. Il grande alpagoto Domenico Dall’O’, su Radical Prosport, ha dominato il Gruppo E2SC, con il tempo di 2.50,38, sesto assoluto. Sul podio di Gruppo sono saliti Sartoretto (Osella Pa21 S) e l’altro bellunese Roberto Marcon. Fra i prototipi del Gruppo Cn battaglia molto vivace fra Francesco Turatello (Osella Pa21S), primo, Franco Manzoni (idem), secondo e Stefano Falcetta (Norma M20 evo), terzo. Il Gruppo E2SH è stato appannaggio di Christian Rapuzzi, Polini 04, in 3.02.56, davanti a Luca Veldorale (A112 Kawasaki) a 7.30, Stiw Marcon (Fiat 500 R2) a 14.84. Il Gruppo E1 Italia Ha registrato il successo di Mauro Soretti, su Subaru Impreza, in 2.49.44. Sul secondo gradino del podio l’agordino Denis Mezzacasa, su Renault Clio, a 18.17; terzo Silvio Longhi, su Ford Mondeo Superturismo, a 19.82.
L'ufficio Stampa
Roberto Bona
43a Edizione Alpe del Nevegal,il meteo condiziona le prove ufficiali
43a Edizione Alpe del Nevegal,il meteo condiziona le prove ufficiali.
Le “bizze” del meteo hanno condizionato l’avvio e la fine del secondo turno di salite di ricognizione della 43^ Alpe del Nevegal. Qualche goccia di pioggia, caduta proprio mentre il serpentone di vetture stava rientrando alla partenza al termine della prima sessione, ha indotto il direttore di gara, l’apprezzato reatino Gianluca Marotta, a dichiarare “prove bagnate”. La conseguenza di questa nuova situazione, per altro non inattesa, è stata pagata maggiormente dai conduttori delle auto storiche che hanno tutti segnati tempi superiori a quelli del primo giro. La pioggia è stata di breve durata e molto presto ha lasciato il posto al sole che ha accompagnato le salite dei piloti fin quasi al termine delle auto moderne. Poi ancora un po’ d’acqua ha rallentato le salite dei “big”, ma in condizioni normali si era già delineato il più che probabile dominio di Uberto Bonucci e Denny Zardo, principali candidati a mettere le mani sui trofei “Mario Facca” autostoriche e “Lino De Salvador” automoderne.
Questi i migliori tempi fatti registrare nelle varie categorie nel secondo turno di salite di ricognizione che non tutti i conduttori hanno affrontato.
AUTOSTORICHE.
Gruppo 1: 1. Roberto rebasti, Abarth 1000 Tc, 4.16.82; 2. Amedeo Francesco, Abarth 1000 Bialbero, 4.26.03; 3. Italo Sedran, Sabb Sedan V4, 4.26.29.
Gruppo 2: 1. Rino Muradore, Ford Escort Rs, 3.44.50; 2. Flavio Furlan, De Tomaso Pantera, 3.56.59; 3. Loris Cercenà, Lancia Fulvia coupè, 4.11.24.
Gruppo 3: 1. Gennaro Ventriglia, Fiat X 1/9 Dallara, 3.33.84, 2. Giuseppe Pezzo, Porsche 911 Sc, 3.50.55, 3. Romeo Emilio De Rossi, Alfa Romeo Alfasud TI, 4.04.23.
Gruppo 4: 1. Giovanni Ambroso, Osella Pa9/90, 3.20.70, 2. Michele Massaro, Bmw M3 E30, 3.28.04; 3. Roberto Amici, Renault 5 Gt turbo, 3.31.37.
AUTO MODERNE
RSPLUS: 1. Stefan Kraner, Renault Clio Cup, 3.31.44; 2. Christian Fracassi, idem, 3.33.76.
RS: 1. Mario Tacchini, Bmw Mini Cooper S, 3.32.42; 2. Luca Silvi, Renault Clio Rs, 3.36.13; 3. Marco Cappello, Honda Civic, 3.38.44.
PRODS: 1. Mirto Saviane, Renault Clio Williams, 3.34.57; 2. Fabio Zanette, Renault 5 Gt turbo, 3.35.24; 3. Lorenzo Pavan, Ford Escort Cw, 3.35.67.
PRODE: 1. Sigi Fedrigotti, Ford Escort Rs Cw, 3.20.68; 2. Alex Leardini, Honda Civic Vti Vtec, 3.35.49; 3. Angelo Giovannini, Peugeot 205 rallye, 3.53.19.
N: 1. Lorenzo Mercati, Mitsubishi Evo IX, 3.09.61; 2. Dennys Adami, Bmw M3, 3.19.74; 3. Alex Ferè, Honda Civic R-Type, 3.21.75.
A: 1. Rudy Bicciato, Mitsubishi Lancer Evo VI, 3.02.39; 2. Ivano Cenedese, Renault Clio, 3.14.33; 3. Paolo Parlato, Honda Civic Type-R, 3.17.48.
GT: 1. Roberto Ragazzi, Ferrari 458 Evo, 2.59.14; 2. Luca Gaetani, idem, 3.03.65; 3. Luciano Cristini, Porsche 996 GT3 Cup, 3.22.76.
E1 ITALIA: 1. Mauro Soretti, Subaru Impreza, 2.48.05; 2. Silvio Longhi, Ford Modeo, 3.12.48; 3. Stefano De Gan, Honda Civic Proto, 3.12.78.
E2SH: 1. Luca Veldorale, A112 Kawasaki, 3.13.22; 2. Stiw Marcon, Fiat 500 R2, 3.18.26; 3. Luciano Gallina, Lancia Y10, 3.22.49.
CN: 1. Francesco Turatello, Osella PA21S, 2.49.82; 2. Stefano Falcetta, Norma M20 Evo, 2.29.68; 3. Andrea Drago, Erberth R3, 3.06.98.
E2SC: 1. Domenico Dall’O’, Radical Prosport, 2.54.25; 2. Roberto Marcon, Marcon R01, 3.30.47.
E2SS: 1. Klaus Alfred, Arcobaleno Yamaha R1, 3.27.89; 2. Fabrizio Bizzarini, Formula Gloria Kit, 3.28.19; 3. Luca Mazzalai, Lola Domr Opel, 3.29.54.
Domani mattina gara 1 scatterà alle 9.30, mentre la strada provinciale n.31 del Nevegal verrà chiusa dalla località San Cipriano di Castion fino al Santuario del Nevegal, a partire dalle 7.30 e fino al termine della competizione che si articolerà in due gare. Favoriti d’obbligo rimangono Uberto Bonucci (auto storiche) e Denny Zardo (moderne), che potrebbe così raggiungere nell’Albo d’oro della corsa bellunese, a quota quattro successi assoluti, i grandi Ezio Baribbi e Christian Merli.
L'Ufficio Stampa
Rif. Roberto Bona
176 le iscrizioni alla 43^ Alpe del Nevegal
176 le iscrizioni alla 43^ Alpe del Nevegal
Si sono chiuse a quota 176 le iscrizioni alla 43^ Alpe del Nevegal, la classica cronoscalata automobilistica, in programma da venerdì a domenica sul Col Nevegal, in provincia di Belluno. La competizione, organizzata dall’Associazione sportiva Tre Cime Promotor, è valida per il Trofeo italiano velocità montagna e come gara nazionale per auto storiche che concorreranno all’assegnazione del trofeo “Mario Facca”, intitolato ad uno dei più grandi protagonisti dell’automobilismo bellunese. La tre giorni motoristica sulla “montagna dei bellunesi”, così come è comunemente conosciuto il Nevegal, si aprirà alle 11.30 di venerdì con la prima riunione del Collegio dei Commissari sportivi, in programma alla “Nogherazza”, anche quest’anno quartier generale della manifestazione. Nel pomeriggio di venerdì, dalle 14 alle 19, alla “Nogherazza” e al campo sportivo “Riccardo Savaris” di Castion, concorrenti, meccanici e Ufficiali di gara saranno impegnati nelle verifiche sportive e tecniche di documenti e vetture. Alle 20, nella sala conferenze della “Nogherazza”, il reatino Gianluca Marotta, direttore di gara di grande esperienza, terrà un briefing a piloti e Commissari. Sabato, a partire dalle 10, si terranno le due sessioni di salite di ricognizione utili ai concorrenti per mettere a punto i mezzi meccanici e conoscere il percorso di 5500 metri che da Caleipo porta all’Alpe in Fiore superando un dislivello di 526 metri con una pendenza media del 9,56 per cento. Domenica la competizione, che si articolerà in gara 1 e gara 2, scatterà alle 9.30 con le auto storiche seguite dalle moderne. Domani sera, intanto, la 43^ Alpe del Nevegal avrà un ghiotto antipasto in occasione dei “Giovedì di sera”. Numerose vetture da competizione iscritte alla corsa saranno esposte al pubblico nella centralissima Piazza Duomo della città e lungo le vie limitrofe. Fra i sicuri protagonisti della gara va segnalato Denny Zardo. Il campione trevigiano, al volante di una vettura Formula 3000, punterà al quarto successo all’Alpe del Nevegal per eguagliare così, nell’Albo d’oro, il record del trentino Christian Merli, vincitore dell’edizione 2015. Con le vetture monoposto vanno ricordati anche tre piloti locali: il portacolori dell’Halley Racing Team, Fabrizio Bizarrini; il veterano alpagoto Domenico Dall’O’, della Vimotorsport; Paolino De Salvador che, nella corsa di casa, debutterà al volante di una performante Lola Honda.
L'Ufficio Stampa
Roberto Bona
TRIO SPEED MOTOR ALLA CRONOSCALATA ALPE DEL NEVEGAL
TRIO SPEED MOTOR ALLA CRONOSCALATA ALPE DEL NEVEGAL
DENNY ZARDO CON LA LOLA CERCA LA QUARTA VITTORIA ASSOLUTA, ADOLFO BOTTURA CI RIPROVA CON L’OSELLINA E FRANCO MANZONI CON L’OSELLA PA 21/S VUOL DARE L’ASSALTO AL TITOLO NEL TIVM
Tre i piloti della Speed Motor in gara sabato 12 e domenica 13 agosto prossimi alla 43edizione della cronoscalata Alpe del Nevegal, valevole per il trofeo italiano di velocità in montagna. All’appuntamento in terra bellunese, sul tracciato di 5 chilometri e mezzo da ripetere due volte, sono iscritti Denny Zardo, Adolfo Bottura e Franco Manzoni. Dopo il secondo posto assoluto di domenica scorsa a Popoli, Denny Zardo strizza l’occhio a una gara nella quale ha iscritto per ben tre volte il suo nome nell’albo d’oro e con vetture sempre diverse: nel 2009 con la Reynard Nippon, nel 2011 con la Gloria Cp8 e nel 2012 con la Lola Zytek. Tre trionfi nell’arco di quattro edizioni, ai quali il trevigiano vuole ora aggiungere il poker e collaudare ulteriormente l’aggiornata Lola B99/50 (classe 3000, gruppo E2-SS) con la quale ha esordito in Abruzzo, tenendo validamente testa all’Osella Fa 30 del vincitore Domenico Cubeda. Galvanizzato anch’egli dal buon debutto stagionale in quel di Popoli, Adolfo Bottura ci riprova al volante dell’Osella Pa 21 Jrb e anche per lui l’obiettivo è quello di andare oltre l’affermazione nella classe 1000 della E2-SC. Il terzo del lotto è infine Franco Manzoni, che vuol racimolare altri preziosi punti per la classifica del Tivm. La sua Osella Pa 21/S Evo si misura con l’omologa vettura di Francesco Turatello e con la Norma M20 Evo di Stefano Falcetta. Venerdì 11 agosto, giornata di verifiche amministrative e tecniche, mentre alle 10.00 di sabato 13 si parte con la prima delle due sessioni di prove ufficiali e domenica 13 alle 9.30 il via di gara 1, con gara 2 a seguire.
10 agosto 2017
Ufficio stampa
Claudio Roselli