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Buona la prima di Slalom Turistico
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Enrico Zandonà non perdona e serve il poker Sul podio anche Loda e l'esordiente Zanoni

 

Gli avversari, sempre più agguerriti, ci hanno provato anche questa volta a scalzarlo dalla vetta, ma Enrico Zandonà, con la propria Formula Reynard 883, fra le birillate dello Slalom Sette Tornanti ci si trova a meraviglia e anche quest’anno ha costretto gli altri a lottare unicamente per il secondo posto. Per non lasciare nulla al caso, ha fissato il miglior tempo in ciascuna delle tre manche della gara organizzata dalla Scuderia Trentina, imponendosi così per la quarta volta in cinque edizioni con il punteggio di 128,59, fissato nella seconda salita. Appassionante, alle sue spalle, la lotta per il secondo e il terzo posto, nobilitata da un lungo elenco di piloti e vetture molto performanti, che nel corso delle tre manche hanno stabilito tempi molto vicini fra loro. Alla fine a spuntarla e a conquistare la seconda piazza, è stato il bresciano Roberto Loda su Vst, già vincitore nel 2014, grazie al punteggio di 135,21, anche nel suo caso conquistato nella seconda salita, mentre il terzo è stato appannaggio dell’esordiente, in Bondone, Alessandro Zanoni, che con la sua Kawasaki Gloria ha conquistato 135,55 punti. Un gran bel risultato per il veronese, che in futuro potrà solo migliorare.


Sono rimasti giù dal podio il romagnolo Daniele Ravaioli (Giansoldati Yamaha Vst) e il meranese Roman Gurschler (Fiat 500 Bmw): i 137,75 punti del primo lo collocano vicinissimo a Zanoni, a dimostrazione di quanto i particolari abbiano fatto al differenza, i 137,76 del secondo gli hanno permesso di vincere l’agguerritissima concorrenza delle altre Fiat 500, ovvero quella motorizzata Suzuki di Stefano Repetto, sesto con 140,15 punti, quella motorizzata Suzuki di Marco Tessari , settimo con 143,36 punti, e quella motorizzata Kawasaki di Ronny Marchegger, undicesimo con 149,10 punti. Da sottolineare anche l’ottavo posto di Marco Riboni su Fiat 127 (146,41 punti) e il nono di Filippo Gennari su Renault Clio Rs (148,46 punti).
Non è stato della contesa, purtroppo, Sante Ostuni, che, complice la foratura di uno pneumatico, ha danneggiato l’Osella Pa 21 JB durante le prove del mattino e ha così dovuto alzare anzitempo bandiera bianca. Out anche Ivan Simone Pedrini (Fiat 126), che ha sbattuto durante la prima prova cronometrata.
Per quanto riguarda i gruppi, se Zandonà si è naturalmente imposto nell’E2 SS e Loda nel Vst, Gurschler ha vinto l’E2 SH e Riboni l’E1. L’altoatesino Kevin Lechner su Bmw M3 festeggia il successo nel gruppo A, precedendo Roberto Zadra (Peugeot 106) e Simone Broggio (Opel Corsa Gsi). Nel gruppo N si è imposto Cristian Grimaldi (Renault Clio Williams). Per quanto concerne le vetture storiche, successo di Ernesto Signorin (Renault Super 5 Turbo) con 170,31 punti, davanti a Marco Ognibeni (Volkswagen Golf Gti) con 170,87 punti. La gara di regolarità ha visto il successo di Vito Sandri su Lancia Fulvia HS.
Lo Slalom Sette Tornanti ha assegnato punti per il Trofeo Veneto Trentino, per la Coppa di prima e seconda zona e per il Trofeo d'Italia Nord. Applauditissimo dal folto pubbico presente lungo i 2,9 chilometri del tracciato, Christian Merli, che ha fatto da apripista e ha testato alcuni settaggi sulla sua Osella Fa 30 in vista delle prossime gare italiane ed europee.

 

 

Le parole dei protagonisti

«Questa è una delle gare che preferisco, – spiega il vincitore Enrico Zandonà – perché ci sono curve che si possono fare in “piena”, le birillate sono disposte perfettamente e i tornanti aumentano il divertimento. Il mio primo obiettivo era innanzitutto quello di terminarla, dato che quest’anno non ci ero mai riuscito, a causa di problemi elettronici e al motore, il fatto che sia arrivato anche il successo ci regala un po’ di morale in vista del finale di stagione. Puntavo a fissare un punteggio inferiore a 128, ma in alcuni punti la vettura scivolava un po’ e quindi non è stato possibile».
L’altro veronese finito sul podio, Alessandro Zanoni, si è goduto il fine settimana trentino. «Quando non si vince non si è mai pienamente soddisfatti, – dice – ma per essere la mia prima volta allo Slalom Sette Tornanti posso essere contento. Non conoscevo il tracciato e comunque sono stato preceduto da uno specialista come Loda, quindi nulla di strano. Zandonà, invece, era imprendibile, la sua vettura è più performante e lui è un vero specialista. Cercherò di rifarmi il prossimo anno. Intanto ci siamo goduti con la famiglia un weekend al fresco».
Daniele Cristofaro, primo dei trentini, si aspettava qualcosa di più del 13° posto: «In questa edizione avevo di fronte avversari dotati di vetture molto performanti, per cui sapevo che avrei faticato, però confidavo di salire un po’ di più in classifica. La terza manche, che era quella in cui stavo andando meglio, sono stato fermato dalla bandiera rossa e dopo esser ripartito avevo perso la concentrazione. Ci rifaremo in Val di Sole»

 

L'Ufficio Stampa

Pegaso Media

Published in Slalom

 

Dopo le verifiche di questo pomeriggio domani si corre fra le birillate dei Sette Tornanti

Una giornata caldissima ha accolto oggi nel grande parcheggio adiacente all'Hotel il Marinaio i piloti iscritti al 5° Slalom Sette Tornanti, che sono sfilati sotto il tendone della Scuderia Trentina per le verifiche tecniche e sportive. Dopo aver fissato i numeri sulle fiancate, sono ripartiti per raggiungere l'aria più fresca del Monte Bondone e per visionare il tracciato lungo quasi tre chilometri sul quale si sfideranno domani, a partire dalle ore 10, orario di avvio dell'unica serie di prove in programma, seguite dalle tre manche di gara.

Nell'elenco ufficiale degli iscritti troviamo tre vetture che parteciperanno alla gara di regolarità, nella quale conterà il rispetto dei tempi di passaggio e non la velocità, dieci vetture storiche, fra le quale spicca la Fiat Abarth X1/9 di Italo Pain, e 48 vetture moderne. Tre appartengono al gruppo Rs; sette al gruppo N; 13 al gruppo A, fra le quali vanno citate la Mistubishi Lancer Evo VI di Giovanni Emilio Rizzi, la Citroen Saxo di Alfonso Dalsass, l'Opel Corsa Gsi di Simone Broggio, le due Renault Clio di Angelo De Nale e Stefano Ceolan e la Bmw M3 del venostano Kevin Lechner; sette appartengono al gruppo SS, quattro al gruppo E1 Italia, quello della Renault Clio del parmigiano Filippo Gennari; sei al gruppo E2 SH, che annovera le Fiat 500 di Tessari, Gurschler, Marchegger e Repetto; due al gruppo Vst, ovvero i prototipi di Daniele Ravaioli e Roberto Loda; cinque appartengono invece al gruppo E2 SS, si tratta della Predator di Luca Manera, della Formula Arcobaleno di Daniele Cristofaro, della Kawasaki Gloria di Alessandro Zanoni, della Formula Reynard di Enrico Zandonà e dell'Osella Pa 21JB di Sante Ostuni. Il podio dovrebbe essere appannaggio delle vetture di questi ultimi due gruppi.


Secondo le previsioni meteo la gara si disputerà in un clima assai favorevole per staccare buoni tempi e quindi buoni punteggi. Il pubblico potrà distribuirsi lungo i tre chilometri del percorso, non è previsto al solito alcun biglietto di ingresso. Le premiazioni si svolgeranno all'Hotel Arcadia di Candriai. Va tenuto presente che la strada sarà chiusa dalle 7 alle 20.

 

L'Ufficio Stampa

PegasoMedia

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Lo Slalom Sette Tornanti verso la 5ª edizione.Quest'anno c'è anche la gara di regolarità

 

Nel sempre più fitto calendario provinciale degli slalom quello organizzato dalla Scuderia Trentina su una porzione, probabilmente la più spettacolare per il pubblico e la più divertente per chi guida, del tracciato della Trento – Bondone occupa da cinque anni un posto particolare, perché ha tutte le caratteristiche per essere considerata una variante “smart” della cronoscalata di luglio. I protagonisti sono in gran parte diversi, ma il contesto ha molti punti in comune.

 


La quinta edizione della gara, che da quest'anno oltre ad essere valida per il Trofeo Veneto Trentino e per la Coppa di prima e seconda zona lo è anche per il Trofeo d'Italia Nord, è in programma domenica 27 agosto. Quel giorno i piloti saliranno per quattro volte da Sardagna a Candriai a caccia chi del successo assoluto, chi di quello di gruppo, chi di qualche ora di puro divertimento. Fino ad ora, con l'unica eccezione rappresentata dall'edizione 2014, ad aggiudicarsi la gara è sempre toccato al veronese Enrico Zandonà, che lo scorso anno con la sua Formula Reynard 883 si è messo alle spalle il bresciano Roberto Loda (Lr Vst) e il romagnolo Daniele Ravaioli (Vst).

Il percorso è rimasto immutato rispetto ad un anno fa e prevede lo start al chilometro numero 5 della strada provinciale n. 85 e l'arrivo al chilometro 7,9, per un totale di 2,9 con pendenza media del 7,89% e dislivello di 233 metri. In mezzo saranno posizionate dieci birillate, sette da 4 file e tre da 5 file. Le verifiche sportive e tecniche sono in programma sabato 26 dalle ore 13,30 alle ore 19 presso “Il Marinaio”.

La vera novità del 2017, oltre all'inserimento della competizione nel Trofeo d'Italia Nord, è l'affiancamento di una gara di regolarità a quella di velocità. Lungo il tracciato verranno quindi posizionati due punti di rilevamento cronometrico, il terzo coincide con il traguardo. Tutti i rilevamenti saranno effettuati con pressostato. Questa contesa si svolgerà prima di ogni manche dello slalom per un totale di quattro, 12 prove cronometrate e 8.700 metri di percorrenza. Si può partecipare con vetture storiche e moderne. Le iscrizioni alle due gare rimangono aperte fino a lunedì 21 agosto.

 

L'Ufficio Stampa

Pegaso Media

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La seconda tappa della Stella Alpina non scalfisce il podio delle vetture storiche

 

 

Per la 32ª rievocazione storica della Stella Alpina quella di oggi è stata la giornata dedicata all'esplorazione del Trentino orientale. La seconda tappa ha infatti portato i concorrenti dapprima in Val di Non e in Val Venosta, poi di nuovo nelle Valli di Non e Sole, a Madonna di Campiglio e in Val Rendena, infine a Comano Terme, in Valle dei Laghi e a Trento: un totale di 291,5 chilometri con ben 46 prove cronometrate. Un tour decisamente suggestivo, soprattutto per i concorrenti meno abituati ad attraversare gli scenari proposti dalla Stella Alpina.


Tanti chilometri non sono comunque riusciti a scalfire, almeno per quanto riguarda le prime tre posizioni, la classifica generale delle vetture storiche, che vede ancora al comando la coppia Passanante - De Alessandrini su Fiat 508 C con 212,35 penalità, seguita da Fontanella - Covelli su Ford B Roadster (239,40 penalità), da Mozzi - Biacca su Triumph TR2 (313,10), da Giacoppo - Grillone Tecioiu su Lancia Fulvia (416,24), da Gamberini - Lanfranchi su Porsche 356 SC (424,76) e da Salvetti - Spozio su Alfa Romeo Giulietta Sprint (444,80). Per quanto invece riguarda le vetture moderne, guida la graduatoria provvisoria Trifero su Ferrari 456 M GT (684,00), seguito dalla coppia Guilla - Crisafulli su Ferrari California T (888,00).


Domani è in programma la terza tappa, che sposta il mirino dei concorrenti sul Trentino orientale. Si parte, al solito, da Trento alle 8,30, per poi dirigersi verso Levico Terme e Primolano, scartando poi verso Arsiero e Fonzaso, in provincia di Vicenza, per poi rientrare in Trentino, toccando Mezzano e San Martino di Castrozza. Da qui i concorrenti supereranno il Passo Rolle, scenderanno a Predazzo da Bellamonte e saliranno verso Moena e Canazei. Il punto più alto della giornata, Passo Sella, sarà la porta di accesso verso l'Alto Adige, ovvero Selva, Ortisei e Bolzano: qui, alle ore 16,40, le vetture verranno presentate alla città. Poi gli equipaggi faranno rientro a Trento, dove li attenderà la cena di gala al Muse.

 

L'Ufficio Stampa

PegasoMedia

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Christian 2° assoluto nella 67ª Trento – Bondone

(2 luglio 2017)

 

Il pilota ufficiale Osella Christian Merli conquista il secondo posto assoluto nella 67ª edizione della cronoscalata più bella d’Europa, la Trento – Bondone. Gara organizzata dalla Scuderia Trentina in collaborazione con l’AC di Trento. Il portacolori del Team Blue City Motorsport stacca il miglior tempo di sempre in 9’19”64. Il duello tra i big del Campionato Europeo della Montagna continua. Tre vittorie per il driver trentino ed altrettante per il fiorentino. Entrambi vincono il proprio Gruppo e viaggiano a braccetto ex equo con 150 punti. Non solo, ma Christian intasca 15 punti per il tricolore ed è ora a a soli quattro punti dal leader Scola.  

L’università delle cronoscalate

Start da Montevideo ed arrivo a Vason dopo 17,300 chilometri ed aver affrontato 42 tornanti e 180 curve.

Le prove

Nell’unica manche di prove ufficiali, il miglior tempo è di Simone Faggioli al volante della Norma M20 FC in 9’18”38. Alle sue spalle Christian Merli con l’Osella FA 30 Fortech staccato di 5”52. Prova che si è conclusa alle 16,30 a causa di incidenti che hanno costretto la Direzione Gara a sospendere più volte la manche.

 

Christian un commento sull’unica salita di prova disputata

“Peccato non poter disputare la 2ª manche di prove, dove avrei potuto verificare le modifiche necessarie per lottare con Simone. Set up che userò in gara con tutte le incognite. Il regolamento è così e lo rispetto. Ovviamente il secondo passaggio ci avrebbe aiutato moltissimo”.

La gara

Il pilota della Scuderia Vimotorsport è secondo assoluto, 1° tra le E2 SS, dopo aver abbassato il crono di 4” rispetto alle prove.

L’intervista dopo gara a Merli

“Ovviamente è mancata la seconda sessione di prove di sabato. Abbiamo apportato delle modifiche, che si dovevano testare nella seconda manche di prova. Oggi, la vettura pattinava molto sui tornanti. Si poteva fare qualcosa di meglio, sicuramente, ma il tempo di Simone è davvero fantastico e mi complimento con lui. Comunque sonocontento, perché ho fatto registrare il mio miglior crono di sempre nella gara di casa. Un test in più fatto alla vigilia ci avrebbe sicuramente aiutato a migliorare la performance. Cosa ci manca per vincere? La Trento - Bondone è una gara lenta, se non esci veloce dai tornati perdi parecchio. La chiave è lì. Ora ho comunque due obiettivi importanti da raggiungere, la vittoria finale del campionato italiano ed europeo. Vado avanti gara dopo gara, soddisfatto di quanto sono riuscito a fare fino ad ora”.

Il podio

1° Faggioli (Norma M20 FC) in 9’00”52, 2° Merli (Osella FA 30 Fortech) a 19”12, 3° Degasperi (Osella FA 30 Zytek) a 42”61

Il calendario CEM

23 aprile - Rechbergrennen (Austria), 7 maggio -38ª Rampa Internacional da Falperra (Portogallo), 14 maggio - 46ª Subida al Fito (Spagna), 4 giugno - Ecce Homo Sternberk (Repubblica Ceca), 11 giugno - ADAC Glasbachrennen (Germania), 2 luglio - 67ª Trento Bondone (Italia), 16 luglio – Limanowa (Polonia), 23 luglio - 34ª Dobsinsky Kopec (Slovacchia), 13 agosto - 57ª Course de Côte du Mont Dore (Francia), 20 agosto - 74ª Course de Côte de Saint Ursanne (Svizzera), 3 settembre - 23ª GHD Ilirska Bistrica (Slovenia), 17 settembre - 36ª Buzetski Dani (Croazia)    

 

L'Ufficio Stampa

Maurizio Frassoni

 

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Le interviste ai protagonisti della gara
Faggioli: «Vettura semplicemente perfetta»

 

 

 

Simone Faggioli (1° classificato 67ª Trento-Bondone)
«La Trento-Bondone è una gara esigente, che richiede esperienza, duro lavoro e nessun errore alla guida. Non è facile rimanere concentrati per oltre 17 chilometri. Sabato abbiamo potuto affrontare una sola manche di prova, ma ci siamo concentrati, cercando di trovare la migliore messa a punto e ci siamo riusciti. Abbiamo apportato qualche piccola modifica e devo dire che in gara la macchina era perfetta. Se avessi commesso un errore, non me lo sarei perdonato, perché sapevo di avere una macchina in grado di portarmi al nuovo record. Ce l'ho fatta e sono felicissimo. Per me è l'ottava vittoria consecutiva, la nona in totale, come Mauro Nesti: aver raggiunto un mito come lui è incredibile. Questo successo mi serviva perché arriva in un momento per me difficile del campionato europeo. Non c'è nove senza dieci? Finché deciderò di correre verrò sempre qui alla Trento-Bondone. Una gara unica».

 

Christian Merli (2° classificato 67ª Trento-Bondone)
«Sono contento, perché ho fatto registrare il mio miglior tempo di sempre alla Trento-Bondone, ma potenzialmente penso che lo avrei potuto abbassare ulteriormente. Nella seconda prova di ieri avrei dovuto testare delle modifiche, ma purtroppo la sessione è saltata. Siamo comunque dovuti intervenire perché nella parte finale del percorso la macchina pattinava parecchio sui tornanti. Un test in più alla vigilia ci avrebbe sicuramente aiutato a migliorare la performance: non a raggiungere il 9'00” di Fagglioli, ma quanto meno a stare più vicini. Cosa ci manca per vincere? La Trento-Bondone è una gara lenta, se non esci veloce dai tornanti perdi parecchio. La chiave è lì. Ora ho comunque due obiettivi importanti da raggiungere, la vittoria finale del campionato italiano ed europeo. Vado avanti gara dopo gara, soddisfatto di quanto sono riuscito a fare fino ad ora».

 

Diego Degasperi (3° classificato 67ª Trento-Bondone)
«Il mio obiettivo era quello di scendere sotto i 10 minuti. L'ho sfiorato tante volte in passato e sembrava ci fosse una sorta di maledizione. Quando in prova ho fatto segnare 10'01” mi sono detto: con gomme nuove posso andare sotto i 9'50. Ho chiuso con 9'43” e, se non avessi trovato la macchina di Leogrande davanti a me, avrei forse potuto abbassare ulteriormente il mio tempo di un paio di secondi, ma va benissimo così. Ho corso con la vettura del campione europeo, provata due settimane fa, mai una volta in pista. Non potevo chiedere nulla di più. Voglio dedicare questo risultato alla mia famiglia, che mi supporta da 25 anni. Faggioli e Merli sono due professionisti, io sono un autodidatta a cui piacciono le sfide. Mi preparo bene fisicamente e non saprei cosa altro chiedere in futuro a questa gara. Nei prossimi anni cercherò di divertirmi».

Sante Ostuni (10° classificato 67ª Trento-Bondone)
«Ho bruciato un interruttore in partenza, ma i meccanici sono stati bravissimi a riparare immediatamente il guasto. Ho provato a fare del mio meglio, anche se le gomme mi hanno un po' abbandonato nel finale. Il risultato è comunque buono e con una macchina nuova non potevo fare di più. L'Osella con cui ho gareggiato è la miglior vettura che abbia guidato finora e penso che me la terrò stretta».

Achille Lombardi (1° classificato gruppo CN)
«Alla fine di questo weekend, rimane soltanto la soddisfazione per i punti conquistati nella classifica del campionato italiano. Sabato ho sentito un battito al motore e quindi mi sono fermato prima di prendere il via alle prove. Abbiamo ultimato la macchina all'ultimo momento ed è pertanto normale che il set up non fosse eccezionale. Ho faticato a portarla al traguardo, ma l'importante era raccogliere punti per la classifica, anche perché a un certo punto ho visto il mio diretto concorrente Luca Ligato fermo a bordo strada. Ce la giocheremo fino alla fine: Luca è fortissimo ed è il futuro delle gare in salita».

Giorgio De Tisi (1° classificato gruppo A)
«L'anno scorso fui costretto a rinunciare alla Trento-Bondone a causa di problemi alla schiena. Volevo rifarmi e sono tornato più agguerrito che mai. Sono riuscito a far segnare il miglior tempo sia in prova sia in gara e quindi non posso che essere soddisfatto, anche se oggi è mancato il confronto diretto con il mio rivale Tiziano Nones, che ha toccato. Peccato. Sono arrivato lungo su un paio di curve, ma non ho fatto danni, quindi bene così. Quando si vince, poi, la gioia è sempre doppia».

Rudy Bicciato (2° classificato gruppo A)
«Se non sbaglio quello fatto registrare quest'anno è il mio secondo miglior tempo di sempre alla Trento-Bondone. Ho trovato una macchina sul percorso che mi ha fatto perdere qualche secondo, ma il risultato in termini di classifica non sarebbe cambiato. Sono contento della mia performance, perché l'età avanza ed è sempre più difficile confermarsi ad alto livello. La macchina ha risposto benissimo e non ho nulla da rimproverarmi. Penso sarà difficile ritrovare in futuro una Trento-Bondone con temperature e condizioni di asfalto ideali come quelle di quest'anno. È stata una giornata eccezionale per noi piloti. Sono contento che gli organizzatori abbiano visto ripagati i loro sforzi. Se lo meritano».

Stefano Nadalini (3° classificato gruppo A)
«Sono contento, perché era la prima volta per me con la Mitsubishi in una gara difficile come la Trento-Bondone. Non è facile mantenere la concentrazione per più di 10 minuti e tirare fuori tutto quello che hai. Ho fatto un buon tempo e sono salito sul podio: va benissimo così». 

 

Lucio Peruggini (1° classificato gruppo GT)
«Ho vinto, ma Ghezzi mi ha fatto sudare le proverbiali dieci camicie. Per me era la prima volta con la Ferrari GT3 e ho dato il 110%, sul percorso più bello e impegnativo d'Europa. Non aver potuto prendere parte alle prove di sabato non mi ha agevolato, ma per fortuna ho rivali-amici come Giorgio Ghezzi e Marco Cristoforetti, che mi hanno indicato i 5-6 punti chiave del percorso e spiegato come affrontarli. Ho seguito alla lettera le loro indicazioni e sono riuscito a fare un grande tempo. Devo ringraziarli: sono ottimi piloti e grandi persone. Hanno dato una splendida lezione di sportività».

Giuseppe Ghezzi (2° classificato gruppo GT)
«Ho fatto segnato un bellissimo tempo, 11'45”, e ho accusato un ritardo di soli 3” da Peruggini, campione europeo e re delle salite. Non potevo chiedere di meglio. Mi spiace che il mio amico Marco Cristoforetti non sia riuscito a finire la gara, perché guardando gli intertempi eravamo molto vicini e ne sarebbe uscita una battaglia bellissima. Alla viglia della gara sono andato a dormire pensando al tempo di 11'45” e sono riuscito a raggiungere il mio obiettivo. È stata una giornata memorabile, con un pubblico stupendo, come sempre».

Dario Baruchelli (4° classificato gruppo GT)
«È stata la prima volta per me con la Ferrari alla Trento-Bondone. Non è stato facile e ho commesso qualche errore, ma ne è uscito comunque un buon 11'02” e il secondo posto di classe alle spalle di Gaetani. La Ferrari è uno spettacolo da guidare e avrei potuto fare di meglio se non fossi arrivato lungo qualche volta di troppo in staccata. Come detto, però, all'esordio con questa macchina non potevo chiedere di meglio. Sono contento».

Antonino Migliuolo (1° classificato gruppo N)
«La Trento-Bondone è la gara di casa e ha sempre un sapore particolare. Fino a Sardagna sono andato veramente forte, facendo segnare degli intertempi inferiori rispetto a quelli delle prove. Purtroppo, poi, ho dovuto fare i conti con un problema elettronico, che ha provato il blocco dei differenziali e ha reso la guida più pericolosa. A quel punto, ho certo di arrivare al traguardo e il riscontro cronometrico finale è comunque buono. Quest'anno non sono riuscito a partecipare al campionato europeo in quanto la macchina non era pronta in tempo utile, l'intenzione è quella di parteciparvi l'anno prossimo. Intanto sono concentrato sull'Italiano, che ora dovrebbe vedermi al comando della classifica. Affronto gara per gara, sapendo di non poter sbagliare non avendo preso parte alle prime tre prove».

Gabriella Pedroni (2ª classificata gruppo N)
«Ci tenevo a vincere la gara di casa, ma ogni anno trovo qualche avversario che va più forte di me. Ci tenevo tanto, ma sono comunque contenta della mia prova e voglio ringraziare tutto il pubblico per il grande supporto. Purtroppo sabato in prova mi sono dovuta fermare per un problema alla macchina, che comunque ha potenziale e penso che il lavoro pagherà. Si è visto già oggi. Ho cambiato mezzo per partecipare al campionato europeo: l'anno prossimo vorrei provare a vincerlo».

Silvia Pintarelli (1ª classificata gruppo RS Plus)
«Sono contentissima del mio risultato, anche perché la vittoria di gruppo è arrivata nella gara di casa. Nel 2016 fui seconda, questa volta ho vinto: ci voleva. Lo scorso anno ho pagato un po' l'emozione, mentre oggi sono riuscita a rimanere concentrata. Posso rimproverarmi solo un piccolo dritto all'altezza di Candriai, avrei potuto abbassare il mio tempo di qualche secondo, ma per il resto non posso che essere soddisfatta. Ho guidato bene».

Giovanni Ambroso (1° classificato auto storiche)
«Sono soddisfattissimo. Le premesse non erano ottime, anche perché nelle prove di sabato avevo accusato problemi al cambio e anche di concentrazione. Sapevo di avere avversari agguerriti e per questo ho cercato di partire forte e di dare il massimo dall'inizio alla fine. In località Norge ho toccato con l'ala e l'ho quasi divelta. In un primo tempo pensavo addirittura di aver bucato. Ondeggiavo molto, ma sono riuscito a portare a termine la mia prova, cercando di rallentare nei punti più veloci e di fare velocità sui tornanti. È andata bene. L'anno prossimo tornerò sicuramente, ma non so se ancora con le auto storiche. C'è un nuovo progetto: vedremo».

Annamaria Fuganti
«Ho provato un'emozione grandissima e per me partecipare alla Trento-Bondone è stato un bel regalo. Sono sicura che mio papà mi ha accompagnato su ogni curva, ogni tornante. Non ho preso la bandiera blu e quindi ho raggiunto il mio obiettivo. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato, seguito e incoraggiato, tutti quelli che hanno capito l'importanza che aveva per me questo progetto. La Trento-Bondone è stata la mia terza gara in assoluto e per il futuro vedremo: se deciderò di proseguire su questa strada, prima cercherò di studiare. Com'è il parco chiuso visto da pilota? L'ho vissuto e visto da figlia più che da pilota: lacrime su lacrime, ricordando le tante esperienze fatte in passato assieme a papà».

 

L'Ufficio Stampa 

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Simone Faggioli eguaglia il mito Mauro Nesti
e abbassa ancora il record della Trento-Bondone

 

Sempre più giù, nel tempo fissato al traguardo, sempre più su, nella gerarchia dei campioni di tutti i tempi. Simone Faggioli su Norma M20 Fc ha vinto per la nona volta la Trento – Bondone e in un colpo solo ha raggiunto due risultati strepitosi: il primo è rappresentato dal nuovo record della cronoscalata, 9’00”52 alla media di 115,2 chilometri orari, ormai ad un soffio da una barriera, quella dei nove minuti, che fino a una decina di anni fa sembrava proibita; il secondo è rappresentato dal nono successo, ottavo consecutivo, del pilota toscano a Vason, che lo proietta in cima alla classifica dei plurivincitori insieme a Mauro Nesti. Christian Merli ha fatto il possibile per dare battaglia, per schiodarsi da quel secondo posto al quale pare abbonato e che si è guadagnato per la quinta volta, ma non aver potuto affrontare la seconda serie di prove del sabato, nella quale avrebbe dovuto testare un assetto diverso della sua Osella Fa30, e ha forse aggiunto qualche secondo ad un tempo che comunque non avrebbe potuto competere con quello di Faggioli. Per Christian 9’19”64 significa comunque quinta prestazione di sempre, la migliore per le monoposto e la migliore della sua carriera. Al primo e al secondo intermedio, subito dopo lo start, Merli era davanti, di 4 e poi di 7 centesimi. Dal terzo in poi, a Sardagna, Faggioli mette la testa davanti guadagnandosi quasi due secondi, ai Sette Tornanti ne ha cinque di margine, a Candriai oltre cinque e mezzo, al Norge quasi 13. Due cavalcate furiose seguite con il fiato sospeso dal pubblico, che si è potuto esaltare anche per la prova di Diego Degasperi, capace di fissare il tempo di 9’43”13 con l’Osella Fa30 Zytek: anche per lui due risultati strepitosi in un colpo, come il balzo oltre la barriera dei 10 minuti, da tempo inseguito, e un posto sul podio assoluto, che ha così accolto due trentini su tre piloti.

 


Dietro ai tre big di giornata troviamo il veronese Federico Liber su Gloria C8P Evo, l’ultimo della lista a rimanere sotto i dieci minuti (9’55”08), veloce, ma non come lo scorso anno, comunque sempre più vicino al podio, al quale si era candidato anche il calabrese Luca Ligato, terzo in prova, tradito però dalla frizione della sua Osella PA 21 Evo, che sembrava pronta per offrire una prestazione strepitosa per il gruppo Cn ed invece non lo ha portato nemmeno al traguardo. Ne ha così approfittato il lucano Achille Lombardi (Osella PA 21 S Evo), sesto assoluto in 10’09”61 dietro alla sorpresa Ivan Pezzolla, fasanese alla guida dell’Osella PA 21 Junior B di gruppo E2 (10’00”33). Prestazioni brillanti anche per le due Tatuus Formula Master piazzatesi settima e ottava, prese in mano da Giancarlo Graziosi, trentino trapiantato in Valle d’Aosta (10’25”36 il suo tempo), felicissimo al traguardo per la prestazione, e dal ceco Martin Vondrak (10’26”21). La top ten è completata dal piacentino Alessandro Tinaburri, che pur ostacolato da un paio di vetture che lo precedevano, è riuscito a portare la propria Formula Gloria Light al nono posto assoluto in 10’32”38, seguito dal trentino Sante Ostuni (Osella Pa 21 Junior), il cui tempo è di 10’34”11. Insieme a Pezzolla e Ostuni sale sul podio della E2-Sc 1000 anche Matteo Moratelli (Osella Pa 21 Jrb), undicesimo assoluto nell’unica gara che corre nella stagione. Da segnalare il successo del bolognese Manuel Dondi (Fiat X 1/9) nel gruppo E2-SH alla sua prima assoluta in Bondone.
Obiettivo centrato in gruppo GT per il foggiano Lucio Peruggini (Ferrari 458 GT3), che ha vinto con 11’42’69 sfiorando il record di categoria alla prima con la super car di Maranello in Bondone. Ottima seconda prestazione, con 3 secondi di gap, per il trentino Giuseppe Ghezzi (Porsche 997 GT3), malgrado qualche noia ai freni da metà percorso. Autore di un’ottima terza piazza il padovano Luca Gaetani (Ferrari 458) davanti al concittadino Roberto Ragazzi su vettura gemella, giunto 4° alle spalle del trentino Dario Baruchelli, anche lui su Ferrari 458. Sfortuna per Marco Cristoforetti, fermatosi sul percorso con la Porsche 997 GT3 dopo l’ottimo riscontro in prova.
Ottima prova, al solito, per Giorgio De Tisi sulla Ford Fiesta WRC, che lo ha portato al successo nel gruppo A davanti a Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer) e a un sorprendente Stefano Nadalini, sul podio con la Mitsubishi Lancer EVO. Anche in A 2000 appassionante sfida tra l’esperto veneto Ivano Cenedese, che sulla Renault Clio RS ha vinto per poco meno di 6 decimi di secondo sul trentino Stefano Ceolan (Clio Williams).
Nel gruppo E1 successo per Egidio Pisano (Volkswagen Golf) e seconda piazza per il rientrante teramano Roberto Di Giuseppe, che ha testato il nuovo propulsore montato sull’Alfa 155 GTA, senza esagerare. Terzo sul podio e 2° in classe 2000 l’altoatesino Armin Hafner sull’Alfa 147 Cup, che abitualmente usa in pista.
Antonino “O Play” Migliuolo si è messo dietro tutti nel gruppo N: il sorrentino di Trento si è imposto al volante della Mitsubishi Lancer Evo con motore appena rivisitato, anche se dopo i primi chilometri sono emerse noie al differenziale. Seconda piazza e punti europei preziosi per Gabriella Pedroni (Mitsubishi Lancer) e podio completato dal pilota Ceko Tomas Vavrinec su Mitsubishi Lancer.
Successo in rosa nel gruppo RS+ per la trentina Silvia Pintarelli su Mini John Cooper Works, alla sua seconda Monte Bondone, davanti all’altoatesino Stefan Kraner primo tra le aspirate con la Renault Clio, davanti ad una delusa Rachele Somaschini su Mini. Splendida vittoria di Giacomo Liuzzi in RS turbo, il pilota fasanese al volante della MINI John Cooper Works curata dall’AC Racing ha aggiustato il tiro in prova ed attaccato a fondo in gara staccando il diretto rivale Antonio Scappa su vettura gemella, di oltre 2 secondi. Terzo sul podio di gruppo Marco Cappello, il trentino vincitore tra le aspirate sulla Honda Civic di classe 1.6.
L’appuntamento, per tutti, è per la 68ª Trento – Bondone.

L'Ufficio Stampa 

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Sono 237 i piloti "verificati" questo pomeriggio

Domani le prove della 67ª Trento - Bondone

Saranno 237 i piloti che domani affronteranno le due sessioni di prova chiamate ad aprire il weekend della 67ª Trento – Bondone, regina delle cronoscalate. Alle verifiche tecniche e sportive, che si sono svolte questo pomeriggio in Piazza Dante, non si sono presentati otto piloti, quattro iscritti alla gara riservate alle vetture storiche e quattro che avrebbero dovuto correre con auto moderne, ovvero il re degli slalom Enrico Zandonà (Formula Reynard 883 di gruppo E2SS), Marco Iacoangeli (Bmw Z4 Gt di gruppo E2SH), Giorgio Alberto Leporati (Ford Fiesta di gruppo E2) e Lukas Vojacek (Subaru Impreza di gruppo A). Numerosi anche i cambi di gruppo e di classe decise dai giudici. L’elenco dei partenti annovera quindi 176 vetture moderne e 61 storiche.
Ora tutta l’attenzione va ai test di domani, che prenderanno il via alle ore 9, con chiusura della strada a partire dalle ore 8. C’è grande attesa intorno al duello fra Simone Faggioli e il leader del Civm Christian Merli, determinato a violare il proprio tabù, chiamato Trento – Bondone. Se il secondo ha la “fame” di chi non ha mai occupato il gradino più alto del podio, il primo ha il pungolo di chi ha la possibilità di entrare nel mito: con un altro successo il driver toscano affiancherebbe Mauro Nesti a quota nove successi. Terenzio Testoni, activity manager Pirelli, che fornisce le coperture a Faggioli, lo ha ribadito: «La Trento - Bondone è una di quelle gare che vale una stagione e stavolta è veramente qualcosa di speciale per Simone, che ha la possibilità di compiere qualcosa di leggendario».
Oltre a loro ringhiano risoluti anche Diego Degasperi, che per l’occasione ha lasciato la Lola Honda F3 per salire su una velocissima Osella Fa 30 Zytek, Francesco Leogrande (Wolf Gb08) e Federico Liber (Gloria C8P Evo): uno di loro, domenica, potrebbe salire sul podio, regalandosi uno scatto fotografico che vale una carriera.


Nel gruppo E2SS troviamo altri piloti di casa, come Gino Pedrotti (Formula Renault), Luca Mazzalai (per la prima volta sulla Lola Home Opel), nel gruppo E2SC Thomas Pedrini (Radical Prosport), Matteo Moratelli (Osella PA21) e Sante Ostuni (Osella PA21),
Per il gruppo CN adesso il duello si fa molto ravvicinato tra le Osella PA 21 Evo del leader calabrese Luca Ligato e del lucano Achille Lombardi, vincitore ad Ascoli. Tra le presenze abituali dell’europeo ci sono anche Marco Capucci e Stefano Crespi sulla PA 21 Evo. Particolarmente affollato il gruppo GT, dove il leader tricolore Lucio Peruggini (Ferrari 458 GT3) troverà sulla sua strada Marco Cristoforetti (Porsche 997), che giova in casa, il toscano Guido Sgheri anche lui su Porsche, come Sebastiano Frijo sulla 997 GT Cup. In gruppo E1 occhi puntati su Roberto Di Giuseppe (Alfa Romeo 155 GTA), con motori da oltre 3000 cc in gara anche Nicola e Claudio Zucol, Giuseppe Zarpellon, tutti su Bmw, come Michele Massaro in classe 3000.
Nel gruppo A occasione preziosa per l’altoatesino Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer) per guadagnare punti in classifica dopo aver ritardato l’esordio nel Civm. Sempre in oltre 3000 Stefano Nadalini sarà al volante della versione EVO 8 della Mitsubishi Lancer (che era di Gabriella Pedroni), dopo il secondo posto di classe ad Ascoli. Due Ford WRC per altrettanti noti rallisti di casa, sempre grandi protagonisti al Bondone, come Tiziano Nones e Giorgio De Tisi, rispettivamente sulla Focus e sulla Fiesta, che faranno al solito divertire il pubblico.


In gruppo N Antonino Migliuolo, dopo il successo ad Ascoli, spera di aver risolto i problemi al motore della Mitsubishi Lancer EVO per dare l'assalto, in casa, alla vetta, ma sulla versione Evo X della “Mitsu” difenderà la posizione l’esperto veneto Lino Vardanega. La lady di casa Gabriella Pedroni, campione di gruppo A 2016, continua la caccia alla Coppa Dame ed ai punti europei sulla Mitsubishi Lancer.
È importante ricordare che quest’anno l’accesso al percorso è a pagamento anche nella giornata delle prove. Il biglietto, valido, per due giornate, costa 20 euro.

 

L'Ufficio Stampa

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