DOPPIETTA SPEED MOTOR E COPPA PER SCUDERIE
ALLA INDIVIDUAL RACES ATTACK DI MAGIONE CON
IL PRIMO POSTO ASSOLUTO
DI SERGIO EMANUELE FARRIS E IL SECONDO DI DAMIANO MANNI
Oltre al titolo di Federico Lilli nella divisione B della Bmw 318 Racing Series, la scuderia Speed Motor ha riportato a casa dalla domenica di Magione anche la coppa per scuderie nella Individual Races Attack, la ribattezzata “cronoscalata in pista” – trattandosi di una gara a cronometro in due manche, in ciascuna delle quali ogni pilota doveva passare per tre volte sotto la linea del traguardo – che ha caratterizzato la fase centrale della bella giornata di sole dopo la nebbia iniziale, inserendosi fra le gare della Bmw.
Se il trofeo va ad arricchire la bacheca del team eugubino di Tiziano Brunetti, lo si deve alla doppietta firmata da Sergio Emanuele Farris e Damiano Manni, classificatisi rispettivamente al primo e al secondo posto assoluto. Il sardo, al volante della Osella Pa 2000, è stato il dominatore assoluto, aggiudicandosi entrambe le manche con i tempi di 4’25”155 nella prima – e giro corto più veloce in 1’02”257 – e di 4’26”961 nella seconda; anche in questo caso, giro corto più veloce in 1’01”153, migliore di 1”104 rispetto al precedente. La somma dei tempi, pari a 8’52”116, ha consentito a Farris – che in questo 2018 ha vinto nel campionato italiano della montagna la coppa di classe 2500 nella E2-SC e il titolo di gruppo nel trofeo – di sopravanzare Manni di 15”316. Il 34enne tuderte, leader in E2-SS con la Formula 3 Mygale, ha coperto le due distanze in 4’34”467 (1’04”781 il suo giro corto più veloce) e successivamente 4’32”965, abbassando il tempo anche nel giro corto più veloce, ovvero 1’03”963, per un totale di 9’07”432.
“Una vettura che sta dando ottime risposte – ha detto Farris – anche se nelle prove di sabato abbiamo avuto qualche problema con l’elettronica. Montavo le gomme da salita in pista, il cronometro ci dava comunque ragione e allora non abbiamo “esagerato”: il surriscaldamento degli pneumatici nel giro finale ci ha un tantino frenato; poi, con una seconda marcia più corta e una sesta più lunga, non era il caso di stravolgere il cambio. Ciononostante, sono arrivato a tre decimi dal record dell’Osella Pa 2000 nel giro completo (1’07”, rispetto a 1’06”7) e ho stabilito il primato in quello corto con il tempo di 1’01”153. Direi pertanto che, alla resa dei conti, come esordio sul circuito di Magione non è andata di certo male”.
Soddisfatto anche Manni: “Sono andato bene – ha subito sottolineato – perché inizialmente l’auto si era portata appresso i problemi evidenziati nelle gare precedenti, con il posteriore che scivolava tantissimo. La piccola modifica apportata la domenica ha prodotto sensibili miglioramenti, dandoci alcune di quelle indicazioni che attendevamo dall’inizio della stagione; alla fine, quindi, il vero motivo di contentezza sta nella prestazione: ho abbattuto il muro dell’1’10” nel giro completo alla guida di una formula 3 con il motore standard e non “evo”, montando le Avon da salita, altrimenti un 1’07” alto sarebbe stato alla mia portata. E comunque, vi era la possibilità di arrivare anche in queste condizioni sotto l’1’09” se il cambio non fosse stato corto. Si conclude per me un 2018 positivo, con la vittoria nello slalom di Todi e gli eccellenti risultati nelle cronoscalate di Gubbio e di Orvieto, prima di questo secondo posto assoluto a Magione.
I progressi compiuti sulla Mygale valgono sotto certi aspetti più dei risultati e di questo debbo ringraziare sia la MPM che la Speed Motor per il sostegno che mi hanno garantito”. Sfortunato, infine, il terzo conduttore della Speed Motor in gara, Paolo Biccheri, impegnato con la sua Renault Clio Cup, nella classe 2000 della Racing Start Plus: toccato da un’altra vettura nel corso della prima manche, è stato costretto a dare forfait nella seconda.
Nelle foto:
- l'Osella Pa 2000 di Sergio Emanuele Farris (foto di Gianluca Galiè)
- la Formula 3 Mygale di Damiano Manni (foto di Gianluca Galiè)
- il podio della gara con Sergio Emanuele Farris sul gradino più alto e Damiano Manni, secondo, su quello a sinistra (foto di Paolo Ambrosi)
13 novembre 2018
Ufficio stampa
Claudio Roselli