ALESSANDRO VALENTE SECONDO ASSOLUTO A SARNO
Ancora una prestazione maiuscola per il veloce driver laziale, che agguanta un eccellente podio di mezzo nel “Napoli Challenge”, un risultato stupefacente per i problemi tecnici della vigilia e per l’estrema rarità delle sue gare.
SARNO- Valgono sempre tutti, ma proprio tutti gli aggettivi qualificativi spesi per Alessandro Valente, che conquista l’ennesimo podio assoluto sul Circuito Internazionale di Napoli. Lui e la sua inesauribile Dallara F302 “inventata” col motore Suzuki 1400 dall’AutoSport Sorrento e poi ottimamente sviluppata dalla factory HC Racing di Alessio Canonico, sono sempre stati grandi e riconosciuti protagonisti sui due km della pista campana, ma stavolta il week end non era partito affatto bene. Alcune gravose noie elettriche infatti, non immediatamente decifrabili, hanno praticamente cancellato la giornata del sabato e costretto così Valente ad accontentarsi del chilometraggio della sola domenica sulla rinnovata pista di Sarno, non rivoluzionata ma cambiata quel tanto che basta per determinare comunque un approccio di guida diverso in talune zone della pista. Grazie alla grande bravura ed all’esperienza consolidata dei tecnici in loco, Gerardo e Patrizio, grazie al salvifico cugino Matteo, al sostegno morale dell’incantevole figlioletta Giorgia ed al contributo telefonico del direttore tecnico Alessio Canonico, prezioso anche a distanza, si riusciva in extremis a venire a capo dei problemi tecnici permettendo così di esprimere, almeno in buona parte, le potenzialità del duo Valente&Dallara, che anche in questa occasione ha potuto rivendicare il suo elevato e riconosciuto valore specifico conquistando il secondo posto assoluto di giornata, a ridotta distanza cronometrica dalla ben più potente auto vincitrice, che disponeva di una potenza doppia. Il pensiero di Alessandro Valente: “Sono contento per il positivissimo risultato che ci ripaga dei grandi sforzi, fatti per risolvere un problema che alla vigilia non ci ha dato letteralmente pace. A un certo punto la macchina si è spenta e non si è più riaccesa. Un vero dilemma. Dopo un po’ di sbattimenti abbiamo capito che si trattasse dello statore. A quel punto abbiano riparato il guasto, montato delle gomme nuove e così finalmente, seppur stanco e provato, sono partito. Mi dico molto soddisfatto del risultato, perché con gli 8 migliori giri usati (su 12 fatti) per fare la somma del tempo totale, siamo arrivati a due secondi e spiccioli dai vincitori, su macchina turbo da 400 cv, che significano mediamente pochissimi decimi al giro di distacco. Se consideriamo che faccio un lavoro molto usurante, che corro due e sole due volte all’anno, che questa macchina avrebbe bisogno di più sviluppo per esprimere performance ancora migliori e che soprattutto io guidando pochissimo non abbia il ritmo e la prestazione pura per essere più incisivo, quello che riusciamo a fare secondo me è davvero encomiabile. Gli ottimi piloti che ieri erano in pista infatti, penso che fossero mediamente tutti o quasi tutti più allenati di me e questo aspetto alla fine incide parecchio nella prestazione. Se avessi più tempo insomma, sono certo che da questa vettura e da me stesso potrei tirare fuori dei risultati migliori. Intanto però posso solo ringraziare Alessio Canonico ed i suoi ragazzi, inesauribili, che hanno sempre creduto nell’ambizioso progetto Dallara F302-Suzuki, sviluppandolo con grande professionalità ed elevata competenza. Ripongo davvero molto fiducia in loro. Nel 2024 dovrei correre ancora a Sarno, ad ottobre, a meno che non accada qualcosa di diverso prima. Intanto mettiamo in bacheca anche questa bella coppa per il secondo posto, che comunque presto dovrà necessariamente far posto a quella della vittoria assoluta, che prima o poi dovrà e dovrà arrivare. Va bene il podio, ma voglio vincere! Me lo sono promesso!”
Articolo di Francesco Romeo
Foto di Alberto Federico