L’Aston Martin firma con la vittoria l’edizione del centenario della 24 Ore di Spa

di Salvatore Taronno

Foto: ©2024 SRO/JEP

• La squadra belga ha regalato il trionfo all’Aston Martin dopo 76 anni
• La gara del centenario culmina in una drammatica ultima ora per la Ferrari che vede sfuggire incredibilmente una vittoria quasi certa
• Mercedes-AMG ottiene tre vittorie di classe grazie ad AlManar Racing di GetSpeed ​​(Gold), GetSpeed ​​(Silver) e CrowdStrike di Riley (Pro-Am)
• Tresor Attempto Racing conquista la Bronze Cup con l'Audi

30 giugno 2024. L’Aston Martin Vantage del team Comtoyou Racing ha vinto l’edizione del centenario della 24 Ore di Spa, assicurandosi così un posto di rilievo nella storia e nell’albo d’oro della gara belga. L’evento è stato adeguatamente onorato dalla presenza di 99.500 spettatori, nonostante le condizioni meteo davvero impietose che hanno caratterizzato anche questa 24 Ore. La collaborazione tra il team Comtoyou e lo storico brand inglese, che ha avuto inizio proprio quest’anno, ha riportato l’Aston Martin alla vittoria in questa gara dopo 76 anni, l’ultimo successo risaliva infatti all’edizione del 1948.  Dopo essere partiti dal 14° posto in griglia, l'equipaggio formato da Nicki Thiim, Marco Sørensen e Mattia Drudi ha risalito la classifica durante le prime fasi di gara e ha mantenuto la sua posizione durante la notte di forti acquazzoni che hanno provocato lunghe fasi in regime di safety car.  

A metà mattinata, emergevano i principali contendenti: la BMW n.998 ROWE Racing, l'Aston Martin n.7 e la Ferrari n.51 AF Corse – Francorchamps Motors. Con l'avvicinarsi di mezzogiorno le probabilità afavore di queste tre vetture si sono fatte sempre più concrete, occupando posizioni molto vicine tra di loro e con una sequenza di pit-stop del tutto simile. Poco dopo le 12,30 la BMW e l'Aston Martin si sono fermate ai box contemporaneamente, uscendo dai box una attaccata all’altra, proprio mentre sopraggiungeva la Ferrari n.51 di Pier Guidi, che riusciva a superare entrambe in un colpo solo passando così in testa alla gara. Nelle ore successive, la Ferrari riusciva a raggranellare un distacco di circa 10 secondi nei confronti degli inseguitori, prima di entrare ai box per l’ultima sosta a 50 minuti dal termine. Ma qui è accaduto l’impensabile: quando la Ferrari 296 era ormai giunta nella pitlane, ha trovato una Lamborghini bloccata (forse per mancanza di carburante) lungo il tratto di accesso alla corsia box e ha così dovuto attendere la sua rimozione forzata prima di poter procedere al rifornimento. Questo incredibile imprevisto ha causato a Pier Guidi la perdita di secondi preziosi e il comando della gara che nel frattempo é stato preso dall’Aston Martin n.7, condotta in quel momento da Drudi, che amministrava saggiamente il suo vantaggio di 25 secondi senza commettere alcun errore e portando così la vettura al traguardo allo scadere della 24° ora. Pier Guidi intanto, certamente mosso dalla rabbia per la vittoria sfuggita, ingaggiava una gara sprint tutta in attacco negli ultimi 45 minuti recuperando terreno sugli avversari fino a portarsi in seconda posizione, grazie anche ad una sosta ai box negli ultimi minuti della BMW M4 n.998 per superamento della durata massima dello stint.

Il podio è stato così completato dalla BMW M4 n.32 di Dries Vanthoor, Charles Weerts e Sheldon van der Linde. In realtà era stata l'Aston Martin n.34 Walkenhorst Motorsport a tagliare il traguardo al terzo posto ma, a causa di una penalità per il contatto con la Ferrari n.51, si è poi classificata quarta. La Lamborghini numero 163 del Grasser Racing ha completato la top five, conducendo una gara regolare dopo la partenza dalla pole position e regalando al marchio italiano il miglior piazzamento di sempre in questa gara. Sesta la BMW M4 di Farfus, Harper ed Hesse dopo l’imprevista sosta ai box negli ultimi minuti.

A fronte della classifica assoluta soggetta a numerose variazioni dopo i diversi colpi di scena, le vittorie di classe si sono invece stabilite per tempo e si sono confermate sul traguardo senza particolari sorprese.

La Gold Cup è andata alla Mercedes-AMG GT3 EVO n.777 AlManar Racing by GetSpeed ​guidata da Al Faisal Al Zubair, Mikaël Grenier, Dominik Baumann e Philip Ellis, giunti al settimo posto assoluto.

Nella top 10 assoluta si è piazzato anche il vincitore della Bronze Cup, l'Audi n.66 del Tresor Attempto Racing, condotta da Andrey Mukovoz, Dylan Pereira, Max Hofer e Aleksey Nesov giunti al 10° posto assoluto. La seconda classificata della Bronze Cup é stata la Ferrari n.52 dell'AF Corse, seguita dalla Lamborghini n.72 della Barwell Motorsport.

Il team GetSpeed ​​si è guadagnata la classe Silver Cup con la sua Mercedes-AMG n.3 guidata da Yannick Mettler, James Kell, Anthony Bartone e Aaron Walker, dietro di loro si sono piazzate la Porsche Dinamic GT n.55 e la Mercedes-AMG n.57 Windward Racing.

Anche nella classe Pro-Am successo di una Mercedes-AMG che così ha festeggiato una tripletta nella 24 Ore del centenario: è stata la vettura n.4 del CrowdStrike Racing by Riley, guidata da George Kurtz, Ian James, Nicky Catsburg e Colin Braun, che hanno corso una gara intelligente e fruttuosa.

Il Fanatec GT Challenge Europe si trasferirà il prossimo mese in Germania con la Sprint Cup a Hockenheim il 19-21 luglio e l’Endurance Cup al Nürburgring il 26-28 luglio.