Nella polvere: storie di Dakar oltre la gara
Svelando viaggi personali e storie non raccontate dal Rally Dakar 2024.
Episodio 8: Racconti di Dakar che resistono oltre la polvere che si deposita
Mentre il sole tramonta su Yanbu, segnando il culmine del Rally Dakar, i numeri raccontano una storia accattivante: 7.891 chilometri percorsi, 434 macchine da corsa e 778 concorrenti tenaci. L'episodio 8 di In The Dust cattura l'essenza di questo incredibile viaggio, illuminando le straordinarie storie che si sono svolte nel deserto.
Una di queste storie appartiene a Barbora Holická e Lucie Engová, pioniere che hanno consolidato il loro posto nella storia della Dakar conquistando il rally a bordo di un'iconica Citroën 2CV del 1979. Il loro vibrante veicolo, affettuosamente chiamato "Duckar" dal soprannome ceco dell'auto ("anatra"), è diventato un simbolo non convenzionale di resilienza.
Barbora racconta un momento cruciale: “Siamo rimasti bloccati nella sabbia ed è stato un disastro totale. Stavamo spingendo, i nostri muscoli erano doloranti ed eravamo stanchi, correvamo senza dormire. Ma quando finalmente siamo usciti [dalla sabbia] e abbiamo iniziato a pedalare di nuovo, abbiamo pensato: “Sì!”
Il caleidoscopico capolavoro è stato realizzato dall'artista pop ceco Josef Rataj, che, secondo le parole di Barbora, ha detto: "Ti farò qualcosa di pazzesco perché la tua idea [di correre la Dakar in una 2CV] è pazzesca".
Successivamente il pilota italiano Cesare Zacchetti si mette sotto i riflettori, il suo viaggio alla Dakar prende una svolta inaspettata durante la Chrono Stage di 48 ore. Bloccato senza carburante, Cesare ha affrontato quella che sembrava la fine della sua corsa, ma la sua determinazione ha portato a una notte straordinaria tra le dune.
Guardando indietro, Cesare racconta: “Non avevo paura perché sapevo che l'organizzazione sapeva dove mi trovavo. Mi hanno chiamato e mi hanno detto che stava arrivando l'elicottero. Volarono soltanto nel cielo e se ne andarono. Ma la mattina, quando è arrivata la luce, ho visto che mi avevano lasciato cadere un piumone ed era giù per le dune.
Questa circostanza imprevista ha esposto il pilota italiano, ora soprannominato "Sandman", alla bellezza e alla serenità del deserto. “Ho usato il sedile della moto come cuscino ed era comodo. Ho avuto tempo per riposarmi, è stato perfetto. Era tranquillo e così bello. Penso che molte persone pagherebbero un sacco di soldi per una notte come questa”, aggiunge.
L'episodio presenta anche Mitch Guthrie Jr. e Laia Sanz, che offrono uno sguardo sui loro sentimenti dopo aver completato la competizione fuoristrada più impegnativa del mondo.
I conduttori Nicola Hume e Rob Warner portano poi gli spettatori al traguardo a Yanbu, tentando di cogliere l'atmosfera carica mentre i partecipanti alla Dakar concludono la loro gara. Il pilota dell'Audi Carlos Sainz e il copilota Lucas Cruz, immersi negli applausi giubilanti della folla, celebrano la loro vittoria seduti in cima alla loro vettura. Con commovente sorpresa, Carlos Sainz Jr., figlio del pilota e pilota Ferrari di Formula Uno, si unisce a questo momento trionfante.
Poi c'è il debuttante austriaco Tobias Ebster, che, all'indomani del suo trionfo nella classifica “Original by Motul” (ex “Malle Moto”), esprime la sua euforia: “Gli ultimi 15 chilometri sono stati così emozionanti. Stavo pensando a così tante cose che sono successe negli ultimi anni, e ora essere qui al traguardo della prima Dakar è grandioso. È stata una grande avventura; è il rally più duro del mondo. L’ho adorato e mi sono goduto ogni momento.”
Il culmine dell'emozione viene raggiunto quando Cristina Gutiérrez realizza la sua vittoria nella categoria T3 Challenger, diventando la prima donna pilota ad assicurarsi il titolo dopo Jutta Kleinschmidt nel 2001. La pilota spagnola abbraccia la sua squadra, sventola con orgoglio la bandiera sulla sua Taurus T3 Max e dice: "Dovevamo continuare a lottare fino alla fine, e questo è quello che ho fatto."
Dalle stranezze di "Duckar" alla notte imprevista tra le dune, l'episodio 8 svela le diverse narrazioni che rendono Dakar molto più di una semplice corsa: è una tela dipinta con passione, resilienza e spirito di conquista dell'ignoto. Mentre la serie "In The Dust" saluta il Rally Dakar 2024, gli echi dei motori e le impronte delle storie rimangono impressi nelle sabbie del deserto, ricordando al mondo le straordinarie imprese raggiunte nella natura selvaggia saudita.