ORANGE1 RACING: IL PRESIDENTE DONAZZAN MEDITA IL RITIRO DAL TRICOLORE
Le Pantere Alate di Orange1 Racing, Simone Campedelli e Tania Canton, tornano dal Rally di Roma Capitale con un mix di sentimenti contrastanti. C’è soddisfazione per le prestazioni sempre d’altissimo livello fornite, che avrebbero permesso loro di lottare per la vittoria, ma ci sono anche frustrazione e rabbia per l’occasione persa. Alcuni inconvenienti tecnici ma soprattutto le forature nella quinta e nella sesta speciale hanno finito per compromettere la straordinaria prestazione delle Pantere Alate di Orange1 Racing. Incredibile, in particolare, il rischio corso nel quinto tratto cronometrato, dove un masso in piena traiettoria ha rischiato di far volare fuori strada la Fiesta R5 di Simone Campedelli e Tania Canton, con conseguenze che per fortuna - e perizia del pilota - non ci sono state. Una situazione assurda e pericolosa, che ha coinvolto altri cinque equipaggi, e sulla quale occorre riflettere. Da rimarcare comunque gli ottimi tempi fatti segnare dalle Pantere Alate di Orange1 Racing durante tutta la gara, con quattro prove speciali vinte e tutta una serie di crono d’altissimo livello. Una prestazione che fa ben sperare per il prosieguo del Tricolore. A due gare dalla fine - il Rally dell’Adriatico ed il Rally Due Valli - la situazione in campionato è ancora apertissima, anche perché gli ultimi due appuntamenti godono di coefficiente maggiorato (1,5) e i punti in palio sono ancora parecchi. L’andamento della gara ed i fatti di cronaca del Rally di Roma Capitale, tornando allo scorso week-end, non hanno in ogni caso lasciato indifferente l’appassionato Presidente di Orange 1 Racing che dichiara:
Ho provato davvero un grande dispiacere - osserva Armando Donazzan - per come sono andate le cose nel Rally di Roma Capitale. Purtroppo quella in corso è una stagione dove, oltre alla sfortuna, ci sono situazioni che rendono necessarie delle riflessioni perché c’è qualcosa che stiamo sbagliando. Avvieremo un’analisi a tutto tondo per capire come dobbiamo cambiare per arrivare all’eccellenza. Abbiamo dimostrato sempre di essere i più veloci ma ci è mancato lo spunto che fa la differenza e credo che questo dipenda maturità ed esperienza. Abbiamo dei competitor, Peugeot, Andreucci e Pirelli in particolare, di altissimo livello e di conseguenza non possiamo lasciare assolutamente nulla al caso. Aggiungo poi, tornando ai fatti del Rally di Roma, che è assolutamente inaccettabile quanto si è visto sulla quinta prova speciale. Dalle riprese della camera car montata sulla nostra vettura è evidente che il sasso non poteva essere finito “casualmente” in piena traiettoria, in mezzo alla strada, e questa situazione sarebbe potuta finire veramente male. Solo la fortuna ha fatto sì che non ci siano state conseguente fisiche per nessuno. Non posso assolutamente accettare che almeno 5 equipaggi prima del nostro abbiano dato subito comunicazione della situazione di grave pericolo e l'organizzazione non abbia sospeso la gara. Si sarebbe dovuto immediatamente fermare la quinta prova speciale ed eventualmente annullarla. Eppure, nulla di nulla! Questo per me è inaccettabile e personalmente sto facendo delle riflessioni per decidere se ritirare la squadra dal campionato o continuare, anche se siamo ancora in piena corsa per il titolo.
Ufficio Stampa Orange1 Racing