TERZA COPPA PER SCUDERIE CONQUISTATA DALLA SPEED MOTOR AL TROFEO “LUIGI FAGIOLI”.
RITIRATO MICHELE FATTORINI DOPO IL SECONDO POSTO ASSOLUTO IN GARA 1, E’ ANGELO MARINO SU LOLA B99/50 IL MIGLIORE, CON IL QUARTO PIAZZAMENTO.
DECIMO SERGIO FARRIS E VITTORIA DI CLASSE PER DAMIANO MANNI.
AD ALESSANDRO ALCIDI, PRIMO FRA GLI UMBRI, IL TROFEO INTITOLATO A MAURO RAMPINI
GUBBIO -
La conquista della coppa per scuderie nella gara di casa gratifica la Speed Motor in una 53esima edizione del trofeo “Luigi Fagioli”, ottavo appuntamento del campionato italiano di velocità in montagna 2018, che ha riservato anche diverse amarezze con i due piloti di punta, Michele Fattorini e Marco Sbrollini, finiti clamorosamente fuori gioco durante la gara. Il trofeo è pertanto frutto del quarto posto assoluto di un Angelo Marino in decisa crescita, del decimo di Sergio Farris e del 16esimo di Alessandro Alcidi.
È la terza coppa per scuderie che la Speed Motor si aggiudica nella gara di casa e sembra divenuta quasi una tradizione il fatto che ciò avvenga negli anni “pari”: in precedenza, infatti, era successo nel 2014 e nel 2016. Vediamo come sono andate le cose fra le vetture sport. Il ragguardevole tempo di 1’34”46 stabilito in mattinata da Michele Fattorini con l’Osella Fa 30 Zytek, secondo assoluto a 67 centesimi dal trionfatore Omar Magliona, era stato il miglior viatico per una sfida pomeridiana che si preannunciava davvero esaltante, ma fin dalle battute iniziali di gara 2 il 28enne di Porano aveva intuito che qualcosa non andava e il ritiro a metà percorso è stato consequenziale. “Purtroppo – ha dichiarato Fattorini – già allo start non riuscivo a trovare le marce e i problemi elettrici al cambio mi hanno rovinato una domenica iniziata davvero bene, perché nei confronti di Magliona avevo perso 9 decimi al primo intermedio, poi ero riuscito a recuperare e ad andare più forte nel prosieguo, contenendo il ritardo a meno di 7”.
Il migliore della Speed Motor è pertanto Angelo Marino con la Lola B99/50, quarto assoluto (e secondo in E2-SS) grazie a una escalation di prestazioni davvero interessante, che gli ha permesso di limare ben 7” dalla prima prova all’ultima salita: 1’38”23 in gara 1 e 1’37”34 in gara 2 per il 31enne salernitano assistito dal team Dalmazia, efficace nell’allungamento dei rapporti del cambio. “Bilancio più che buono nella mia prima partecipazione a Gubbio con la Lola – queste le parole di Marino – anche se vi sono margini di miglioramento da sfruttare. Sono comunque contento, perché io e lo staff riusciamo sempre più a capire cosa “chiede” la macchina”. Nella classe 2000, il bravo tuderte Damiano Manni è primo per somma di tempi con la sua F3 Mygale M09: il duello con Samuele Cassibba è stato risolto in gara 1, con l’1’47”96 inferiore di 3”80 al tempo impiegato dalla Formula Tatuus del siciliano, che in gara 2 ha rosicchiato solo 1”75, nonostante anche Manni abbia leggermente fatto meglio (1’47”92). Terzo posto nella stessa classe per il redivivo eugubino Luca Bazzucchi al volante della Formula Renault, che era quarto dopo la prima salita con un tempo senza dubbio alto, ovvero 2’06”66, determinato da problemi al filtro del serbatoio della benzina, ma in gara 2 è stato autore di un eccellente 1’49”83 che gli ha permesso di sopravanzare Graziano Buttoletti su Dallara F310. In E2-SC, il sardo Sergio Farris su Osella Pa 2000 Evo vince la classe 2500 facendo fermare il cronometro a 1’44”16 e 1’42”42 (consistente il miglioramento in gara 2) e agguanta l’ultima posizione utile per entrare nella top ten. “L’auto ha risposto alla perfezione – ha sottolineato Farris – e il team è stato impeccabile nel metterla a punto. Peraltro, ho pure abbassato di 3” il record di classe detenuto da Adriano Zerla, che resisteva dal 2009.
Certamente, debbo riprendere confidenza con il volante e con le gare, perché ero rimasto a lungo fermo”. Nella classe 1000, l’Osella Pa 21 Jrb di Alessandro Alcidi è terza dietro a quelle di Ivan Pezzolla e di Achille Lombardi, anche se il 30enne tuderte ha retto molto bene il confronto con i due più quotati avversari, facendo registrare un 1’46”95 e un 1’47”61 di tutto rispetto. Il tempo complessivo di 3’34”56 gli vale anche la conquista del trofeo intitolato a Mauro Rampini, il pilota di Gubbio scomparso qualche giorno fa e riservato al migliore fra i piloti umbri al trofeo “Luigi Fagioli”. E allora, microfono anche ad Alcidi: “Sono personalmente soddisfatto, anche se mi dispiace per Michele Fattorini, che aveva disputato una gara 1 ad altissimo livello. Senza quel ritiro, la palma del più veloce fra gli umbri sarebbe stata la sua. Da quando corro con l’Osellina, è stata per me la seconda prestazione in assoluto e a realizzare 1’46” ci avrei messo la firma quando sono partito da casa”. Nella classe 1400, Filippo Ferretti su Radical Sr4 divide i punti di campionato con Giuseppe Torrente (Radical Prosport), che lo precede nella classifica aggregata della classe 1400.
Sotto di 89 centesimi in gara 1 con il suo 1’53”06), il 21enne orvietano ne recupera soltanto 55 in gara 2 e quindi finisce secondo per 34. Nel gruppo CN, infine, Adolfo Bottura con la Ligier Js 51 migliora il suo sesto posto di gara 1 con il quinto tempo in gara 2, ma lo mantiene nel computo totale in favore di Ettore Bassi. Il trentino è salito dapprima in 1’54”32 e poi in 1’53”06, anche se i quasi 3 secondi di vantaggio del mattino hanno permesso al noto attore di rimanere davanti a lui.
19 agosto 2018
Ufficio stampa
Claudio Roselli