MINI CHALLENGE: UN TERZO POSTO E UN RITIRO PER ALESSIO ALCIDI, MESSO FUORI GIOCO DA UN CONTATTO IN AVVIO DI GARA 2. PROBLEMI CON I FRENI PRIMA E ALLA GOMMA POI PENALIZZANO GABRIELE GIORGI, COMUNQUE SESTO IN GARA 2
IMOLA - Non è iniziato sotto una buona stella nemmeno il Mini Challenge 2018 per Alessio Alcidi e lo stesso dicasi anche per l’altro portacolori della Speed Motor, il fiorentino Gabriele Giorgi, campione 2017 della categoria “Lite” ed esordiente nella “Pro”. La prima tappa di quest’anno, all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola, si conclude con il seguente bilancio per i “driver” delle due Mini John Cooper Works: un terzo posto in gara 1 (senza dubbio positivo) e un ritiro in avvio di gara 2 per Alcidi, assistito da Mini Roma by Caal Racing; un undicesimo e un sesto piazzamento per Giorgi, seguito da Pro.motorsport e Autoeur. La sfortuna si è dunque accanita anche stavolta nei confronti di Alessio Alcidi, che sabato pomeriggio era partito in quinta posizione e aveva guadagnato subito la terza, a seguito dei sorpassi immediati operati nei confronti di Alex Caffi (pilota trasparente, quindi non in lizza per il campionato) e di Massimo Ferraro. Nel frattempo, Gustavo Sandrucci e Luca Rangoni accumulavano un margine di vantaggio che con il trascorrere dei minuti diventava sempre più di sicurezza, ma bravo era anche Alcidi dapprima nel controllare i tentativi di Caffi e poi nel tenerlo a distanza di sicurezza. Alla fine, primo posto per Sandrucci, che precedeva Rangoni di 602 millesimi di secondo, mentre Alcidi era terzo a 8”003 dal vincitore. Per Gabriele Giorgi, invece, problemi subentrati con i freni alla Rivazza: è finito lungo, poi - nel tentativo di rientrare - il cordolo ha rovinato la gomma e la sua Mini è stata costretta al ritiro, nonostante avesse accumulato un numero di giri sufficiente per essere classificato all’undicesimo posto. Gara 2 è invece durata appena due minuti e mezzo per Alcidi: posizionatosi dietro al leader Gabriele Torelli e al diretto inseguitore Gustavo Sandrucci, stava preparando l’attacco a quest’ultimo quando all’altezza della variante del Tamburello la Mini di Rangoni si è scomposta, è finita fuori pista e, nel rientrare, ha centrato lateralmente quella di Alcidi, spedendola nella sabbia e ponendo fine alla gara del tuderte. Fuori gioco, di lì a poco, anche lo stesso Rangoni, al quale è stato poi comminato uno “stop and go” da scontare la prossima gara.
Torelli e Sandrucci hanno proseguito la loro corsa da battistrada, con dietro Tobia Zarpellon e Massimo Ferraro, mentre Gabriele Giorgi si è reso protagonista intorno al nono minuto di un eccellente sorpasso nei confronti di Filippo Maria Zanin, che lo portava al quinto posto e a un certo punto ad attaccarsi anche a Ferraro per l’assalto alla quarta posizione. Tutto bene per Giorgi fino agli ultimi 5 minuti, quando il problema si è ripresentato, ma stavolta alla gomma anteriore destra: è così avvenuto che il “trasparente” Caffi lo ha superato e che a meno di un minuto dalla conclusione è finito sulla sabbia, riuscendo comunque a tornare in traiettoria e a tagliare il traguardo in sesta posizione, che diventa quinta in sede di assegnazione del punteggio. “Peccato anche stavolta – ha commentato Alessio Alcidi – perché dopo un buon terzo posto in gara 1, le premesse di gara 2 erano ancora migliori, ma quel contatto mi ha messo out proprio quando avevo nell’obiettivo la seconda posizione. E così, il Mini Challenge è iniziato e io ho già uno zero al passivo: una partenza ad handicap, senza colpe delle quali debba rimproverarmi. Speriamo che vada meglio la prossima volta”. Ed ecco Giorgi: “Rispetto a sabato – ha detto – la domenica è andata molto meglio; il gap è stato dimezzato, ma c’è da lavorare molto sulla vettura e da fare ancora diversi chilometri. Sono tuttavia fiducioso per il prosieguo”. Il Mini Challenge rinnova l’appuntanento fra un paio di settimane, il 12 e il 13 maggio, sul circuito del “Paul Ricard” di Le Castellet, in Francia.
29 aprile 2018
Ufficio stampa