MINI CHALLENGE: “DOPPIETTA” SPEED MOTOR IN GARA 2 A MISANO ADRIATICO CON ALESSIO ALCIDI NELLA “PRO” E RICCARDO URBANI NELLA “LITE”. ANCORA SFORTUNATO GABRIELE GIORGI
MISANO ADRIATICO - Una domenica trionfale per la Speed Motor a Misano Adriatico, che nella gara 2 della terza tappa del Mini Challenge 2018 è riuscita a imporsi sia nella “Pro” con Alessio Alcidi che nella “Lite” con l’esordiente Riccardo Urbani. Davvero immenso Alessio Alcidi, che trova l’acuto giusto dopo diversi tentativi andati a vuoto (compreso l’eccezionale recupero del sabato sera sulla pista romagnola) anche per opera di quella sfortuna che continua invece a perseguitare l’altro portacolori della scuderia di Gubbio, il fiorentino Gabriele Giorgi, assistito da Pro.motorsport di Rubano e Autoeur di Firenze. Alla fine, le luci superano le ombre, ma anche al World Circuit Marco Simoncelli la piega presa dalla situazione non era stata delle migliori per le due Mini John Cooper Works. Sabato pomeriggio in gara 1, infatti, Alcidi era partito in fondo al plotone per la rottura della frizione durante le qualifiche e quindi la sua è stata una corsa a handicap, che però si è trasformata a suo modo in un capolavoro del 38enne pilota di Todi, assistito da Mini Roma by Caal Racing; una esaltante rimonta che lo ha portato a girare più veloce di tutti, fino a sfiorare il gradino più basso del podio. Vittoria per Gustavo Sandrucci, davanti a Roberto Gentili e a Luca Rangoni, con Alessio Alcidi quarto. Per Giorgi, partito con il quarto tempo, subito un problema con la marcia, che gli è saltata in partenza facendogli perdere un paio di posizioni, una delle quali recuperata in breve tempo.
Prima della “Quercia”, Giorgi era pertanto quinto e in quel momento è avvenuto il contatto con Davide Valsecchi: la sua Mini è stata sbattuta fuori e allora ha dovuto di nuovo riguadagnare terreno, chiudendo alla fine al sesto posto. Al via di gara 2, dato alle 13.20 di domenica 17 giugno, Giorgi occupa la terza posizione e Alcidi la quinta, ma dopo appena tre curve i due si ritrovano in testa: è Giorgi che sta davanti con Alcidi a ruota, ma dopo nemmeno due minuti di corsa la gomma si stallona dal cerchio anteriore sinistro e la mini numero 33 finisce fuori pista. Via libera, quindi per Alcidi, che con il passare dei minuti e dei giri crea un vuoto sempre più marcato alle sue spalle, arrivando nel finale a sfiorare i 10” di vantaggio nei confronti di Roberto Gentili, tallonato da Gabriele Torelli e da Davide Valsecchi. La lotta che si genera per la piazza d’onore non fa altro che agevolare la fuga solitaria di Alcidi, che aggiunge anche la “ciliegina” del giro più veloce in 1’50”8, poi nel finale riduce le distanze a 8”, tagliando il traguardo della prima vittoria stagionale davanti a Torelli, Valsecchi, Gentili e Sandrucci. Per Giorgi, arrivo nelle retrovie dopo aver perso almeno 3 minuti per il cambio della ruota. “Finalmente, sono proprio contento!”: un’espressione che sa di liberazione per Alessio Alcidi.
“Ci voleva proprio – ha aggiunto – tanto per me, quanto per la squadra e per la scuderia. Mi aiutano proprio tutti come meglio non potrebbero, per cui mi sentivo dentro un forte dovere anche morale di ripagarli. La prestazioni dell’auto sono state eccellenti: bella la corsa in solitudine di gara 2, ma la vera impresa è stata per me quella del sabato, quando da ultimo sono arrivato fino alle soglie del podio. Speriamo che questo sia di buon auspicio”. Sconsolato Giorgi: “Anche stavolta è successo di tutto e di più – ha sottolineato – e il bello è che esci per cambiare una gomma, rientri e vai più forte dei primi anche di mezzo secondo. Evidentemente, sta scritto che questa non debba essere l’annata favorevole”. Il trionfo della Speed Motor a Misano Adriatico è completato dalla prodezza di Riccardo Urbani, primo nella “Lite” al termine di un interessante duello con Alessandro Suerzi Stefanin, che gli è stato incollato fino in pratica all’ultimo. Una sorta di “veni, vidi, vici” per il pilota eugubino:
“Sono arrivato venerdì e non avevo mai provato con la Mini – ha specificato Urbani - per cui subito prove libere, qualifiche e gara 2, perché dividevo la vettura con Marco Santamaria, il quale mi ha subito spianato la strada con la vittoria in gara 1, che mi ha consentito di sfruttare questo risultato a livello di posizionamento in partenza. Con Suerzi Stefanin ci siamo “scambiati” il comando della gara un paio di volte e a un certo punto sembrava che anche Ugo Bagnasco potesse rientrare in bazzica, poi a Suerzi Stefanin è stata comminata una penalizzazione e a quel punto ho potuto trionfare alla mia prima esperienza con il Mini Challenge, in un ambiente peraltro molto bello. Un ringraziamento particolare a Mini Roma by Caal Racing, alla scuderia Speed Motor, a mio padre Gianni e ad Alessio Alcidi per i tanti consigli che mi ha dispensato e che si sono rivelati molto preziosi”.
17 giugno 2018
Ufficio stampa