Da 45 anni, Sparco veste piloti e equipaggia le migliori auto da competizione sportiva nelle maggiori serie mondiali dalla F1 al WRC passando per la WEC e la Dakar nonché nei più rilevanti campionati USA quali Indycar, Nascar e IMSA. Inventore dell’equipaggiamento di sicurezza per piloti e vetture, oggi il gruppo è partner tecnico di 300 team in tutto il mondo, esporta i propri prodotti in oltre cento Paesi con oltre 1600 dipendenti impiegati nei suoi nove stabilimenti produttivi e nelle proprie filiali commerciali.
Il legame tra Sparco e i team che corrono nel mondiale rally è inscindibile dalla data della sua fondazione in avanti. L’azienda di Volpiano è stata partner tecnica, negli anni, delle più blasonate squadre e delle più importati case automobilistiche che schieravano le proprie vetture rally nel WRC. Da Peugeot a Lancia, passando per Opel e Audi, continuando con Toyota, Subaru, e Citroen, per finire, ancora oggi, con Ford M-Sport la cui partnership tecnica dura ormai da più di quindici anni e ha permesso all’azienda e al team di sviluppare e produrre i più performanti prodotti tecnici su misura di piloti del calibro di Ogier, Loeb, Tanak, Evans e, oggi, dei promettenti giovani drivers schierati da Malcolm Wilson nella season 2022.
L’esperienza di Sparco consentirà di offrire agli appassionati del Rally Italia Sardegna e al personale dell’evento, prodotti realizzati con materiali scelti, di alta qualità, disegnati in Italia e prodotti nei propri plant produttivi in Italia e all’estero. I vestiti brandizzati Rally Italia Sardegna avranno un look sportivo, con uno stile casual contemporaneo ma sempre attento al DNA rally dei suoi fruitori.
Niccolò Bellazzini, Brand Manager di Sparco: «Sparco è leader di mercato nel settore motorsport ed icona del Made in Italy nel mondo. Da oltre quarant’anni con il nostro apporto tecnico nelle discipline rallystiche contribuiamo a rendere il nostro paese attrattivo in questo specifico settore. La partnership con ACI Sport per la tappa mondiale del WRC in Sardegna dimostra al mondo che il sistema Italia è in grado di mettere a fattor comune, ciascuno nel proprio campo, le proprie conoscenze e capacità al servizio del movimento motoristico».
|