TRE SU CINQUE ALLA CIVIDALE - CASTELMONTE
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Iscrizioni in crescita alla 51^ Cronoscalata della Castellana Orvieto
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Target stagionale raggiunto per il pilota della Tramonti Corse, che vince il campionato italiano velocità montagna zona nord per il gruppo GT, con la Ferrari 488 Challenge Evo della DP Racing.
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TRICOLORI E RECORD NEL 2024 DI GABRY DRIVER
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NEW GENERATION RACING DETERMINATA TRA IBLEI E MAGIONE
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La RO racing campionessa tra le scuderie nel Trofeo Italiano Rally, Di Matteo primo in uno slalom in Sicilia
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Riolo ancora a segno alla 67° Monte Iblei
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DOPPIO TITOLO TRICOLORE CIVM NORD PER PAOLO VENTURI
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Obiettivo raggiunto per Cassibba nella gara di casa
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Iscrizioni aperte per la 25ª Cronoscalata Giarre Montesalice Milo dell’8, 9 e 10 novembre.
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CIVM SUD: A SANDRO BELMONTE LA COPPA TRICOLORE DI RS1600TB
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UNA MONTI IBLEI D’ARGENTO PER LA ISLAND MOTORSPORT
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MANCIN BEFFATO IN DIRITTURA D'ARRIVO A CIVIDALE
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DEGASPERI, A CIVIDALE, TRACCIA IL BILANCIO DEL 2024
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CIVIDALE SEMPRE SPECIALE PER GIOSY71
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Dario Salpietro portacolori della scuderia Nebrodi Racing alla 67° Salita dei Monti Iblei.
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OTTOBRE, MESE DI FUOCO PER MANCIN
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Il CIVSA si chiude alla Cividale Castelmonte
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Riolo su Pcr anche alla Monte Iblei
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Cassibba pronto a sferrare l’attacco finale
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LUIGI FAZZINO TORNA A CASA
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LA ISLAND MOTORSPORT AL VIA DELLA MONTI IBLEI
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E-CIVM MSC: PER ALESSIO BRUNO BUONA LA PRIMA ALLA NISSENA
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I PILOTI GRETARACING IMPEGNATI IN PISTA E IN SALITA:
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SEDICESIMA CIVIDALE PER PAOLO VENTURI
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Prestigio e sorprese alla 51^ Cronoscalata della Castellana Orvieto
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PRESENTATA LA 7^ COPPA FARO
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PER TRAINA SUBITO PODIO AL DEBUTTO SULLA WOLF
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7^ COPPA FARO Record di iscritti per la gara pesarese penultimo appuntamento del CIVSA 2024
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DEGASPERI È TERZO ASSOLUTO AD ALGHERO
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Per Faggioli vittoria alla Scala Piccada
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CHIUDONO LUNEDI' 30 SETTEMBRELE ISCRIZIONI PER 7^ COPPA FARO
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Cassibba star alla Alghero Scala Piccada
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ABC MOTORSPORT SI ESALTA AD ALGHERO E IGLESIAS
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Faggioli su tutti alla 62^ Alghero Scala Piccada
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COMUNICATO UFFICIALE TEAM FAZZINO
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La 62^ Alghero Scala Piccada accende i motori
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La 62^ Alghero Scala Piccada prende il via
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NEW GENERATION RACING CON FIEREZZA A TIRIOLO
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DEGASPERI È IL NUMERO UNO ANCHE AD IGLESIAS
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Paolo Rignanese

Paolo Rignanese

LA CAVALCATA DI DALL'Ò A SCORZE DURA DUE PROVE

Lunedì, 21 Agosto 2017 22:32 Published in Rally

Il pilota di Limana, in gara per i colori di GDA Communication, si vede costretto ad alzare bandiera bianca, causa cedimento di un semiasse, mentre era al comando.

 

Vignola (Mo), 21 Agosto 2017 – Sulla carta il bis era alla portata e, dopo le prime battute del  quattordicesimo Rally Città di Scorzè, anche il cronometro sembrava essere dalla parte di  Stefano Dall'Ò ma, purtroppo, il cedimento di un semiasse alla partenza della terza prova speciale ha mandato in fumo i sogni di gloria del portacolori di GDA Communication.

Un boccone molto amaro da digerire per il pilota di Limana che, affiancato come di consueto dal fido Matteo Magrin alle note, aveva messo bene in chiaro le proprie ambizioni di successo mettendo le ruote della propria Peugeot 106, di gruppo N, davanti a tutti sulla speciale di apertura, la “Fassinaro”, nel tardo pomeriggio di Sabato 19 Agosto.

Nella successiva “Noale” il driver della scuderia modenese staccava il secondo miglior tempo, in classe N2, a otto decimi da Pasa e manteneva il comando delle operazioni con 2”3 su Finotti.

Nella seconda tornata serale arrivava la doccia fredda con un semiasse che abbandonava  Dall'Ò allo start della prova speciale, costringendolo ad abbandonare la compagnia.

 

“Eravamo partiti molto bene, come era nelle nostre intenzioni” – racconta Dall'Ò – “ed avevamo preso, sin dalla prima speciale, la testa della classe N2. Era iniziata una gran bella lotta tra noi, Pasa e Finotti ma al via della terza siamo rimasti a piedi con un semiasse. Il rammarico è doppio perchè eravamo gli unici ad avere gomme giuste per la pioggia che stava arrivando e, se non ci succedeva il guaio al semiasse, probabilmente potevamo dare una spallata importante alla classifica.”

 

Nonostante le speranze di vittoria si fossero dissolte nel nulla Dall'Ò decideva di optare per la regola del super rally e di rientrare il giorno seguente, con un fardello cronometrico che lo relegava ai bassi fondi della classifica.

Con la grinta dei veri campioni il driver bellunese instaurava una bella sfida con Pasa vincendo la sesta, la decima, la dodicesima speciale per poi piazzarsi secondo in tutte le rimanenti.

La conferma, quella espressa sul campo, che senza la rottura accusata nella prima frazione di gara il risultato sarebbe stato ben diverso.

 

“Ormai eravamo in gara e quindi abbiamo sfruttato la regola del super rally per rientrare la Domenica” – sottolinea Dall'Ò – “perchè non avrebbe avuto alcun senso tornare a casa. Abbiamo quindi deciso di partire per la seconda giornata con l'intento di divertirci, senza fare danni. È chiaro che l'amarezza è tanta perchè, vedendo poi come si è girata la gara, avremmo potuto portare a casa il bis. Sappiamo anche che le gare sono fatte così e quindi dobbiamo accettare tutto quel che viene. Questa volta siamo stati sfortunati, speriamo vada meglio alla prossima. Lo Scorzè ci ha confermato, in questo 2017, quanto avevamo già imparato nella passata edizione. Gara dura, selettiva e solo all'apparenza semplice. Sembra sia facile perchè si corre in pianura ma in realtà le insidie sono molte e, per il secondo anno di fila, la pioggia alla sera ci mette lo zampino. Basta vedere il numero di ritiri per capire quanto sia difficile qui.”

Domenico Scola bissa la vittoria a Gubbio

Lunedì, 21 Agosto 2017 20:22 Published in Salite

Il pilota  della Jonia Corse conquista la vittoria assoluta  e conferma il primo posto in  Campiponato.

Domenica da incorniciare per Domenico Scola che riesce ad eguagliare la prestazione dello scorso anno, vince la classifica assoluta e imprime un colpo d’accelleratore in vista delle tre finali di CIVM in Sicilia e Pedavena.

Già dal sabato il set up della sua Osella  si dimostrava valido nelle due salite di prova, confermato anche la domenica e permettendo a Domenico di sfoderare una  prestazione super.

Domenico Scola:
“Obiettivo centrato! Dispiace non aver abbassato il tempo fatto segnare lo scorso anno, ma le condizioni del manto stradale, peggiorato in qualche punto rispetto alla scorsa stagione,  qualche mia sbavatura di troppo, specie in gara 2, mi hanno in qualche modo "frenato", pur avendo dato il meglio. Ci riproveremo l'anno prossimo!

I miei ringraziamenti più sentiti vanno, come sempre, al team Paco 74 corse, con il quale ormai il feeling è ai massimi livelli, ma sopratutto per aver lavorato duramente durante i giorni antecedenti a questa importante gara, permettendomi di essere ai nastri di partenza; alla LRM motors dei fratelli Petriglieri, per avermi messo a disposizione un propulsore davvero eccezionale, che mi fa ben sperare per il futuro; alla Avon per le gomme sempre performanti; alla mia scuderia Jonia Corse, capitanata da Giovanni Patanè che, anche da lontano, mi fa sentire il suo affetto; alla mia famiglia, sempre presente e vigile; a tutte le persone che mi seguono costantemente, senza tralasciare i tanti "affezionati" presenti anche quest'oggi, che mostrano ogni volta tanto attaccamento verso la nostra disciplina.
Adesso testa alle finali, con il primo appuntamento ad Erice.”

Sante Livrano

Ufficio stampa

Domenico Scola

Simone Faggioli conquista Saint Ursanne

Lunedì, 21 Agosto 2017 17:23 Published in Salite

Il terzultimo appuntamento del Campionato Europeo è del pluricampione fiorentino

Mancano ancora due gare al termine del campionato e la sfida ai vertici si fa sempre più accesa. 
Ad avere la meglio nel terzultimo round è stato Simone Faggioli che a bordo della sua Norma M20 FC motorizzata Zytek e gommata Pirelli é salito sul gradino più alto del podio della gara svizzera di Saint Ursanne - Les Rangiers.
Nella prima delle due velocissime manche di gara, che gli sono valse la vittoria, Faggioli aveva stabilito il nuovo record del tracciato in 1'41"597 , primato poi ritoccato al millesimo nella seconda salita di gara da Christian Merli su Osella Fa 30. 
Da sottolineare come la gara svizzera sia tra le le più veloci e spettacolari d'Europa e sicuramente tra le meglio organizzate del Campionato FIA. Il tutto immerso nel bellissimo panorama del Jura elvetico e con una straordinaria cornice di pubblico appassionato ed ordinato.
Faggioli al termine della gara commenta: "Sono contento e soddisfatto delle mie prestazioni di oggi. Dopo la prima manche, considerati gli 8 decimi di vantaggio che avevo su Christian, che quest'anno in un campionato così lottato erano abbastanza, ho preferito non utilizzare un nuovo set di pneumatici e fare una manche senza rischiare troppo per non vanificare quanto di buono fatto in mattinata; in serata il tracciato era più veloce e con gomme nuove avrei potuto migliorarmi. I livelli che abbiamo raggiunto in questa stagione sono altissimi e ovviamente faccio i miei complimenti a Christian. Ringrazio Pirelli per il supporto, avendomi fornito i pneumatici più adatti ad affrontare questa bellissima e velocissima gara. Purtroppo un sacco di incidenti hanno ritardato notevolmente la nostra partenza della seconda manche di domenica, ma l'importante era che tutto si svolgesse a favore della sicurezza di noi piloti come di fatto è stato. Ringrazio infine il comitato organizzatore per l'ospitalità. Quando torno qui il mio pensiero e il mio ricordo sono sempre per Lionel, avversario e sportivo vero. 
Ora mi preparo per Bistrika, penultima tappa del campionato."

Immagine di Aldo Raveggi

La qualità delle strade proposte dall’evento si sposano anche quest’anno con quella dei piloti e delle vetture.

Pensando sempre a legare il territorio, è stato creato un percorso ispirato alla tradizione, “rispolverando” qualche novità.

Riproposto il “Trofeo dei Comuni”.   

                                                     

UDINE, 21 agosto 2017 – Il 53° Rally del Friuli Venezia Giulia, in programma per il 25-26 agosto è entrato nell’ultima settimana, quella che porterà ad accendere i motori, a dare il via alle sfide.

 

Sono 100 per le “moderne” e 56 per le “storiche”, gli equipaggi iscritti, vale a dire un nuovo successo di adesioni, una nuova conferma del grande amore e della grande stima che chi corre ha verso la gara. Decisamente una delle più amate non solo in Italia, ma in ambito continentale.

La validità maggiore, anche per l’edizione duemiladiciassette, è quella per il Campionato Europeo Rally Storici, con il  22° Rally Alpi Orientali Historic (sesto appuntamento della stagione), affiancato alla validità per il Campionato Italiano WRC (quarta delle sei prove in calendario). Ma non mancheranno motivi di interesse pure per la FIA Central European Zone, per la Michelin Rally Cup, , per il Suzuki Rallye Cup e per il Trofeo 124 Abarth, oltre al Campionato Regionale Aci Sport a coefficiente 1,5.

 

GLI SCENARI DELLE SFIDE. La gara propone un percorso rivisto soprattutto nel chilometraggio per la parte “moderna”, ciò per adeguarsi alla normativa federale. E’ stata messa mano, al tracciato, senza troppo stravolgerlo e soprattutto per farlo rimanere a stretto contatto con le realtà territoriali, con i comuni, con la popolazione. Il Friuli Venezia Giulia, negli anni è diventato la classica “isola felice” per le corse su strada, la competizione è sempre stata vista a tutto tondo come una grande opportunità di visibilità per il territorio e di ricaduta economica per l’indotto turistico.  In questo, l’organizzazione ha sempre risposto prevedendo prove speciali di grande effetto e che appunto possano “comunicare” i luoghi. Non si è andati a cercare prove lunghissime, tenendo anche i forte considerazione i tratti di trasferimento trasferimenti. È stato operato un piccolo tuffo nel passato,  nella tradizione, riproponendo la prova di Drenchia, che non si correva da anni e sempre nel cuore dei piloti, e verrà riproposta un’ulteriore versione dell’intramontabile prova di “Trivio”, senza la discesa di Oborza, ma con la spettacolare inversione del Trivio stretto e di Stregna.  Viene poi riproposta la “piesse” di Gemona, arrivata lo scorso anno, definita esaltante da chi vi ha corso perché ha le caratteristiche uniche di essere una “spettacolo” unita all’essere una prova “classica”. Ogni anno, per rispettare le regole federali l’organizzazione si vede costretta ad escludere dal percorso alcuni Comuni, causando sovente il disappunto dei Sindaci i quali si sono molto affezionati alla gara e, nel limite delle loro possibilità, danno sempre ad essa un sostegno.

 

Ecco i teatri delle sfide:

PROVA SPECIALE “GEMONA DEL FRIULI” - CITTÀ DELLO SPORT E DEL BENSTARE (KM.1,420)

La Prova Speciale è un vero omaggio alla città di Gemona del Friuli che è stata la città simbolo del terribile

terremoto del 1976 che fece circa un migliaio di vittime. Questa prova è stata fortemente voluta già dall’edizione 2016 della gara dall'Amministrazione Comunale e quest’anno viene ripresentata con un percorso lievemente allungato. La brevità del tracciato la rende come una vera e propria passerella di presentazione: quest’anno si parte da via Salcons, si prosegue su Via Dante Alighieri, proseguendo fino all’inversione destra in Via Belgrado che si percorre fino alla confluenza con Via Sottocastello. Dopo aver superato le aiuole spartitraffico che rallentano notevolmente la velocità, si percorre Via San Francesco e Via XXVIII Aprile per raggiungere infine Piazza del Ferro che sta a significare la fine del tratto cronometrato.

 

PROVA SPECIALE “PLAN DAL JOF” (Km. 14,980)

La prova è una riedizione di quella proposta alcuni anni fa. Si parte da fuori l'abitato di Prossenicco e con un andamento su curve ben disegnate, che si alternano a brevi rettilinei, si raggiunge il territorio del Comune di Attimis. Continuando quell'andamento particolarmente piacevole si raggiunge, con un tratto in salita, il culmine di Plan dal Jof. Da questo punto si inizia un tratto in discesa molto utilizzato in questo rally nei due versanti. Si attraversa Subit, poi Borgo Bombardier e si raggiunge quindi il fine prova prima dell'abitato di Forame.

 

PROVA SPECIALE “MERSINO” (Km. 21,720)

Questa Prova è stata fortemente voluta anche quest’anno dai Comuni di Pulfero e Savogna. In pratica è la vecchia prova del Matajur con inizio variato e fine aggiunta. Si inizia fuori dell'abitato di Loch/Linder per inerpicarsi su di una ripida salita attraverso piccole frazioni, la maggiore delle quali è appunto Mersino. Si raggiunge una strada forestale alla fine della quale si arriva al paese di Montemaggiore, riprendendo la vecchia prova del Matajur. Da questa località si inizia la discesa tortuosa punteggiata da molti tornanti. Alla fine si trova l'abitato di Jeronizza,una volta fine prova, dove ora dopo uno spettacolare tornante ci si inerpica verso gli abitati di Dus e di Masseriis dove è fissato il fine Prova. La lunghezza e le variazioni la rendonouna prova altamente spettacolare e impegnativa.

 

PROVA SPECIALE “PLATISCHIS” (Km. 11,540)

La prova speciale prende il nome dalla località di arrivo e interessa il territorio del comune di Taipana in provincia di Udine. Inizia in corrispondenza delle ultime abitazioni della località Coos.

Si parte in salita con una sede stradale che è abbastanza larga sino all’incrocio che porta (a sinistra) verso Montemaggiore. Sino all’incrocio, la prova, che si sviluppa in mezzo alla vegetazione, è veloce, molto guidata con curve di medio raggio con terrapieni e muretti di contenimento sul lato destro e, a tratti, barriere tipo guard rail a sinistra. Dopo aver girato a sinistra all’incrocio verso Montemaggiore l’andamento della prova diventa molto più nervoso con una sede stradale stretta e curve di raggio stretto o medio, sempre in salita con vegetazione su entrambe i lati, terrapieni e muretti, prevalentemente, sul lato sinistro e tratti di guard rail sulla destra. In corrispondenza dell’incrocio che porta alla località Montemaggiore, dove si tiene a destra, inizia la discesa verso la zona di Campo di Bonis e l’omonima Azienda Agricola che si rasenta per poi reimmettersi sulla strada che a sinistra porta a Platischis, strada dalla quale si era deviato precedentemente all’incrocio per Montemaggiore. Nella zona di campo di Bonis il paesaggio cambia e il bosco lascia spazio ai prati. Dall’incrocio sino a Platischis la prova speciale riprende l’andamento iniziale, con una sede stradale in leggera discesa abbastanza larga, molto guidata e veloce. Nella parte finale alcuni tornanti spezzano il ritmo di guida prima del fine prova posizionato all’inizio dell’abitato di Platischis.

 

PROVA SPECIALE  “TRIVIO-SAN LEONARDO” (Km. 14,260)

Quest'anno la “piesse” del “Trivio” in una versione diversa, addolcita, che elimina la famosa discesa di Oborza che abbiamo giudicato troppo sconnessa; in attesa dei lavori che dovrebbero migliorarla, ecco questa nuova versione, che la fa rimanere comunque una delle prove più famose e impegnative della gara. Partenza da S. Leonardo, tornante sinistro e poi su in salita, verso il Trivio: l’incrocio che dà il nome alla prova. Il percorso misto veloce in salita è interrotto dalle strettoie in corrispondenza degli abitati di Altana e Iainich dove, seppure a velocità ridotta, si devono sfiorare i muri delle abitazioni. Preceduta da un tratto veloce, arriva la spettacolare inversione del “Trivio” quest'anno molto più stretta dovendo imboccare la seconda strada dalla quale, dopo un breve tratto ancora in salita, si scende in falsopiano sino all'abitato di Tribil Inferiore che si attraversa; il tratto risulta essere veloce e molto guidato con un ritmo costante ed incessante. La strada continua in discesa fino a raggiungere l'inversione di Stregna, poi nell'abitato di Presserie si trova il fine prova.

 

PROVA SPECIALE “TRIBIL” (Km. 14,890)

Dopo l’impegnativa prova del “Trivio”,  la “Tribil” può sembrare una prova semplice: così non è, primo perché nessuna prova speciale dell’Alpi Orientali può definirsi più facile di un’altra, secondo, perché molto spesso sono i tratti veloci a fare la differenza. La partenza é situata subito dopo il confine tra il territorio del Comune di Stregna e quello di Grimacco, il percorso, in falsopiano, è veloce, molto guidato e impegnativo su una sede stradale abbastanza larga con un fondo molto buono e aderente. Si percorre la strada panoramica che si snoda per ampi tratti all’interno del bosco fino al Bivio Lombai dove si prende a destra in leggera salita verso Drenchia. Da Bivio Lombai la strada si fa più sinuosa, ma rimane sempre veloce fino all’abitato di Drenchia dopo l’attraversamento del quale la prova cambia, ma solo configurazione: da falsopiano a discesa. Una discesa, bella, veloce, a tratti stretta con curve secche con spettacolari passaggi in corrispondenza dei piccoli nuclei abitati. Verso la fine alcuni tornanti interrompono il ritmo di guida e la discesa vertiginosa verso Clodig dove, prima dell’abitato, è posto il fine prova.

 

 UNA GARA, DUE GARE. È da anni che il format del “Friuli” è questo, una perfetta commistione di sfide per auto moderne  e storiche, un connubio che convive al meglio da anni, senza che nessuna parte copra l’altra. Quest’anno la gara riproporrà Gemona del Friuli, entrata a far parte del rally in modo deciso lo scorso anno e riproposta con forza anche per questa edizione, e viene ovviamente confermata Cividale del Friuli, oramai da anni fulcro dell’evento.

Proprio a conferma dell’avere due gare distinte, il programma dell’appuntamento parla chiaro: venerdì 25 agosto le “storiche” partiranno da Cividale del Friuli alle 14,01 e correranno già cinque prove speciali mentre le “moderne” faranno lo start dalle ore 18,31, svolgendo una sola “piesse”, quella di Gemona del Friuli, peraltro allungata rispetto alla versione 2016.

L’indomani, sabato 26 agosto, le “storiche” correranno altri sei impegni cronometrati (per un totale quindi di undici prove speciali), mentre il tricolore WRC avranno la spina dorsale della loro sfida, con lo stesso numero di prove, arrivando quindi ad un complessivo di sette. Gli arrivisaranno a partire dalle ore 18,01 per la gara storica e dalle 18,36 per la “moderna”.

La gara tricolore WRC conta sette prove speciali, per un totale cronometrato di 103,160 chilometri, a fronte dell’intera distanza che è di 300,01 con la spina dorsale dell’impegno prevista per sabato 26 agosto, con la sola “piesse” di Gemona prevista venerdì sera (dalle ore 19,31).La competizione storica continentale è più lunga, due giorni di sfide, che avvieranno dalle ore 14,50 di venerdì 25 agosto con la prova di Platischis. I concorrenti avranno da duellare con ben undici prove speciali, 156,200 chilometri di distanza competitiva sui 387,790 del totale previsto.

 

TORNA IL “TROFEO DEI COMUNI”. E’ la consuetudine, quella del “Trofeo dei Comuni”. I quindici comuni attraversati dal rally sono stati abbinati ad altrettanti piloti, i primi quindici dell’elenco iscritti “moderne” ed il vincitore assoluto consegnerà il trofeo all’Amministrazione di cui è stato portacolori, la quale lo terrà sino al prossimo Rally del Friuli Venezia Giulia. Ecco gli abbinamenti estratti sabato scorso nel corso della presentazione dell’evento a Gemona del Friuli:

 

1 ALBERTINI - TAIPANA

2 FONTANA C. - ARTEGNA

3 PORRO - CIVIDALE DEL FRIULI

4 MIELE - GRIMACCO

5 SIGNOR - SAN PIETRO AL NATISONE

6 TESTA - SAN LEONARDO

7 BIANCO - STREGNA

8 MICHELINI - PULFERO

9 BERGANTINO - ATTIMIS

11 PERICO - GEMONA DEL FRIULI

12 ROSSETTI - SAVOGNA

14 BOSCA - DRENCHIA

15 DAPRÀ - PREPOTTO

 

LA GARA SUL WEB. Ricco di informazioni fruibili a tutti, il sito web dell’evento, raggiungibile all’indirizzo www.rallyalpiorientali.it, è proposto in lingua italiana ed inglese, un vero e proprio punto informativo per poter seguire al meglio i due giorni di gara.

 

IL 2016. L’edizione 2016 del Rally del Friuli Venezia Giulia, venne vinta da Basso-Granai, futuri Campioni Italiani, mentre il Rally Alpi Orientali Historic fu appannaggio di “Pedro”-Baldaccini, su una Lancia rally 037.

 

Nella foto, un passaggio spettacolare dell'edizione 2016 (foto M. Passaniti)

 

ASD SCUDERIA FRIULI ACU

Finisce la trasferta al Trofeo Luigi Fagioli con qualche sorriso per una vittoria conquistata e un po' di amarezza per un ritiro. 
Nelle Bicilindriche, grande vittoria di Mercuri Angelo che sulla sua Fiat 500 ha concesso il bis in gara 1 e in gara 2 con difronte una concorrenza di tutto rispetto. Il lametino campione italiano, ha così rinforzato la leadership di gruppo.
In E1 Italia classe 1150 dopo un ottimo sabato di prove e un'ottima gara 1 con il primo posto, Trapasso Salvatore con la sua Fiat 127 è stato costretto al ritiro in gara 2. Un'incidente per Trapasso, per fortuna senza conseguenze, ha compromesso la lotta per la vittoria di classe, sfuggita per questo intoppo. Ora la voglia di ripartire è tanta, per mettersi alle spalle questo breve stop agonistico.
 
Ufficio Stampa New Generation Racing
A Zandvoort nella classe Am Manuela Gostner vince gara-1, mentre Dall'Antonia-Fascicolo precedono tutti in gara-2: i due equipaggi del team trevigiano in lotta per il titolo nel round finale al Nurburgring
 
 
Treviso, 21 agosto 2017. Continuano i risultati positivi della Scuderia Villorba Corse e delle Maserati GranTurismo MC nella GT4 European Series, in particolare nella classe Am della Northern Cup. Il team trevigiano diretto da Raimondo Amadio affronterà ora l'ultimo round al Nurburgring in programma a metà settembre in lotta per il titolo di categoria con ben due equipaggi, che occupano il secondo e il terzo posto in classifica. Nel penultimo round della serie, disputato lo scorso weekend a Zandvoort, infatti, grazie al 5° posto ottenuto in gara-1 e alla vittoria in gara-2, i veneti Giuseppe Fascicolo e Romy Dall'Antonia hanno avvicinato la vetta della graduatoria e si giocheranno le proprie carte per riuscire a coronare al meglio la fantastica rimonta che li ha visti protagonisti dopo un inizio di stagione davvero complesso e un prosieguo di alto livello. Seppure un po' più staccata, speranze per il titolo può legittimamente coltivarle anche Manuela Gostner. In Olanda sulla Maserati GT4 di Villorba Corse la "lady" alto-atesina ha centrato un nuovo successo vincendo gara-1 (poi 6° in gara-2) e bissando così quello ottenuto a Brands Hatch.
 
 
A Zandvoort punti preziosi per la classifica sono arrivati anche nell'assoluta e quindi nella classe Silver. Continua così a risalire nella graduatoria di una serie internazionale sempre più agguerrita l'equipaggio italo-sammarinese formato da Paolo Meloni e Massimiliano Tresoldi, che nelle due gare del fine settimana olandese hanno ottenuto un sesto e un nono posto al traguardo.
 

Straordinaria Cubeda Corse a Gubbio

Lunedì, 21 Agosto 2017 15:29 Published in Salite
Il catanese Domenico Cubeda in continuo progresso sulla Osella FA30 ha chiuso al secondo posto ed ha entusiasmato con un attacco terminato a soli 8 centesimi alla vetta in gara 2. Nuovo dominio per Aragona su Peugeot in classe E1600
 
 
Catania 21 agosto 2017. Domenico Cubeda è stato straordinario al 52° Trofeo Luigi Fagioli, che dal 18 al 20 agosto è stato il nono round di Campionato Italiano Velocità Montagna a Gubbio. Il catanese sulla nuova Osella FA30 Zytek ha dato ancora una prova di carattere ed abilità. Brillante, attento e preciso nello sviluppo del feeling con con la prototipo monoposto curata dalla Paco 74, con cui ha preso le opportune misure al tecnico tracciato già in prova, poi in gara il capitano della scuderia che porta il nome di famiglia ha attaccato e ha centrato due entusiasmanti secondi posti.

In particolare in gara-2 Cubeda si è portato a soli 8 centesimi di secondo dalla vetta a conferma dell'eccellente potenziale che pilota e vettura sono in grado di sviluppare grazie ad un perfetto lavoro di squadra che sa avanzare per precisi gradi. Alla fine il gap dal successo assoluto è stato di 1 secondo e 99 centesimi.

"L'intesa con questa nuova prototipo monoposto è sempre più evidente, a ogni salita capisco qualcosa di più e cerco di usare al meglio l'alto potenziale dell'auto - sono state le parole di Cubeda -; in gara le gomme Avon hanno addirittura lavorato meglio per via di un fondo migliore e più gommato. E' importante per me non bruciare le tappe, ma chiedere di più alla monoposto quando è il momento". Il feeling tra Cubeda e la FA30 è stato immediato e il pilota di ACI Sant'Antonio lo ha così riassunto: "Una vettura che mi è piaciuta da sempre e ho sempre desiderato potervi correre. Quando è arrivato il momento ho deciso di farne costruire una da Osella e dalla prima volta che sono entrato nell'abitacolo sono stato a mio agio".
 
 
Altra soddisfazione per la scuderia catanese è arrivata da un nuovo dominio di Giuseppe Aragona nella classe 1600 di gruppo E1 con la sempre perfetta Peugeot 106 che l'ingegnere cosentino di Villapiana cura in proprio insieme a papà Franco e che continua ad essere inarrivabile per la concorrenza, ben coadiuvata dalla tenacia e precisione del pilota. Adesso Aragona si è portato molto vicino alla coppa di classe tricolore.

Esperienza divertente ed entusiasmante per Santo Riso che è tornato in gara a Gubbio sulla Fiat 500 in una classe numerosa, dove il pilota catanese ha approfittato per riprendere il ritmo delle salite.

GUBBIO - Denny Zardo, Marco Sbrollini e Paolo Biccheri su tutti: sono stati loro i tre grandi alfieri della scuderia Speed Motor nella gara di casa, il trofeo Luigi Fagioli di Gubbio, che ha consegnato all’archivio la 52esima edizione, valevole quale nona tappa del Campionato Italiano di Velocità in Montagna (Civm) 2017 e anche come prova del Trofeo Italiano di Velocità in Montagna (Tivm) 2017 Nord e Sud. Per Denny Zardo, su Lola B99/50 preparata dal team Dalmazia, un quarto posto assoluto alle spalle delle Osella Fa 30 di Domenico Scola e Domenico Cubeda e della Norma M20 Fc di Omar Magliona. Rispetto alle prove ufficiali, il trevigiano è riuscito a passare Piero Nappi, garantendosi così il terzo posto sia nel gruppo E2-SS che nella classe 3000 dello stesso raggruppamento.

Con le gomme dotate di mescole nuove, Zardo ha coperto i 4150 metri della Gola del Bottaccione in 1’39”32 e poi ha limato di 15 centesimi in gara 2 il suo risultato, stoppando il cronometro a 1’39”17, per un totale di 3’18”49; di 6”41 il ritardo finale dal vincitore Domenico Scola. “C’è un po’ di rammarico da parte mia, perché avrei potuto far meglio – ha commentato ancora a caldo Zardo – ma non vi erano le condizioni. Con le mescole nuove, le gomme attaccavano tanto e la macchina non scorreva come avrebbe dovuto, poi le regolazioni agli ammortizzatori hanno prodotto un qualcosa in più in gara 2. Mi dispiace, perché questa era la gara di casa per la scuderia; un posto nel podio come l’anno scorso, quando scesi a 1’37”, sarebbe stato l’ideale: purtroppo, non ci sono riuscito”. Più che positivo il ritorno alle corse dopo sette anni per l’ex campione italiano della montagna, Mirco Savoldi, nel gruppo E2-SC: al volante della Radical Sr4 messagli a disposizione da Autosport Sorrento, il bresciano ha mantenuto le promesse fatte al termine delle prove ufficiali, salendo in 1’47”19 e in 1’47”62; soltanto un grande Luca Caruso (stessa vettura) è stato capace di stargli davanti per 1”68 nel computo aggregato, ma rimane pur sempre un bel secondo posto nella classe 1600. “A parte un piccolo errore che ho commesso in un tornante, senza pregiudicare troppo il tempo – questa la dichiarazione di Savoldi – oggi c’è stato un sensibile miglioramento: 3 secondi in meno e leadership di classe mancata per questione di decimi, nonostante in gara 2 non abbia voluto forzare perché ancora non conosco i limiti della vettura. Ci vorrebbero due nuove salite domani: a quel punto, il miglioramento sarebbe ulteriore, però è noto che con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte. È stato comunque molto piacevole tornare in bazzica”. Purtroppo, un lutto in famiglia (la morte del nonno) ha costretto Filippo Ferretti a tornare a casa senza prendere il via con la Radical Sr4 nella classe 1400: a lui, le sentite condoglianze della scuderia. Fuori dal podio, nella CN, sia Gianni Urbani che Franco Manzoni, entrambi su Osella Pa 21/S: al termine di gara 1, il ravennate era davanti all’eugubino (1’50”08 contro 1’50”90), che però ha dato un piccolo strattone in gara 2 (1’49” netti), mentre Manzoni ha alzato il tempo a 1’50”48, ritrovandosi quinto in 3’40”56 rispetto al 3’39”50 che significa quarta piazza per Urbani. Non solo: Gianni Urbani, 16esimo assoluto, è stato anche il migliore fra i piloti umbri che hanno partecipato a questa edizione del trofeo Luigi Fagioli.

“Se questo può essere un motivo di consolazione … - ha replicato Urbani – e dico che per la salita del pomeriggio siamo riusciti a mettere a posto l’Osella, ottenendo alla fine un buon tempo. Il problema è che non sono sufficientemente allenato: ho corso due mesi fa allo Spino, poi niente”. Ottime notizie dalla E1 Italia: trascinato dal motore nuovo della sua Lancia Delta Evo, Marco Sbrollini domina entrambe le gare e mette insieme un en plein di 20 punti che lo porta a un passo dal titolo italiano: all’1’56”21 di gara 1 ha aggiunto l’obiettivo che si era prefissato, ovvero 1’55”19, per un totale di 3’51”40, con un vantaggio totale di 9’82” sulla Peugeot 308 di Emiliano Perucca Orfei. Tricolore virtualmente in tasca? “Andiamoci piano, si vince sempre alla fine – queste le parole di uno Sbrollini visibilmente soddisfatto – e questa vittoria la voglio dedicare a Paolo e Luca, i due meccanici: sono loro che mi hanno messo insieme la vettura in una settimana, lavorando sodo per consegnarmi una Delta con la quale oggi mi sono letteralmente divertito”. Onorevole terzo posto nella classe 2000 per Alessandro Alcidi su Bmw 318, nonostante nel pomeriggio il tuderte abbia alzato di un secondo e mezzo netto il suo tempo: 2’18”53 e 2’20”03. Davanti a lui, i due dominatori: Ferdinando Cimarelli su Alfa Romeo 156 e Daniele Pelorosso su Renault Clio Proto. Nella Racing Start Plus, il beniamino locale Paolo Biccheri riesce nell’impresa di vincere la classe 2000 con la sua Renault Clio Cup, al termine di un esaltante “derby” con il concittadino Fabio Mariani (stessa vettura), preceduto di 2”34 e poi di 1”08.

Una gara pressochè perfetta in fotocopia, quella di Biccheri, che ha fatto fermare il cronometro a 2’11”04 e 2’11”10, risultando il più veloce in assoluto nella virtuale classifica delle aspirate con il complessivo di 4’22”14. “Sono stracontento – ha esordito Biccheri sommerso fra gli appalusi e con la bottiglia di spumante pronta per il brindisi – e poco ci è mancato che non andassi a sbattere al “curvone”, tanto ero arrivato forte. Ho ripreso la Clio al momento giusto e sono riuscito anche a stabilire il mio record personale sul tracciato”. Compromessa la domenica di Riccardo Urbani con la Mini Cooper S, che nei frangenti iniziali di gara 2 gli è andata in protezione e al motore sono venuti meno i giusti giri: terzo assoluto in Racing Start dopo gara 1 in 2’15”10 dietro i dominatori Antonio Scappa e Giacomo Liuzzi, Urbani junior ha così visibilmente alzato a 2’31”51 il tempo nella salita successiva, perdendo così ben otto posizioni e finendo quinto nella classe 1600 delle turbo. Per Stefano Silvestrelli alias “Silver”, su Suzuki Swift, sesto posto nella classe 1600 delle aspirate (2’26”73 e 2’26”37 i suoi responsi), anche a seguito del ritiro di un altro portacolori della Speed Motor, il 18enne esordiente Kristian Fiorucci su Citroen Saxo, che aveva sopravanzato “Silver” al mattino con il tempo di 2’26”62 per poi andare a sbattere al “curvone” in gara 2; un debutto quindi non fortunato per il giovane eugubino, che era stato autore di una dignitosa prestazione in gara 1. Quarto posto nella classe 1400 del gruppo N per il toscano Stefano Bagattoni: la sua Suzuki Swift ha coperto la distanza in 3’03”69 e 2’52”29.

Dichiarazione finale affidata a Tiziano Brunetti, patron della Speed Motor; pur non vincendo la coppa per scuderie, le soddisfazioni sono arrivate ugualmente. “Certo, perché se andiamo ad analizzare le performance dei singoli – ha risposto Brunetti – vediamo che Zardo ha tenuto alto il nostro nome con il quarto posto assoluto, che costituisce il top di scuderia in questa edizione del trofeo Fagioli e poi ci sono Sbrollini e Biccheri che hanno dominato in E1 Italia e Racing Start Plus. E’ stato poi un grande onore poter annoverare fra i ranghi Mirco Savoldi, che si è comportato benissimo e Gianni Urbani, primo fra gli umbri, rimane sempre una garanzia. Il mio ringraziamento è però esteso a tutti i piloti che hanno partecipato e rappresentato al meglio l’immagine della scuderia”.   

20 agosto 2017

 

Ufficio stampa

Claudio Roselli

Domenica alle 9.30 scatta a Gubbio la prova umbra del Campionato Italiano Velocità Montagna. Il leader tricolore ha ottenuto il miglior tempo del sabato. Anche Magliona, Cubeda e Zardo affilano le armi, mentre Valsecchi è subito positivo protagonista dopo la premiazione del Memorial Barbetti Gubbio (PG), 19 agosto 2017. Il 52° Trofeo Luigi Fagioli ha completato il sabato di prove ufficiali ed è ora pronto per il clou di domenica 20 agosto. Alle 9.30 il round umbro del Campionato Italiano Velocità Montagna accende i semafori di gara-1 e a seguire di gara-2 dopo che il preview delle ricognizioni ha aperto il grande evento motoristico di Gubbio fra un pubblico già folto ed entusiasta e tutta la kermesse, i colori e il rombo del circus delle cronoscalate, oltre alle novità proprie di questa edizione del Trofeo Fagioli.

 

 

A saggiare il tracciato di 4150 metri che sale dalla città al valico di Madonna della Cima i 250 piloti verificati nelle varie categorie. Vincitore nel 2016 e attuale leader di CIVM e gruppo E2SS , Domenico Scola è il mattatore del sabato eugubino e fa segnare l'ipotetica “pole” al volante dell'Osella Fa30 Zytek in 1'37”51, miglior crono di giornata per la cronoscalata organizzata nei minimi dettagli dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche. il driver calabrese cercherà in gara l'allungo in campionato, ma ad affilare le armi sono diversi protagonisti attesi sugli altri bolidi da 3000 di cilindrata. Regolazioni affinate per altre due Fa30 iscritte, quelle del catanese Domenico Cubeda e del partenopeo Piero Nappi, mentre in progressione si segnalano Denny Zardo, il campione trevigiano sulla Lola di F3000 giunto secondo nella scorsa edizione, e Omar Magliona con la Norma M20 Fc Zytek, il sardo autore di un testacoda sul finire della prima prova e poi comunque leader in gruppo E2SC, dove è già caldo in classe 2 litri il trapanese Francesco Conticelli su Osella Pa2000. Noie al motore sulla sua nuova Fa30 hanno invece costretto ai box lo sfortunato orvietano Michele Fattorini, compromettendone la presenza in gara. Le attese scintille del gruppo CN sono già state confermate in prova dal reggino Luca Ligato, al momento il più veloce sull'Osella Pa21 Evo Honda ma con all'inseguimento il potentino Achille Lombardi a stretto giro di posta sempre su Pa21, mentre il salernitano Cosimo Rea ha disputato una sola salita con la Ligier Js49. Appassionante anche la supersfida ai vertici del gruppo E2SH fra il romano Marco Iacoangeli “in palla” con la Bmw Z4 e il bolognese Manuel Dondi, già pungente con l’agile Fiat X1/9 Alfa Romeo.

 

 

In gruppo GT positivi riscontri sono arrivati dal padovano Roberto Ragazzi sulla sempre ammirata Ferrari 458 Challenge con la quale ha vinto tre volte il titolo tricolore mentre continua l'apprendistato di Bruno Jarach, in miglioramento sull'aggressiva Lamborghini Huracan, molto ammirata dal pubblico. Per il gruppo E1 il pesarese Marco Sbrollini potrà contare sulla cavalleria della Lancia Delta Evo, ma sono da scoprire anche le carte dell'orvietano Daniele Pelorosso con la Renault Clio proto, dell'altro pesarese Ferdinando Cimarelli con l'Alfa 156 e del pilota e giornalista di automoto.it Emiliano Perucca Orfei, che ha intravisto l'alto potenziale della Peugeot 308 Racing Cup del Team Arduini, al debutto assoluto nelle salite e già seconda di gruppo in prova, mentre il teramano Roberto Di Giuseppe con l’Alfa 155 Gta è stato alle prese con noie elettriche. Altro esordio quello del direttore di “Auto” Alberto Sabbatini con la Mini Cooper del team AC Racing: il già direttore anche di “Autosprint” ha utilizzato le prove per prendere i primi riferimenti al volante di una vettura da scoprire ma che già lo ha ben impressionato. In cima al gruppo A si è istallato il pluricampione altoatesino Rudi Bicciato sulla potente Mitsubishi Lancer, così come ha fatto l'aretino Lorenzo Mercati con l'omologa vettura schierata in gruppo N. In RS Plus, tutti su Mini Cooper, il leader Francesco Savoia si è confermato il riferimento, ma il rallista bresciano Ilario Bondioni è col fiato sul collo del pugliese, mentre il “deb di lusso” già campione in GP2 Davide Valsecchi ha immediatamente registrato tempi in notevole progressione con la vettura di Elite Motorsport, tanto da aver già toccato la top-5 di categoria. In gruppo RS schermaglie fra le Mini del pugliese Giacomo Liuzzi e del reatino Antonio Scappa, mentre è sempre molto seguita la sfida delle Fiat 500 del gruppo Bicilindriche: visti i riscontri delle prove, il campione in carica Angelo Mercuri dovrà guardarsi soprattutto dagli attacchi del pugliese Oronzo Montanaro e del calabrese Domenico Morabito. Nella competizione riservata alle auto storiche , una cinquantina le “classic car” presenti, per Uberto Bonucci inizia bene la caccia al decimo centro personale a Gubbio.

Il già campione italiano ed europeo ha trovato subito il giusto feeling con la fida Osella Pa9 Bmw e con il tracciato eugubino, che ben conosce e dove fra tanti successi vanta gli ultimi tre consecutivi, e ha preparato al meglio il “derby” tutto toscano con l'altra Pa9 di Piero Lottini e con la Martini Mk32 di Giuliano Peroni. Concluse le ricognizioni tutta l'adrenalinaè ora rivolta alla grande giornata conclusiva di domenica: alle 9.30 il direttore di gara Fabrizio Fondacci e l'aggiunto Marcello Cecilioni daranno il via al 52° Trofeo Fagioli. La strada del percorso sarà chiusa al traffico circa 45 minuti prima della partenza, preceduta dalla spettacolare sfilata del tributo Ferrari. Al termine delle due salite di gara, la cerimonia di premiazione è nel Chiostro di San Benedetto con tanto di un premio speciale realizzato dallo scultore e fotografo bolognere Giuseppe Moretti. Intanto venerdì sera è andata in scena la cerimonia di consegna del Memorial Angelo e Pietro Barbetti a Davide Valsecchi. Tra il saluto del sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati e del presidente della commissione Velocità Salita di AciSport Serafino La Delfa e le presenze di Alberto Sabbatini ed Emiliano Perucca Orfei, spassosi gli aneddoti e le considerazioni del driver comasco, autentico trascinatore con il microfono in mano anche sul palco del San Benedetto: “Qui è bellissimo - ha detto Valsecchi ringraziando al momento di ricevere il riconoscimento da Luca Uccellani, presidente del Comitato organizzatore - ; tanta gente entusiasta, iscritti da record, tracciato incredibile, è qualcosa di emozionante! Il fatto di essere all'esordio in salita rende poi tutto ancora più spettacolare. Quello che più mi esalta è il fatto di non provare l'auto. Entri e hai 4 chilometri da percorrere al massimo: è super complicato!”. L'UFFICIO STAMPA

LEONESSA CORSE: CHE RUGGITO ALLA SALITA DEL NEVEGAL

Mercoledì, 16 Agosto 2017 17:44 Published in Salite

Mauro Soretti sfiora il podio grazie ad una gara strepitosa nella quale domina la sua classe. Lanzoni, terzo di E1IT 2000 è ottimo terzo. Un guasto al motore mette kappaò la Renault 5 di Amici. Brescia- Entusiasmante potrebbe essere l’aggettivo più consono alla domenica della Leonessa Corse che alla salita Alpe del Nevegal ha raccolto applausi in quantità. Mauro Soretti, sulla sua Subaru Impreza, è stato uno dei massimi protagonisti della gara veneta. Già nelle prove libere di sabato il pilota di Alfianello aveva fatto furore imponendo il proprio nome in cima alle graduatorie di giornata con l’ottimo tempo di 2’48”06. La gara domenicale è stata decisamente gloriosa per il portacolori della Leonessa che si è battuto contro avversari di spessore chiudendo 3° sia in Gara1 che in Gara2 non potendo contrastare però lo strapotere di vetture più performanti come le Osella CN e la Lola di gruppo E2SS del vincitore assoluto. Al termine della gara dunque, Soretti si è posizionato 4° assoluto ai piedi del podio per soli 0”58, poco più di mezzo secondo. La sua strabiliante prova gli ha permesso di vincere con disinvoltura la categoria di appartenenza –la E1 IT >3000 realizzando la media oraria di ben 117,8 chilometri. “Nonostante abbia abbassato il tempo di manche di oltre due secondi – ha detto Soretti- non ho potuto contrastare la rimonta di Manzoni che nella prima salita era rimasto più staccato nonostante una vettura decisamente più veloce. Alla fine il risultato è fantastico!” Soddisfazione anche sul volto di Robert Lanzoni che ha chiuso sul terzo gradino del podio la categoria E1 Ita 2000. Con la sua Opel Astra, il pilota cremonese ha inanellato ottimi stint passando dal 3’10”83 di Gara1 al 3’09”62 dell’ultima. Praticamente al debutto stagionale, Lanzoni ha mostrato di essere veloce e costante contro avversari di valore come Mezzacasa e Longhi. L’unico neo della giornata arriva dal motore di Roberto Amici che dopo aver staccato parziali importanti nelle qualifiche ed in Gara 1 ha deciso di bloccarsi proprio durante la seconda scalata; la rottura della guarnizione della testa del motore ha sancito lo stop anticipato del pilota lumezzanese: “mi rifarò presto!” ha detto con un sorriso Amici.

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