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Buona la prima di Slalom Turistico
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Salcuni Domenico

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Website URL: https://www.facebook.com/salcuni.domenico76/

Christian 2° assoluto nella 67ª Trento – Bondone

(2 luglio 2017)

 

Il pilota ufficiale Osella Christian Merli conquista il secondo posto assoluto nella 67ª edizione della cronoscalata più bella d’Europa, la Trento – Bondone. Gara organizzata dalla Scuderia Trentina in collaborazione con l’AC di Trento. Il portacolori del Team Blue City Motorsport stacca il miglior tempo di sempre in 9’19”64. Il duello tra i big del Campionato Europeo della Montagna continua. Tre vittorie per il driver trentino ed altrettante per il fiorentino. Entrambi vincono il proprio Gruppo e viaggiano a braccetto ex equo con 150 punti. Non solo, ma Christian intasca 15 punti per il tricolore ed è ora a a soli quattro punti dal leader Scola.  

L’università delle cronoscalate

Start da Montevideo ed arrivo a Vason dopo 17,300 chilometri ed aver affrontato 42 tornanti e 180 curve.

Le prove

Nell’unica manche di prove ufficiali, il miglior tempo è di Simone Faggioli al volante della Norma M20 FC in 9’18”38. Alle sue spalle Christian Merli con l’Osella FA 30 Fortech staccato di 5”52. Prova che si è conclusa alle 16,30 a causa di incidenti che hanno costretto la Direzione Gara a sospendere più volte la manche.

 

Christian un commento sull’unica salita di prova disputata

“Peccato non poter disputare la 2ª manche di prove, dove avrei potuto verificare le modifiche necessarie per lottare con Simone. Set up che userò in gara con tutte le incognite. Il regolamento è così e lo rispetto. Ovviamente il secondo passaggio ci avrebbe aiutato moltissimo”.

La gara

Il pilota della Scuderia Vimotorsport è secondo assoluto, 1° tra le E2 SS, dopo aver abbassato il crono di 4” rispetto alle prove.

L’intervista dopo gara a Merli

“Ovviamente è mancata la seconda sessione di prove di sabato. Abbiamo apportato delle modifiche, che si dovevano testare nella seconda manche di prova. Oggi, la vettura pattinava molto sui tornanti. Si poteva fare qualcosa di meglio, sicuramente, ma il tempo di Simone è davvero fantastico e mi complimento con lui. Comunque sonocontento, perché ho fatto registrare il mio miglior crono di sempre nella gara di casa. Un test in più fatto alla vigilia ci avrebbe sicuramente aiutato a migliorare la performance. Cosa ci manca per vincere? La Trento - Bondone è una gara lenta, se non esci veloce dai tornati perdi parecchio. La chiave è lì. Ora ho comunque due obiettivi importanti da raggiungere, la vittoria finale del campionato italiano ed europeo. Vado avanti gara dopo gara, soddisfatto di quanto sono riuscito a fare fino ad ora”.

Il podio

1° Faggioli (Norma M20 FC) in 9’00”52, 2° Merli (Osella FA 30 Fortech) a 19”12, 3° Degasperi (Osella FA 30 Zytek) a 42”61

Il calendario CEM

23 aprile - Rechbergrennen (Austria), 7 maggio -38ª Rampa Internacional da Falperra (Portogallo), 14 maggio - 46ª Subida al Fito (Spagna), 4 giugno - Ecce Homo Sternberk (Repubblica Ceca), 11 giugno - ADAC Glasbachrennen (Germania), 2 luglio - 67ª Trento Bondone (Italia), 16 luglio – Limanowa (Polonia), 23 luglio - 34ª Dobsinsky Kopec (Slovacchia), 13 agosto - 57ª Course de Côte du Mont Dore (Francia), 20 agosto - 74ª Course de Côte de Saint Ursanne (Svizzera), 3 settembre - 23ª GHD Ilirska Bistrica (Slovenia), 17 settembre - 36ª Buzetski Dani (Croazia)    

 

L'Ufficio Stampa

Maurizio Frassoni

 

Le interviste ai protagonisti della gara
Faggioli: «Vettura semplicemente perfetta»

 

 

 

Simone Faggioli (1° classificato 67ª Trento-Bondone)
«La Trento-Bondone è una gara esigente, che richiede esperienza, duro lavoro e nessun errore alla guida. Non è facile rimanere concentrati per oltre 17 chilometri. Sabato abbiamo potuto affrontare una sola manche di prova, ma ci siamo concentrati, cercando di trovare la migliore messa a punto e ci siamo riusciti. Abbiamo apportato qualche piccola modifica e devo dire che in gara la macchina era perfetta. Se avessi commesso un errore, non me lo sarei perdonato, perché sapevo di avere una macchina in grado di portarmi al nuovo record. Ce l'ho fatta e sono felicissimo. Per me è l'ottava vittoria consecutiva, la nona in totale, come Mauro Nesti: aver raggiunto un mito come lui è incredibile. Questo successo mi serviva perché arriva in un momento per me difficile del campionato europeo. Non c'è nove senza dieci? Finché deciderò di correre verrò sempre qui alla Trento-Bondone. Una gara unica».

 

Christian Merli (2° classificato 67ª Trento-Bondone)
«Sono contento, perché ho fatto registrare il mio miglior tempo di sempre alla Trento-Bondone, ma potenzialmente penso che lo avrei potuto abbassare ulteriormente. Nella seconda prova di ieri avrei dovuto testare delle modifiche, ma purtroppo la sessione è saltata. Siamo comunque dovuti intervenire perché nella parte finale del percorso la macchina pattinava parecchio sui tornanti. Un test in più alla vigilia ci avrebbe sicuramente aiutato a migliorare la performance: non a raggiungere il 9'00” di Fagglioli, ma quanto meno a stare più vicini. Cosa ci manca per vincere? La Trento-Bondone è una gara lenta, se non esci veloce dai tornanti perdi parecchio. La chiave è lì. Ora ho comunque due obiettivi importanti da raggiungere, la vittoria finale del campionato italiano ed europeo. Vado avanti gara dopo gara, soddisfatto di quanto sono riuscito a fare fino ad ora».

 

Diego Degasperi (3° classificato 67ª Trento-Bondone)
«Il mio obiettivo era quello di scendere sotto i 10 minuti. L'ho sfiorato tante volte in passato e sembrava ci fosse una sorta di maledizione. Quando in prova ho fatto segnare 10'01” mi sono detto: con gomme nuove posso andare sotto i 9'50. Ho chiuso con 9'43” e, se non avessi trovato la macchina di Leogrande davanti a me, avrei forse potuto abbassare ulteriormente il mio tempo di un paio di secondi, ma va benissimo così. Ho corso con la vettura del campione europeo, provata due settimane fa, mai una volta in pista. Non potevo chiedere nulla di più. Voglio dedicare questo risultato alla mia famiglia, che mi supporta da 25 anni. Faggioli e Merli sono due professionisti, io sono un autodidatta a cui piacciono le sfide. Mi preparo bene fisicamente e non saprei cosa altro chiedere in futuro a questa gara. Nei prossimi anni cercherò di divertirmi».

Sante Ostuni (10° classificato 67ª Trento-Bondone)
«Ho bruciato un interruttore in partenza, ma i meccanici sono stati bravissimi a riparare immediatamente il guasto. Ho provato a fare del mio meglio, anche se le gomme mi hanno un po' abbandonato nel finale. Il risultato è comunque buono e con una macchina nuova non potevo fare di più. L'Osella con cui ho gareggiato è la miglior vettura che abbia guidato finora e penso che me la terrò stretta».

Achille Lombardi (1° classificato gruppo CN)
«Alla fine di questo weekend, rimane soltanto la soddisfazione per i punti conquistati nella classifica del campionato italiano. Sabato ho sentito un battito al motore e quindi mi sono fermato prima di prendere il via alle prove. Abbiamo ultimato la macchina all'ultimo momento ed è pertanto normale che il set up non fosse eccezionale. Ho faticato a portarla al traguardo, ma l'importante era raccogliere punti per la classifica, anche perché a un certo punto ho visto il mio diretto concorrente Luca Ligato fermo a bordo strada. Ce la giocheremo fino alla fine: Luca è fortissimo ed è il futuro delle gare in salita».

Giorgio De Tisi (1° classificato gruppo A)
«L'anno scorso fui costretto a rinunciare alla Trento-Bondone a causa di problemi alla schiena. Volevo rifarmi e sono tornato più agguerrito che mai. Sono riuscito a far segnare il miglior tempo sia in prova sia in gara e quindi non posso che essere soddisfatto, anche se oggi è mancato il confronto diretto con il mio rivale Tiziano Nones, che ha toccato. Peccato. Sono arrivato lungo su un paio di curve, ma non ho fatto danni, quindi bene così. Quando si vince, poi, la gioia è sempre doppia».

Rudy Bicciato (2° classificato gruppo A)
«Se non sbaglio quello fatto registrare quest'anno è il mio secondo miglior tempo di sempre alla Trento-Bondone. Ho trovato una macchina sul percorso che mi ha fatto perdere qualche secondo, ma il risultato in termini di classifica non sarebbe cambiato. Sono contento della mia performance, perché l'età avanza ed è sempre più difficile confermarsi ad alto livello. La macchina ha risposto benissimo e non ho nulla da rimproverarmi. Penso sarà difficile ritrovare in futuro una Trento-Bondone con temperature e condizioni di asfalto ideali come quelle di quest'anno. È stata una giornata eccezionale per noi piloti. Sono contento che gli organizzatori abbiano visto ripagati i loro sforzi. Se lo meritano».

Stefano Nadalini (3° classificato gruppo A)
«Sono contento, perché era la prima volta per me con la Mitsubishi in una gara difficile come la Trento-Bondone. Non è facile mantenere la concentrazione per più di 10 minuti e tirare fuori tutto quello che hai. Ho fatto un buon tempo e sono salito sul podio: va benissimo così». 

 

Lucio Peruggini (1° classificato gruppo GT)
«Ho vinto, ma Ghezzi mi ha fatto sudare le proverbiali dieci camicie. Per me era la prima volta con la Ferrari GT3 e ho dato il 110%, sul percorso più bello e impegnativo d'Europa. Non aver potuto prendere parte alle prove di sabato non mi ha agevolato, ma per fortuna ho rivali-amici come Giorgio Ghezzi e Marco Cristoforetti, che mi hanno indicato i 5-6 punti chiave del percorso e spiegato come affrontarli. Ho seguito alla lettera le loro indicazioni e sono riuscito a fare un grande tempo. Devo ringraziarli: sono ottimi piloti e grandi persone. Hanno dato una splendida lezione di sportività».

Giuseppe Ghezzi (2° classificato gruppo GT)
«Ho fatto segnato un bellissimo tempo, 11'45”, e ho accusato un ritardo di soli 3” da Peruggini, campione europeo e re delle salite. Non potevo chiedere di meglio. Mi spiace che il mio amico Marco Cristoforetti non sia riuscito a finire la gara, perché guardando gli intertempi eravamo molto vicini e ne sarebbe uscita una battaglia bellissima. Alla viglia della gara sono andato a dormire pensando al tempo di 11'45” e sono riuscito a raggiungere il mio obiettivo. È stata una giornata memorabile, con un pubblico stupendo, come sempre».

Dario Baruchelli (4° classificato gruppo GT)
«È stata la prima volta per me con la Ferrari alla Trento-Bondone. Non è stato facile e ho commesso qualche errore, ma ne è uscito comunque un buon 11'02” e il secondo posto di classe alle spalle di Gaetani. La Ferrari è uno spettacolo da guidare e avrei potuto fare di meglio se non fossi arrivato lungo qualche volta di troppo in staccata. Come detto, però, all'esordio con questa macchina non potevo chiedere di meglio. Sono contento».

Antonino Migliuolo (1° classificato gruppo N)
«La Trento-Bondone è la gara di casa e ha sempre un sapore particolare. Fino a Sardagna sono andato veramente forte, facendo segnare degli intertempi inferiori rispetto a quelli delle prove. Purtroppo, poi, ho dovuto fare i conti con un problema elettronico, che ha provato il blocco dei differenziali e ha reso la guida più pericolosa. A quel punto, ho certo di arrivare al traguardo e il riscontro cronometrico finale è comunque buono. Quest'anno non sono riuscito a partecipare al campionato europeo in quanto la macchina non era pronta in tempo utile, l'intenzione è quella di parteciparvi l'anno prossimo. Intanto sono concentrato sull'Italiano, che ora dovrebbe vedermi al comando della classifica. Affronto gara per gara, sapendo di non poter sbagliare non avendo preso parte alle prime tre prove».

Gabriella Pedroni (2ª classificata gruppo N)
«Ci tenevo a vincere la gara di casa, ma ogni anno trovo qualche avversario che va più forte di me. Ci tenevo tanto, ma sono comunque contenta della mia prova e voglio ringraziare tutto il pubblico per il grande supporto. Purtroppo sabato in prova mi sono dovuta fermare per un problema alla macchina, che comunque ha potenziale e penso che il lavoro pagherà. Si è visto già oggi. Ho cambiato mezzo per partecipare al campionato europeo: l'anno prossimo vorrei provare a vincerlo».

Silvia Pintarelli (1ª classificata gruppo RS Plus)
«Sono contentissima del mio risultato, anche perché la vittoria di gruppo è arrivata nella gara di casa. Nel 2016 fui seconda, questa volta ho vinto: ci voleva. Lo scorso anno ho pagato un po' l'emozione, mentre oggi sono riuscita a rimanere concentrata. Posso rimproverarmi solo un piccolo dritto all'altezza di Candriai, avrei potuto abbassare il mio tempo di qualche secondo, ma per il resto non posso che essere soddisfatta. Ho guidato bene».

Giovanni Ambroso (1° classificato auto storiche)
«Sono soddisfattissimo. Le premesse non erano ottime, anche perché nelle prove di sabato avevo accusato problemi al cambio e anche di concentrazione. Sapevo di avere avversari agguerriti e per questo ho cercato di partire forte e di dare il massimo dall'inizio alla fine. In località Norge ho toccato con l'ala e l'ho quasi divelta. In un primo tempo pensavo addirittura di aver bucato. Ondeggiavo molto, ma sono riuscito a portare a termine la mia prova, cercando di rallentare nei punti più veloci e di fare velocità sui tornanti. È andata bene. L'anno prossimo tornerò sicuramente, ma non so se ancora con le auto storiche. C'è un nuovo progetto: vedremo».

Annamaria Fuganti
«Ho provato un'emozione grandissima e per me partecipare alla Trento-Bondone è stato un bel regalo. Sono sicura che mio papà mi ha accompagnato su ogni curva, ogni tornante. Non ho preso la bandiera blu e quindi ho raggiunto il mio obiettivo. Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato, seguito e incoraggiato, tutti quelli che hanno capito l'importanza che aveva per me questo progetto. La Trento-Bondone è stata la mia terza gara in assoluto e per il futuro vedremo: se deciderò di proseguire su questa strada, prima cercherò di studiare. Com'è il parco chiuso visto da pilota? L'ho vissuto e visto da figlia più che da pilota: lacrime su lacrime, ricordando le tante esperienze fatte in passato assieme a papà».

 

L'Ufficio Stampa 

PegasoMedia

 

Simone Faggioli eguaglia il mito Mauro Nesti
e abbassa ancora il record della Trento-Bondone

 

Sempre più giù, nel tempo fissato al traguardo, sempre più su, nella gerarchia dei campioni di tutti i tempi. Simone Faggioli su Norma M20 Fc ha vinto per la nona volta la Trento – Bondone e in un colpo solo ha raggiunto due risultati strepitosi: il primo è rappresentato dal nuovo record della cronoscalata, 9’00”52 alla media di 115,2 chilometri orari, ormai ad un soffio da una barriera, quella dei nove minuti, che fino a una decina di anni fa sembrava proibita; il secondo è rappresentato dal nono successo, ottavo consecutivo, del pilota toscano a Vason, che lo proietta in cima alla classifica dei plurivincitori insieme a Mauro Nesti. Christian Merli ha fatto il possibile per dare battaglia, per schiodarsi da quel secondo posto al quale pare abbonato e che si è guadagnato per la quinta volta, ma non aver potuto affrontare la seconda serie di prove del sabato, nella quale avrebbe dovuto testare un assetto diverso della sua Osella Fa30, e ha forse aggiunto qualche secondo ad un tempo che comunque non avrebbe potuto competere con quello di Faggioli. Per Christian 9’19”64 significa comunque quinta prestazione di sempre, la migliore per le monoposto e la migliore della sua carriera. Al primo e al secondo intermedio, subito dopo lo start, Merli era davanti, di 4 e poi di 7 centesimi. Dal terzo in poi, a Sardagna, Faggioli mette la testa davanti guadagnandosi quasi due secondi, ai Sette Tornanti ne ha cinque di margine, a Candriai oltre cinque e mezzo, al Norge quasi 13. Due cavalcate furiose seguite con il fiato sospeso dal pubblico, che si è potuto esaltare anche per la prova di Diego Degasperi, capace di fissare il tempo di 9’43”13 con l’Osella Fa30 Zytek: anche per lui due risultati strepitosi in un colpo, come il balzo oltre la barriera dei 10 minuti, da tempo inseguito, e un posto sul podio assoluto, che ha così accolto due trentini su tre piloti.

 


Dietro ai tre big di giornata troviamo il veronese Federico Liber su Gloria C8P Evo, l’ultimo della lista a rimanere sotto i dieci minuti (9’55”08), veloce, ma non come lo scorso anno, comunque sempre più vicino al podio, al quale si era candidato anche il calabrese Luca Ligato, terzo in prova, tradito però dalla frizione della sua Osella PA 21 Evo, che sembrava pronta per offrire una prestazione strepitosa per il gruppo Cn ed invece non lo ha portato nemmeno al traguardo. Ne ha così approfittato il lucano Achille Lombardi (Osella PA 21 S Evo), sesto assoluto in 10’09”61 dietro alla sorpresa Ivan Pezzolla, fasanese alla guida dell’Osella PA 21 Junior B di gruppo E2 (10’00”33). Prestazioni brillanti anche per le due Tatuus Formula Master piazzatesi settima e ottava, prese in mano da Giancarlo Graziosi, trentino trapiantato in Valle d’Aosta (10’25”36 il suo tempo), felicissimo al traguardo per la prestazione, e dal ceco Martin Vondrak (10’26”21). La top ten è completata dal piacentino Alessandro Tinaburri, che pur ostacolato da un paio di vetture che lo precedevano, è riuscito a portare la propria Formula Gloria Light al nono posto assoluto in 10’32”38, seguito dal trentino Sante Ostuni (Osella Pa 21 Junior), il cui tempo è di 10’34”11. Insieme a Pezzolla e Ostuni sale sul podio della E2-Sc 1000 anche Matteo Moratelli (Osella Pa 21 Jrb), undicesimo assoluto nell’unica gara che corre nella stagione. Da segnalare il successo del bolognese Manuel Dondi (Fiat X 1/9) nel gruppo E2-SH alla sua prima assoluta in Bondone.
Obiettivo centrato in gruppo GT per il foggiano Lucio Peruggini (Ferrari 458 GT3), che ha vinto con 11’42’69 sfiorando il record di categoria alla prima con la super car di Maranello in Bondone. Ottima seconda prestazione, con 3 secondi di gap, per il trentino Giuseppe Ghezzi (Porsche 997 GT3), malgrado qualche noia ai freni da metà percorso. Autore di un’ottima terza piazza il padovano Luca Gaetani (Ferrari 458) davanti al concittadino Roberto Ragazzi su vettura gemella, giunto 4° alle spalle del trentino Dario Baruchelli, anche lui su Ferrari 458. Sfortuna per Marco Cristoforetti, fermatosi sul percorso con la Porsche 997 GT3 dopo l’ottimo riscontro in prova.
Ottima prova, al solito, per Giorgio De Tisi sulla Ford Fiesta WRC, che lo ha portato al successo nel gruppo A davanti a Rudi Bicciato (Mitsubishi Lancer) e a un sorprendente Stefano Nadalini, sul podio con la Mitsubishi Lancer EVO. Anche in A 2000 appassionante sfida tra l’esperto veneto Ivano Cenedese, che sulla Renault Clio RS ha vinto per poco meno di 6 decimi di secondo sul trentino Stefano Ceolan (Clio Williams).
Nel gruppo E1 successo per Egidio Pisano (Volkswagen Golf) e seconda piazza per il rientrante teramano Roberto Di Giuseppe, che ha testato il nuovo propulsore montato sull’Alfa 155 GTA, senza esagerare. Terzo sul podio e 2° in classe 2000 l’altoatesino Armin Hafner sull’Alfa 147 Cup, che abitualmente usa in pista.
Antonino “O Play” Migliuolo si è messo dietro tutti nel gruppo N: il sorrentino di Trento si è imposto al volante della Mitsubishi Lancer Evo con motore appena rivisitato, anche se dopo i primi chilometri sono emerse noie al differenziale. Seconda piazza e punti europei preziosi per Gabriella Pedroni (Mitsubishi Lancer) e podio completato dal pilota Ceko Tomas Vavrinec su Mitsubishi Lancer.
Successo in rosa nel gruppo RS+ per la trentina Silvia Pintarelli su Mini John Cooper Works, alla sua seconda Monte Bondone, davanti all’altoatesino Stefan Kraner primo tra le aspirate con la Renault Clio, davanti ad una delusa Rachele Somaschini su Mini. Splendida vittoria di Giacomo Liuzzi in RS turbo, il pilota fasanese al volante della MINI John Cooper Works curata dall’AC Racing ha aggiustato il tiro in prova ed attaccato a fondo in gara staccando il diretto rivale Antonio Scappa su vettura gemella, di oltre 2 secondi. Terzo sul podio di gruppo Marco Cappello, il trentino vincitore tra le aspirate sulla Honda Civic di classe 1.6.
L’appuntamento, per tutti, è per la 68ª Trento – Bondone.

L'Ufficio Stampa 

PegasoMedia

 

 

IL 4° CAMUNIA RALLY E’ VINTO DA BONDIONI-PANTEGHINI

Domenica, 02 Luglio 2017 20:46 Published in Rally

IL 4° CAMUNIA RALLY E’ VINTO DA BONDIONI-PANTEGHINI

L’equipaggio camuno vince la corsa di casa a bordo della Skoda Fabia R5 della DP Autosport. Avvincente il duello con i secondi, Tosini-Peroglio e primi leader nella tappa di ieri.

Podio completato dai valtellinesi Varisto-Baruffi dopo una lotta con Bianchi (poi ritirato) e Righetti, alla fine 4°. Degli 88 verificati solo in 63 hanno raggiunto il palco di arrivo di Capo di Ponte.

Capo di Ponte (BS) – Festa in casa al 4° Camunia Rally: Ilario Bondioni vince il suo secondo rally della vita sulle strade amiche coronando un sogno a lungo rincorso. Il pilota di Niardo, insieme alla navigatrice di Bienno Maria Panteghini, ha vinto il 4° Camunia Rally sulla performante Skoda Fabia R5 della DP Autosport, squadra di Boario Terme! L’equipaggio ha regolato con 21” gli altri favoriti della vigilia, Tosini Peroglio, grazie ad una condotta pressoché perfetta: dopo le due speciali di ieri ha concesso a Tosini solo la Deria2 di oggi. Ago della bilancia è stata la lunga Valsaviore dove Bondioni ha messo un vantaggio più consistente nella sua leadership. Il commento del vincitore - “Amo questo genere di prove veloci; con la Skoda ho raggiunto una buonissima intesa e con Maria ho ritrovato feeling anche se non correvo da cinque anni. Sono ovviamente contento di aver vinto: dedico questa gara al team, ai miei famigliari e a Tommaso Rocco, il mio amico navigatore che mi segue dal cielo”. Bondioni –pilota della scuderia New Turbomark- un anno fa ha vinto la sua prima gara assoluta in occasione della Ronde delle Miniere e a fine stagione ha anche conseguito la vittoria nella serie Lombardia Ronde Cup. Trofei – Vincendo la classifica assoluta Bondioni e la Panteghini si sono anche aggiudicati il Memorial Petro Tosini. Sempre l’equipaggio camuno ha alzato al cielo il Memorial GianMario Mazzoli in quanto autore del miglior tempo nella sommatoria dei tre passaggi sulla prova di Astrio. Il podio – Secondo assoluto è stato Luca Tosini con Roberto Peroglio (New Turbomark); il pilota di Ceto ha comunque uno score straordinario: in quattro edizioni ha collezionato due primi e due secondi posti assoluti; quest’anno forse era difficile fare meglio visto che, a differenza di Bondioni, non poteva vantare un rapporto di confidenza con il mezzo tecnico, una Skoda R5 della PA: “Ho fatto fatica nel trovare le regolazioni giuste per il retrotreno ma tutto sommato devo essere contento: Bondioni ha fatto un gran rally e ha meritato; per la prossima volta dovrò fare qualche test in più per poter provare a vincere.” Il podio è stato completato da Gianluca Varisto e Ramon Baruffi portacolori della Vimotorsprt e del team Erreffe: “Abbiamo usato la Fiesta per preparare al meglio il nostro Coppa Valtellina e il risultato ci appaga perché la ruggine da togliere è molta per chi come noi fa una o due gare l’anno.”

L'Ufficio Stampa

Luca Del Vitto

LA KERMESSE CARATTERIZZATA DA UNA GIORNATA PRIMA UGGIOSA, POI SOLEGGIATA, CONCLUSA DA 59 PILOTI SUI 64 VERIFICATI

IL TRAPANESE GIUSEPPE CASTIGLIONE (RADICAL SR4) TROPPO FORTE PER TUTTI: IL “POKER”, NEL 9° SLALOM CITTà DI CASTELBUONO, è SERVITO

 

Il campione siciliano della specialità 2015 e 2016, imbattibile dal 2014 sulle Madonie, ha preceduto per poco più di 5” l’altro ottimo trapanese e compaesano Giuseppe Virgilio, anche lui su Radical SR4. A completare il podio il promettente “Under 23” messinese Emanuele Schillace, manco a dirlo, su un ennesimo esemplare della biposto ‘made in Uk’, il quale ha letteralmente salvato il terzo posto assoluto dagli attacchi portati dal catanese Mimmo Polizzi (Elia Avrio ST09 Evo Suzuki), piazzato ad appena 3 millesimi di secondo da Schillace. Assegnati i Memorial “Pietro Antista” ed “Enzo Capuana”, rispettivamente al vincitore Castiglione ed al migliore tra i piloti locali, vale a dire Luigi Di Bella (su Peugeot 205), primo in gruppo A. Negli altri maggiori gruppi di riferimento, affermazioni per il nisseno Maurizio Anzalone (E1 Italia, Renault Clio), per il messinese Alfredo Giamboi (Speciale, Fiat X1/9), per l’agrigentino Giuseppe Cacciatore (gruppo N, Renault Clio), poi per il marsalese Salvatore Giacalone (RS, con la Peugeot 106). Promozione a cura del Team Palikè, con Motor Sport Club Castelbuono e appoggio del Comune Castelbuono, 02 luglio – Podio interamente Radical, al culmine di una memorabile edizione, la nona, di uno Slalom Città di Castelbuono entrato veramente nel cuore di tutti gli appassionati di motori locali e siciliani. Ad aggiudicarsi di forza e con merito la sfida tra i birilli ospite per l’occasione sulle Madonie è stato il trapanese Giuseppe Castiglione, campione siciliano Slalom 2015 e 2016, al volante di colei che quest’anno è divenuta fedele compagna di tanti successi, la Radical SR4 Suzuki preparata in officina da papà Giovanni, ma di proprietà della Santoro Corse e schierata dalla scuderia Armanno Corse Palermo, sodalizio campione regionale Slalom in carica.

Il ventisettenne “figlio d’arte” di Buseto Palizzolo ha regolato al traguardo, dopo tre manche avvincenti e mai scontate (almeno nelle posizioni dette “di rincalzo”), il compaesano (e perciò anch’egli di Buseto Palizzolo) Giuseppe Virgilio, strepitoso autore di un’unica salita realmente valida, la seconda, distante 5”5 dalla vetta, alla guida di un’altra Radical SR4 Suzuki, per i colori della scuderia Tm Racing Messina. A salire sul terzo gradino del podio un altro “figlio d’arte”, il messinese Emanuele Schillace, il quale ha realmente dovuto sudare le proverbiali sette camicie per portare a casa il terzo posto assoluto, con la Radical SR4 Suzuki della Tm Racing, a 7”45 dal primato.  Giuseppe Castiglione, imbattibile ed imbattuto dal 2014, qui sulle Madonie, peraltro alla quinta vittoria stagionale, ha posto il sigillo sulla sua leadership già nel corso di Gara 1, pur migliorandosi nettamente nel corso delle altre due salite cronometrate. La pioggerella caduta insistentemente su Castelbuono nel corso del sabato ed in parte nella nottata precedente ala gara, ha infatti lasciato umide alcune sezioni del nastro d’asfalto da 3,5 km, costringendo gli avversari alle contromisure. Il catanese Mimmo Polizzi ed il trapanese Giuseppe Virgilio hanno preferito non prendere il via nella prima salita, giusto per non compromettere la corsa. Le condizioni meteo sono poi migliorate (e con esse i presupposti di aderenza del percorso) e si è vista battaglia vera.

In Gara 2, Giuseppe Castiglione si è migliorato in 153,06 “punti-secondi”, incalzato da un arrembante Giuseppe Virgilio, giunto, con il tempo di 154,75 “punti-secondi” ad appena 1”69 dal rivale. Nella terza e decisiva sfida al cronometro, Castiglione si è quindi ulteriormente migliorato, concludendo la prova con il parziale di 149,70 “punti-secondi” (terza miglior prestazione di sempre a Castelbuono). Virgilio, attardato da una penalità di 30” per l’abbattimento di tre birilli, si è dovuto arrendere, pur mantenendo ben salda la piazza d’onore, mentre Emanuele Schillace ha dato ulteriore spettacolo arpionando per un soffio il terzo gradino del podio (in 157,15 “punti-secondi”), difeso con i denti dagli attacchi portati dal catanese (di Adrano) Mimmo Polizzi e dalla sua Elia Avrio ST09 Evo Suzuki della Catania Corse, fino a quel momento penalizzata dall’utilizzo di pneumatici non rivelatisi all’altezza, ma poi capace di chiudere in rimonta sui 157,18 “punti-secondi”, a tre millesimi da Schillace.

“Siamo venuti a Castelbuono - ammette un raggiante Giuseppe Castiglione - anche per testare in corsa nuove soluzioni di set-up sulla nostra Radical SR4, in vista dei futuri appuntamenti con il Campionato italiano di specialità. All’inizio un po’ tutti abbiamo trovato condizioni di forte umidità sul tracciato, era davvero difficile rischiare, ma poi la situazione è migliorata di molto ed abbiamo potuto esprimere il nostro potenziale. E’ sicuramente bello vincere qui a Castelbuono, davanti a questo pubblico e davanti ad avversari sempre degni”. Mostra tutto sommato felicità anche Giuseppe Virgilio: “Debbo andare un po’ controcorrente - racconta il secondo classificato qui a Castelbuono – sulla mia Radical non ho accusato problemi di aderenza sul percorso così come altri colleghi. Pensate, non ho avuto nemmeno necessità di cambiare le gomme, tra una manche e l’altra, ho usato coperture usate, ma rivelatesi più che valide. Sono contento, sono secondo alle spalle di un campione”.Esprime tutta la sua soddisfazione anche Emanuele Schillace: “ Tutto sommato è andata bene – è il pensiero del giovane messinese, vincitore nella speciale classifica riservata agli Under 23 – certo, forse si potevano trovare migliori regolazioni all’assetto della mia Radical però ci confermiamo a podio, dopo il successo assoluto di quindici giorni fa a Sciacca. Non è male”. Già detto del quarto posto con brivido di Mimmo Polizzi, vanno altresì rimarcate la quinta piazza colta dal trapanese (di Marsala) Claudio Bologna, “nipote d’arte”, pur oggi non troppo fortunato con i birilli nell’abitacolo della sua Formula Gloria C8F Suzuki e la sesta posizione ottenuta dal messinese Giovanni Greco (anch’egli non troppo assistito dalla dea bendata tra i birilli e dal set-up sulla sua Radical SR4 a motore Suzuki, della scuderia Armanno Corse). Nei rispettivi gruppi di riferimento, affermazioni per il già citato Giuseppe Castiglione (in E2SC prototipi biposto), per Claudio Bologna (E2SS, prototipi monoposto), per il forte specialista nisseno originario di San Cataldo Maurizio Anzalone (in E1 Italia, 8° assoluto con la Renault Clio Rs K schierata dal Motor Team Nisseno), per l’altro esperto messinese (di Novara di Sicilia) Alfredo Giamboi (gruppo Speciale, con la fedele Fiat X1/9), per il nebroideo Giuseppe Bellini (tra i Prototipi, con la Fiat 126 Suzuki per la Tm Racing Messina), per il preparatore agrigentino di Alessandria della Rocca Giuseppe Cacciatore (a sua volta primo in gruppo N, su Renault Clio Rs Light con i colori della scuderia Project Team, nuovo sodalizio presieduto da Luigi Bruccoleri). Ed ancora, successi per il messinese Tindaro Leggio (tra i prototipi Vst, su Vst Kawasaki schierata dalla Tm Racing), per il palermitano Antonio Piazza (nel gruppo E2 Silhouette, al debutto con il prototipo di costruzione campana Barbone 001, iscritto dalla Armanno Corse), per il pilota di Castelbuono Luigi Di Bella (in gruppo A, con la Peugeot 205 Rallye), per l’altro marsalese Salvatore Giacalone (tra le Racing Start, su Peugeot 106 Gti 16v della Project Team). Nella categoria Attività di base, migliore prestazione in assoluto per l’agrigentino (nato a Cammarata) Gianluca Nocera, su Peugeot 106 Gti 16v, davanti al messinese Filippo Leo (Fiat 127 Sport), secondo classificato davanti ad Antonio Vena (Peugeot 106 Rallye). Tra le Autostoriche, il miglior riferimento sul cronometro è quello siglato dal madonita Giovanni Grisanti (A112 Abarth), a sua volta vincitore per il 1° Raggruppamento, davanti al palermitano “zì” Pietro Amorello, su Fiat 600 D, il quale si aggiudica il 3° Raggruppamento.  Entusiasmante la lotta sportiva tra le tre pilotesse in gara. A spuntarla è stata la messinese (di Novara di Sicilia), “figlia d’arte”, Angelica Giamboi, su Fiat X1/9, abile a precedere nella speciale classifica “in rosa” la palermitana (risiede a Belmonte Mezzagno) Enza Allotta, sulla Fiat 126 Special schierata dalla Armanno Corse (fermata al culmine di Gara 2 da un problema alla frizione) e quindi la locale Nicoletta Cannizzaro, anche lei appiedata a fine Gara 2 da noie tecniche sulla sua Peugeot 106 Gti 16v della Project Team. Tra gli Under 23, già detto del successo di Emanuele Schillace, vale la pena ricordare la seconda piazza del trapanese di Erice Michele Poma (Ghipard Suzuki), il terzo posto dell’altro pilota di Belmonte Mezzagno Gianfranco Barbaccia (Fiat 126), infine la quarta piazza del messinese (di Sinagra) Dario Salpietro (Peugeot 106 Gti 16v).  La “palma” di miglior pilota locale è stata attribuita al già citato Luigi Di Bella, il quale ha preceduto in questa ideale graduatoria gli altri piloti di Castelbuono Giuseppe Mazzola (Citroen C2 Vts, Real Cefalù), Vincenzo Cuschera (Peugeot 206 Gti) e Nicoletta Cannizzaro.  Tra le scuderie in lizza, affermazione per la Armanno Corse Palermo, abile a precedere la Tm Racing Messina, la Project Team, la Nebrosport e la S.G.B. Rallye. Assegnati anche i due Memorial, in ricordo di Enzo Capuana (è toccato al vincitore assoluto, Giuseppe Castiglione) e di Pietro Antista (assegnato al miglior pilota di Castelbuono, Luigi Di Bella), entrambi grandi appassionati di motori locali scomparsi nel corso di questi primi mesi del 2017. Il 9° Slalom Città di Castelbuono era valido quale sesta prova stagionale per la Coppa Aci Sport sesta zona di specialità, quale ottavo “round” per il Campionato automobilistico siciliano Aci Sport Slalom e quale terza tappa per lo Challenge Palikè 2017.  A promuovere il 9° Slalom Città di Castelbuono è il Team Palikè Palermo, in collaborazione con il locale Motor Sport Club Castelbuono, il patrocinio del Comune di Castelbuono e l’appoggio della Presidenza della Regione Siciliana e dell’Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, entrambi in seno alla Regione siciliana. Il neo sindaco di Castelbuono, Mario Cicero, presente alla giornata automobilistica, si è voluto complimentare con gli organizzatori, assicurando il proprio incondizionato apporto (a cui si aggiunge quello dell’amministrazione comunale neo eletta e da lui stesso presieduta) alle edizioni future dello slalom di casa.

Ulteriori informazioni e curiosità sull’8° Slalom Città di Castelbuono potranno comunque essere facilmente reperite in qualsiasi momento da addetti ai lavori e semplici appassionati di motori sul sito internet ufficiale: http://www.palike.it/slcastelbuono.html, o su Facebook, agli indirizzi: www.facebook.com/nicola.palike e www.facebook.com/a.s.d.motorsportclubcastelbuono. E ancora su Twitter, all’indirizzo: @FlavioLipani, infine su Linkedin, al medesimo indirizzo. 

La classifica finale: 1) Giuseppe Castiglione (Radical SR4 Suzuki) in 149,70 “punti-secondi” 2) Giuseppe Virgilio (Radical SR4 Suzuki), in 154,75 3) Emanuele Schillace (su Radical SR4 Suzuki), in 157,15 4) Mimmo Polizzi (Elia Avrio ST09 Evo Suzuki), in 157,18 5) Claudio Bologna (Formula Gloria C8F Suzuki), in 160,39 6) Giovanni Greco (Radical SR4 Suzuki), in 160,88 7) Vincenzo Pellegrino (Radical SR4 con motore Suzuki), in 165,86 8) Maurizio Anzalone (Renault Clio Rs K), in 172,07 9) Alfredo Giamboi (su Fiat X1/9), in 172,61 10) Giuseppe Messina (Renault Clio Cup), in 172,84 11) Domenico Gangemi (su Fiat 127 Sport), in 173,04 12) Giuseppe Raineri (Fiat 127 Sport), in 173,42 13) Antonino Foti (Peugeot 106 Gti 16v Kit), in 175,38 14) Michele Poma (Ghipard Ghi008 Suzuki), in 176,18 15) Giuseppe Bellini (Fiat 126 Suzuki), in 176,32 16) Francesco Puleo (con la Formula Gloria B4 Yamaha), in 176,59) 17) Benedetto La Manna (Fiat 500), in 177,30 18) Enrico Parasiliti (Renault Clio Williams), in 178,37 19) Giuseppe Cacciatore (Renault Clio Rs Light), in 179,02 20) Tindaro Leggio (Vst Kawasaki), in 180,92.

FOTO GIUSEPPE CASTIGLIONE (RADICAL SR4 SUZUKI) by FLAVIO LIPANI

FOTO GIUSEPPE VIRGILIO (RADICAL SR4 SUZUKI) by FLAVIO LIPANI

FOTO EMANUELE SCHILLACE (RADICAL SR4 SUZUKI) by FLAVIO LIPANI

FOTO ANGELICA GIAMBOI (FIAT X1/9) by FLAVIO LIPANI

 

L'ufficio stampa

Flavio Lipani.

 

Dondi e CST Sport Superstar alla Trento - Bondone

Domenica, 02 Luglio 2017 19:03 Published in Salite

Dondi e CST Sport Superstar alla Trento - Bondone

Il bolognese sulla Fiat X1/9 all’esordio in trentino ha sbaragliato tutta la concorrenza tricolore ed internazionale e vinto il gruppo E2SH dove ora è leader

Trento, 2 luglio 2017. Manuel Dondi e CST Sport nel ruolo di superstar alla 67^ Trento - Bondone, sesto round del Campionato Italiano Velocità Montagna e del Campionato Europeo Montagna. Il pilota e preparatore bolognese sulla agile sempre scattante Fiat X1/9 ha attaccato e vinto in gruppo E2SH portandosi in testa alla categoria riservata alle estreme silhouette. L’alfiere CST Sport ha centrato un’altra delle sue vittorie all’esordio assoluto su un tracciato, ma questa volta l’emiliano Campione 2016 ha compiuto un’impresa epica con il tempo di 10’37”67 sui 17,3 Km del tracciato trentino considerato “l’Università della Salita”, dove ha ottenuto il 14° posto nell’assoluta. Dondi ha battuto, non solo la concorrenza nazionale, ma anche gli accreditati avversari protagonisti del Campionato Europeo -“Una grande gioia aver realizzato questo tempo - ha dichiarato Dondi - ero concentrato a prendere il massimo dei punti nell’italiano ma quando ho visto il tempo mi sono reso conto di aver battuto anche i concorrenti stranieri. Sono contento anche se temevo di aver perso del tempo per delle noie al cambio al volante, che mi è spesso rimasto in folle o in scalata inseriva due marce per volta. Ottimo il lavoro delle gomme Avon, sempre performanti anche nei tratti finali. Un grande risultato che condivido con il team e la scuderia, con cui stiamo portando avanti questa stagione pianifi- cata in modo efficace”-. Classifica di gruppo E2Sh: Dondi (Fiat X1/9) in 10'37”67; 2. Michl (Lotus Elise) a 2”83; 3. Vitver (Audi Tt-R Dtm) a 1'06”21; 4. Marchegger (Fiat 500 Bmw) a 1'18”46; 5. Gallina (Jaguar) a 1’29”64. Sfortuna per Luca Ligato su Osella PA 21 EVO Honda, dopo essere stato protagonista assoluto in prova dove aveva ottenuto il 3° tempo in assoluto, il 23enne calabrese Campione in carica di CN, è stato costretto alla resa dopo metà percorso per un guasto meccanico alla frizione -“Stava andando tutto bene e le vettura era perfetta e molto bilanciata. Eravamo in vantaggio come dimostrano gli intertempi - ha spiegato con un pò di rammarico Ligato - purtroppo ho sentito che la frizione slittava e la macchina non riusciva a procedere, ho tentato di continuare ma ho dovuto arrendermi. Le corse sono così…”- Calendario CIVM 2017: 30 aprile 19^ Cronoscalata del Reventino (CZ); 10 maggio 27° Trofeo Lodovico Scarfiotti (MC); 28 maggio 48^ Verzegnis-Sella Chianzutan (UD); 11 giugno 7^ Salita Morano-Campotenese (CS); 25 giugno 56^ Coppa Paolino Teodori (AP); 2 luglio 57^ Trento-Bondone; 16 luglio 60^ Coppa Selva di Fasano (BR); 30 luglio 47° Trofeo Valcamonica (BS); 20 agosto 52° Trofeo Luigi Fagioli (PG); 17 settembre 59^ Monte Erice (TP); 24 settembre 63^ Coppa Nissena (CL); 8 ottobre 35^ Pedavena-Croce D’Aune (BL).

 

 

L’ufficio Stampa

Rosario Giordano

Faggioli scrive la storia con un nuovo record.I trentini Merli e De Gasperi sul podio a Vason

Simone Faggioli continua a scrivere la storia della Trento-Bondone automobilistica, rispettando il pronostico della vigilia ed aggiudicandosi per l’ottava volta consecutiva e la nona assoluta l’edizione numero 67 della competizione con quattro validità. E, lo ha fatto con la determinazione e l’autorevolezza che da sempre lo contraddistingue, portando la sua Norma M20 FC al traguardo di Vason, dopo i tradizionali 17,3 km, dopo soli 9’00”52, prestazione che rappresenta il nuovo record della competizione, migliorando il suo precedente primato di ben 7 secondi e sfiorando l’abbattimento del muro dei 9 minuti. Con questa vittoria il fiorentino Simone Faggioli raggiunge il mitico Mauro Nesti, con 9 affermazioni a testa.
Alle sue spalle il trentino di Fiavè Christian Merli su Osella FA30, all'ennesimo podio nella gara di casa, interpretando al meglio il percorso di gara e  chiudendo a 19 secondi dal trionfatore (9’16”64 il suo tempo). Sul podio sale anche un altro trentino, ovvero il sorprendente Diego De Gasperi su Osella FA 30 Zytek con il tempo di 9’43”13. Seguono nell’assoluta il veronese Federico Liber su Gloria C8P Evo, il pugliese Ivan Pezzolla su Osella PA21 S Evo e il potentino Achille Lombardi su Osella PA 21 S Evo.


Per quanto riguarda le vittoria dei gruppi nel CN 2000 si è affermato Achille Lombardi su Osella Pa 21 S Evo con il tempo di 10’09”61. Nel gruppo GT affermazione per Lucio Peruggini su Ferrari 548 Italia GT3 con il tempo di 10’42”69, ed ancora nel gruppo E1 si è imposto Egidio Pisano su Volkswagen Golf STW con il tempo di 11’20”39.
Straordinaria prestazione prestazione poi per il trentino Giorgio De Tisi, che si aggiudica l’assoluta del Gruppo A alla guida di una Ford Fiesta WRC, stabilendo il tempo di 10’51”27, davanti al bolzanino Rudi Bicciato su Mitsubishi Lancer Evo 9, staccato di 9 secondi e 35 centesimi.
L’assoluta del gruppo N va al trentino d'adozione Antonino Migliuolo alias “O Play” su Mitsubishi Lancer Evo 9 con il tempo di 11’21”50, precedendo la trentina Gabriella Pedroni sulla stessa vettura, con il tempo di 11’33”59, di 12 secondi superiore a quello del vincitore. 

CLASSIFICA GENERALE: 1. Simone Faggioli (Norma M20 FC) tempo record 9’00”52; 2, Christian Merli (Osella FA 30) 9’19”64; 3. Diego De Gasperi (Osella FA 30 Zytek) 9’43”13; 4. Federico Liber (Gloria C8P Evo) 9’55”08; 5. Ivan Pezzolla (Osella Pa 21 Junior B) 10’00”33; 6. Achille Lombardi (Osella Pa 21 S Evo) 10’09”61; 7. Giancarlo Graziosi (Tatuus Formula Master) 10’25”36; 8. Martin Vondrak (Tatuus NT07 Formula Master) 10’26”21; 9. Alessandro Tinaburri (Formula Gloria Light) 10’32”38; 10. Sante Ostuni (Osella Pa 21 Junior) 10’34”11. 

 

L'Ufficio Stampa

PegasoMedia

60. Coppa Selva di Fasano, partono le iniziative

Sabato, 01 Luglio 2017 18:28 Published in Altre Notizie

60. Coppa Selva di Fasano, partono le iniziative

Con la mostra “La Città dei Motori” la FasanoSelva celebra il 70. dalla prima manifestazione e l’edizione numero 60, al via il 16 luglio sul percorso di Selva di Fasano.

 

Fasano, 1 luglio 2017 Una stagione di celebrazioni per la Coppa Selva di Fasano. É l’anno degli anniversari per la Coppa Selva di Fasano, che nel weekend del prossimo 16 luglio sarà al via con l’edizione numero 60. Si compie in questi giorni un anno dagli anniversari a cifra tonda, incominciato giusto 12 mesi fa con il 70. anniversario della corsa alla Selva, gara di velocità su strada nata nel 1946. Oggi, che la FasanoSelva è la 7. dele 12 prove sulle quali è articolato il Campionato Italiano Velocità Montagna, è inutile dire quanto febbrile sia il lavoro organizzativo della Egnathia Corse, chiamata stavolta a un overboost di impegno, oltre quello impiegato per allestire una manifestazione capace di attirare nel weekend di gara ben 50.000 spettatori. La presidente Laura De Mola, impegnata dalla stagione 2008 al comando della A.S. Egnathia, sta per lanciare la prima delle tante iniziative per celebrare adeguatamente una entità storica come la Fasano-Selva: si incomincia domani 2 luglio, con il taglio del nastro alla mostra “La Città dei Motori”. Una città per correre. La città, il suo popolo, i piloti che in 70 anni di attività hanno imparato ad amare i suoi panorami collinari. In poche parole, Fasano-Selva: storia di una leggenda sportiva. É il sottotitolo che presenta molto bene “La Città dei Motori”, mostra fotografica e documentaria promossa da Egnathia Corse, curata dal giornalista Zino Mastro. In 350 fotografie sono ricordate tutte le edizioni della gara, fin dalla prima che prese il via nel 1946, poco dopo la conclusione del secondo conflitto mondiale. Soprattutto quei primi anni, i momenti della grande rinascita nazionale, sono ricordati nella mostra da preziosi documenti originali: reperti dal grande interesse storico provenienti dall’archivio di Luigi Amati, uno degli ideatori della corsa alla Selva, a cura di sua nipote, Ninì Amati Canta. Ma non solo: la storia della Fasano-Selva entra in movimento, in un megascreen che proietta un lungo filmato curato da Gianni Mastro, nel quale rivivono alcune fra le ultime quaranta edizioni della gara. “La Città dei Motori” è realizzata al Palazzo dei Congressi di Selva di Fasano, con la direzione artistica dello Studio VGA (Arch. Veronica Giannandrea, Designer Gianni Trisciuzzi, Arch. Mariantonietta Pepe) e gli allestimenti di Eurograf & c. di Donato Sabatelli. La cerimonia di inaugurazione a Palazzo dei Congressi avrà luogo domani sera, con inizio alle ore 19:00. La mostra sarà visitabile fino al 16 luglio, giornata di svolgimento della 60. Coppa Selva di Fasano, negli orari 18:00 – 22:00 (feriali) e 10:00 – 12:30; 18:00 – 22:00 (festivi). La Fasano-Selva in libreria. Tra le altre iniziative, venerdì 14 luglio, prima giornata della 60. Coppa Selva di Fasano, la Casina Municipale di Selva di Fasano ospiterà in serata la presentazione del volume di Zino Mastro, dal titolo “Fasano Selva... la storia continua – una leggenda sportiva: 2007-2017”. Vip sotto il casco. Ripercorrere in gara le stesse traiettorie di Omar Magliona, vincitore assoluto dell’edizione numero 59, non sarà facile soprattutto per loro, i Vip che anche quest’anno saranno protagonisti del Trofeo loro dedicato: sono i personaggi televisivi, dello sport e della politica che raccoglieranno la sfida lanciata puntualmente da Laura De Mola, accettando di partecipare alla cronoscalata al volante di vetture in regolare allestimento gara. Questo particolare elenco iscritti è ancora coperto dal più assoluto riserbo, come si conviene ai momenti che precedono uno spettacolo nello spettacolo come questo. La presidente della Egnathia Corse, che si occupa personalmente di questo casting tutto particolare, ha promesso anche stavolta presenze di grande richiamo.

 

Ufficio Stampa by Press.net 

LEONESSA CORSE: DOPO IL MARCA ARRIVA IL CAMUNIA

Sabato, 01 Luglio 2017 18:17 Published in Rally

LEONESSA CORSE: DOPO IL MARCA ARRIVA IL CAMUNIA .

Sulle strade venete del CIWrc Gianluca Saresera ottiene un buon terzo posto di trofeo e quinto di classe R2B mentre Parolaro è quarto: il podio è solo rimandato.

Sabato e domenica si corre sulle strade di casa il Camunia Rally: De Cecco-Ravasio ed il navigatore Ghidini porteranno i colori della Leonessa Corse.

 

Brescia- Il Rally della Marca ha portato buoni risultati alla bresciana Leonessa Corse che a Treviso schierava gli equipaggi Saresera-Taufer e Parolaro-Marchioni. Gianluca Saresera che si presentava al via della gara da leader di Trofeo Michelin, ancora una volta ha messo in mostra ottimi parziali farciti dall’impeccabile regolarità che fino ad ora ha fruttato tre arrivi in altrettante gare. Il pilota della Vieffecorse, sulla Peugeot 208 R2B, ha pagato il distacco maggiore sulla prova del Monte Cesen, quella più avversa al driver bresciano. Nota positiva è stata invece la ricerca di nuove soluzioni di assetto che hanno aumentato il feeling dello stesso Saresera con la Peugeot 208. Ora la classifica di Trofeo Michelin vede Saresera occupare la terza posizione con 51 punti. Sempre sugli asfalti veneti ha corso per il Trofeo Suzuki anche il valtellinese Nicolas Parolaro con il colichese Gianluca Marchioni.  Sulla Swift R1B della Gliese, l’equipaggio lombardo ha dato il meglio di sé salvo perdere parecchio tempo a causa del danno ad un trapezio a seguito di un taglio che ha dirottato la piccola vettura giapponese dall’altra parte della carreggiata. Al termine delle prove speciali in programma, il duo ha concluso in 4° posizione di categoria: il podio è solo rimandato. Ora nell’ambito del monomarca Suzuki, Parolaro occupa il secondo posto di Under25 alle spalle di Cogni. Sabato e domenica l’appuntamento sarà casalingo per la Leonessa Corse: a Capo di Ponte andrà in scena il Camunia Rally dove Valerio De Cecco ritroverà la Peugeot 106 N2 di famiglia; al suo fianco siederà Vittorio Ravasio. Nella stessa gara timbrerà l’ennesima presenza il navigatore Sandro Ghidini che affiancherà il camuno Furloni, anch’esso al via in classe N2.

 

L'ufficio Stampa

 Luca Del Vitto 

OGGI PARTE IL 4° CAMUNIA RALLY

Sabato, 01 Luglio 2017 18:01 Published in Rally

OGGI PARTE IL 4° CAMUNIA RALLY

Sono 88 i verificati del rally bresciano che partirà questa sera dalla via Stazione di Capo di Ponte. In programma due prove speciali sul tratto di Berzo-Demo di cui una in notturna.

Domani le restanti otto speciali con Deria, Astrio e Valsaviore. Arrivo con premiazione sul palco alle ore.

 

 

Capo di Ponte (Bs)- Immersa nel cuore della Vallecamonica, la cittadina di Capo di Ponte è pronta ad accogliere gli ottantasette concorrenti che questa sera solcheranno la pedana di partenza del 4° Camunia Rally, gara a carattere regionale organizzata dalla scuderia New Turbomark. Questa mattina si sono svolte presso il quartier generale del Graffiti Hotel le verifiche tecniche e sportive così come lo shake down, l’ultimo banco prova a disposizione degli equipaggi per testare le vetture; sui 2,5 chilometri non cronometrati e facoltativi del tratto tra Ceto e Cimbergo si sono cimentati ben in 45. Solo in due, non si sono presentati alle verifiche pregara: il numero 52 Ramponi-Rubes ed il 75 MiettoZago non prenderanno parte alla sfida così come il numero 82 Corticelli-Tabacco che ha avuto un problema al cambio durante lo shake down e ha già annunciato il prematuro ritiro. In totale dunque, saranno 87 i concorrenti al via. Rispetto all’elenco iscritti ci sono alcune correzioni da apportare: il navigatore della vettura n.11 sarà Mattia Orio, quello della n.23 Morgan Polonioli, quello della 49 Mattia Menegazzo mentre il pilota della n.107 sarà Walter Moscardi. Sarà sfida Tosini-Bondioni?- Nel novero dei favoriti figurano i due locali Luca Tosini e Ilario Bondioni. Tosini, che gareggerà insieme a Roberto Peroglio, quest’anno si è già imposto in una gara della New Turbomark: ad aprile il driver 37enne di Ceto ha vinto il RallyDay 2 Laghi: “Il Camunia è il rally di casa mia - ha detto- e vi è istituito anche il trofeo dedicato a mio padre Pietro: ci terrei in modo particolare a vincerlo. La Skoda R5 della PA Racing l’ho usata solo una volta in occasione del Franciacorta Rally: si trattava di una corsa in circuito e quindi il riferimento è poco attendibile.” Tosini in Vallecamonica ha già vinto ben tre rally: le prime due edizioni del Camunia (2014 e 2015) ed il Rally Aci Brescia del 2016. Il rivale più accreditato di Tosini sarà Ilario Bondioni; da oltre un anno il pilota di Bienno corre sulla Skoda Fabia e può perciò vantare una maggiore conoscenza del mezzo tecnico rispetto all’avversario. Vincitore della Ronde delle Miniere 2016, Bondioni, per tutti “Gilly”, è il campione in carica della serie Lombardia Ronde Cup. “Sono reduce da un ottimo Rally di San Martino di Castrozza –dice Bondioni- dove nella seconda tappa ho rimontato parecchie posizioni trovando un feeling davvero notevole con la Skoda del team DP Autosport. Qui vorrei vincere e sono carico per questa sfida: è dal 2012 che non corro con Maria Panteghini e sarà un piacere tornare a condividere l’abitacolo con lei dopo tutto questo tempo.” Gli orari- La gara partirà questa sera dalla piazza antistante il Comune di Capo di Ponte in via Stazione. Le vetture si dirigeranno verso la Ps1 Berzo-Cevo (ore 18.21) che verrà replicata alle 21.37 dopo un riordino ed un’assistenza: il fascino della notte abbraccerà la corsa che potrà così riassaporare i mitici anni d’oro in cui le gare si disputavano prevalentemente di notte. Deria (5,90 km) e Astrio (6,70 Km) saranno i primi tratti cronometrati del primo giro di domani mentre dal secondo turno di speciali si aggiungerà anche la Valsaviore (9,35 km). La gara terminerà alle ore 17.20 con la premiazione sul palco che sarà allestito nel piazzale dell’Hotel Graffiti.

 

 

L'Ufficio stampa

Luca Del Vitto.

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