Il grande ritorno Ferrari nel mondiale Endurance: presentata la Hypercar 499P
30 ottobre 2022. Nel corso delle Finali Mondiali Ferrari che si sono svolte la scorsa settimana all’autodromo di Imola è stato presentato ufficialmente alla stampa il prototipo Le Mans Hypercar identificato con la sigla “499P” con cui la Ferrari parteciperà nel 2023 al FIA WEC, il Campionato Mondiale Endurance.
Questo campionato ha visto negli ultimi anni un forte aumento di attenzione e di interesse da parte del pubblico e da parte delle maggiori case automobilistiche. Oltre alla Toyota, l’Alpine e la Peugeot (che ha debuttato quest’anno a Monza), già presenti nel WEC, hanno recentemente annunciato la realizzazione di vetture Hypercar: la Honda con il brand sportivo americano Acura, la Cadillac, la BMW, la Porsche e la Lamborghini.
A guardare i blasoni si può quindi affermare che i prossimi anni segneranno un boom per questa tipologia di gare, che nei primi anni ’70 hanno creato dei veri e propri miti, passati anche alla cinematografia. Il primo pensiero per gli appassionati va sicuramente indietro nel tempo: alle epiche sfide della Ferrari contro la Ford e contro la Porsche.
E lo ricordano bene anche gli uomini Ferrari di oggi, che infatti hanno creato una vettura fortemente evocativa dei fasti passati e dei successi sportivi del marchio nelle gare di durata, a partire proprio dalla denominazione: 499P. Diversi celebri bolidi a ruote coperte del cavallino avevano una sigla che li identificava con la lettera P, seguita da un numero rappresentativo della cilindrata. Anche i colori sono fortemente evocativi di alcuni celebri modelli del passato, e si spera altrettanto beneauguranti per le prossime sfide in pista di questa vettura, fortemente proiettata nella tecnologia del futuro, con il grande onere, oltre che onore, di rappresentare un brand che ha vinto 9 volte la 24 Ore di Le Mans, e 22 titoli mondiali.
Storia dell’endurance che per la Ferrari si è interrotta 50 anni fa nelle classi regine, da cui deriva il numero di gara 50 già impresso sulla 499P e che identificherà, con il consecutivo numero 51, le due vetture della squadra Ferrari nelle gare di campionato.
Il prototipo Ferrari rispetta i dettami tecnici previsti dal regolamento della classe Le Mans Hypercar (LMH), che prevede l’utilizzo nel FIA World Endurance Championship di vetture con propulsori ibridi, dotate della trazione integrale e con un peso minimo non inferiore a 1.030 chilogrammi.
Molto forte è l’impegno della Casa nella realizzazione di questo progetto, che ha coinvolto tutte le forze tecniche, professionali e umane, affidandone il coordinamento e la direzione ad Antonello Coletta, responsabile di Attività Sportive GT, con la direzione tecnica di Ferdinando Cannizzo.
Il powertrain ibrido della 499P combina un motore termico, dislocato in posizione centrale-posteriore, a un motore elettrico, sull’asse anteriore.
Il telaio è monoscocca in fibra di carbonio, con sospensioni a triangoli sovrapposti di tipo “push-rod”.
L’impianto frenante integra un sistema di brake-by-wire per consentire il recupero della energia cinetica in frenata da parte dell’assale elettrico anteriore che, dopo essere accumulata in una batteria ad alto voltaggio viene poi utilizzata dal motore elettrico montato sullo stesso assale.
L'unità termica ICE — Internal Combustion Engine - ha una potenza massima a terra, limitata dal regolamento, di 500 kVA/ (680 cavalli) ed è derivata dalla famiglia dei V6 biturbo stradali, con cui è equipaggiata anche la nuova 296 GT3. Il V6 della 499P è sviluppato appositamente per la categoria, che comporta un suo alleggerimento e la funzione “portante” sulla parte posteriore del telaio del prototipo.
La seconda "anima" powertrain ibrido è rappresentata dall'ERS - Energy Recovery System – un motore elettrico di potenza massima pari a 200 kW (272 Cv), montato sulle ruote anteriori, che si ricarica nelle fasi di decelerazione e frenata.
Il pacco batterie, con tensione nominale di 900 Volt, beneficia dell'esperienza maturata in Formula 1 sebbene sia stato sviluppato specificatamente per questo progetto.
Il motopropulsore è accoppiato a un cambio sequenziale a sette rapporti.
Il disegno della 499P è frutto del coinvolgimento del Centro Stile Ferrari, sotto la direzione di Flavio Manzoni, e integra con maestria le necessità stilistiche a quelle tecniche e aerodinamiche, imprescindibili per una vettura che supera abbondantemente i 300 km orari. Ottimo, affascinante e gradevole il risultato finale. Molto elegante la "coda", caratterizzata da una doppia ala orizzontale e da un gruppo ottico continuo orizzontale.
Salvatore Taronno
Foto: ©Ferrari S.p.A.