Il Team Peugeot TotalEnergies ottiene il suo miglior risultato della stagione alla 6 Ore del Fuji!
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6 Ore del Fuji: vince il trio Lotterer - Estre - Vanthoor e mette una seria ipoteca sul titolo piloti. Disastro Ferrari in Hypercar, ma vince in LMGT3
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Al Fuji Speedway Alex Lynn e la Cadillac strappano l’Hyperpole ai padroni di casa della Toyota
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Questo fine settimana il penultimo round del FIA WEC in Giappone
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6 Ore del Fuji: il Team Peugeot TotalEnergies cerca di uscire dall'ombra nel Paese del Sol Levante
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Giornata epica per la Ferrari: vince anche nel WEC sul Circuit of the Americas
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FIA WEC: al Circuit of The Americas Ferrari conquista l’Hyperpole e la prima fila
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Il FIA WEC riprende negli Stati Uniti questo fine settimana con la sfida sempre più cruciale tra Porsche, Toyota e Ferrari
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Una 24 Ore di Le Mans tutta di rimonta per Rovera su Ferrari
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Kevin Estre e la Porsche Penske conquistano una combattutissima Hyperpole a Le Mans
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La 24 Ore di Le Mans è ufficialmente iniziata per il Team Peugeot TotalEnergies!
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Il Team Peugeot TotalEnergies è pronto per la grande sfida della 24 Ore di Le Mans
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Mondiale Endurance, Rovera si proietta su Le Mans dopo Spa
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La Porsche Hertz Team JOTA vince una tormentata 6 Ore di Spa
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Colpo di scena: Ferrari penalizzata a Spa, partirà in fondo alla griglia delle Hypercar, Porsche in pole position
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Ferrari conquista l’Hyperpole a Spa con tante Porsche in agguato
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Rovera ritorna nella “sua” Spa su Ferrari nel Mondiale Endurance
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Le Ferrari alla prova del nove sul circuito di Spa Francorchamps
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6 Ore di Imola: La PEUGEOT 9X8 2024 conquista i primi punti Team Peugeot TotalEnergies
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Tripletta Ferrari alle qualifiche della 6 Ore di Imola
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Il Team Peugeot TotalEnergies non soddisfa le aspettative nelle qualifiche in Italia
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Rovera a Imola con la Ferrari 296 per il secondo atto del FIA WEC
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HIGH CLASS RACING E AF CORSE VINCONO IL THRILLER DI BARCELLONA
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Con la presentazione ufficiale della 6 Ore di Imola si apre la stagione 2024 dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari
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FIA WEC 6 Ore di Imola: elenco iscritti e programma
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Rovera si proietta nel FIA WEC 2024 con la Ferrari 296 in Qatar
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Paolo Rignanese

Paolo Rignanese

NEBROSPORT IN TOP 3 AL 1° SLALOM CALDARO-APPIANO

Lunedì, 15 Ottobre 2018 22:26 Published in Slalom

NEBROSPORT IN TOP 3 AL 1° SLALOM CALDARO-APPIANO

 

 

Sant’Angelo di Brolo, 15 ottobre 2018 – Una giornata da ricordare per la scuderia Nebrosport, assoluta dominatrice della due giorni della prima edizione dello Slalom Caldaro-Appiano

disputatasi nel weekend del 13 e 14 ottobre 2018. La compagine santangiolese è infatti riuscita a rientrare nella top 3 finale della gara trentina, rendendosi grande protagonista.

 

Il pizzaiolo volante Antonino Scolaro, al volante di Elia Avrio, ha disputato una prova superlativa, andando a conquistare il 3° posto nella classifica assoluta e la vittoria della classe E2 SC 1600 e del gruppo E2 SC.

 

Scuderia Nebrosport

 

Un contatto frena Rovera sul più bello a Le Castellet

Incredibile finale nella Porsche Carrera Cup France per il giovane talento varesino, che rompe un braccetto dello sterzo proprio nel duello decisivo per il titolo ed è terzo assoluto dopo una stagione ricca di vittorie e risultati prestigiosi anche nell'omologo monomarca italiano: “Siamo sempre stati ai vertici e solo sul filo di lana non si è concretizzato, ma abbiamo il passo giusto per tornare più forti di prima”

 

 

Varese. Si è concluso lo scorso weekend a Le Castellet con un comunque prezioso terzo postoin classifica generale l'esperienza di Alessio Rovera nella Porsche Carrera Cup France 2018. Nell'appuntamento decisivo per il titolo, per il quale il giovane talento varesino era in piena lotta, proprio nel duello finale con il diretto rivale un contatto fra le rispettive 911 GT3 Cup ha danneggiato un braccetto dello sterzo dell'auto del campione italiano 2017, che a quel punto è stato costretto a rallentare. Dopo il quarto posto ottenuto al sabato in gara 1, Rovera si giocava tutto domenica nell'ultima gara 2 stagionale, nella quale avrebbe dovuto completare la rimonta dalla terza fila. L'operazione stava riuscendo alla perfezione grazie a due spettacolari sorpassi messi a segno dall'alfiere dello Tsunami Racing Team nelle prime tornate. Poi lo sfortunato tentativo nel duello decisivo che nelle fasi finali lo ha messo fuori dai giochi per il titolo e lo ha costretto prima a rallentare e poi, nonostante i danni riportati, a tagliare il traguardo onorando fino in fondo il monomarca francese, concluso dunque al terzo posto dopo la seconda posizione ottenuta nell'omologo monomarca Porsche italiano.

Una stagione nella quale in definitiva a Rovera è mancata solo un pizzico di fortuna nel finale, perché competitività e velocità sono state all'altezza e l'efficace lavoro intrapreso insieme alla squadra sull'ultima generazione del modello 991 della 911 GT3 Cup, sul quale era all'anno d'esordio, è stato ampiamente ripagato da tre vittorie (gara 1 a Spa e Barcellona e gara 2 a Digione), cinque podi e due pole position nella Carrera Cup France e da cinque vittorie (gara 2 a Imola, gara 1 e 2 a Le Castellet in maggio e gara 1 e 2 a Misano) e quattro pole position nella Carrera Cup ItaliaUn bottino super che nel complesso diventa di otto vittorie, cinque podi e sei pole position negli undici appuntamenti disputati nel 2018 (per un totale di 16 qualifiche e 21 gare).

 

Rovera commenta così alla luce del weekend vissuto a Le Castellet: Abbiamo provato a vincere il titolo francese fino all'ultimo. Ci è mancato davvero poco perché con quella manovra di sorpasso eravamo riusciti a sorprendere l'avversario. Purtroppo nel contatto abbiamo riportato il danno e quindi non possiamo che accettare il verdetto finale. In definitiva in questo ultimo weekend ci era mancato qualcosa in gara 1 piuttosto che in gara 2, dove ci giocavamo il tutto per tutto e quindi certe conseguenze le puoi mettere in conto. Sinceramente non abbiamo ancora compreso bene come mai sabato non tutto abbia funzionato al meglio come al solito. Comunque con il team abbiamo vissuto una stagione esaltante e condotta sempre ai vertici negli appuntamenti disputati. Solo sul filo di lana non si è concretizzato un titolo, al contrario di quanto accaduto lo scorso anno, ma la competitività non ci è certo mancata. Accettiamo i verdetti della pista con serenità e con la consapevolezza di avere il passo giusto e ulteriori motivazioni per tornare più forti di prima.

Giovanni Loffredo: Il FIA Hillclimb Masters conclude un 2018 da 10 e lode
 
 
Apparizione positiva per il pilota Salernitano Re D'Italia ART Giovanni Loffredo, impegnato al FIA Hillclimb Masters che quest'anno è andato in scena in Italia, nello stupendo scenario della città di Gubbio. L'esperto Campano della Tramonti Corse ha ben impressionato nel raggruppamento di appartenenza, dimostrando una netta crescita nel fine settimana, dopo l'ottima stagione disputata nel CIVM con il titolo Italiano conquistato qualche settimana fa. Emozioni intense nel corso dell'ottima manifestazione venuta fuori, anche grazie ad una grande organizzazione e ad un tributo ai piloti da ricordare da parte del pubblico e non solo.
 
Con una sola salita al sabato, il Salernitano non ha comunque deluso le aspettative svolgendo un ottimo lavoro nella giornata di domenica, con tre salite che hanno di fatto inserito Loffredo davanti a tante vetture di raggruppamento superiore di ogni nazione. In questo caso la Mini Cooper JCW della DP Racing, con il regolamento del Masters è stata inserita nel gruppo OPEN TCGT, con il pilota Loffredo che ha mostrato i denti a vetture con preparazioni superiori, vista la presenza anche di vetture E1 e non solo. Alla fine della manifestazione Giovanni Loffredo è risultato nella top 20 del raggruppamento di appartenenza, a testimonianza di una gara ben affrontata.
 
Giovanni Loffredo: "Concludere la stagione con un evento del genere, per noi è motivo di grande orgoglio. Siamo partiti con la voglia di goderci a pieno questa festa e rappresentare al meglio il TEAM Italia, straordinaria inoltre la cornice tra sabato sia sul percorso e alla presentazione delle nazionali, e sia domenica in gara. Fantastico ricevere così tanto calore dai presenti a bordo strada, è stata un'esperienza veramente di alto livello. Questa gara è stata sicuramente il giusto premio per noi e per tutti quelli che hanno creduto nel nostro progetto di questa annata straordinaria. Come non ringraziare Re D'Italia ART, nostro instancabile Partner che è stato al nostro fianco. La DP Racing con il patron Claudio De Ciantis per averci fornito una signora auto e Roberto Paolucci e LM Tech di Maurizio Lombardo per il loro instancabile lavoro, che ci hanno consentito di esprimerci al massimo e coronare una stagione fantastica."
 
Foto: Acisport(Si prega di citare la fonte)
 
Ufficio Stampa Giovanni Loffredo

Enrico Zandonà non sbaglia un colpo Suo anche lo «Slalom Caldaro Appiano»

 

 

Se il buongiorno si vede dal mattino il neonato «Slalom Caldaro Appiano» è destinato ad avere lunga vita. La prima edizione, che si è svolta ieri su una parte, lunga quasi tre chilometri, della strada che da Appiano conduce al Passo della Mendola, ha portato sul tracciato oltre sessanta piloti, un numero davvero elevato per una prima edizione, e migliaia di spettatori, che hanno affollato ogni spazio disponibile per il pubblico.
Per quanto concerne la classifica finale, a primeggiare è stato ancora una volta Enrico Zandonà sulla rossa Formula Reynard 883, capace di infilare tre salite quasi identiche, che gli sono valse 118,16, 118,46 e 118,13 punti (quella che fa classifica), tutte inarrivabili per gli avversari. Il formidabile binomio veronese si è destreggiato con la consueta precisione sul nuovo tracciato, ma non è stato da meno il secondo classificato, Roman Gurschler su Fiat 500 Bmw, che ha chiuso a 9.17 punti di distacco dal vincitore, grazie ad una seconda manche da 127,30. A completare il podio il messinese, residente in Svizzera, Antonino Scolaro su Elia Avrio, che ha piazzato la zampata nell'ultima prova (128,60), sufficiente per mettersi dietro il trentino Thomas Pedrini su Radical Prosport (130,49) e il meranese Markus Gasser su Radical SR4 (130,55). Fra le vetture a ruote coperte, detto del secondo posto dello scatenato Gurschler, va menzionata anche l'ottima sesta piazza di Rudy Bicciato (Mitsubishi Lancer Evo), che ogni tanto, fra una gara del Civm e l'altra, si concede un diversivo fra i birilli, confermando puntualmente le proprie doti. È riuscito a tenersi dietro anche l'Osella PA21 Jtb di Lutz Spitaler, settima con 135,54 punti. Marco Riboni su Fiat 127 è ottavo assoluto e primo nel gruppo E1, completano la top ten Damiano Furnari (Fiat 126 Proto) e Filippo Gennari (Renault Clio Rs), secondo nel gruppo E1. Dietro a Bicciato, il secondo nel gruppo A è invece Kevin Lechner (Bmw M3), undicesimo assoluto. Vanno poi menzionate le prove di Cristian Grimaldi (Renault 5 Gt Turbo), che svetta nel gruppo S, e di Dennys Adami (Bmw M3), il migliore nel gruppo N.
La prima edizione va dunque in archivio con la soddisfazione di Adige Sport e Safety Staff, che hanno collaborato nell'organizzazione di questo slalom, mettendo i piloti nelle condizioni ideali per divertirsi e fornendo al pubblico un prezioso servizio navetta, che ha permesso di muovere senza fatica migliaia di persone da Appiano al tracciato.

Ottimi risultati per i piloti RO racing al Circuito internazionale del Volturno.
 
 
 
Limatola (BN) 14 Ottobre 2018 
In occasione del 1º Motor Day organizzato dalla Scuderia Testa Corse, gara Slalom svoltasi in due Manche cronometrate. 
Ottimi riscontri per i porta colori RO racing, vince la classe N 1400 a bordo di una Peugeot 106 Rally, il giovane melfitano Giuseppe Poppa, appena arrivato in Scuderia riesce a regalare un bel successo e mettere in evidenza il suo talento.
Ottimi riscontri anche per Felice Rosa, per l'occasione impegnato a testare la nuova Peugeot 106 rally n1600, nata nella sua officina, il pignolese riesce subito a far bene, si aggiudica il 2º posto di classe.
Podio anche per il bravo Laviero Pacilio, a bordo della sua fida Renault Clio Williams N2000 si impone al il 2º posto di classe. 
 
 
 
Comunicato stampa 
Scuderia RO racing 

Sfortunato epilogo tricolore per Christopher Lucchesi: al “Due Valli” un guasto gli ferma la corsa al full di allori

Il giovane lucchese ha chiuso la sua prima stagione tricolore con la delusione del ritiro per rottura di un semiasse, dopo cinque prove di una gara condizionata da noie al cambio già dalle prime battute. L’esito finale parla comunque di un secondo posto finale nella categoria R-GT.

 

 

15 ottobre 2018

Christopher Lucchesi ha chiuso con una delusione il Campionato Italiano Rally, la cui ultima gara si è disputata nel fine settimana passato nel contesto del 36° Rally Due Valli, a Verona

Lucchesi Junior, al via con l’Abarth 124 rally di Bernini Rally, affiancato dal copilota Marco Pollicino, dopo il poker di successi in categoria R-GT ed ovviamente anche nell’Abarth 124 rally Selenia International Challenge,

tornava in gara da una pausa che durava dallo scorso maggio, Rallye Isola d’Elba, cercando di chiudere con un full di allori, una speranza vanificata dal ritiro durante la quinta prova speciale del rally scaligero, per la rottura di un semiasse. 

Il portacolori della Scuderia Rally Revolution, aveva avviato al meglio la competizione andando al comando della categoria GT, pur dovendo riprendere in mano ed a mente tutti gli equilibri smorzati dalla lunga assenza dalle corse e nonostante anche noie al cambio, palesate già dalla seconda prova speciale. Il cambio durante la quarta prova si è bloccato nelle marce alte, costringendo Lucchesi jr. ad un “lungo” con conseguente perdita della leadership, prima appunto del ritiro arrivato dopo la successiva.

La stagione di Lucchesi jr. e del suo copilota Marco Pollicino si è dunque concluso con “l’argento” nella categoria R-GT delCampionato Italiano Rally ed anche nel Abarth 124 rally Selenia International Challenge italiano.

 “L’unico momento grigio della stagione – commenta Lucchesi -  è arrivato nel momento in cui proprio non doveva affacciarsi. La gara si era avviata bene, andando in testa alle categoria GT, ma anche subito in salita, il cambio ci ha sempre fatti dannare, prima di fermarci per un semiasse rotto. Abbiamo dovuto buttare al vento quella che sinora era stata una stagione perfetta, mi dispiace molto per i partner che ci hanno supportato, per la mia famiglia che mi ha dato un sostegno importante in tutto ed ovviamente per la squadra di Michele Bernini, cui sicuramente questo ritiro brucia forte come a noi, per quanta passione ci ha messo organizzando questo nostro programma sportivo. Peccato, perché potevamo davvero raggiungere un risultato importante per questa mia prima stagione tricolore, che si è rivelata comunque una bella scuola di sport e di vita e che consiglio davvero a tutti i giovani che come me vogliono dare un senso compiuto alla loro passione nel motorsport”.

 

FOTO  L. D’ANGELO

 

#CIRally

#Rally  

#Abarth124GT  

#Abarth   

#abarth_official  

#abarth_italia_official

 

 

UFFICIO STAMPA

MGTCOMUNICAZIONE

BOSCO MANCA L’IRIDE IN UN WEEK END DA SUPERSTAR.

Lunedì, 15 Ottobre 2018 08:52 Published in Altre Notizie

BOSCO MANCA L’IRIDE IN UN WEEK END DA SUPERSTAR.

 

 

E’ mancata solo la vittoria nel Finale per coronare il week end perfetto di Luca Bosco nell’ambito della International ROK Final, che si è disputata questo week endsul tracciato South Garda di Lonato (BS). Il driver italiano del Team Manetti Motorsport è da tempo una “vecchia conoscenza” della serie Vortex in quanto già terzo nella finale internazionale 2016 nella categoria Mini ROK e vincitore l’anno scorso della Junior ROK. Proprio in virtù di questi ottimi risultati ottenuti nel recente passato,Bosco si presentava ai nastri di partenza della nuova categoria Super ROK con tutte le chance di poter bissare il titolo. Grazie all’ottimo supporto tecnico garantito dal suo mentore Alessandro Manetti e al materiale fornito da Tony Kart, Bosco iniziava subito il week end nel modo migliore facendo segnare il miglior tempo su 31 piloti iscritti. Nelle successive tre manche di sfida, Bosco confermava il suo ottimo stato di forma andando a conquistare la vittoria in due e la piazza d’onore nella terza, guadagnandosi così di diritto lo start in Finale dalla pole position. Nell’attesissima Finale Bosco scattava bene mantenendo la testa nei primissimi giri per poi perderla a vantaggio del rivale Machado e scalare terzo nella seconda metà della manche a vantaggio di un aggressivo D’Abramo. Proprio a tre giri dal termine però il pilota del Team Manetti Motorsport conquistava nuovamente la seconda piazza, che manteneva poi sino alla bandiera a scacchi. Un secondo posto finale indubbiamente di grande prestigio che avrebbe potuto essere, come sostenuto a fine gara dal suo team manager/coach Manetti, una nuova vittoria internazionale per un pilota che negli ultimi tre anni ha sempre dimostrato, in ogni categoria, di essere un top driver.

Luca Bosco:“E’ ovvio che arrivare secondi in una manifestazione così importante e dopo essere sempre stati primi è indubbiamente un po’ frustrante. Essere però sempre stati davanti da un lato però riempie di orgoglio sia me che il team per tutti i sacrifici che sono stati fatti quest’anno per poter essere al via di certe competizioni. Devo ringraziare Tony Kart, Manetti, tutti i meccani che hanno davvero dato il massimo per portarmi dove sono ora. Orgoglioso di loro e voglioso di potergli presto regalargli una vittoria di prestigio.”

Luca Bosco si appresta ora a prepararsi al meglio per il Trofeo Delle Industrie in programma, sempre a Lonato, fra due weekend.

Per maggiori info visitate il sito: www.lucabosco.com

Finale tricolore esaltante per Gianluca Tosi: ottavo assoluto al “Due Valli” di Verona

Il pilota reggiano, affiancato da Alessandro Del Barba, è tornato nel Campionato Italiano Rally, debuttando su una Ford Fiesta R5, seconda esperienza con una vettura di quella categoria, sfociata con un risultato di prestigio.

 

 

15 ottobre  2018

Gianluca Tosi ha decisamente scritto un altro importante capitolo della propria carriera sportiva, lo scorso fine settimana, al 36° Rally “Due Valli” a Verona, ultima prova del Campionato Italiano Rally.

Il pilota reggiano portacolori di  Movisport, affiancato ovviamente dal fido copilota Alessandro Del Barba, ha colto un interessante ottavo posto assoluto debuttando su una Ford Fiesta R5 e scendendo per la prima volta in campo alla gara scaligera.

Gara nuova, vettura nuova ed un contesto estremamente competitivo quanto anche “caldo”, quello che Tosi e Del Barba trovato, al quale hanno avuto l’approccio sia mentale che fisico ed anche tecnico, perfetto, con il solo obiettivo di provare e provarsi in uno scenario in grado di dare molte indicazioni.

Per Tosi e Del Barba, che quest’anno nel “tricolore” avevano corso soltanto al Rally del Ciocco come test con la loro Renault Clio R3, per poi impegnarsi nell’IRCup, questa di Verona era la seconda esperienza con una vettura di categoria R5, il debutto con tale tipo di vettura avvenne lo scorso maggio al Rally Appennino Reggiano, purtroppo terminato anzitempo per incidente alla guida di una Hyundai i 20 R5. L’esito di questa nuova esperienza é stato tutt’altro, portando i reggiani sotto i riflettori della prima scena.  

GIANLUCA TOSI: “L’obiettivo era arrivare nei dieci dell’assoluta e ce l’abbiamo fatta. Era tutto nuovo, macchina, gara, sulle prime prove davvero non sapevo dove ero e . . . cosa facevo! Poi pian piano abbiamo preso ritmo e fiducia. L’Erreffe ci ha dato una grande vettura, questa di Verona è proprio una grande gara, belle prove, gli avversari andavano davvero forte, il Campionato Italiano ha decisamente un alto livello competitivo. Siamo felici di aver còlto questo risultato, è stata dura, fisicamente perlomeno io sono distrutto, ma ripeto, siamo felici di cosa abbiamo ottenuto!”.

 

 

Foto BETTIOL

 

#Rally  #Movisport  #CIRally

 

UFFICIO STAMPA

MGTCOMUNICAZIONE

1^ COPPA FARO UN SUCCESSO PER IL RITORNO DELLE CORSE A PESARO

Domenica, 14 Ottobre 2018 19:52 Published in Salite

1^ COPPA FARO UN SUCCESSO PER IL RITORNO DELLE CORSE A PESARO

 


Grande successo per la 1^ edizione della Coppa Faro, la gara nazionale di velocità in salita per Autostoriche, che dopo 48 anni ha riportato lo spettacolo dei motori sulla Panoramica San Bartolo a Pesaro. Come abbiamo ampiamente riportato durante questo week end di grande spettacolo, anche attraverso le dirette streaming, la gara pesarese si è rivelata combattuta ed impegnativa oltre che per il tracciato, che se pur breve è risultato impegnativo, anche per alcune problematiche del manto stradale, che per ragioni di sicurezza hanno indotto lo Staff della “P&G Racing” a ridurre il percorso di alcuni metri.

 

 

Il primo ad iscrivere il proprio nome nell’Albo d’Oro della “nuova” Coppa Faro è il Campione Europeo Uberto Bonucci, il driver toscano con la sua Osella PA9 B.M.W. by Armaroli, ha ipotecato la vittoria fin dalle prove di sabato. Sul secondo gradino è salito Giuliano Loris Peroni, il fiorentino anche lui “vecchia” conoscenza degli appassionati, con la sua rossa Osella PA3, ha confermato il pronostico delle prove. Terza piazza per il pilota di Osimo Antonio Angiolani, in gara con la stupenda March F.3. Ha onorato la “sua” gara Alessandro Rinolfi, come di consueto con una performance di rilievo, supportato dalla sua piccola ma grintosissima Morris Mini Cooper di 1.300 cc. ha ottenuto la 14^ posizione assoluta, vincendo la Classe 1.300 e piazzandosi secondo nel Gruppo 1-F, che ha visto l’affermazione della Jaguar E Type di Vittorio Mandelli. Buona anche prestazione dell’altro pilota

 

 

pesarese al via, Roberto Domenichelli, per la prima volta al volante della Peugeot 205 Rally, dimenticata in fretta la sbavatura delle prove, si aggiudica il gradino più alto della Classe 1.400, oltre al terzo posto nel Gruppo “4-J2”. La “dynasty” Bonucci conquista anche la quarta piazza assoluta con Andrea, fratello minore del vincitore, al via con la Olmas-Alfa Romeo Sport Nazionale. Quinto posto per Brando Motti (Porsche Carrera RS), il driver della Scuderia Bologna, ha preceduto la gemella in versione “SC” del torinese Giorgio Tessore. Settima piazza per la Symbol–SN di Dino Valzano. All’ottavo posto troviamo Mario Sala, con la “sua” Sala Special F.3, che precede la B.M.W. M3 di Francesco Menchinelli,autore di una prestazione di rilievo. Chiude la Top ten Andrea Baroni con la Porsche 911 SC del Grupo GT classe 2.500.

 

 

L’Assessore al Benessere Mila Della Dora, il Presidente dell’Ente Parco San Bartolo, Davide Manenti, che coadiuvati dalla Direttrice di ACI Pesaro-Urbino Dott.ssa Antonella Mati e dal Presidente di Terra di Piloti e Motori Ingegner Alberto Paccapelo, dopo aver premiato i piloti, hanno rinnovato fin da ora il loro appoggio ad Alessandro Rinolfi ed allo Staff della P&G Racing, per la Coppa Faro… 2019.

 

Roberto Saguatti
Addetto Stampa COPPA FARO

OTTAVO TEMPO PER UN MICHELE FATTORINI ANCORA CON PROBLEMI ALL’OSELLA E QUARTO POSTO DI GRUPPO PER MARCO SBROLLINI. DIGNITOSI ADOLFO BOTTURA E VINCENZO OTTAVIANI. SOLO UNA PUNTA DI AMARO PER I RISULTATI NEL BILANCIO COMUNQUE POSITIVO PER LA SPEED MOTOR ALLA FESTA DEL FIA HILL CLIMB MASTER 2018 DI GUBBIO

 

 

GUBBIO - Una bella esperienza comunque, quella del Fia Hill Climb Master 2018 a Gubbio, per i piloti della Speed Motor che hanno indossato l’azzurro del team Italia, anche se i risultati hanno lasciato una punta di amaro sul tracciato del trofeo “Luigi Fagioli”, ridotto per l’occasione a 3310 metri. Ancora problemi per Michele Fattorini con la sua Osella Fa 30 Zytek: il 28enne di Porano è salito soltanto nella prima delle tre manche di gara, impiegando 1’22”73, che lo poneva al quinto posto assoluto, poi il suo tempo è stato l’ottavo della domenica, ma non è certo questo il punto. “Inconvenienti di natura elettrica che non riusciamo a risolvere – ha commentato un Michele Fattorini in preda allo scoramento – e seppure la vettura sia comunque andata forte, non rispondeva nella misura che ci attendevamo, per cui abbiamo preferito evitare le due salite successive per il timore di rompere qualcosa. Ora procederemo con l’ennesimo controllo stagionale su questa macchina”.

 

 

Sesto posto in gruppo CN – e quinto nella classe 2000 – per Adolfo Bottura con la Ligier Js 51: la manche migliore del trentino, quella valida ai fini della classifica, è stata la seconda in 1’34”90, mentre la prima e la terza sono andate in fotocopia, con 1’37”29 al mattino e 1’37”43 al pomeriggio. “Rimarrà pur sempre un fine settimana strepitoso – ha dichiarato Bottura – perché essere entrato a far parte della “nazionale” è stato motivo di grande soddisfazione, peraltro in un contesto reso ulteriormente bello dagli organizzatori, che hanno trasformato il Fia Masters in un evento sotto tutti i profili. Ottimo il lavoro del nostro capitano, Fiorenzo Dalmeri e contenti anche i piloti stranieri, che si sono distinti per la loro cordialità. Per ciò che riguarda la mia prestazione, ho avuto qualche noia con la carburazione e se al mattino non c’erano le condizioni ottimali a causa del clima più fresco, nel pomeriggio ha provveduto il filler sparso sull’asfalto a limitare la mia prestazione, altrimenti avrei potuto far meglio di quanto realizzato nella seconda manche”.

 

 

Podio sfiorato, nel gruppo Open Tcgt, per Marco Sbrollini con la Lancia Delta Evo: il pilota marchigiano non ha forzato la prima manche (1’39”24, comunque terzo tempo di raggruppamento), poi si è ripresentato con le gomme nuove e alla prima curva dopo la partenza si è scomposto, andando leggermente fuori pista con la ruota posteriore sinistra e alzando il tempo fino a 1’41”91. Al terzo tentativo, con obiettivo 1’36”, Sbrollini ha stoppato il cronometro a 1’37”47, quarto tempo di raggruppamento. “Sono andato un po’ sotto le aspettative – ha precisato Sbrollini – perché i “postumi” della botta di Pedavena, con gli effetti sulla scatola dello sterzo, si sono ripresentati all’improvviso e anche la piccola escursione in avvio della seconda gara è la diretta conseguenza di ciò: il volante era diventato molto impreciso. Ho fatto 1’37”47 in gara 3, ma c’erano le condizioni per scendere anche sensibilmente, per quanto la contentezza della partecipazione al Masters mi rimaga tutta”.

 

 

Dignitosa anche la prestazione di Vincenzo Ottaviani su Citroen Saxo, sempre nel gruppo Open Tcgt: 1’53”19 nella terza manche di gara, dopo l’1’54”40 e l’1’56”60 delle due precedenti. “Un piccolo fastidio al motore mi ha impedito di scendere fino a 1’50”, che era il mio grande obiettivo – ha detto Ottaviani - ma al di là dell’aspetto puramente agonistico questo fine settimana rimarrà per me indimenticabile: da puro appassionato, che correva inizialmente solo la gara di casa a Popoli, mi sono ritrovato inserito nell’olimpo europeo dei cronoscalatori. E poi la straordinaria parata di sabato: un’emozione indimenticabile. Essere arrivato a questo mi ripaga dei tanti sacrifici sostenuti e conclude un’annata senza dubbio positiva. Grazie alla Speed Motor e al presidente Tiziano Brunetti per l’opportunità che mi è stata offerta”.

 

 

Vetrina doverosa per Gianni Urbani, eugubino doc: il portacolori della Speed Motor è stato l’ambasciatore della situazione al volante della sua Osella Pa 21/S Honda, con la quale ha recitato il ruolo di apripista per i prototipi. Chiosa finale del presidente, Tiziano Brunetti: “Non abbiamo conquistato l’alloro come avvenuto nel 2014 (terzo posto assoluto per Paride Macario n.d.a.), ma è pur vero che siamo stati protagonisti attivi di una eccezionale kermesse, con quattro piloti in azzurro e un quinto, Urbani, che moralmente era in gara anche lui. Nel secondo posto dell’Italia alla “Nations Cup” c’è quindi anche il nostro contributo: quanto basta per chiudere la parentesi con un sorriso”.

 

14 ottobre 2018

 

 

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