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Paolo Rignanese

Paolo Rignanese

Merli conquista il Fia Hill Climb Master a Gubbio

Domenica, 14 Ottobre 2018 19:16 Published in Salite

Merli conquista il Fia Hill Climb Master a Gubbio

(DOMENICA 14 OTTOBRE 2018)

 

 

Christian Merli al volante dell’Osella FA 30 Zytek LRM domina il FIA Hill Climb Masters 2018 nellacronoscalata Gubbio – Madonna della Cima. Due le manche di prova e tre quelle di gara. Oggi, il portacolori del Team Blue City Motorsport ha vinto le tre salite in programma migliorando il suo crono ad ogni passaggio. Chiude una straordinaria stagione con un’altra vittoria. È Campione Europeo, Campione italiano Velocità in Montagna e conquista l’ambitissimo titolo Master Fia 2018. Gran lotta con Faggioli che sale sul secondo gradino del podio.

L’emozione di Christian

“Non so se è un sogno. Eccezionale. Una grande ciliegia sulla torta dopo una stagione fantastica. Non riesco ancora a crederci. È andato tutto per il verso giusto assieme ad un team incredibile. Oggi? Questa mattina era fresco e non ho pilotato nel primo tratto come avrei voluto. Qualche lieve errore nel secondo passaggio ed infine, grazie ad Avon che ci ha fornito gomme morbide, abbiamo staccato un tempo fantastico. Sono contentissimo. Che anno ! Faccio fatica a crederci. Dopo tanti sacrifici siamo stati premiati”.

 

 

Gubbio e il Fia Hill Climb Master 2018

Per la prima volta la prestigiosa città medievale è stata lo scenario del grande evento con le star europee delle cronoscalate. Avvenimento che ha visto in gara ben 22 nazioni europee e 169 piloti provenienti da tutta Europa.

Le prove

L’Olimpiade delle gare in salita, con cadenza biennale, è iniziata sabato con la prima manche di prove, dove è stata subito lotta tra i big. Faggioli con la Norma M20 FC stacca il miglior tempo del tracciato lungo 3,310 chilometri in 1’21”84. Merli è a 0”65. Al pomeriggio la seconda sessione di prove. Miglior tempo per il neo campione italiano ed europeo 2018 con Faggioli secondo.

La gara

Questa mattina la prima delle tre manche di gara. Evento fantastico con piloti provenienti da tutta Europa, ma in vetta c’è sempre l’Italia con Merli che chiude in 1’18”48. Faggioli parte a testa bassa, ma và in testacoda e danneggia l’ala posteriore. In Gara 2 Christian è sempre leader. Abbassa ulteriormente il tempo di 0”19 e Faggioli chiude secondo. Terza manche di gara. Merli conquista la terza vittoria della giornata con un fantastico 1’17”85. Faggioli è secondo a 0”72.

Il podio

1° Merli (Osella FA30 Zytek LRM) con il miglior tempo in 1’17”85, 2° Faggioli (Norma M20 FC) a 0”72, 3° Petit (Norma M20 FC) a 2”05

 

il CEFALUDESE ANGELO LOMBARDO (PORSCHE) SVETTA NELLA PIOGGIA al santuario

Numerosi titoli italiani e siciliani consegnati nella Cronoscalata Cefalù-Gibilmanna, decima ed ultima tappa per il Civsa 2018. A completare l’ideale podio alle spalle di Lombardo, l’altro locale Piero Vazzana (Porsche 911 Sc) ed il messinese Salvatore Caristi (Fiat 128). E’ sfortunato il milanese Marelli, ma tricolore nel 4° Raggruppamento. Il bolognese Gallusi (Porsche) vince il 3° gruppo, il cosentino Pezzullo ed il lombardo Fiume sono tricolori di classe

 

 

Cefalù (PA), 13 ottobre - La Cronoscalata del Santuario 2018, decima e conclusiva tappa del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche by AciSport, ha finalmente emesso i suoi verdetti. Nella magnifica cornice di Cefalù, “Perla del Tirreno” e patrimonio Unesco, al cospetto di un tripudio di folla festante accalcata in Gara 1 sui 7,950 km del tracciato, numerosi titoli italiani e siciliani hanno trovato il nuovo padrone, come pronosticato già alla vigilia. La pioggia ha comunque scompaginato i piani dei piloti in Gara 2, dichiarata “bagnata’” dal direttore di manifestazione Lucio Bonasera e dal suo aggiunto Massimo Minasi nelle fasi iniziali della sezione dedicata alle auto Moderne.

Ad aggiudicarsi l’ideale vittoria assoluta al culmine di un weekend a tutto motore è stato forse un po’ a sorpresa ma con pieno merito il rallysta cefaludese Angelo Lombardo, velocissimo e concentrato al volante della Porsche 911 Sc preparata da Mimmo Guagliardo. Il portacolori della Island Motorsport ha certo approfittato della poca fortuna di cui ha goduto in Sicilia il milanese Walter Marelli, leader dopo la prima manche cronometrata, ma poi costretto al ritiro in Gara 2 a causa di una toccata che ha tolto dai giochi la sua Osella PA 9/90 Bmw di Bologna Squadra Corse sotto la pioggia. Marelli si è comunque aggiudicato lo stesso la vittoria nel Campionato italiano di 4° Raggruppamento ed in classe JR BC2000.

 

 

Angelo Lombardo, il quale ha chiuso la sua prestazione con tempo complessivo  di 11’12”53, imponendosi qui a Cefalù nel 3° Raggruppamento, ha preceduto al traguardo il rallysta idolo di casa Piero Vazzana, presidente del Comitato “I Normanni” promotore della Cronoscalata del Santuario, in sinergia con l’Automobile Club Palermo e il Comune di Cefalù. L’alfiere della Real Cefalù , alla guida della Porsche 911 Sc della Spm Palermo, si è inserito a sua volta, in 11’23”37, davanti al sempre coriaceo messinese Salvatore Caristi, terzo assoluto con la Fiat 128 Giannini schierata dalla Phoenix, in 11’44”82.

“Vincere davanti al pubblico di casa – è il commento di Angelo Lombardo - una soddisfazione immensa per me che vengo dai rally e dalle vetture moderne. Sto imparando e pure in fretta ad inserirmi anche nel mondo delle storiche, con la passione trasmessami da papà Mauro. Una gara, la Cronoscalata del Santuario, che merita ben altri palcoscenici, difficile da affrontare per tanti motivi”.

Al culmine di un weekend agonistico difficile, su un percorso del tutto inedito, il reggiano Giuseppe Gallusi è poi riuscito comunque ad “arpionare” il titolo italiano nel 3° Raggruppamento, stroncando, al volante della Porsche 911 Sc, le velleità siciliane del milanese Andrea Fiume, costretto sulle difensive nell’abitacolo della Osella PA 8/9 Bmw della Racing Club 19, non perfettamente a suo agio su un percorso assai tecnico e bagnato dalla pioggia in Gara 2. Gallusi si è portato nella sua Emilia anche l’alloro tricolore nella classe H2/I GTS+2500, mentre Fiume si è dovuto “accontentare” del titolo italiano nella classe IR BC2000. Sempre nell’ambito del 3° Raggruppamento, il cosentino Aldo Pezzullo ha legittimato in Sicilia la vittoria nel Tricolore di classe IR BC1300, al volante della bella e rara Lola Dallara T590 della Bologna Squadra Corse.

Pur assente alla Cronoscalata del Santuario, l’altro emiliano Giuliano Palmieri è riuscito a portare a casa il titolo di campione italiano nel 2° Raggruppamento, con la sua Porsche 911 RSR, unitamente alla ‘corona’ di campione tricolore nella classe GTS+2500. Alla Cronoscalata del Santuario, il successo nel 2° Raggruppamento è toccato con merito al cefaludese Mauro Lombardo (papà del vincitore Angelo), il quale ha piazzato la sua Porsche 911 Rs della Island Motorsport (ma preparata da Mimmo Guagliardo) anche al quarto posto della ipotetica classifica assoluta Autostoriche, davanti al locale Giovanni Serio, con l’Alfa Romeo Giulia GtAM 1750 portata in gara dalla Scuderia del Portello.

 

 

Nel 1° Raggruppamento, ancora, bella vittoria dell’altro cefaludese Pierluigi Fullone, su Bmw 2002 Tii di Festina Lente Monreale, a sua volta quinto assoluto nell’ideale graduatoria generale, abile a precedere dopo una bella sfida, la vettura gemella del palermitano Vittorio Cassata (Sumbeam Motorsport). Nel 4° Raggruppamento, un altro cefaludese sugli scudi, Santino Ilardo, in trionfo con la Peugeot 205 Rallye ed i colori della Real Cefalù, che ha chiuso davanti al catanese Sebastiano Fisichella su Lucchini SN87 Alfa Romeo. Il siracusano (nato ad Augusta) Camillo Centamore ha infine svettato nel 5° Raggruppamento, al volante della Corsini F. Junior iscritta a Cefalù dall’Aspas Palermo.

Tra gli altri campioni italiani di classe laureati a Gibilmanna, il catanese (da anni residente a Milano) Giacomo Barone, vincitore con la Fiat 128 Giannini della Scuderia Etna nella classe G2/H1 TC1150 del 2° Raggruppamento ed il nisseno Francesco Branciforti, il quale si è visto confermare a Cefalù (dove ha corso con la Porsche 911 Sc) il titolo già precedentemente “prenotato” nella classe GT1300. Branciforti è il nuovo campione siciliano anche nella classe G2/H1 GT+2500, sempre nell’ambito del 2° Raggruppamento tra le Autostoriche.

Classifica completamente stravolta, causa la pioggia, tra le Moderne. Ad essersi imposto, un po’ a sorpresa, è il cefaludese Antonino Pizzo, alquanto costante al volante della sua Renault Clio Rs schierata dalla Project Team e premiato quale vincitore assoluto con il tempo complessivo di 11’18”91. Sul secondo gradino del podio, anche lui a conferma di quanto di buono già espresso nel corso delle due salite di ricognizione, è il rientrante rallysta palermitano Raffaele Picciurro, il quale ha portato sapientemente in vetta la potente Peugeot 208 T16 R5 della I. M. Promotor Sport, in 11’22”66, a 3”75 dal vincitore. Terzo assoluto l’agrigentino (di Sciacca) Gabriele Giaimo, debuttante assoluto sulla Fiat Cinquecento Sporting della Project Team, in 11’50”86. Clamorosamente fuori dai giochi, poiché non partiti in Gara 2, i due leader dopo la prima gara cronometrata, il termitano Ninni Rotolo ed il nisseno Rino Giancani.

Tra le Scuderie, successi alla Cefalù-Gibilmanna per Aspas (nel 1° e nel 5° Raggruppamento), Island Motorsport (2°) e Real Cefalù (3° e 4° Raggruppamento). Tra le auto Moderne, invece, successo di scuderia per la Project Team. Alla Cronoscalata del Santuario 2018 sono ancora stati assegnati il Trofeo Antonio Stagno, consegnato da parte della figlia Giuliana al vincitore tra le Moderne Antonino Pizzo, il 5° Memorial Salvatore Scicolone (con la sorella Antonella in veste di cerimoniere) e la Coppa Paolino Di Marco (presente il fratello Antonio), entrambi al vincitore assoluto Angelo Lombardo.

 

 L’Ufficio Stampa

 

Merli, Peruggini, Hall e Schnellmann sono le medaglie d'oro del FIA Hill Climb Masters Gubbio

Il crono assoluto più veloce dà al trentino dell'Osella la vittoria nella Categoria 2, contesa fino all'ultimo da Faggioli su Norma. Italia in evidenza anche con il pugliese su Ferrari nella Categoria 1, mentre la 4 parla inglese e la 3 si tinge dei colori elvetici. Nations Cup al Lussemburgo davanti agli “azzurri”. Concluso un weekend straordinario tra sport, motori ed eventi che ha eretto la città umbra a “capitale delle cronoscalate” celebrando la specialità tra entusiasmo e record di pubblico

 

 

Gubbio (PG), 14 ottobre 2018. Il FIA Hill Climb Masters 2018 si è concluso a Gubbio marcando un successo straordinario di entusiasmo e pubblico e incoronando sul podio i vincitori delle quattro categorie gli italiani Christian Merli, il trentino dell'Osella Fa30 Evo Zytek autore anche del miglior tempo assoluto, e Lucio Peruggini, il britannico Will Hall e lo svizzero Roger Schnellmann, mentre la nazionale campione della Nations Cup è il Lussemburgo davanti proprio all'Italia e alla Slovenia. Il grande evento biennale che celebra il mondo delle corse in salita ha vissuto in Umbria e per la prima volta in Italia un weekend esaltante tra agonismo, passione per i motori, momenti ufficiali e d'intrattenimento e senso di appartenenza. Gubbio, capace di dare il meglio di sé, ha saputo ergersi a “capitale delle cronoscalate”. Sotto la “regia” e condividendo la passione degli organizzatori del Comitato Eugubino Corse Automobilistiche, la Federazione Internazionale dell'Automobile, ACI Sport e il Comune di Gubbio hanno promosso una manifestazione che ha saputo coinvolgere l'intera città e, con l'ausilio di un meteo sempre ottimale, ha messo a confronto il meglio delle cronoscalate grazie a uno spettacolare parterre di piloti e auto da corsa impossibile da godersi in contesti diversi. Gli eventi del FIA Masters hanno reso protagonista anche l'impareggiabile centro storico medievale, in particolare con la Gran Parata e la Presentazione di piloti e nazionali andata in scena sabato sera da Piazza 40 Martiri alla pensile Piazza Grande con il prestigioso sfondo di Palazzo dei Consoli.

 

 

Poi hanno ruggito i motori e lo show si è spostato sul tracciato di 3310 metri immerso nel verde tra la Gola del Bottaccione e il valico di Madonna della Cima, dove Christian Merli ha piazzato la zampata decisiva. Il neo-campione italiano ed europeo e ora per la prima volta anche medaglia d'oro individuale al FIA Masters è stato il più veloce in assoluto in tutte e tre le manche di gara sull'Osella Fa30 Evo Zytek sulla quale si è aggiudicato la Categoria 2 (prototipi e formula FIA) precedendo di soli 7 decimi Simone Faggioli. Il pluricampione toscano ha provato a sopravanzare il rivale fino all'ultimo sfruttando soltanto due salite, visto che nella prima di giornata un testacoda con toccata al posteriore lo aveva costretto al ritiro e al ripristino dell'alettone sulla sua Norma M20 Fc Zytek. Per Faggioli è dunque argento dopo l'oro conquistato due anni fa a Sternberk. Un po' più staccato dalle due star “azzurre”, terzo posto e medaglia di bronzo per il francese Sebastien Petit, pluricampione transalpino in continua progressione all'esordio sul tracciato eugubino al volante della Norma M20 Fc Mugen. I piloti italiani tornano in evidenza anche sotto al podio con Domenico Scola quarto su Osella Pa2000 Honda e Domenico Cubeda sesto con l'Osella Fa30 Zytek. Tra loro si è inserito lo svizzero Marcel Steiner, che ha completato la top-5 al volante della LobArt La01 Mugen. Entrambi su Fa30, settimo ha concluso Diego Degasperi e ottavo l'unico umbro al via, Michele Fattorini, che però ha effettuato soltanto la prima manche di gara e poi non ha preso il via per noie al propulsore.

 

 

L'Italia ha poi monopolizzato il podio della Categoria 1, quella delle vetture Turismo/GT rispondenti alla regolamentazioni FIA. Peruggini e la Ferrari 458 GT3 hanno avuto la meglio nel ravvicinato testa a testa con Marco Iacoangeli e la Bmw Z4 in quello che in definitiva è stato il prosieguo dell'infinito duello che li ha visti protagonisti anche nel Campionato Italiano. Per il pilota foggiano tricolore in carica è arrivata la conferma della medaglia d'oro conquistata anche nell'edizione 2016 del FIA Masters in Repubblica Ceca, mentre per il driver romano è arrivato l'argento per 89 centesimi sul veneto Luca Gaetani, medaglia di bronzo sull'altra 458 GT3 in gara.

Nella Categoria 3 (Turismo/GT “open”) agonismo sul filo dei centesimi per i principali attori che, tutti su Mitsubishi Lancer Evo, hanno conquistato il podio, sul quale ha brillato l'oro dello svizzero Roger Schnellmann sulla coppia polacca Michal Ratajczyk (argento dopo essere stato il più veloce nelle prove del sabato) e Szymon Lukaszczyk (bronzo). Copione adrenalinico e distacchi ravvicinati anche nella Categoria 4, dove le monoposto inglesi si confermano e sfrecciano dalla “pista” al podio grazie alla medaglia d'oro finita al collo del vice campione britannico Will Hall, primo al fotofinish su Force W H Xtec motorizzata Aer dopo la “pole” ipotetica del sabato. Non riesce la tripletta al sei volte campione nazionale Scott Moran, che dopo i trionfi in Lussemburgo e Repubblica Ceca al terzo FIA Masters è d'argento per soli due decimi su Gould Gr61x Nme, mentre il bronzo è di Trevor Willis con la Oms 28 Rpe.

 

 

Nella classifica a squadre della Nations Cup che prendeva in considerazione un indice di regolarità piuttosto che di performance pura, il Lussemburgo ha conquistato l'oro grazie alla costanza di Guy Demuth (Norma M20 Fc Judd), Daniele Donkels (Tatuus F.Renault), Canio Marchione (Bmw 320) e Charles Valentiny (Subaru Impreza Sti). Non è riuscita la vittoria casalinga all'Italia capitanata da Fiorenzo Dalmeri, invece, che però, oltre a una pioggia di medaglie individuali, si mette al collo anche quella d'argento delle nazionali e sale sul secondo gradino del podio con Merli, Faggioli, Scola e Cubeda. Bronzo alla Slovenia di Matevz Cuden (Renault Clio Rs), Ales Prek (Honda Civic Type-R), Peter Marc (Mitsubishi Lancer Evo) e Milan Bubnic (Lancia Delta Hf Integrale).

 

Nella classifica Under 25 dedicata ai giovani talenti europei si è imposta la 22enne promessa delle salite britanniche Matthew Ryder con la monoposto Empire Evo 2 Suzuki. Ma anche tra i giovani l'Italia ha concluso il FIA Masters di Gubbio con una soddisfazione, quella del secondo posto di Andrea Palazzo, il 23enne pugliese sulla Peugeot 308 Racing Cup.

Altra piazza d'onore per l'Italia è arrivata nella classifica femminile grazie a Gabriella Pedroni, la campionessa italiana di gruppo N al volante della Mitsubishi Lancer Evo con la quale le ha provate tutte per restare almeno in scia della vincitrice Nicola Menzies, la pilota inglese che ha utilizzato al meglio le elevate prestazioni della monoposto Gould GR55B Cosworth.

 

Classifiche ufficiose FIA Hill Climb Masters 2018 (Gubbio).

Manche più veloce: 1. Merli (Osella Fa30 Evo Zytek) in 1'17”85; 2. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) a a 0”73; 3. Petit (Norma M20 Fc Mugen) a 2”05.

Categorie. Cat.1: 1. Peruggini (Ferrari 458 Gt3) in 1'32”97; 2. Iacoangeli (Bmw Z4 Gt3) a 1”02; 3. Gaetani Ferrari 458 Gt3) a 1”91Cat.2: 1. Merli (Osella Fa30 Evo Zytek) in 1'17”85; 2. Faggioli (Norma M20 Fc Zytek) a a 0”73; 3. Petit (Norma M20 Fc Mugen) a 2”05Cat.3: 1. Schnellmann in 1'33”12; 2. Ratajczyk a 0”82; 3. Lukaszczyk a 1”52Cat.4: 1. Hall (Force Wh Xtec Aer) in 1'23”27; 2. Moran (Gould Gr61x Nme) a 0”20; 3. Willis (Oms 28 Rpe) a 0”51. Under25: 1. Ryder (Empire Evo 2 Suzuki) in 1'34”33Femminile: 1. Menzies (Gould Gr55B Cosworth) in 1'40”45.

Nations Cup: 1. Lussemburgo; 2. Italia ; 3. Slovenia; 4. Francia; 5. Regno Unito.

Lucio Peruggini vince la medaglia d'oro al FIA Master Hill Climb 2018

 

 

Lucio Peruggini non si ferma più, dopo la terza vittoria consecutiva del Campionato Italiano Velocità Montagna nella categoria GT, si aggiudica la medaglia d'oro di categoria 1 al FIA Master che si è svolto domenica 14 ottobre a Gubbio.

Gara di 3,3 Km con partenza dalla Gola del Bottaccione che sale fino al valico di Madonna della Cima, Lucio Peruggini con la Ferrari 458 GT3 della AB Motorsport, curata dalla AF Corse e gommata Avon durante le due manche di prove del sabato è sempre stato il primo di categoria ed il miglior tempo lo segna nella seconda manche fermando il cronometro a 1' 35.64.

 

 

Domenica tre manche di gara, ma Lucio Peruggini ne disputa solamente due e queste bastano per aggiudicarsi la vittoria finale.

Salta la prima manche, nella seconda migliora il tempo delle prove registrando un buon 1'35.40, nella terza manche tira fuori dal cilindro un 1'32.97, circa tre secondi sotto il precedente, tempo che gli consente per la seconda volta consecutiva di aggiudicarsi la medaglia d'oro al Master FIA, bissando la vittoria del 2016 a Sternberk, e contribuendo ad arricchire il medagliere del Team Italia.

 

 

Un'altra gara disputata in modo magistrale dal pilota di Foggia che continua a portare a casa risultati che mai nessuno era riuscito ad ottenere in capitanata, coadiuvato come sempre dall'amico Franco Del Buono e con il contributo di tutto il team formato da Antonio Colatruglio, Michele Tartaglia e Tommaso Romano hanno raggiunto il tetto del mondo nelle cronoscalate.

Guarino si laurea vice campione italiano Slalom 2018.

Domenica, 14 Ottobre 2018 16:07 Published in Slalom
Guarino si laurea vice campione italiano Slalom 2018.
 
 
 
Serrastretta (CZ) 14 Ottobre 2018
 
L'Alfiere RO racing Benedetto Guarino, dopo una stagione che lo ha visto sempre protagonista in lotta per il titolo, conclude il suo Campionato Italiano Slalom in 2ª posizione assoluta della classifica conduttori.
Il risultato di Serrastretta conseguito oggi, (3º di classe e di Gr N) gli consente di stabilizzare e mantenere sua la posizione.
Dopo Bolca- dice Guarino- matematicamente eravamo fuori dalla lotta per il titolo Italiano, siamo venuti a Serrastretta in primis per onorare il nostro impegno fino alla fine, poi per difendere la nostra 2ª posizione in classifica conduttori.
 
 
Ringrazio chi mi è stato vicino:
La mia famiglia, mia moglie Katia.
Il mio preparatore Mauro Paolillo, ed il mio assettista Ferdinando Capaldo.
La mia Scuderia RO racing, che ha investito molto su di me.
A tutti dedico questo mio risultato.
 
Comunicato Stampa 
Scuderia RO racing

DELLI GUANTI RE IRIDATO DELLA SENIOR ROK A LONATO.

Domenica, 14 Ottobre 2018 14:31 Published in Altre Notizie

DELLI GUANTI RE IRIDATO DELLA SENIOR ROK A LONATO.

 

 

Lo aveva sfiorato nel 2016 nella Mini ROK ma questa volta il titolo iridato è arrivato. In occasione dell’edizione 2018 dell’International ROK Final Pietro Delli Guanti conquista il titolo della categoria Senior ROK dopo aver conquistato il titolo italiano ACI Karting nella stessa categoria. Il week end di Lonato, sede della kermesse internazionale che ha visto al via più di 400 piloti, non era comunque iniziato nel migliore dei modi per il driver italiano che nelle qualifiche pativa alcuni problemi di set up che lo costringevano a doversi accontentare solo della 13esima piazza assoluta. Dopo un duro lavoro svolto insieme al Team Marra61, Delli Guanti affrontava con spirito molto combattivo le tre manche di sfida che concludeva sesto, terzo e primo a dimostrazione di una forza e di una volontà tali da fargli superare il piccolo gap di set che è rimasto una costante di tutto il week end. Forte di questi risultati il pilota pugliese si schierava al via della Finale scattando dalla terza fila (6°): giro dopo giro recuperava terreno fino a posizionarsi alle spalle del duo di testa Brown-Molinari e approfittare di un loro contatto di gara per guadagnare la leadership, poi mai più ceduta sino alla bandiera a scacchi. Un gran risultato che si affianca alla netta vittoria ottenuta, sempre nella Senior ROK, nel Campionato Italiano ACI Karting e che conferma quanto sinora fatto vedere nella sua carriera agonistica.

Pietro Delli Guanti: Sono molto contento anche se è stato un week end più duro del previsto perché, malgrado il grande lavoro del team, ci siamo portati dietro per tutto il week end qualche problema tecnico che non mi faceva performare al 100%. Devo comunque ringraziare molto il Team Marra61 grazie al quale in questa stagione ho potuto conquistare ben due titoli. Tanti sforzi di tutti finalmente ripagati e la certezza, soprattutto in questa occasione, di aver fatto di tutto per poter portare a casa una vittoria che sembrava in realtà non alla nostra portata. ”

Per Delli Guanti ora un mini periodo di riposo per poi tornare in pista in occasione delle ultime due tappe della WSK Final.

Per maggiori info visitate il sito www.pietrodelliguanti.it

 

Primo podio Mondiale al Fuji per Roda – Cairoli - Hoshino

Secondo gradino del podio per la Porsche 911 RSR di Dempsey Proton Racing sul tracciato giapponese.

 

 

Como - 14 Ottobre 2018. È arrivato il primo podio Mondiale per Giorgio Roda, Matteo Cairoli e il “padrone di casa” Satoshi Hoshino nella 6 ore del Fuji. In una gara segnata dalle condizioni meteo variabili, con le squadre impegnate nella scelta della miglior strategia, i due driver comaschi, assieme all’esperto nipponico, hanno messo in pista quanto di buono fatto vedere sia dalle prime sessioni di prove libere. Dopo la pole position fatta segnare con la media dei tempi di Cairoli e Hoshino, i tre assi della Porsche 911 RSR di Dempsey Proton Racing hanno sfruttato al meglio la potenza del 6 cilindri boxer tedesco recuperando terreno e sferrando l’attacco decisivo per la seconda posizione a pochi minuti dal termine della gara con Matteo Cairoli bravo ad infilare la Aston Martin di TF Sport con un sorpasso deciso, ma pulito che ha consentito di centrare l’obiettivo. Irraggiungibile, invece, la Porsche 911 RSR del Team Project 1, ormai troppo distante per essere impensierita, nonostante tempi sul giro nettamente più veloci da parte dell’equipaggio formato da Giorgio Roda, Matteo Cairoli e Satoshi Hoshino. Una grande soddisfazione per i due driver comaschi che vedono ripagati gli sforzi fatti sino ad ora e poco ricompensati da una serie di sfortune che hanno compromesso la prima parte della stagione. Grazie alla pole position, e al secondo posto in gara, i due piloti lombardi tornano dal Fuji con un bottino di 19 punti che li risolleva nella classifica del Mondiale Endurance FIA – WEC.

 

 

“Salire sul podio di una gara del Mondiale è qualcosa di straordinario – ha commentato Giorgio Roda dopo il secondo posto del Fuji – Sapevamo di avere tutte le carte in regola per giocarcela e, questa volta, siamo stati bravi a gestire la gara nel migliore dei modi. Ovviamente dispiace non aver centrato la vittoria, soprattutto dopo la pole position di ieri, ma dopo le sfortune che ci hanno messo all’angolo nei primi tre appuntamenti della stagione, poter salire sul podio in uno dei circuiti che hanno fatto la storia del motorsport mondiale è certamente una grande soddisfazione. Questo secondo posto conferma che possiamo giocarcela fino alla fine, soprattutto considerando che siamo stati al comando per buona parte della gara, ben 61 giri. Purtroppo un piccolo problema durante la gara ci ha costretti ad effettuare un pit stop in più rispetto ai nostri diretti avversari, altrimenti saremmo qui a parlare della prima vittoria. Sono comunque molto contento e soddisfatto di questa prestazione, soprattutto perché, in 6 ore di gara, abbiamo messo in pista il massimo, senza mai commettere nemmeno una sbavatura. Ora testa all’ultimo atto dell’European Le Mans Series e poi alla 6 ore di Shanghai dove l’obiettivo è potersi ancora migliorare”. Prima della 6 ore di Shanghai, in programma il prossimo 18 novembre, Giorgio Roda e Matteo Cairoli affronteranno, assieme a Gianluca Roda, l’ultimo round dell’European Le Mans Series, la 4 ore di Portimao, in programma il prossimo 28 ottobre. Una gara fondamentale per la stagione del terzetto comasco con Giorgio e Gianluca Roda al comando della classifica piloti in classe LMGTE e la Porsche n° 88 di Proton Competition al comando nella classifica team. 

CORINNE FEDERIGHI “TRIS”: AL RALLY DUE VALLI VINCE IL TITOLO FEMMINILE DEL CAMPIONATO ITALIANO RALLY

La pilota apuana si aggiudica, per la terza volta in carriera, la Coppa Aci Sport femminile. A garantirle il titolo sono state le strade del Rally Due Valli, appuntamento conclusivo di Campionato Italiano Rally.

 

 

 

Massa (MS) – 13 ottobre 2018

E’ ancora lei, la “primadonna” del Campionato Italiano Rally. Corinne Federighi, sulle strade del Rally Due Valli – ultimo appuntamento della serie tricolore andato in scena a Verona tra venerdì e sabato – si è aggiudicata la Coppa Aci Sport femminile, il titolo nazionale riservato alle “ladies” del volante. Una vittoria che va ad impreziosire la bacheca della pilota di Massa, già vincitrice nelle stagioni 2015 e 2016 ed impegnata in una programmazione sportiva che le ha riservato ampia soddisfazione.

Una condotta priva di sbavature, quella della portacolori della scuderia Project Team, al volante della Renault Clio R3C messa a disposizione dalla scuderia SMD Racing ed affiancata “alle note” dalla copilota Silvia Rocchi, già compartecipe della ritrovata leadership di categoria in occasione del Rally Adriatico.

 

Per Corinne Federighi la vittoria della Coppa Aci Sport femminile 2018 va ad aggiungersi ai due titoli di categoria già conquistati nella cornice del Campionato Italiano ed a quello di campionessa femminile assicurato nella precedente stagione sportiva, sui chilometri dell’International Rally Cup. La degna conclusione di una stagione che ha visto la driver apuana ritagliarsi un ruolo di primo piano anche nelle vesti di copilota, al fianco di Marco Runfola. Un feeling, quello tra Corinne Federighi e la vettura d’oltralpe, consolidato sui fondi – asfaltati e sterrati – della massima espressione rallistica nazionale: il Campionato Italiano Rally.

L’ennesima conferma per la portacolori toscana, artefice di una prestazione globale incentrata nel raggiungimento del massimo obiettivo e che l’ha vista prendere parte a soli cinque appuntamenti su otto in calendario, obbligata quindi a concretizzare al massimo le opportunità. Una condizione limitante che, tuttavia, non ha negato a Corinne Federighi l’arrivo tra i primi trenta equipaggi classificati in buona parte dei contesti che l’hanno vista partente, garantendole punteggio pieno ed ampie prerogative di successo finale.

 

“Una soddisfazione immensa, che voglio condividere con tutti coloro che hanno reso possibile questa vittoria – il commento, entusiasta, di Corinne Federighi – penso alla mia copilota Silvia Rocchi, al mio team, la SMD Racing, alla mia scuderia, la Project Team e naturalmente a Marco (Runfola ndr), con cui ho condiviso tutto in questa stagione. L’obiettivo era vincere e ce l’abbiamo fatta, nonostante le difficoltà legate ad impegni lavorativi che hanno limitato la mia partecipazione al campionato. E’ stata comunque dura arrivare all’arrivo a causa di variabili che hanno estromesso dalla gara molti piloti, abbiamo cercato di evitare i “tagli” e questo si è rivelato fondamentale”.

 

 

 

Nella foto (free copyright Actalfoto-Leonelli): Corinne Federighi in gara a Verona e foto ritratto.

 

 

 

UFFICIO STAMPA – CORINNE FEDERIGHI

“TOP TEN” DI LEOPOLDO MAESTRINI AL RALLY DUE VALLI

Sabato, 13 Ottobre 2018 19:58 Published in Rally

“TOP TEN” DI LEOPOLDO MAESTRINI AL RALLY DUE VALLI

Il pilota grossetano archivia la programmazione stagionale con una nona posizione assoluta nell’appuntamento conclusivo di Campionato Italiano Rally, andato in scena venerdì e sabato a Verona.

 

 

 

Scarlino (Gr) – 13 ottobre 2018

L’obiettivo, quello di rientrare tra i “primi dieci” della classifica assoluta, è stato raggiunto. Leopoldo Maestrini archivia con una nona posizione in classifica il Rally Due Valli, appuntamento conclusivo di Campionato Italiano Rally andato in scena nelle giornate di venerdì e sabato a Verona. Un impegno che ha visto il pilota di Scarlino abbracciare nuovamente il volante della Skoda Fabia R5, vettura messa a disposizione dal team P.A. Racing che ha caratterizzato la stagione sportiva 2018 e che utilizzerà anche in occasione del prossimo appuntamento in programma, il Trofeo Maremma del prossimo fine settimana.

Assecondato alle note da Daniele Michi, compartecipe dei risultati conseguiti in stagione, Leopoldo Maestrini è riuscito a concludere positivamente quella che è stata la prima stagione nella massima espressione nazionale della disciplina, il Campionato Italiano Rally. Un bagaglio di esperienza importante per il driver portacolori della scuderia PSG Rally, limitato sulle strade dell’appuntamento scaligero da problemi di setup – sofferti nella prima giornata di gara – e da un’uscita di strada occorsa nei chilometri della sesta prova speciale, costata tre minuti di troppo nel riscontro cronometrico totale. Una prestazione coincisa con il terzo piazzamento in gara tra gli equipaggi partecipanti al Campionato Italiano Rally Asfalto.

“Chiudere bene questa bella programmazione nel Campionato Italiano Rally era doveroso – il commento di Leopoldo Maestrini – una scelta, quella di correre sulle strade del Tricolore, che si è rivelata altamente formativa. Al netto dell’uscita di strada, credo ci sia da ritenersi soddisfatti dell’esperienza di questo fine settimana. Adesso andiamo avanti con questo mini “tour de force” visto che il prossimo fine settimana correremo sulle strade di casa, al Trofeo Maremma. L’occasione per ringraziare i partner che mi hanno accompagnato in questa programmazione di alto livello”.

 

Nella foto (free copyright Bettiol): Leopoldo Maestrini in gara.

 

 

 

UFFICIO STAMPA – LEOPOLDO MAESTRINI

PAOLO ANDREUCCI ED ANNA ANDREUSSI, PEUGEOT 208 T16 R5, SONO I CAMPIONI ITALIANI RALLY 2018

Il toscano si aggiudica il suo undicesimo titolo tricolore al termine di una gara bella e combattuta, vinta da Luca Rossetti e Eleonora Mori su Hyundai I20 NG R5 su Skoda.

 

 

Verona, Sabato 13 ottobre 2018 – Paolo Andreucci e Anna Andreussi, Peugeot 208 T16, si sono aggiudicati il titolo di Campioni Italiani Rally 2018 al termine di una stagione altalenante dove il toscano ha in pratica fatto di tutto per vincere, ma anche per rendere assolutamente difficile la sua ennesima caccia al titolo tricolore. Una stagione che a Verona ha portato ben quattro piloti ad avere ancora possibilità di vittoria e che si è conclusa solamente dopo l’ultimo chilometro cronometrato, quando tutto si è finalmente chiarito. Una festa tricolore quella di Verona, che ha perso subito uno dei suoi protagonisti più attesi, Simone Campedelli fermato da problemi meccanici alla sua Ford, ma che è proseguita lungo due giornate con Umberto Scandola, Skoda Fabia R5, e Andrea Crugnola, Ford Fiesta R5, che sono rimasti sempre lì a costringere il toscano a non mollare mai fino in fondo.

 

 

Il più accreditato avversario del toscano, Umberto Scandola, in coppia con Guido D’Amore, sulle strade della sua Verona ci ha provato fino in fondo, ma il suo passo e non certo per sua colpa, un po’ meno veloci le sue Dmack rispetto alle Pirelli dell’avversario e qualche problemino meccanico, è stato leggermente sempre più alto rispetto a quello di Andreucci. Per il varesino Andrea Crugnola e Danilo Fappani con la Ford Fiesta R5 di Ford Racing Italia invece la soddisfazione è stata comunque grande, perché con questa gara, ha vinto comunque il Campionato Italiano Rally Asfalto, serie dedicata a piloti e squadre assolutamente private.

 

 

Con questo meritato risultato del driver varesino, il titolo tricolore riservato ai Costruttori viene assegnato alla Ford, davanti alla Skoda e la Peugeot. Parlato della lotta per il titolo, un capitolo a sé lo merita la prova di Luca Rossetti e Eleonora Mori su Hyundai I20 NG R5, vincitori con pieno merito della gara veronese. Il pilota friulano ha da alcuni anni lasciato il Campionato Italiano Rally, ma ha anche mantenuto una classe del tutto intatta, che si manifesta ogni qualvolta partecipi ad una gara. Nella classifica finale di gara Luca Rossetti ha preceduto il bravo Andrea Crugnola, Paolo Andreucci e un ottimo Elwis Chentre su Skoda Fabia R5. Alle spalle dei primi quattro, chiude dunque Umberto Scandola, seguito a sua volta dal toscano Rudy Michelini, altra Skoda. Ad inserirsi nella top ten finale poi il veronese Luca Hoelbling, Skoda, il reggiano Gianluca Tosi, Ford e, Leopoldo Maestrini, iscritto al CIRA, con la Skoda Fabia e, il pilota di casa Massimo Zaglia su Peugeot 208 R5.

 

 

Chiudono in bellezza la stagione 2018, Damiano De Tommaso e Michele Ferrara per i già ottenuti titoli tricolori nel Campionato Junior e nel Due Ruote Motrici piazzandosi a Verona undicesimo assoluti. Per quanto riguarda il Trofeo Peugeot Competition Top 2018, la vittoria in gara è andata a Tommaso Ciuffi e Nicolò Gonella che sono semplicemente arrivati in fondo alla gara senza commettere troppi errori, davanti ad Andrea Mazzocchi e Silvia Gallotti, diretti avversari, molto bravi qui tra gli Junior, rimasti alle spalle di De Tommaso per gran parte della gara. Un altro risultato di rilievo a Verona lo ha ottenuto nuovamente con la sua Suzuki Swift R1B, il Campione Italiano R1 e vincitore del Trofeo Suzuki Rally Trophy Giorgio Cogni, davanti al piemontese Simone Goldoni e il toscano Stefano Martinelli. Migliore tra le Twingo R1 il già vincitore del Trofeo dedicato alle piccole Renault, Alberto Paris, autore di ottimi tempi tra le vetture di classe R1. CLASSIFICA ASSOLUTA 36° RALLY DUE VALLI | FINALE: 1.Rossetti-Mori (Hyundai I20 NG R5) in 1:46:06.6; 2. Crugnola-Fappani (Ford Fiesta R5) a 28.5; 3.Andreucci-Andreussi (Peugeot T16 R5) a 46.0; 4. ChentreGiovenale (Skoda Fabia R5) a 1’02.4; 5.Scandola-D'Amore (Skoda Fabia R5) a 1’06.2; 6. Michelini-Perna 

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