Il Team Peugeot TotalEnergies ottiene il suo miglior risultato della stagione alla 6 Ore del Fuji!
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Al Fuji Speedway Alex Lynn e la Cadillac strappano l’Hyperpole ai padroni di casa della Toyota
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Questo fine settimana il penultimo round del FIA WEC in Giappone
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Giornata epica per la Ferrari: vince anche nel WEC sul Circuit of the Americas
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Il FIA WEC riprende negli Stati Uniti questo fine settimana con la sfida sempre più cruciale tra Porsche, Toyota e Ferrari
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Una 24 Ore di Le Mans tutta di rimonta per Rovera su Ferrari
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Kevin Estre e la Porsche Penske conquistano una combattutissima Hyperpole a Le Mans
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La 24 Ore di Le Mans è ufficialmente iniziata per il Team Peugeot TotalEnergies!
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Il Team Peugeot TotalEnergies è pronto per la grande sfida della 24 Ore di Le Mans
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Mondiale Endurance, Rovera si proietta su Le Mans dopo Spa
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La Porsche Hertz Team JOTA vince una tormentata 6 Ore di Spa
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Colpo di scena: Ferrari penalizzata a Spa, partirà in fondo alla griglia delle Hypercar, Porsche in pole position
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Paolo Rignanese

Paolo Rignanese

GUBBIO - Denny Zardo, Marco Sbrollini e Paolo Biccheri su tutti: sono stati loro i tre grandi alfieri della scuderia Speed Motor nella gara di casa, il trofeo Luigi Fagioli di Gubbio, che ha consegnato all’archivio la 52esima edizione, valevole quale nona tappa del Campionato Italiano di Velocità in Montagna (Civm) 2017 e anche come prova del Trofeo Italiano di Velocità in Montagna (Tivm) 2017 Nord e Sud. Per Denny Zardo, su Lola B99/50 preparata dal team Dalmazia, un quarto posto assoluto alle spalle delle Osella Fa 30 di Domenico Scola e Domenico Cubeda e della Norma M20 Fc di Omar Magliona. Rispetto alle prove ufficiali, il trevigiano è riuscito a passare Piero Nappi, garantendosi così il terzo posto sia nel gruppo E2-SS che nella classe 3000 dello stesso raggruppamento.

Con le gomme dotate di mescole nuove, Zardo ha coperto i 4150 metri della Gola del Bottaccione in 1’39”32 e poi ha limato di 15 centesimi in gara 2 il suo risultato, stoppando il cronometro a 1’39”17, per un totale di 3’18”49; di 6”41 il ritardo finale dal vincitore Domenico Scola. “C’è un po’ di rammarico da parte mia, perché avrei potuto far meglio – ha commentato ancora a caldo Zardo – ma non vi erano le condizioni. Con le mescole nuove, le gomme attaccavano tanto e la macchina non scorreva come avrebbe dovuto, poi le regolazioni agli ammortizzatori hanno prodotto un qualcosa in più in gara 2. Mi dispiace, perché questa era la gara di casa per la scuderia; un posto nel podio come l’anno scorso, quando scesi a 1’37”, sarebbe stato l’ideale: purtroppo, non ci sono riuscito”. Più che positivo il ritorno alle corse dopo sette anni per l’ex campione italiano della montagna, Mirco Savoldi, nel gruppo E2-SC: al volante della Radical Sr4 messagli a disposizione da Autosport Sorrento, il bresciano ha mantenuto le promesse fatte al termine delle prove ufficiali, salendo in 1’47”19 e in 1’47”62; soltanto un grande Luca Caruso (stessa vettura) è stato capace di stargli davanti per 1”68 nel computo aggregato, ma rimane pur sempre un bel secondo posto nella classe 1600. “A parte un piccolo errore che ho commesso in un tornante, senza pregiudicare troppo il tempo – questa la dichiarazione di Savoldi – oggi c’è stato un sensibile miglioramento: 3 secondi in meno e leadership di classe mancata per questione di decimi, nonostante in gara 2 non abbia voluto forzare perché ancora non conosco i limiti della vettura. Ci vorrebbero due nuove salite domani: a quel punto, il miglioramento sarebbe ulteriore, però è noto che con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte. È stato comunque molto piacevole tornare in bazzica”. Purtroppo, un lutto in famiglia (la morte del nonno) ha costretto Filippo Ferretti a tornare a casa senza prendere il via con la Radical Sr4 nella classe 1400: a lui, le sentite condoglianze della scuderia. Fuori dal podio, nella CN, sia Gianni Urbani che Franco Manzoni, entrambi su Osella Pa 21/S: al termine di gara 1, il ravennate era davanti all’eugubino (1’50”08 contro 1’50”90), che però ha dato un piccolo strattone in gara 2 (1’49” netti), mentre Manzoni ha alzato il tempo a 1’50”48, ritrovandosi quinto in 3’40”56 rispetto al 3’39”50 che significa quarta piazza per Urbani. Non solo: Gianni Urbani, 16esimo assoluto, è stato anche il migliore fra i piloti umbri che hanno partecipato a questa edizione del trofeo Luigi Fagioli.

“Se questo può essere un motivo di consolazione … - ha replicato Urbani – e dico che per la salita del pomeriggio siamo riusciti a mettere a posto l’Osella, ottenendo alla fine un buon tempo. Il problema è che non sono sufficientemente allenato: ho corso due mesi fa allo Spino, poi niente”. Ottime notizie dalla E1 Italia: trascinato dal motore nuovo della sua Lancia Delta Evo, Marco Sbrollini domina entrambe le gare e mette insieme un en plein di 20 punti che lo porta a un passo dal titolo italiano: all’1’56”21 di gara 1 ha aggiunto l’obiettivo che si era prefissato, ovvero 1’55”19, per un totale di 3’51”40, con un vantaggio totale di 9’82” sulla Peugeot 308 di Emiliano Perucca Orfei. Tricolore virtualmente in tasca? “Andiamoci piano, si vince sempre alla fine – queste le parole di uno Sbrollini visibilmente soddisfatto – e questa vittoria la voglio dedicare a Paolo e Luca, i due meccanici: sono loro che mi hanno messo insieme la vettura in una settimana, lavorando sodo per consegnarmi una Delta con la quale oggi mi sono letteralmente divertito”. Onorevole terzo posto nella classe 2000 per Alessandro Alcidi su Bmw 318, nonostante nel pomeriggio il tuderte abbia alzato di un secondo e mezzo netto il suo tempo: 2’18”53 e 2’20”03. Davanti a lui, i due dominatori: Ferdinando Cimarelli su Alfa Romeo 156 e Daniele Pelorosso su Renault Clio Proto. Nella Racing Start Plus, il beniamino locale Paolo Biccheri riesce nell’impresa di vincere la classe 2000 con la sua Renault Clio Cup, al termine di un esaltante “derby” con il concittadino Fabio Mariani (stessa vettura), preceduto di 2”34 e poi di 1”08.

Una gara pressochè perfetta in fotocopia, quella di Biccheri, che ha fatto fermare il cronometro a 2’11”04 e 2’11”10, risultando il più veloce in assoluto nella virtuale classifica delle aspirate con il complessivo di 4’22”14. “Sono stracontento – ha esordito Biccheri sommerso fra gli appalusi e con la bottiglia di spumante pronta per il brindisi – e poco ci è mancato che non andassi a sbattere al “curvone”, tanto ero arrivato forte. Ho ripreso la Clio al momento giusto e sono riuscito anche a stabilire il mio record personale sul tracciato”. Compromessa la domenica di Riccardo Urbani con la Mini Cooper S, che nei frangenti iniziali di gara 2 gli è andata in protezione e al motore sono venuti meno i giusti giri: terzo assoluto in Racing Start dopo gara 1 in 2’15”10 dietro i dominatori Antonio Scappa e Giacomo Liuzzi, Urbani junior ha così visibilmente alzato a 2’31”51 il tempo nella salita successiva, perdendo così ben otto posizioni e finendo quinto nella classe 1600 delle turbo. Per Stefano Silvestrelli alias “Silver”, su Suzuki Swift, sesto posto nella classe 1600 delle aspirate (2’26”73 e 2’26”37 i suoi responsi), anche a seguito del ritiro di un altro portacolori della Speed Motor, il 18enne esordiente Kristian Fiorucci su Citroen Saxo, che aveva sopravanzato “Silver” al mattino con il tempo di 2’26”62 per poi andare a sbattere al “curvone” in gara 2; un debutto quindi non fortunato per il giovane eugubino, che era stato autore di una dignitosa prestazione in gara 1. Quarto posto nella classe 1400 del gruppo N per il toscano Stefano Bagattoni: la sua Suzuki Swift ha coperto la distanza in 3’03”69 e 2’52”29.

Dichiarazione finale affidata a Tiziano Brunetti, patron della Speed Motor; pur non vincendo la coppa per scuderie, le soddisfazioni sono arrivate ugualmente. “Certo, perché se andiamo ad analizzare le performance dei singoli – ha risposto Brunetti – vediamo che Zardo ha tenuto alto il nostro nome con il quarto posto assoluto, che costituisce il top di scuderia in questa edizione del trofeo Fagioli e poi ci sono Sbrollini e Biccheri che hanno dominato in E1 Italia e Racing Start Plus. E’ stato poi un grande onore poter annoverare fra i ranghi Mirco Savoldi, che si è comportato benissimo e Gianni Urbani, primo fra gli umbri, rimane sempre una garanzia. Il mio ringraziamento è però esteso a tutti i piloti che hanno partecipato e rappresentato al meglio l’immagine della scuderia”.   

20 agosto 2017

 

Ufficio stampa

Claudio Roselli

Domenica alle 9.30 scatta a Gubbio la prova umbra del Campionato Italiano Velocità Montagna. Il leader tricolore ha ottenuto il miglior tempo del sabato. Anche Magliona, Cubeda e Zardo affilano le armi, mentre Valsecchi è subito positivo protagonista dopo la premiazione del Memorial Barbetti Gubbio (PG), 19 agosto 2017. Il 52° Trofeo Luigi Fagioli ha completato il sabato di prove ufficiali ed è ora pronto per il clou di domenica 20 agosto. Alle 9.30 il round umbro del Campionato Italiano Velocità Montagna accende i semafori di gara-1 e a seguire di gara-2 dopo che il preview delle ricognizioni ha aperto il grande evento motoristico di Gubbio fra un pubblico già folto ed entusiasta e tutta la kermesse, i colori e il rombo del circus delle cronoscalate, oltre alle novità proprie di questa edizione del Trofeo Fagioli.

 

 

A saggiare il tracciato di 4150 metri che sale dalla città al valico di Madonna della Cima i 250 piloti verificati nelle varie categorie. Vincitore nel 2016 e attuale leader di CIVM e gruppo E2SS , Domenico Scola è il mattatore del sabato eugubino e fa segnare l'ipotetica “pole” al volante dell'Osella Fa30 Zytek in 1'37”51, miglior crono di giornata per la cronoscalata organizzata nei minimi dettagli dal Comitato Eugubino Corse Automobilistiche. il driver calabrese cercherà in gara l'allungo in campionato, ma ad affilare le armi sono diversi protagonisti attesi sugli altri bolidi da 3000 di cilindrata. Regolazioni affinate per altre due Fa30 iscritte, quelle del catanese Domenico Cubeda e del partenopeo Piero Nappi, mentre in progressione si segnalano Denny Zardo, il campione trevigiano sulla Lola di F3000 giunto secondo nella scorsa edizione, e Omar Magliona con la Norma M20 Fc Zytek, il sardo autore di un testacoda sul finire della prima prova e poi comunque leader in gruppo E2SC, dove è già caldo in classe 2 litri il trapanese Francesco Conticelli su Osella Pa2000. Noie al motore sulla sua nuova Fa30 hanno invece costretto ai box lo sfortunato orvietano Michele Fattorini, compromettendone la presenza in gara. Le attese scintille del gruppo CN sono già state confermate in prova dal reggino Luca Ligato, al momento il più veloce sull'Osella Pa21 Evo Honda ma con all'inseguimento il potentino Achille Lombardi a stretto giro di posta sempre su Pa21, mentre il salernitano Cosimo Rea ha disputato una sola salita con la Ligier Js49. Appassionante anche la supersfida ai vertici del gruppo E2SH fra il romano Marco Iacoangeli “in palla” con la Bmw Z4 e il bolognese Manuel Dondi, già pungente con l’agile Fiat X1/9 Alfa Romeo.

 

 

In gruppo GT positivi riscontri sono arrivati dal padovano Roberto Ragazzi sulla sempre ammirata Ferrari 458 Challenge con la quale ha vinto tre volte il titolo tricolore mentre continua l'apprendistato di Bruno Jarach, in miglioramento sull'aggressiva Lamborghini Huracan, molto ammirata dal pubblico. Per il gruppo E1 il pesarese Marco Sbrollini potrà contare sulla cavalleria della Lancia Delta Evo, ma sono da scoprire anche le carte dell'orvietano Daniele Pelorosso con la Renault Clio proto, dell'altro pesarese Ferdinando Cimarelli con l'Alfa 156 e del pilota e giornalista di automoto.it Emiliano Perucca Orfei, che ha intravisto l'alto potenziale della Peugeot 308 Racing Cup del Team Arduini, al debutto assoluto nelle salite e già seconda di gruppo in prova, mentre il teramano Roberto Di Giuseppe con l’Alfa 155 Gta è stato alle prese con noie elettriche. Altro esordio quello del direttore di “Auto” Alberto Sabbatini con la Mini Cooper del team AC Racing: il già direttore anche di “Autosprint” ha utilizzato le prove per prendere i primi riferimenti al volante di una vettura da scoprire ma che già lo ha ben impressionato. In cima al gruppo A si è istallato il pluricampione altoatesino Rudi Bicciato sulla potente Mitsubishi Lancer, così come ha fatto l'aretino Lorenzo Mercati con l'omologa vettura schierata in gruppo N. In RS Plus, tutti su Mini Cooper, il leader Francesco Savoia si è confermato il riferimento, ma il rallista bresciano Ilario Bondioni è col fiato sul collo del pugliese, mentre il “deb di lusso” già campione in GP2 Davide Valsecchi ha immediatamente registrato tempi in notevole progressione con la vettura di Elite Motorsport, tanto da aver già toccato la top-5 di categoria. In gruppo RS schermaglie fra le Mini del pugliese Giacomo Liuzzi e del reatino Antonio Scappa, mentre è sempre molto seguita la sfida delle Fiat 500 del gruppo Bicilindriche: visti i riscontri delle prove, il campione in carica Angelo Mercuri dovrà guardarsi soprattutto dagli attacchi del pugliese Oronzo Montanaro e del calabrese Domenico Morabito. Nella competizione riservata alle auto storiche , una cinquantina le “classic car” presenti, per Uberto Bonucci inizia bene la caccia al decimo centro personale a Gubbio.

Il già campione italiano ed europeo ha trovato subito il giusto feeling con la fida Osella Pa9 Bmw e con il tracciato eugubino, che ben conosce e dove fra tanti successi vanta gli ultimi tre consecutivi, e ha preparato al meglio il “derby” tutto toscano con l'altra Pa9 di Piero Lottini e con la Martini Mk32 di Giuliano Peroni. Concluse le ricognizioni tutta l'adrenalinaè ora rivolta alla grande giornata conclusiva di domenica: alle 9.30 il direttore di gara Fabrizio Fondacci e l'aggiunto Marcello Cecilioni daranno il via al 52° Trofeo Fagioli. La strada del percorso sarà chiusa al traffico circa 45 minuti prima della partenza, preceduta dalla spettacolare sfilata del tributo Ferrari. Al termine delle due salite di gara, la cerimonia di premiazione è nel Chiostro di San Benedetto con tanto di un premio speciale realizzato dallo scultore e fotografo bolognere Giuseppe Moretti. Intanto venerdì sera è andata in scena la cerimonia di consegna del Memorial Angelo e Pietro Barbetti a Davide Valsecchi. Tra il saluto del sindaco di Gubbio Filippo Mario Stirati e del presidente della commissione Velocità Salita di AciSport Serafino La Delfa e le presenze di Alberto Sabbatini ed Emiliano Perucca Orfei, spassosi gli aneddoti e le considerazioni del driver comasco, autentico trascinatore con il microfono in mano anche sul palco del San Benedetto: “Qui è bellissimo - ha detto Valsecchi ringraziando al momento di ricevere il riconoscimento da Luca Uccellani, presidente del Comitato organizzatore - ; tanta gente entusiasta, iscritti da record, tracciato incredibile, è qualcosa di emozionante! Il fatto di essere all'esordio in salita rende poi tutto ancora più spettacolare. Quello che più mi esalta è il fatto di non provare l'auto. Entri e hai 4 chilometri da percorrere al massimo: è super complicato!”. L'UFFICIO STAMPA

LEONESSA CORSE: CHE RUGGITO ALLA SALITA DEL NEVEGAL

Mercoledì, 16 Agosto 2017 17:44 Published in Salite

Mauro Soretti sfiora il podio grazie ad una gara strepitosa nella quale domina la sua classe. Lanzoni, terzo di E1IT 2000 è ottimo terzo. Un guasto al motore mette kappaò la Renault 5 di Amici. Brescia- Entusiasmante potrebbe essere l’aggettivo più consono alla domenica della Leonessa Corse che alla salita Alpe del Nevegal ha raccolto applausi in quantità. Mauro Soretti, sulla sua Subaru Impreza, è stato uno dei massimi protagonisti della gara veneta. Già nelle prove libere di sabato il pilota di Alfianello aveva fatto furore imponendo il proprio nome in cima alle graduatorie di giornata con l’ottimo tempo di 2’48”06. La gara domenicale è stata decisamente gloriosa per il portacolori della Leonessa che si è battuto contro avversari di spessore chiudendo 3° sia in Gara1 che in Gara2 non potendo contrastare però lo strapotere di vetture più performanti come le Osella CN e la Lola di gruppo E2SS del vincitore assoluto. Al termine della gara dunque, Soretti si è posizionato 4° assoluto ai piedi del podio per soli 0”58, poco più di mezzo secondo. La sua strabiliante prova gli ha permesso di vincere con disinvoltura la categoria di appartenenza –la E1 IT >3000 realizzando la media oraria di ben 117,8 chilometri. “Nonostante abbia abbassato il tempo di manche di oltre due secondi – ha detto Soretti- non ho potuto contrastare la rimonta di Manzoni che nella prima salita era rimasto più staccato nonostante una vettura decisamente più veloce. Alla fine il risultato è fantastico!” Soddisfazione anche sul volto di Robert Lanzoni che ha chiuso sul terzo gradino del podio la categoria E1 Ita 2000. Con la sua Opel Astra, il pilota cremonese ha inanellato ottimi stint passando dal 3’10”83 di Gara1 al 3’09”62 dell’ultima. Praticamente al debutto stagionale, Lanzoni ha mostrato di essere veloce e costante contro avversari di valore come Mezzacasa e Longhi. L’unico neo della giornata arriva dal motore di Roberto Amici che dopo aver staccato parziali importanti nelle qualifiche ed in Gara 1 ha deciso di bloccarsi proprio durante la seconda scalata; la rottura della guarnizione della testa del motore ha sancito lo stop anticipato del pilota lumezzanese: “mi rifarò presto!” ha detto con un sorriso Amici.

Reduce dalla splendida vittoria in Francia al volante dell’Osella FA 30 Fortech, il pilota del Team Blue City Motorsport è sceso immediatamente a Vigo Rendena in Trentino. Ospite d’onore e testimonial nella 3ª edizione della Biroc’ Race, gara riservata a veicoli artigianali senza motore. Anche il driver della Scuderia Vimotorsport s’è cimentato nella gara in qualità d’apripista.

Il percorso della Biroc’ Race

“Una discesa tortuosa di 700 metri con una pendenza del 12 per cento. Bellissima accoglienza,  dove gli organizzatori m’hanno sorpreso con un mezzo fantastico. Il  Biroc’ con il quale ho fatto da apripista rappresentava il mio casco integrale, perfettamente ricostruito. Davvero bravi ed è stata una giornata all’insegna del divertimento”.

Il 10° appuntamento del Campionato Europeo della Montagna

Dopo lo svago, la partenza immediata per Saint Ursanne, nel nord della Svizzera ad ovest di Basilea ed al confine con la Francia, per affrontare il 10° dei dodici appuntamenti del Campionato Europeo della Montagna.

Il tracciato della corsa svizzera

“Molto veloce. Si parte in mezzo al paese e c’è subito una “esse” molto impegnativa. Quindi si scollina e vi sono un paio di allunghi dove di toccano i 250 chilometri orari. Quindi una curva a sinistra da affrontare quasi in pieno, 5ª o sesta marcia, sotto il viadotto dell’autostrada in un grande anfiteatro naturale affollato dai tifosi. S’affronta poi un tratto misto assai impegnativo nel sottobosco ed a un chilometro circa all’arrivo c’è una insidiosa curva sinistra che chiude seguita da un tornate destro, un allungo di un centinaio di metri per affrontare un tornante sinistro. Alla fine un altro tornante destro per poi transitare sotto il traguardo. La lunghezza è di 5,180 chilometri con una pendenza del 10 per cento. Tre le manche di prova, mentre la gara è di due passaggi”.

La vittoria francese ed 1ncassa 12,5 punti

Dopo aver raccolto metà punti in Francia, nonostante la fantastica vittoria, il driver ufficiale Osella, probabilmente, dovrà scartare l’ultimo risultato.

Il commento post Francia

“Sono contentissimo della nostra performance. Peccato che, a causa dei pochi partenti del mio Gruppo, ho incassato 12,5 punti al posto degli abituali 25. D’ora in poi dovrò pensare esclusivamente a non commettere errori e puntare alla vittoria in Gruppo E2 SS. Mi piace aggiungere che la stupenda vittoria a Côte Du Mont Dore raddoppia di spessore perché l’ho conquistata con il numero 17. Lo stesso che portava in gara Jules Bianchi, pilota di Formula 1, scomparso il 17 luglio 2015. Insomma, una vittoria dedicata al driver di Nizza”.

Il calendario CEM

74ª Course de Côte de Saint Ursanne (Svizzera), 3 settembre - 23ª GHD Ilirska Bistrica (Slovenia), 17 settembre - 36ª Buzetski Dani (Croazia)    

 

A SCORZÈ XMOTORS IN GRANDE STILE

Mercoledì, 16 Agosto 2017 10:25 Published in Rally

Per la scuderia di Montebelluna un team a due punte con Francesco Stefan, su Ford Fiesta R5, ed Ivan Agostinetto, su Subaru Impreza N4, per puntare in alto.

 

Montebelluna (Tv), 15 Agosto 2017 – È l'evento atteso da tanti per l'intera stagione agonistica, quel rally che in Triveneto è riconosciuto come tra i meglio organizzati, dove si riesce ancora a tenere vivo lo spirito di festa ed aggregazione: il Rally Città di Scorzè.

Sabato 19 e Domenica 20 Agosto la cittadina veneziana, che dà il nome alla manifestazione, tornerà a vestirsi quale patria dei motori ed ecco che la scuderia Xmotors, da sempre fedele a queste speciali, si presenterà ai nastri di partenza con due equipaggi particolarmente motivati a ben figurare di fronte al numeroso pubblico che, di anno in anno, si assiepa lungo le strade arroventate dell'entroterra.

Non poteva di certo mancare il presidente del sodalizio trevigiano, Francesco Stefan, che scenderà dalla pedana di partenza con una Ford Fiesta, in versione R5, seguita sul campo dal team RB Motorsport.

Per il pilota di Montebelluna, coadiuvato nell'occasione da Manuel Menegon alle note, lo Scorzè può considerarsi un valido alleato, in virtù della vittoria in classe N4 e del sesto posto assoluto colti nella passata edizione alla guida di una Subaru Impreza N14.

 

“È dal San Martino di Castrozza dello scorso anno che non tocco l'asfalto in gara” – racconta Stefan – “in quanto l'unica trasferta di questo 2017 è stata, per noi, al Valtiberina. Eravamo in gara con la nostra Subaru ma ci siamo dovuti fermare dopo un paio di prove. Avremo un bel po' di ruggine da togliere e sappiamo bene quanto siano insidiose queste speciali. Lo scorso anno, qui a Scorzè, andò decisamente bene per noi con la vittoria di classe e con il sesto assoluto. Quest'anno ci presenteremo al via con la nostra Ford Fiesta, in versione R5. Una macchina dalla quale è molto difficile scendere, una volta che ci è saliti la prima volta. Siamo fiduciosi.”

 

Se tra le vetture da assoluta l'equipaggio griffato Xmotors è nutre ambizioni di prim'ordine non da meno lo è quello iscritto tra le produzione, composto da Ivan Agostinetto e dal coriaceo Roberto Scopel.

Per il pilota di Saccol, nel cuore della terra del Cartizze a Valdobbiadene, un compito davvero ostico ovvero quello di difendere il successo siglato da Stefan, ottenuto nella passata edizione alla guida della stessa Subaru Impreza N14, curata in gara dal team Autocar.

 

“Sono cinque anni filati che sono presente a Scorzè” – racconta Agostinetto – “delle quali la prima, nel 2012, fu nei panni del navigatore. Lo scorso anno chiudemmo secondi dietro a Stefan, con una doppietta Xmotors da incorniciare. Vogliamo a tutti i costi cercare di prolungare la serie positiva qui a Scorzè ed ora che Francesco è passato in R5 dovremo dare il massimo per cercare il successo. Qui ogni errore può costare davvero caro pertanto la concentrazione deve rimanere ai massimi livelli, per tutti e due i giorni di gara. Io e Roberto siamo pronti.”

 

Appuntamento quindi per la tarda serata di Sabato 19 Agosto con la partenza ufficiale.

La New Generation Racing allo start del Trofeo Luigi Fagioli, con due piloti alla ricerca del risultato massimo. La gara che è valida come prova del CIVM e del Tivm, si snoda su 4.150 metri ed è una delle gare più popolari nell'ambiente delle gare di velocità in salita.
 
Nelle Bicilindriche, il campione Italiano Mercuri Angelo sarà al via con la sua fidata Fiat 500, con cui cercherà di ottimizzare le occasioni per portare a casa il risultato.
In E1 Italia in classe 1150, il Presidente Trapasso Salvatore porta al via la sua Fiat 127, dove cercherà di dar seguito agli ottimi risultati delle ultime uscite.
 
Il fine settimana partirà da venerdi con le verifiche tecniche/sportive, sabato le prove e domenica la gara sempre in due manche.
 
Ufficio Stampa New Generation Racing

DALL'Ò CHIUDE AI PIEDI DEL PODIO SUL NEVEGAL

Martedì, 15 Agosto 2017 17:49 Published in Salite

Il pilota di Limana, in gara per i colori di GDA Communication, archivia con un buon quarto posto di classe N 1600, di fronte al pubblico amico, la salita bellunese.

 

Vignola (Mo), 15 Agosto 2017 – La prima uscita di Stefano Dall'Ò, vestendo i colori della scuderia modenese GDA Communication, si chiude con un bilancio decisamente positivo.

Il pilota di Limana, ad un anno di distanza dall'ultima apparizione all'interno di un abitacolo di una vettura da competizione, si è ben disinto lo scorso weekend alla Cronoscalata Alpe del Nevegal.

La classica salita bellunese, che quest'anno festeggiava la sua quarantatresima edizione, ha visto il neo portacolori del sodalizio di Vignola concludere con il quarto posto tra le vetture 1600 del produzione ed ottavo assoluto in gruppo N.

Obiettivo pienamente raggiunto, quello dichiarato alla vigilia dallo stesso Dall'Ò, che al volante di una Peugeot 106 Rallye, che ha girato come un orologio svizzero, è riuscito ben presto a riprendere affiatamento con il mezzo, centrando una brillante prestazione sulle strade di casa.

 

“Siamo pienamente soddisfatti di questa prima trasferta” – racconta Dall'Ò – “e devo dire che poter gareggiare con il supporto del pubblico di casa è una sensazione davvero speciale. Il nostro unico obiettivo era quello di controllare la bontà dei lavori svolti sulla nostra 106 in questa lunga, forzata, sosta. È andato tutto per il verso giusto e siamo molto contenti di questo quarto posto anche perchè, a dire il vero, la salita non è il nostro pane quotidiano. Era da tanto tempo che non ci presentavamo a via di una cronoscalata e devo dire che, rispetto ai rally, questo tipo di competizioni prevede delle lunghe pause, a volte troppo lunghe.”

 

Si apre il sipario sulla Cronoscalata Alpe del Nevegal con la sessione di prova del Sabato mattino dove Dall'Ò rompe il ghiaccio con il quinto tempo di classe, su undici arrivati.

Nella seconda tornata il driver bellunese migliora sensibilmente il proprio parziale, staccando il terzo tempo di classe a meno di due secondi dalla vetta.

Alle ore 10.30 di Domenica scatta gara 1 e Dall'Ò è subito protagonista con un ottimo quarto tempo, stessa posizione che il portacolori di GDA Communication coglierà nella seconda salita, corsasi nel pomeriggio.

 

“Durante la sessione di prove del Sabato siamo stati abbastanza abbottonati” – sottolinea Dall'Ò – “perchè volevamo vedere se sulla vettura era tutto a posto. Per la Domenica ci eravamo posti un obiettivo, che era quello di riuscire a girare in trentadue. In gara 1 siamo riusciti a fermarci sul trentuno alto quindi siamo ampiamente soddisfatti di quanto raccolto qui sul Nevegal. Nella seconda salita abbiamo commesso qualche piccolo errore di guida che ci ha portato ad alzare il tempo. Va comunque bene così. Riuscire a tenere il passo degli specialisti delle salite non è mai facile ma, direi, che ci siamo comunque ben difesi.”

 

Un caldo mese di Agosto aspetta Dall'Ò: questo fine settimana il neo portacolori di GDA Communication sarà al via del Rally Città di Scorzè, dove ritroverà Matteo Magrin alle note.

Simone Faggioli prosegue la corsa al titolo europeo

Lunedì, 14 Agosto 2017 16:36 Published in Salite

In Francia alla Course de Cote du Mont Dore il portacolori Best Lap é secondo assoluto e primo di gruppo

É stato un week end difficile per Simone Faggioli che non é mai riuscito a centrare ne in prova ne in gara il set up corretto per la sua Norma M20 FC Zytek con pneumatici Pirelli nella gara francese che da Chambon sur Lac conduce al Mont Dore.
La gara, valevole anche per il Campionato Francese Montagna, ha visto il pluricampione fiorentino poco a suo agio in condizioni metereologiche non ottimali per il pacchetto a sua disposizione. Faggioli, nonostante questi disagi, è riuscito a centrare la seconda posizione assoluta e prima di gruppo, conquistando il punteggio pieno importante per l'obiettivo del titolo europeo.

A fine gara Faggioli commenta la sua prestazione: "Ovviamente mi dispiace non essere riuscito a vincere la gara. Ci siamo anche accorti di un problema solo durante la terza manche di gara, troppo tardi per recuperare. Per me è comunque fondamentale avere conquistato la prima posizione di gruppo che adesso mi porta in testa al campionato. Mancano tre gare alla fine della stagione, vedremo cosa succederà. Voglio ringraziare il mio team, i miei compagni di squadra e la mia scuderia, Best Lap, perché per il regolamento di questo campionato è fondamentale avere il gruppo FIA completo e facendo squadra ci siamo mossi nel rispetto delle regole e conoscenza delle stesse per ottenere questo obiettivo."

 

Il panorama degli slalom organizzati in Trentino si amplia anno dopo anno. Si tratta di una disciplina motoristica che non richiede grandi risorse ai piloti e che garantisce grande divertimento grazie ad una formula che prevede quattro prove per ogni manifestazione, e ad una tipologia di gara che include una decina di gimcane fra le serie di birilli. Dopo aver trovato casa in Valle del Chiese, sul Monte Bondone e a Levico Terme, la disciplina è ora pronta a mettere radici anche in Val di Sole, una zona fino ad ora conosciuta per la pratica della mountain bike, del rafting e dello scialpinismo, ma del tutto nuova ad una disciplina motoristica come questa.
L'idea è stata lanciata da un gruppo di operatori turistici della zona, convinti che esistano percorsi adatti per una competizione di questo tipo, e messa in pratica dalla scuderia roveretana Adige Sport, che da qualche anno organizza anche lo Slalom Levico – Vetriolo, con il supporto del Comune di Dimaro Folgarida, dell'Apt Val di Sole e delle Funivie di Folgarida. La nuova sfida si chiama proprio «Slalom Val di Sole» ed avrà come teatro la strada che unisce Dimaro a Folgarida. Nella prima domenica di settembre non saranno le familiari auto degli sciatori a percorrerla, dunque, ma i piloti iscritti alla gara inserita nel calendario del «Trofeo Veneto Trentino».
Le novità non si fermano alla localizzazione del percorso, ma includono anche la sua lunghezza, che misura 4 chilometri e annovera 5 tornanti e ben 13 postazioni birillate, numeri superiori agli standard della disciplina. Una gara lunga, dunque, che vivrà il suo prologo sabato 2 settembre, quando Folgarida ospiterà le verifiche tecnico – sportive, dalle 14 alle 19,30, e poi un pasta party, offerto dall'Apt della Val di Sole e dagli operatori. Il giorno dopo le prove prenderanno il via alle 10,30, alle quali seguirà la prima manche. La seconda e, a seguire, la terza, cominceranno dopo un'ora di stop, necessario per fare transitare i mezzi di trasporto pubblico. C'è tempo per iscriversi fino a lunedì 28 agosto.

Le salite di ricognizione della 43^ Alpe del Nevegal sono scattate questa mattina, alle 10, appena terminata la parata delle auto di serie che per la seconda volta sono salite all’Alpe in Fiore in anteprima alla competizione valida per il Trofeo italiano velocità montagna – trofeo “Lino De Salvador” e quale prova nazionale auto storiche – trofeo “Mario Facca”. Le condizioni meteorologiche, nonostante le previsioni negative della viglia e qualche nuvola minacciosa che si è addensata sopra il Col Nevegal, “il Colle dei bellunesi”, sono state clementi, tanto da permettere a tutti i 173 conduttori verificati di completare la prima prova sul tracciato di 5.500 metri in condizioni di asciutto.

 

Questi i migliori tempi fatti registrare nelle varie categorie.

AUTOSTORICHE.

Gruppo 1: 1. Mario Sala, Porsche 906 Carrera 6, 3.36.15; 2. “Kabibo”, De Tomaso Mangusta, 3.50.16; 3. Marino Fochesato, Fiat Abarth 1000 Tc, 3.53.56.

Gruppo 2: 1. Rino Muradore, Ford Escort Rs, 3.24.25; 2. Flavio Furlan, De Tomaso Pantera, 3.39.36; 3. Silvio Andrighetti, Lancia Stratos, 3.41.63.

Gruppo 3: 1. Remo Decarli, Fiat X /9, 3.20.68; 2. Gennaro Ventriglia, Fiat X 1/9 Dallara, 3.26.66; 3. Giuseppe Pezzo, Porsche 911 Sc, 3.29.57.

Gruppo 4: 1. Uberto Bonucci, Osella Pa9/90, 2.58.01; 2. Piero Lottini, Osella Pa9/90, 2.59,64; 3. Giovanni Ambroso, Osella Pa9/90, 3.19.34.

Gruppo 5: 1. Roberto Zavarini, Ralt Rt 32, 3.26.44; 2. Gina Colotto, Formiula Abarth Se0.33, 3.38.29.

AUTO MODERNE

RSPLUS: 1. Stefan Kraner, Renault Clio Cup, 3.22.36; 2. Christian Fracassi, idem, 3.35.97.

RS: 1. Mario Tacchini, Bmw Mini Cooper S, 3.31.67; 2. Luca Silvi, Renault Clio Rs, 3.22.56; 3. Marco Cappello, Honda Civic, 3.38.65.

PRODS: 1. Mirto Saviane, Renault Clio Williams, 3.31.11; 2. Fabio Zanette, Renault 5 Gt turbo, 3.38.35; 3. Lorenzo Pavan, Ford Escort Cw, 3.38.46.

PRODE: 1: 1. Sigi Fedrigotti, Ford Escort Rs Cw, 3.31.81; 2. Alex Leardini, Honda Civic Vti Vtec, 3.37.42; 3. Angelo Giovannini, Peugeot 205 rallye, 3.54.89.

N: 1. Lorenzo Mercati, Mitsubishi Evo IX, 3.14.23; 2. Dennys Adami, Bmw M3, 3.22.41; 3. Alex Ferè, Honda Civic R-Type, 3.24.59.

A: 1. Rudy Bicciato, Mitsubishi Lancer Evo VI, 3.09.84; 2. Ivano Cenedese, Renault Clio,3.16.24; 3. Luca Soravia, Renault Clio R3C, 3.19.38.

GT: 1. Roberto Ragazzi, Ferrari 458 Evo, 3.00.74; 2. Luca Gaetani, idem, 3.03.80; 3. Luciano Cristini, Porsche 996 GT3 Cup, 3.33.28.

E1 ITALIA: 1. Mauro Soretti, Subaru Impreza, 2.54.24; 2. Denis Mezzacasa, Renault Clio, 3.10.51; 3. Stefano De Gan, Honda Civic Proto, 3.14.57.

E2SH: 1. Christian Rapuzzi, Polini 04, 3.15.69; 2. Luca Veldorale, A112 Kawasaki, 3.18.26; 3. Stiw Marcon, Fiat 500 R2, 3.25.46.

CN: 1. Franco Manzoni, Osella PA21S Evo, 2.51.20; 2. Francesco Turatello, Osella PA21S, 2.58.72; 3. Andrea Drago, Erberth R3, 3.07.29.

E2SC: 1. Domenico Dall’O’, Radical Prosport, 2.58.16; 2. Renato Sartoretto, Osella PA21S, 3.32.33; 3. Roberto Marcon, Marcon R01, 3.35.81.

E2SS: 1. Denny Zardo, Lola B 99/50, 2.38.99; 2. Gino Pedrotti, Formula Tatuus Renault, 2.56.72; 3. Enrico Zandonà, Formula Reynard 883, 2.58.87.

 

 

Roberto Bona

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