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Paolo Rignanese

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PIEVE SANTO STEFANO - Dominio della scuderia Speed Motor nella gara delle moderne alla cronoscalata dello Spino, che a Pieve Santo Stefano ha consumato l’8° edizione della storica e la 45esima di sempre. Un primo, un terzo e un quinto posto assoluto: i portacolori del team di Tiziano Brunetti hanno recitato la parte del leone sui 6 chilometri del tracciato, grazie in primis a Michele Fattorini, che iscrive il proprio nome nell’albo d’oro della competizione - relativamente alla specifica sezione - al termine di un interessante duello con il trentino Diego Degasperi.

Al volante entrambi di un’Osella Fa 30 e già avversari nel Civm, sono stati divisi nel computo totale da appena 1”15, con Fattorini più veloce di Degasperi sia in gara 1 che in gara 2. Nella salita del mattino, il 27enne di Porano ha fatto fermare il cronometro a 2’44”25 contro il 2’45”27 di Degasperi, mentre nel bis pomeridiano la differenza è stata di appena 13 centesimi di secondo: 2’45”15 il tempo di Fattorini e 2’45”28 quello di Degasperi. “Ero venuto qui soprattutto per testare le condizioni della macchina – ha dichiarato Fattorini – e posso garantire che i problemi tecnici affiorati ci hanno tenuto in apprensione fin dalle prove; un week-end sostanzialmente tribolato, nel quale siamo comunque riusciti a limitare i danni, ottenendo la prima posizione”.

Il miglior Spino di sempre trasmette una motivata soddisfazione a Franco Manzoni, terzo assoluto dietro i due grandi protagonisti e primo in E2-SC con la sua Osella Pa 21/S Evo: il 2’54”79 e il successivo 2’55”70 (soltanto 91 centesimi in più, quindi) certificano la prestazione del ravennate, visibilmente contento: “Era il massimo che avrei potuto fare contro vetture che hanno quasi 200 cavalli in più della mia – ha detto Manzoni – e ci sono riuscito, se soltanto si considera che qui ho migliorato di 4” il mio primato personale, stabilito tre anni fa e stavolta l’asfalto presentava qualche piccolo avvallamento in più rispetto ad allora. L’Osella è a posto e a questo risultato ha contribuito anche la modifica operata agli assetti”.

Scorrendo ancora la graduatoria assoluta, dopo il quarto posto di Fabrizio Peroni su Osella Pa 20 S, ecco il quinto di un Alessandro Alcidi a suo modo eccezionale: il 29enne tuderte bagna l’esordio allo Spino con un 3’03”02 in gara 1 e addirittura un 2’59”87 in gara 2 con l’Osella Pa 21 Jrb, anch’essa provata per la prima volta sul percorso toscano. Primo posto nella classe 1000 e secondo di gruppo nella E2-SC: “Considerando il fatto che ho saltato una manche di prova per il problema al sensore dei giri – ha commentato Alcidi – il vero debutto l’ho fatto direttamente in corsa, ma l’obiettivo di scendere sotto il tetto dei 3 minuti è stato centrato. Va benissimo così, come l’Osellina che ho guidato”. Meno fortunato l’eugubino Gianni Urbani, impegnato nella CN con l’Osella Pa 21/S, che aveva il quinto tempo assoluto al termine di gara 1 in 3’01”89; poi, il ritiro nella seconda salita. “Noie al cambio – ha spiegato Urbani – che mi avevano praticamente tolto la seconda marcia; nel momento in cui mi sono accorto dell’anomalia, ho preferito non rischiare e mi sono fermato”.

18 giugno 2017

 

Ufficio stampa

Claudio Roselli

Il driver e preparatore fiorentino ha vinto il 3° Raggruppamento e realizzato il miglior Tempo in 2’55”03 . Affermazione in 4° Raggruppamento per Lottini su Osella PA 9/90, in 5° Giuliano Peroni ha fatto il vuoto su Martini Mk32, per il 2° acuto di Motti su Porsche e Nocentini torna al successo in 1° su Chevron. Fattorini su Osella FA 30 vince tra le moderne

Pieve Santo Stefano (AR), 18 giugno 2017. I 6 Km che da Pieve Santo Stefano portano fino in prossimità del Passo dello Spino sulle pendici del Monte Verna sono stati teatro della sesta sfida dl Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche. La competizione minuziosamente organizzata dalla Pro Spino Team ha visto al via 123 autostoriche e ben 61 vetture moderne che hanno offerto uno spaccato di Tricolore. Stefano Peroni ha vinto il 3° Raggruppamento e la sua terza gara stagionale realizzando il miglior tempo in 2’55”03 nella prima salita sulla Osella PA 8 BMW che cura insieme al papà Giuliano, il fiorentino del Team Italia si è imposto in entrambe le gare dopo aver trovato un ottima regolazione della vettura già durante le prove. -“Un terzo successo in gara che da molta soddisfazione - ha commentato Peroni - la macchina va molto bene il lavoro svolto sta producendo i risultati sperati, anche perché ottengo dei tempi migliori di vetture più moderne e potenti”-. Sul podio di raggruppamento sono salite due energiche vetture turismo ed in versione silhouette in particolare la Fiat X1/9 con motore Dallara di Remo Decarli, l’alfiere Destra 4 che ha vinto al classe 1600, seguito dal vincitore della classe 2000 Enrico Vezzosi sulla scattante BMW Schnitzer, rispettivamente ottimi 6° e 8° nell’ipotetica classifica assoluta. Primo posto di 4° Raggruppamento e secondo tempo in assoluto per Piero Lottini sulla Osella PA 9/90 BMW, il pisano della Bologna Squadra Corse, seppur sempre più leader della classifica tricolore, non ha trovato per l’intero week end delle regolazioni pienamente efficaci per il tracciato toscano. Secondo di raggruppamento Walter Marelli, il driver della Scuderia del Portello che ha vinto tra le sport nazionali da 3000 cc con la Lucchini Alfa Romeo, con cui ha ottenuto il 4° tempo in assoluto, seguito sul podio ed in classe da Sandro Zucchi sulla versione SN 85 della Lucchini.

 

Secondo tempo assoluto in gara 1 e migliore di Raggruppamento per il pilota di casa Ennio Bragagni Capaccini sulla RE.BO, poi il portacolori della Chimera Classic Motor ed esponente del maggior partner della competizione, ha dovuto arrendersi per il cedimento del cambio. Nuovo affondo in 5° Raggruppamento con il terzo tempo assoluto per Giuliano Peroni, il papà di Stefano, che ha centrato un nuovo successo al volante della sempre più performante Martini Mk32, monoposto nata nel 1981 per l’Europeo salita e che il driver e preparatore ha reso nuovamente auto di vertice. Nella stessa categoria duello per il secondo posto tra Emanuele Aralla, in piena rimonta in gara 2, sulla Dallara F390 e Antonio Lavieri molto incisivo sulla Formula Renault Europa, che hanno chiuso nell’ordine dopo un 1 a 1 nelle due salite e rispettivamente con il 5° e 7° tempo in ordine generale. E’ tornato al successo in 1° Raggruppamento Tiberio Nocentini sulla Chevron, il fiorentino ha ritrovato la prontezza del motore Cosworth 1.6 ed ha finalmente risolto i problemi elettrici che in un paio di gare lo hanno fermato ed ora ha nuovamente la leadership nel mirino, Nocentini ha anche realizzato il 9° tempo assoluto in gara.

Seconda piazza per il laziale Angelo De Angelis che ha guadagnato ulteriori punti tricolori sulla Nerus Silhouette di classe BC 1600, mentre sul podio di categoria è salito anche il sempre tenace Antonio Di Fazio con la NSU Brixner. Tra le auto coperte mentre Alessandro Rinolfi ha di nuovo dominato in classe T1300 con l’agile Austin Mini Cooper S, nonostante un motore non al top, mentre Claudio Conti si è imposto in classe GTP oltre 2000 con la TVR Griffith, la bella super car inglese, malgrado una noia alla frizione. Il 2° Raggruppamento ha visto la supremazia di Idelbrando Motti sulla Porsche Carrera RS, il modenese portacolori della Bologna Squadra Corse che ha completato la top ten generale e con decisione ha preceduto in entrambe le gare Vincenzo Rossi su vettura gemella, mentre dopo le due super car di classe GTS sul podio è salito l’incisivo bolognese Fosco Zambelli perfettamente coadiuvato dall’Alfa Romeo 1750 GTam, che ha realizzato il 2° tempo nella seconda salita. Spaccato di CIVM tra le auto moderne, dove hanno gareggiato diversi protagonisti della massima serie ACI. Vittoria del giovane Umbro della Speed Motor Michele Fattorini che finalmente ha testato gli sviluppi della Osella FA 30, con cui ha realizzato il miglior tempo in 2’44”25 in gara 1, nonostante la persistenza di alcuni problemi elettrici. Secondo il trentino Diego Degasperi per l’occasione sulla Osella FA 30 Zytek, il portacolori Vimotorsport ha tagliato il traguardo con un gap totale di 1”15 dal vincitore, sul podio anche il ravennate Franco Manzoni sulla Osella PA 21 EVO, per questa volta in versione E2SC.

Classifica Raggruppamenti Cronoscalata dello Spino: 1° Raggruppamento: 1 Nocentini (Chevron B19) in 6’54”40; 2 De Angelis (Nerus Silhouette) a 15”53; 3 Di Fazio (NSU Brixner) a 17”77. 2° Raggruppamento: 1 Motti (Porsche Carrera RS) in 6’58”72; 2 Rossi (Porsche Carrera RS) a 11”74; 3 Zambelli (Alfa Romeo 1750 GTam) a 13”37. 3° Raggruppamento: 1 Peroni S. (Osella PA 8 BMW) in 5’51”52; 2 Decarli (Fiat X1/9 Dallara) a 57”39; 3 Vezzosi (BMW Schnitezer) a 58”90. 4° Raggruppamento: 1 Lottini (Osella PA 9/90 BMW) in 6’12”01; 2 Marelli (Lucchini SN 88) a 28”35; 3 Zucchi (Lucchini SN 85) a 58”11. 5° Raggruppamento: 1 Peroni G. (Martini Mk32) in 6’15”26; 2 Aralla (Dallara F390) a 25”92; 3 Lavieri (Formula Renault Europa) a 34”59. Auto Moderne: 1 Fattorini (Osella FA 30 Zytek) in 5’29”40; 2 Degasperi (Osella FA 30 Zytek) a 1”15; 3 Manzoni (Osella PA 21 EVO) a 21”09.

Calendario del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche: 7-9 aprile Lago Montefiascone (VT); 22–23 aprile Camucia – Cortona (AR); 6-7 maggio Scarperia – Giogo (FI); 20/21 maggio Trofeo Scarfiotti (MC); 3-4 giugno Cronoscalata del Santuario (PA); 17- 18 giugno Cronoscalata Storica dello Spino (AR); 23–25 giugno Coppa della Consuma (FI); 7-9 luglio Cesana - Sestriere (TO); 1- 3 settembre Limabetone Storica (PT); 22-24 settembre Chianti Classico (SI).

 

Addetto Stampa C.I.V.S.A. Rosario Giordano

LA LEONESSA CORSE SI PREPARA PER IL RALLY DELLA MARCA

Domenica, 18 Giugno 2017 16:24 Published in Rally

Saresera e Parolaro gareggeranno al Rally della Marca cimentandosi rispettivamente nel Trofeo Peugeot e nel Suzuki. Il Rally si svolgerà il 23 e il 24 giugno.

Brescia- Il Rally della Marca catalizzerà le prossime attenzioni della Leonessa Corse, gruppo sportivo bresciano che nel rally trevigiano vedrà impegnati due suoi equipaggi. Sulla Peugeot 28 R2B della Vieffecorse, Gianluca Saresera e Daniel Taufer cercheranno di proseguire nel trend positivo di questa prima parte di stagione con Elba e 1000 Miglia che hanno fruttato due secondi posti e la vetta della graduatoria generale. Avversari come Carella o Grani sono davvero tosti ma la costanza di rendimento del giovane pilota bresciano e dell’esperto naviga trentino stanno sinora ripagando del duro lavoro svolto.

 

 

I due portabandiera della Leonessa con la presenza nel CIWrc si stanno cimentando contemporaneamente in due ambiti: la coppa Michelin e la classe R2B di CIWrc: attualmente sono in vetta al monomarca legato al binomio Peugeot/Michelin con 46 punti così come sono capoclassifica nella classe R2B con 24 punti. Sempre per cimentarsi in un monomarca ma nell’ambito del Suzuki Rally Cup, Nicolas Parolaro e Gianluca Marchioni affronteranno il Marca con lo scopo di misurarsi con i pari categoria al via con le Swift R1B: con una vettura curata dalla Gliese, il pilota di Sondrio ed il copilota di Colico, assenti all’Elba, proveranno a centrare quel podio mancato per poco al 1000 Miglia. Il Rally della Marca, dopo la speciale spettacolo denominata ZadraRing che si svolgerà la sera di venerdì 23 giugno, entrerà nel vivo il giorno seguente con le speciali del Monte Cesen, Monte Tomba e Castelli per un totale finale di 125 chilometri di prove.

 

Addetto stampa: Luca Del Vitto

Grazie a una gara tutta consistenza e grinta il team porta i colori italiani e la Dallara nella top-10 assoluta con Lacorte-Sernagiotto-Belicchi al traguardo più forti delle insidie di un evento unico massacrante. Amadio: “Una settimana incredibile, i ragazzi hanno dato l'anima e il sogno è oltre ogni aspettativa”

Le Mans (Francia), 18 giugno 2017 . Il sogno si è realizzato fino in fondo. La scuderia Cetilar Villorba Corse ha concluso una bollente edizione della 24 Ore di Le Mans portando al traguardo i colori italiani e la Dallara P217 con i piloti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi. La grande avventura nel terzo round del Mondiale Endurance, culmine del progetto che proprio Lacorte, Sernagiotto e Villorba Corse, tutti e tre al debutto assoluto nella leggendaria corsa francese, inseguivano insieme dal 2015. In soli due anni il salto da LMP3 a LMP2 e quello ancora più impegnativo dell'esordio a Le Mans.

 

 

Terminato oltre ogni aspettativa nella top-10 assoluta fra gli applausi e gli abbracci dei festeggiamenti per un'impresa che perfino dai team più vincenti è considerata una continua sfida di competizione, di affidabilità e ai limiti della resistenza sportiva, oltre che il più insidioso banco di prova rispetto a inconvenienti ed errori. E infatti gli imprevisti non sono mancati nella partecipazione dell'unico team tutto italiano presente fra i prototipi con il proprio progetto “Italian Spirit of Le Mans”. A iniziare dal mercoledì e dai guai elettrici che nelle prime prove avevano rallentato prestazioni e messa a punto del prototipo emiliano. Super la reazione di tutta la squadra che, dopo i progressi mostrati nelle ultime qualifiche giovedì, lavorando quindici ore filate per tutto venerdì ha consegnato una vettura quasi perfetta nelle mani dei tre piloti sabato mattina. Lacorte, Sernagiotto e Belicchi l'hanno collaudata un'ultima volta nel warm up della mattina e poi nel pomeriggio si sono schierati al via della 24 Ore scattando dalla 18esima posizione di LMP2, la 24esima assoluta.

 

 

I tre alfieri Cetilar Villorba Corse sono stati poi protagonisti di una gara strategicamente molto efficace, basata, oltre che sull'affidabilità della Dallara, sulla regolarità e la consistenza. Ma anche sulla grinta, mettendo a segno, coadiuvati dalla squadra, tre belle rimonte nell'arco delle 24 ore della corsa. La prima fino a sabato sera, quando raggiunta la top-ten di classe durante il 72esimo giro l'incolpevole Lacorte è stato toccato da un'altra vettura che l'ha spinto nella ghiaia della prima curva, da dove poi è riuscito a riprendere ma dopo aver perso oltre 4 minuti. Di nuovo risaliti dalle retrovie al nono posto di LMP2 e decimo assoluto, stavolta nella lunga notte di Le Mans durante il 166esimo giro fra Tertre Rouge e la Prima Variante dell'Hunaudierès è scoppiato lo pneumatico posteriore sinistro mentre al volante c'era Sernagiotto, tornato lentamente ai box per le riparazioni del caso. Un inconveniente prontamente risolto che all'equipaggio italiano è comuqnue costato circa 13 minuti.

 

 

Già all'alba, però, la Dallara numero 47 e i tre piloti si erano ripresi la top-ten, ulteriormente migliorata nelle ultime ore di gara. Sul traguardo alla fine la squadra ha celebrato un'inatteso decimo posto assoluto, l'ottavo della classe LMP2, la più agguerrita con ben 25 iscritti, fra i quali i dieci equipaggi che regolarmente frequentano il Campionato del Mondo. Fra quelli che invece calcano i circuiti dell'European Le Mans Series, Cetilar Villorba Corse è addirittura il terzo miglior classificato, il primo fra quelli su Dallara. Il team principal Raimondo Amadio: “Abbiamo vissuto tutti insieme una settimana incredibile e poi una gara massacrante, snervante eppure mai capace di scalfire quello spirito di gruppo che già avevo visto nell'avvicinamento a questo grandioso debutto. I ragazzi, tutti, sono stati straordinari, hanno dato l'anima in ogni momento, anche quando abbiamo temuto di non farcela. E ora il sogno di quella bandiera a scacchi, inseguito per anni, è andato perfino oltre ogni più rosea aspettativa. Ora possiamo festeggiare. Lo meritiamo davvero”.

Allegate: Foto Paola Depalmas

ErregìMEDIA

Simone Iaquinta bissa il secondo posto a Monza

Domenica, 18 Giugno 2017 13:21 Published in Altre Notizie
Il driver calabrese ancora sul podio in gara 2 nel MINI Challenge
 
 
Weekend da incorniciare per il pilota calabrese Simone Iaquinta nella terza tappa del campionato MINI Challenge che si è disputata sul circuito di Monza. Dopo aver conquistato la seconda posizione in qualifica, infatti, il forte driver di Castrovillari ha bissato lo score sia in gara uno che in gara due.

Difficoltà amplificata in gara due, peraltro, quando, da regolamento, il pilota bruzio è partito dalla quinta posizione, riuscendo ad avanzare a suon di sorpassi concludendo la sfida ancora una volta sul secondo gradino del podio.

Grande gioia per Iaquinta, ma anche per il team AC Racing, che cura la MINI John Cooper Works sulla quale il driver esprime tutte le proprie qualità.

"È stato un bellissimo fine settimana - ha spiegato Iaquinta al termine di gara due - Siamo partiti col piede giusto fin dalle qualifiche, e devo ammettere che siamo stati bravi ad azzeccare le giuste strategie. La seconda posizione ottenuta in gara uno, poi, ha dato morale a tutti, e ha consentito di affrontare con serenità e determinazione anche l'ultima sfida del weekend".

Una sfida affrontata con la convinzione di chi sa che bisogna spingere sempre più forte per arrivare al traguardo con un ottimo tempo. Anche in gara 2, infatti, Iaquinta è riuscito a far registrare il miglior giro, sintomo evidente di un ottimo feeling raggiunto con la vettura e di una buona conoscenza del circuito monzese.

"Speravamo di fare bene per rilanciarci - ha concluso il driver calabrese - Mancano altre tre gare al termine della stagione e credo che con le giuste motivazioni possiamo raggiungere risultati importanti. Dobbiamo mantenere questa consapevolezza, che è la nostra forza".

Prima di Monza, il Campionato MINI Challenge si è disputato sui circuiti di Imola e Misano. I prossimi appuntamenti saranno a Magione, sul circuito dell'Umbria (29 e 30 luglio), a Vallelunga, nell'autodromo romano "Pietro Taruffi" (23-24 settembre), e al Mugello (7-8 ottobre).
La situazione dopo 18 ore di gara.
 
 
#47 Dallara P217 Gibson / Categoria LMP2

Roberto Lacorte (ITA) / Giorgio Sernagiotto (ITA) / Andrea Belicchi (ITA)

Posizione in gara dopo 18 ore: P10 LMP2 / P12 assoluta (Gpv: il 36° 3'33"877)

Posizione in griglia di partenza: P18 LMP2 / P24 assoluta (Gpv: 3'30"014 di Belicchi in Q2)

Note dalla gara

- Alle 19.35, durante il 72esimo giro del team, Lacorte, che è senza colpe, è stato toccato da un'altra vettura che lo ha fatto finire nella ghiaia della prima curva, da dove è riuscito a rientrare in pista ma dopo aver perso oltre 4 minuti.

- Alle 02.35, durante il 166esimo giro del team, fra Tertre Rouge e la Prima Variante dell'Hunaudierès è scoppiato lo pneumatico posteriore sinistro mentre Sernagiotto era alla guida, il quale ha dovuto tornare lentamente ai box percorrendo quasi un giro di pista per permettere al team di effettuare le riparazioni nella zona del parafango interessato, con totale perdita in termini di tempo di circa 13 minuti.

- 228 giri percorsi, 23 pit stop, 7 cambi gomme.
 
 
Le dichiarazioni dei piloti sui rispettivi turni di guida notturni

Sernagiotto: "Quasi alla fine del mio turno notturno di guida ho iniziato a sentire una vibrazione a metà rettilineo e subito dopo la gomma è scoppiata. Fortunatamente sono riuscito a controllare il prototipo, ma a quel punto i box erano lontani e tornando lentamente abbiamo impiegato diversi minuti. Tutto tempo andato perso... Peccato perché stavamo facendo un ottimo stint e l'auto era veramente guidabile".

Belicchi: "Nei miei due turni di guida non ho preso rischi e tutto è andato regolarmente. Solo nel finale all'alba ho iniziato a sentire una vibrazione, abbiamo pensato fossero le gomme morbide [come accaduto a Sernagiotto nello stint precedente] e così abbiamo provato a cambiarle. In realtà era dovuta al fondo della vettura. In precedenza, in piena notte, montavamo invece le medie e devo dire che mi sono trovato meglio con le hard con le quali avevo iniziato la gara ieri pomeriggio. Comunque l'obiettivo era passare indenni la notte e alla fine, a parte il brivido con Sernagiotto, ci siamo riusciti, ora dobbiamo cercare di concretizzare il risultato".

Lacorte: "Direi bene nel complesso. Siamo contenti, soprattutto pensando che per me è stata la prima volta. La macchina è bella e questa è la cosa più importante, al di là dell'incredibile bagarre che si trova in pista: devi sempre stare vigile e attento se non vuoi commettere errori. Bisogna stare proprio svegli nella notte di Le Mans! Davvero qualcosa di unico".

STEFANO PERONI SU OSELLA PA 8 AVANZA LA SUA CANDIDATURA ALLA VITTORIA NELLE PROVE UFFICIALI DELL’8° CRONOSCALATA STORICA DELLO SPINO, DAVANTI ALLA RE.BO 03 DEL BENIAMINO LOCALE ENNIO BRAGAGNI CAPACCINI. DUELLO FRA LE OSELLA FA 30 DI MICHELE FATTORINI E DI DIEGO DEGASPERI PER L’ASSOLUTO FRA LE MODERNE. SULLA LINEA DI PARTENZA 184 PILOTI IN TOTALE

PIEVE SANTO STEFANO - Le prove ufficiali della 8° cronoscalata storica dello Spino, valevole per il tricolore Civsa e per il Trofeo Toscano di Velocità in Montagna, dicono che Stefano Peroni sarà l’uomo da battere. Al volante della sua Osella Pa 8, anno 1980 e III Raggruppamento, il 45enne pilota di Sesto Fiorentino ha fornito le migliori indicazioni della giornata sul tracciato toscano che dall’immediata periferia di Pieve Santo Stefano conduce fin quasi all’abitato di Montalone: 2’55”72 e 3’00”72 i responsi del cronometro. “Ho trovato il percorso più buono del solito, grazie probabilmente anche alle migliorie apportate agli assetti della vettura – ha commentato Peroni – per cui al momento sono molto soddisfatto”. Dietro di lui, il beniamino di casa Ennio Bragagni Capaccini su Re.Bo. 03 (comunque davanti nel IV Raggruppamento) in 3’09”71 e 3’07”63, tallonato da papà Peroni, il veterano Giuliano su Martini Mk, che ha già prenotato l’assoluto fra le monoposto. “A distanza di un anno – queste le parole di Bragagni Capaccini – tornare a guidare questo prototipo è stata una bella sensazione. Un po’ di preoccupazione nella prima salita per lo stato i freni, che però è stata subito fugata nella seconda”. E per la gara? “Ci sono ancora margini da sfruttare, per cui sono convinto che abbasserò i tempi”. Per il favorito Piero Lottini su Osella Pa 9/90, il quarto responso complessivo, dapprima in 3’15”43” e poi in 3’18”38. “Ho avuto qualche problema con la tenuta di strada – ha dichiarato il “driver” di Pontedera, leader del IV Raggruppamento – e devo capire se dipende dal fondo del tracciato oppure dalla macchina”. Nel I Raggruppamento, Angelo De Angelis su Nerus Silhouette intende confermarsi al comando, senza dimenticare il diretto avversario Tiberio Nocentini su Chevron B19, che nella prima prova è partito per poi essere bloccato da problemi meccanici e nella seconda le implicazioni si sono ripresentate: il pilota fiorentino è arrivato al traguardo, ma con un tempo altissimo. Assente il capoclassifica Giuliano Palmieri, nel II Raggruppamento è la Porsche Carrera Rs di Ildebrando Motti a essersi messa in evidenza, anche se l’Alfa Romeo 1750 di Fosco Zambelli non molla la presa, Più staccata, invece, l’altra Porsche Carrera di Matteo Adragna. Tornando al V Raggruppamento, fiduciosa è la spezzina Gina Colotto, che con la Formula Fiat Abarth difende la testa dagli attacchi di Maurizio Rossi su Formula Alfa Boxer e del già ricordato Giuliano Peroni: “Piccole noie con la frizione – ha spiegato la Colotto – e domani correrò con gomme più adatte a un tracciato senza dubbio bello, ma che deve essere assimilato nella giusta maniera”.

 

Per ciò che riguarda le auto moderne (45esima edizione di sempre per la crono), è battaglia fra le Osella Fa 30 di Michele Fattorini e di Diego Degasperi, con il pilota umbro della Speed Motor che sale in 2’51”41 nella prima sessione in 2’48”57 nella seconda, sempre avanti al trentino; l’Osella Pa 20/S di Fabrizio Peroni è terza e davanti a tutti nella CN, mentre l’altro portacolori Speed Motor, il ravennate Franco Manzoni su Osella Pa 21/S Evo, svetta nella E2-SC e Lorenzo Mercati di Sansepolcro si candida a prim’attore fra le turismo con la sua Mitsubishi Lancer Evo gruppo N. Bene anche i piloti del posto, i pievani Mauro Polcri su Osella Pa 20 S, secondo in CN e Daniele Giannini su Gloria B4 nella classe 1000 della E2-SS.

 

Assai nutrito il lotto dei concorrenti a questa edizione dello Spino: 184 partenti (appena il 9% di defezioni rispetto ai 202 iscritti), con 123 vetture storiche e 61 moderne. In gara anche 6 donne, 4 delle quali fra le moderne. Un sole estivo, ma con l’afa opprimente del venerdì spazzata via, ha reso ancor più gradevole la partecipazione degli spettatori. Appena qualche interruzione alla serie di partenze, non dovuta però a incidenti. Il trofeo Tratos Cavi andrà ad appannaggio del miglior pilota in assoluto nella somma dei tempi e quello messo in palio dall’altro sponsor, la BS Lubrificanti di Sansepolcro, sarà il premio per il primo fra gli “under 25”. Alle 9.30 di domenica 18 giugno, scatterà il via della cronoscalata, preceduta dalla sfilata del Porsche Berg; le condizioni atmosferiche tranquillizzano appassionati e organizzatori della Pro Spino Team, che ora si attendono il pubblico delle grandi occasioni.

 

 

Pieve Santo Stefano, 17 giugno 2017

 

 

Ufficio stampa

Pro Spino Team

 

La situazione dopo 6 ore di gara.
 
 
#47 Dallara P217 Gibson / Categoria LMP2

Roberto Lacorte (ITA) / Giorgio Sernagiotto (ITA) / Andrea Belicchi (ITA)

Posizione in gara dopo 6 ore: P13 LMP2 / P17 assoluta (Gpv: il 36° 3'33"877)

Posizione in griglia di partenza: P18 LMP2 / P24 assoluta (Gpv: 3'30"014 di Belicchi in Q2)

Warm up: 3'34"887 (10 giri) P12 LMP2 / P17 assoluta

Note dalla gara: Intorno alle 19.35, durante il 72esimo giro del team, Lacorte, che è senza colpe, è stato toccato da un'altra vettura che lo ha fatto finire nella ghiaia della prima curva, da dove è riuscito a rientrare in pista ma dopo aver perso oltre 4 minuti.

88 giri percorsi

9 pit stop

2 cambi gomme
 
 
Le dichiarazioni dei piloti dopo il primo turno di guida

Belicchi: "Ho cercato di gestire al meglio gli pneumatici mantenendo un passo sempre costante, anche perché ancora delle incognite sulla loro effettiva performance sulla durata le avevamo. Ho tirato un po' soltanto verso la fine, quando sapevo che con Sernagiotto avremmo montato delle coperture nuove. Sono contento di queste prime ore di gara, la nostra Dallara sta funzionando bene e anche nell'abitacolo il caldo è sopportabile. L'esperienza maturata e i dati raccolti in questa prima parte sarà fondamentale per il prosieguo. E' ancora lunghissima".

Sernagiotto: "E' stata un'emozione incredibile debuttare in gara alla 24 Ore. Devo ammettere che nei primi giri ho dovuto un attimo adattarmi al contesto di questa magnifica corsa ma poi è andata bene e ora è tutto ok. Ho tenuto un passo certamente non estremo, sempre in ottica di preservare gli pneumatici. Infatti nella parte finale del mio turno ho recuperato sugli altri arrivando a raggiungere la top-10 di LMP2. L'obiettivo era quello di non far danni e non commettere errori. Sono felice di esserci riuscito guidando sempre e prima di tutto con intelligenza. Il prototipo va bene, ho avuto soltanto un po' di sovrasterzo in inserimento curva".

Lacorte: "Peccato per quel contatto. Tra l'altro sono del tutto incolpevole. Entrando nella prima curva mi sono addirittura tenuto largo ma un'altra LMP2, forzando, è arrivata un po' lunga e mi ha colpito. L'unica fortuna è che la Dallara, a parte una leggera vibrazione, non ha subito danni. In ogni caso, a parte le emozioni che ho provato nei primi giri, soprattutto nello stint finale sono riuscito a tenere un ottimo ritmo di gara e a rimontare delle posizioni. Dobbiamo continuare così".

Anteprime di appassionanti sfide allo Spino

Sabato, 17 Giugno 2017 22:57 Published in Salite

Scatterà alle 9.30 di domani, domenica 18 giugno, la cronoscalata di Pieve Santo Stefano. Oggi le prove sulle pendici della Verna, Stefano e Giuliano Peroni, Bragagni, Lottini, Marelli e Ventriglia hanno prenotato la ribalta della gara

Pieve Santo Stefano (AR), 17 giugno 2017. Le prove della 8^ Cronoscalata dello Spino hanno offerto un’appassionate anteprima delle avvincenti sfide che si vivranno in gara a partire dalle 9.30 di domani, domenica 18 giugno, quando scatterà la prima delle due salite di gara. Il sesto round di Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche ha acceso i motori con la 45^ edizione di sempre dell’apprezzata cronoscalata di Pieve Santo Stefano, organizzata dalla Pro Spino Team, che vede in gara 123 protagonisti della prova CIVSA e 61 concorrenti che si contenderanno il successo tra le auto moderne.

Pole position ideale con il tempo di 2’55”72 a favore del fiorentino Giuliano Peroni, che ha subito trovato la migliore intesa con i 6 Km di tracciato sulla Osella PA 9/90 BMW di 3° Raggruppamento che il portacolori del Team Italia prepara in proprio. Anche tra le auto turismo in ottima evidenza si è messo anche il napoletano della Scuderia Vesuvio Gennaro Ventriglia e l’agile e scattante Fiat X1/9 silhouette, con cui ha realizzato il 5° miglior tempo in generale, ma per il quale si profila un duello con il portacolori Destra 4 Remo Decarli sulla Fiat X1/9 motorizzata Dallara; buoni riscontri in prova per il portacolori Club 02 Massimo Vezzosi, subito incisivo con la BMW Schinitzer in versione silhouette, con cui ha fatto segnare il 5° riscontro in assoluto nella prima salita. Per il 4° Raggruppamento si è subito ben messo in evidenza il pilota di casa Ennio Capraccini Bragagni, alfiere della Chimera Classic sulla RE.BO con cui ha realizzato il secondo tempo in ordine assoluto ed ha trovato un feeling col tracciato anche migliore di quello di Piero Lottini.

Proprio il pisano della Bologna Squadra Corse che è al lavoro per individuare un set up più redditizio per la sua Osella PA 9/90 BMW, con cui vuole allungare in vetta al tricolore. Tra le Sport Nazionale è Walter Marelli ad avere ottenuto il miglior riscontro in prova sulla Lucchini SN Alfa Romeo del 1990. Con il primato di 5° Raggruppamento nel mirino ha concluso le prove l’esperto fiorentino Giuliano Peroni, papà di Stefano, che continua con profitto lo sviluppo per le salite della Mk32, ma che dovrà fronteggiare gli attacchi di Emanuele Aralla su Dallara F390 e Antonio Lavieri su Formula Renault Europa. Prove faticose per la leader ligure Gina Colotto, sempre concreta con la F Abarth, malgrado qualche noia alla frizione nella prima salita. Per il 2° Raggruppamento Vincenzo Rossi , in gara con i colori Scuderia Etruria ha prenotato l’ideale pole con la Porsche Carrera, Idelbrando Motti ha domato al meglio sul tracciato toscano i cavalli della Porsche Carrera, ma un’altra ottima interpretazione del tracciato è stata quella del bolognese Fosco Zambelli perfettamente coadiuvato dall’Alfa Romeo 1750 GTAM.

In 1° Raggruppamento il laziale Angelo De Angelis ha prenotato un posto da primo attore al volante della ammirata Nerus Silhouette, la biposto da 1600 cc con cui l’alfiere Valdelsa Classic comanda la categoria, ma sotto i riflettori della vigilia c’è anche il compagno di scuderia Antonio Di Fazio con la NSU Brixner, con cui è reduce da diversi podi di gruppo e di classe BC 1300. Tra le turismo il toscano Claudio Conti per Lo Spino ha scelto la TVR Griffith di classe GTP oltre 2000, con cui è stato il più agile tra le auto coperte.

Classifica Raggruppamenti CIVSA dopo 5 gare: 1° Raggr.: 1 De Angelis 25 punti; 2 Nocentini 21; 3 Di Fazio 17. 2° Raggr.: 1 Palmieri 28; 2 Adragna 26,5; Riva 21; 3° Raggr.: 1 Peroni F. 35; 2 Campogiani e Vezzosi 18; 3 Gelsomini 17. 4° Raggr.: 1 Lottini 32,5; 2 Bonucci 17; 3 Zucchi 13. 5° Raggr.: 1 Colotto 26; 2 Peroni G. 19; 3 Rossi e Panfili 13.

Calendario del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche: 7-9 aprile Lago Montefiascone (VT); 22–23 aprile Camucia – Cortona (AR); 6-7 maggio Scarperia – Giogo (FI); 20/21 maggio Trofeo Scarfiotti (MC); 3-4 giugno Cronoscalata del Santuario (PA); 17- 18 giugno Cronoscalata Storica dello Spino (AR); 23–25 giugno Coppa della Consuma (FI); 7-9 luglio Cesana - Sestriere (TO); 1- 3 settembre Limabetone Storica (PT); 22-24 settembre Chianti Classico (SI).

Addetto Stampa C.I.V.S.A. Rosario Giordano

#47 Dallara P217 Gibson di Roberto Lacorte / Giorgio Sernagiotto / Andrea Belicchi
 
 
Warm up session: 3'34"887 (10 laps) P12 LMP2 / P17 Overall

Grid position (race at h15:00): P18 LMP2 / P24 Overall (fastest time: 3'30"014 by Andrea Belicchi / Q2)


Team Principal Raimondo Amadio: "I ragazzi del team hanno fatto un lavoro magnifico. Venerdì hanno lavorato sulla macchina dalle 9 di mattina fino a mezzanotte. Abbiamo disputato un warm up solido, il sogno continua e non vediamo l'ora che inizi la gara!".


Andrea Belicchi: "Devo dire che stamattina il bilanciamento generale del prototipo era migliore e che il feeling con l'auto era buono. Sarò il primo a guidare in gara. Speriamo di fare una buona partenza e poi vedremo se fare i due oppure i tre stint iniziali".


Giorgio Sernagiotto: "Era solo il warm up ma le sensazioni erano davvero positive. Senza forzare abbiamo anche settato un tempo discreto. Non conta nulla ora, ma non c'è dubbio che siamo molto più tranquilli. Salirò per secondo in auto dopo Belicchi".


Roberto Lacorte: "Questa mattina è stata molto utile e tutto è andato secondo i piani. Ora sul prototipo possiamo contare su un buon setup. La squadra ha svolto un grande lavoro e sistemato tutto. Puntiamo a mantenere un buon passo gara, ora, con un'auto così diversa rispetto alle prime prove, sappiamo che possiamo farcela. Siamo pronti!".
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