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La 24 Ore di Le Mans è ufficialmente iniziata per il Team Peugeot TotalEnergies!
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Colpo di scena: Ferrari penalizzata a Spa, partirà in fondo alla griglia delle Hypercar, Porsche in pole position
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Rovera ritorna nella “sua” Spa su Ferrari nel Mondiale Endurance
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Tripletta Ferrari alle qualifiche della 6 Ore di Imola
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Il Team Peugeot TotalEnergies non soddisfa le aspettative nelle qualifiche in Italia
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Paolo Rignanese

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Giorgio e Gianluca Roda Campioni Europei 2018 nell’European Le Mans Series

Con il terzo gradino del podio sul tracciato di Portimao Giorgio e Gianluca Roda diventano il primo equipaggio padre – figlio a laurearsi campioni nella serie continentale. Assieme a loro Matteo Cairoli che è terzo nella classifica piloti 2018.

 

 

Como - 29 Ottobre 2018. Missione compiuta. Giorgio e Gianluca Roda sono i nuovi Campioni Europei dell’European Le Mans Series. Con il terzo posto nella gara lusitana, alle spalle dei propri compagni di squadra di Proton Competition e della Ferrari di JMW Motorsport, l’equipaggio della Porsche 911 RSR numero 88 di Proton Competiton si laurea campione 2018 della serie continentale portando per la prima volta sul gradino più alto del podio un equipaggio composto da padre e figlio oltre ad essere il primo successo della nuova vettura di Stoccarda in una serie internazionale. Assieme ai Roda anche Matteo Cairoli che, non avendo preso parte alla gara di casa sul circuito di Monza, si è dovuto accontentare della terza piazza in campionato. “È ancora impossibile descrivere a parole ciò che provo in questo momento – ha commentato Giorgio Roda a distanza di 24 ore dalla conquista del titolo – Lo scorso anno, quando ho chiesto a mio papà di correre con me non potevo pensare di iniziare una grandissima avventura che ci ha portato ad essere i primi padre e figlio a laurearsi campioni nell’European Le Mans Series. Nonostante i regolamenti dicano che Matteo è secondo, per quanto mi riguarda, anche lui è campione con noi. Il suo apporto è stato fondamentale durante tutto il corso della stagione e credo che gli vada riconosciuto il merito di averci portato alla vittoria finale. Oltre a questo, però, sarei disonesto a dire che non sono contento della mia stagione.

 

 

Ho migliorato notevolmente le prestazioni e sono certo di aver fatto grandissimi passi avanti che potranno essermi utili nel prosieguo della mia carriera. Ovviamente il grazie più grande va al team Proton Competition che ci ha sempre messo a disposizione una squadra di veri professionisti. Il titolo team è la ciliegina sulla torta di una stagione sicuramente entusiasmante”. L’ultima gara dell’anno è stata tutt’altro che una passerella per l’equipaggio Roda – Roda Jr. – Cairoli. Già dopo poche tornate dal via, a causa di un contatto, Gianluca Roda è stato costretto alla rimonta dalle retrovie con evidenti danni alla vettura. Nel secondo stint di gara, con la vettura affidata alle mani di Giorgio Roda, i problemi di bilanciamento non sono migliorati con il volante della Porsche 911 RSR, piegato di circa 15°. Nonostante una vettura al limite della “guidabilità” i Roda e Matteo Cairoli hanno spinto al massimo per riuscire a tornare fino alla terza posizione. Un piazzamento che ha consentito di mettere in bacheca il quinto podio stagionale su sei gare disputate. La stagione, infatti, era iniziata con la pole position e il secondo posto al Paul Ricard, seguito dall’unico piazzamento fuori dal podio nella gara di casa a Monza. Piazzamento prontamente recuperato con la vittoria al Red Bull Ring prima del secondo posto di Silverstone e dei due terzi posti alla 4 ore di Spa-Francorchamps, e di Portimao. 

Gravina Davide 2 assoluto al campionato siciliano slalom N1600.

 

 

Un 2018 brillante un bilancio quasi positivo per il Driver della scuderia PROJECT TEAM Davide Gravina che chiude al 2 posto assoluto al campionato siciliano slalom n1600.
Un campionato che lo a visto protagonista in tutti i campi di gara misurandosi con avversarsi di grosso calibro vincendo tante gare tenendo sempre la testa del campionato , poi viene penalizzato da alcune noi meccaniche che grazie sempre al supporto del suo preparatore e del gruppo dei amici che lo sostengono riesce a completare il campionato è per meno di mezzo punto chiude al 2 posto.
Davide ringrazia tutti quelli che gli sono stati vicino,e stata una bella esperienza o capito che non bisogna mollare mai la presa e così da subito ci mettiamo a lavoro per il 2019.

LA DEA BENDATA INSEGUE LUISE, ANCHE AL BELLUNESE

Lunedì, 29 Ottobre 2018 15:59 Published in Rally

LA DEA BENDATA INSEGUE LUISE, ANCHE AL BELLUNESE

L'adriese, complice l'annullamento dell'evento per allerta meteo, si è visto costretto a digerire un altro colpo gobbo della sorte, rinviando l'esordio sulla Skoda Fabia R5.

 

 

Adria (Ro), 29 Ottobre 2018 – Matteo Luise e la dea bendata continuano a viaggiare a braccetto, con quest'ultima che non accusa particolari problemi di vista, specialmente nei confronti dell'adriese.

Tanti, lunghi, mesi di attesa che il pilota polesano aveva vissuto con positività, desideroso di sedersi finalmente al volante della Skoda Fabia R5, griffata S.A. Motorsport Italia, e di godersi il ritorno sulle speciali dell'edizione numero trentatre del Rally Bellunese.

L'arrivo di una forte ondata di maltempo ha però indotto il comitato organizzatore dell'appuntamento, in programma per Sabato 27 e Domenica 28 Ottobre, ad annullarlo.

Il comunicato stampa ufficiale, uscito nella serata del Venerdì antecedente la gara, ha riportato quanto segue. 

“Il Comitato organizzatore Tre Cime Promotor” – si legge nel comunicato – “comunica l’annullamento per cause di forza maggiore, non dipendenti dalla propria volontà, né da proprie negligenze, del 33° Rally Bellunese. A seguito dell’avviso di criticità idrogeologica ed idraulica n.62/2018 emanato dal Centro Funzionale Decentrato della Regione Veneto con il quale è stato dichiarato – dalle ore 9 di sabato 27 ottobre e sino alle ore 14 di lunedì 29 ottobre – lo stato di ALLARME per criticità idrogeologica nei Comuni rientranti nella circoscrizione Vene A e Vene H (in cui rientrano i Comuni di Santa Giustina, Lentiai, Cesiomaggiore, Sedico, Trichiana e Limana, ove è in programma la manifestazione), nel corso della riunione dell’Unità di Crisi tenutasi in data odierna nella sede della Prefettura di Belluno – alla quale hanno preso parte tutte le componenti del sistema provinciale di Protezione civile – è emersa l’esigenza di sospendere TUTTE LE MANIFESTAZIONI PUBBLICHE in programma nel periodo di validità dell’avviso di criticità, in funzione di tutela della pubblica incolumità. Il Comitato organizzatore del 33° Rally Bellunese, profondamente amareggiato per l’accaduto, si sente in dovere di ringraziare tutti coloro che, in ogni forma, si sono prodigati spassionatamente, con grande dedizione e professionalità per garantire l’allestimento della competizione.”

Un vero peccato per l'adriese che, affiancato dal compaesano Fabrizio Handel alle note, si preparava ad indossare, per la prima volta, la casacca della scuderia modenese GDA Communication.

Nonostante l'ennesimo boccone indigesto Luise non demorde e, in questi giorni, valuterà assieme allo staff di S.A. Motorsport Italia e GDA Communication una nuova, possibile, data.

“Viste le previsioni la decisione è stata giusta” – racconta Luise – “perchè correre con dei torrenti al posto delle strade diventava pericoloso. Per chi, come noi, non corre spesso con queste vetture è stata una grossa delusione. Aspettavamo da molto questo Bellunese. Non ci saremmo mai aspettati una sfortuna del genere, a poche ore dal via. Ora vedremo cosa fare.

La terra d’oro di Movisport: Trentin-De Marco al successo nel “Nido dell’Aquila”

Una gara tutta d’un fiato, per l’equipaggio veneto, che ha vinto la penultima prova del tricolore terra con un solo decimo di secondo avendo ragione nell’ultima prova speciale del forte pilota locale Fanari, compagno di squadra. Saliti al secondo posto in classifica provvisoria, adesso guardano all’ultimo impegno di fine novembre al “Tuscan Rewind” per firmare un possibile poker di scudetti.

 

 

 

Reggio Emilia, 29 ottobre 2018

Una vittoria per un batter di ciglia, quella di Mauro Trentin ed Alice De Marco al Nido dell’Aquila 2018, penultima prova del Campionato Italiano Rally Terra, a Nocera Umbra, Perugia.

Un successo, a bordo della Skoda Fabia R5, arrivato con l’ultima prova speciale della gara per un solo decimo di secondo al termine di un duello acceso con Fanari-Stefanelli, anche loro con la vettura boema, della stessa squadra, la romana Step-Five.

Un week end di gara avvincente, quello del “Nido”, che ha visto Trentin e De Marco quasi sempre davanti, ma riusciti a festeggiare l’alloro appunto in “zona Cesarini” contro un Francesco Fanari decisamente in gran forma, il quale ha certamente contribuito a dare ancor più valore alla vittoria dell'equipaggio di Movisport.

Per le prime cinque prove Trentin  era riuscito a tenere testa a tutti, con Fanari rivelatosi l'unico a soffiargli il fiato sul collo, per poi vedere il rivale passare al comando dalla sesta chrono, il primo passaggio effettuato sulla salita del Monte Pennino dove, con la nebbia e la pioggia battente, aveva saputo esaltarsi sfruttando al meglio la conoscenza del percorso. Trentin ha poi attaccato di nuovo sulla "piesse" successiva, tornando al comando, per poi rimanerci sino alla bandiera a scacchi, rilanciandosi così in modo concreto per la corsa al titolo, confermandosi un grande interprete delle gare sterrate nazionali.

Alla vigilia dell’impegno umbro occupavano la terza posizione provvisoria con 43 punti, due sole lunghezze dal secondo, il sammarinese Ceccoli, avendo però una gara in meno disputata ed adesso la lotta per il titolo ora è più aperta che mai. Sono in tre, in corsa per il tricolore. Ancora primo nella classifica generale è il padovano Nicolò Marchioro ora a 61 punti ma con una gara da scartare. Guadagnano il secondo posto Mauro Trentin ed Alice De Marco, che con questa vittoria si sono portati a 58 punti davanti a Daniele Ceccoli a quota 55 punti, pure lui con uno scarto già considerato. Tutto rimandato a fine novembre, quindi, con l’ultima tappa stagionale, il Tuscan Rewind di Montalcino, dove Movisport inseguirà un nuovo titolo al fianco dei propri portacolori.

 

#TrentinDeMarco  #Movisport  #Rally  #Motorsport  #CIRT

 

Nella foto: Trentin/De Marco in azione (Bettiol)

 

UFFICIO STAMPA

MGTCOMUNICAZIONE

Scuderia RO racing bilancio di un weekend in bianco e nero, al Tindari Rally e al 3º Slalom San Gregorio Magno.
 
 
 
 
La Scuderia RO racing alla sua 3ª uscita nei Rally, in occasione del 4º Tindari Rally festeggia il titolo di Campioni Siciliani Assoluti, di Paolo Celi e Graziella Rappazzo.
I due vincitori anche della classe N2 per l'occasione prendono il via "per la prima volta" a bordo di una performante Peugeot 106 GrA dell'Albamotorsport.
Vedono il traguardo di una gara in crescendo, in 5ª posizione di classe.
 
 
Bellissima gara ancora tra le vetture moderne per Giammarco Foti e Alessandro Tascone (Peugeot 205 Rally Autotecnica Racing), in un affollata classe A5 lottano sempre per le posizioni di vertice, e concludono 2º di classe.
Nelle storiche i fratelli Claudio e Ciccio La Franca sono costretti ad abbandonare le ambizioni di vittoria del Campinato Siciliano Rallyout in trasferimento per cedimento meccanico dopo Ps 5 .
 
 
I due occupavano la seconda posizione assoluta pur accusando cali di potenza della Porsche 911 SPM .
Spostandosi in Campani a Salerno, al 3º Slalom San Gregorio Magno, prendono il via due portacolori RO racing.
L'esperto pignolese Felice Rosa (Peugeot 106 A6), vince la classe e giunge 3º di gruppo A.
E il giovane Giuseppe Poppa (Peugeot 106 N1), che purtroppo non riesce ad esprimersi al meglio, ed e costretto ad accontentarsi del 7° posto di classe.
 
 
-Finita anche quest'avventura.- dice Rosario Montalbano DS RO racing- weekend duro ed impegnativo, tutto sommato è andata bene direi, risultati gradevoli.
Abbiamo avuto l'onore di accompagnare per il fine stagione i coniugi Celi Rappazzo alla vittoria assoluta del Trofeo Rally Sicilia, che non è poco.
Purtroppo non è andata bene per Claudio e Ciccio La Franca che per quello che hanno fatto vedere quest'anno meritavano di giocarsela fino alla fine.
Bene per tutti gli altri Foti- Tascone 2° di classe e Felice Rosa 1° di classe nello Slalom di San Gregorio Magno.-
 
Comunicato stampa 
Scuderia RO racing
 

Christopher Lucchesi al “Nido dell’Aquila”: un debutto “d’argento” sullo sterrato

Il giovane lucchese alla sua prima gara su terra ed affiancato per la prima volta da Andrea Cecchi ha finito la gara, avversata dal maltempo, in seconda posizione di classe R2, ritrovando la Peugeot 208.

 

 

29 ottobre 2018

Un apprendistato di alto profilo ed un risultato altrettanto tale, per Christopher Lucchesi, lo scorso fine settimana si al “Nido dell’Aquila” (a Nocera Umbra Perugia), penultima prova del Campionato Italiano Rally Terra (CIRT).

 Il debutto su fondo sterrato, per il giovane figlio d’arte, portacolori della Scuderia Rally Revolution, ha coinciso con un interessante secondo posto di classe R2B e dodicesimo assoluto, dietro al vincitore Trevisani. 

Lucchesi Jr ha ritrovato il volante della Peugeot 208 R2, nello specifico l’esemplare della squadra lombarda GF Racing, sulla quale è stato chiamato ad affiancarlo un nuovo copilota, ilpratese Andrea Cecchi, esperto soprattutto di rallies su sterrato, rivelatosi utile consigliere per far affrontare al ragazzo con  tranquillità un momento importante della carriera sportiva 

Ottima la risposta in gara, per Lucchesi, sia sotto l’aspetto tecnico-sportivo che pure come approccio psicologico ad uno scenario mai visto prima, ben aiutato nel suo percorso sia dal copilota che dalla squadra. Il rally in ampia parte del suo svolgimento è stato avversato dal maltempo, affrontato quindi da Lucchesi con molte difficoltà, quelle che sotto la bandiera a scacchi hanno definito una prestazione importante, soprattutto sotto l’aspetto didattico, per acquisire esperienza di guida. La soddisfazione è ampia, il divario tecnico con gli avversari, tutti con significativa esperienza su strada bianca, è stato tutt’altro che un solco profondo ed anche i riscontri cronometrici nelle otto prove regolarmente disputate forniti hanno soddisfatto in pieno, con una progressione importante, man mano che i chilometri di gara scorrevano. 

 “E’ accaduto quello che temevo – commenta Lucchesi il quale, con i suoi 19 anni, era il più giovane conduttore al via del rally umbro – con lo sterrato è stato amore a prima vista. Adesso il difficile sarà tornare . . .  sull’asfalto! Una gara molto bella, un percorso difficile, condizioni meteo che ci hanno fatti dannare e tanta, tanta scuola, tanta esperienza immagazzinata. Sono stato davvero fortunato, sia la squadra che il mio copilota Cecchi ed ovviamente i miei genitori mi hanno messo in condizione di poter portare a termine un’esperienza importantissima, unica, che rimarrà per sempre nel cuore e nella mente. Spero di poterci tornare a breve sullo sterrato, dico la verità, non mi dispiacerebbe farci tutta la stagione prossima. Le sensazioni che si provano sono uniche! ”.

  

FOTO  L. D’ANGELO

 

#CIRT

#Rally  

#CristopherLucchesiJr

#Nidodell’aquila

#NoceraUmbra

 

 

UFFICIO STAMPA

MGTCOMUNICAZIONE

TROFEO ITALIANO DI VELOCITA’ IN MONTAGNA CONQUISTATO IN E2-SC DA SERGIO EMANUELE FARRIS, SECONDO ASSOLUTO NELLA GARA DI CASA, LA ALGHERO-SCALA PICCADA. E SECONDO DI GRUPPO E’ ANCHE MARIO TACCHINI, GIA’ VINCITORE DELLA COPPA DI CLASSE IN RACING START

 

 

 

ALGHERO - Due secondi posti, con la consacrazione di un titolo stagionale di gruppo, per i piloti della Speed Motor nell’ultimo appuntamento stagionale con la velocità in montagna. Nella 57esima edizione della Alghero-Scala Piccada, valevole per il trofeo italiano di specialità e disputatasi su un tracciato di 6 chilometri e 285 metri da coprire due volte, il secondo posto assoluto ha permesso a Sergio Emanuele Farris di aggiudicarsi la vittoria finale nella E2-SC; un trofeo di gruppo che si aggiunge alla coppa di classe (la 2500) conquistata in campionato. Al volante della Osella Pa 2000, il sassarese si è piazzato con onore alle spalle di Omar Magliona, che ha fatto valere anche la maggiore potenza della sua Norma M20 Fc. Ci teneva a ben figurare, Farris, davanti al pubblico di casa e alla fine così è andata in una mattinata iniziata non certo sotto i migliori auspici, con il temporale che ha imperversato nel corso della notte e prima del via. L’acqua si è poi fatta da parte, ma gara 1 è andata in scena con alcuni punti del percorso ancora umidi, mentre all’inizio della seconda salita l’asfalto era di nuovo asciutto. Farris è salito dapprima in 2’54”79, con un tempo superiore di oltre 6” rispetto al 2’48”05 stabilito nella seconda sessione di prove ufficiali, ma c’è una spiegazione: “Avevamo montato le gomme da pioggia – ha sottolineato lo stesso “driver” – perché la strada non era del tutto asciutta; magari, nel caso di una improvvisa precipitazione saremmo stati gli unici a posto con gli pneumatici”. In gara 2, il cronometro si è fermato a 2’46”50, ovvero quasi 2 secondi in meno, sempre nel raffronto con le prove. “In questo caso – parole ancora di Farris – è stato un problema elettrico a penalizzarmi nel rettilineo centrale: analizzeremo con calma il tutto per capire quanto mi può essere costato, dal momento che l’obiettivo mio era quello di attestarmi sul 2’43”, per cui voglio capire se a condizioni normali avrei potuto arrivarci”. Il secondo posto di Farris è tale anche in E2-SC e diventa primo nella classe 2000, dove ad Alghero ha pur sempre ritoccato il relativo record.

 

 

Si conclude quindi positivamente la stagione 2018 del portacolori sardo della Speed Motor, tornato in bazzica a pieno regime nel mese di luglio e capace di portare a casa due importanti allori, quali appunto trofeo di gruppo e coppa di classe in campionato. Per ciò che riguarda l’altro pilota Speed Motor impegnato in Sardegna, la somma dei tempi ha relegato al secondo posto in Racing Start (e nella classe 1.6 turbo) Mario Tacchini, in lizza per la conquista del trofeo nell’intero raggruppamento dopo che per lui era già matematica la conquista della coppa di classe. A fare la differenza in negativo per il bergamasco, al volante della Mini Cooper, è stato il responso di gara 1: 4’01”64 contro il 3’58”77 di Francesco Fois. Dei 2”87 di ritardo che aveva, Tacchini ne ha recuperati soltanto 1”09 in gara 2, quando è risultato il più veloce del lotto in 3’50”69 (nuovo record di gruppo e di classe), ma il sardo è primo per 1”78. “Ho compromesso la vittoria per un eccesso di prudenza nella prima salita – ha commentato Tacchini – quando ho montato le gomme da bagnato, cosa che non avevo mai fatto in precedenza. Alcuni tratti rimasti umidi mi hanno però consigliato di non rischiare oltre il dovuto e allora ho beccato quasi tre secondi da un pilota che conosce bene il percorso. Dispiace, perché vi sarebbero state le possibilità per vincere, poi in gara 2 – con le slick e la strada asciutta – sono riuscito a far meglio e a stabilire il nuovo primato di gruppo, anche se alla fine il conteggio dei tempi mi ha penalizzato”. Per il 72enne veterano delle salite, la conquista della coppa di classe 2018 costituisce il 29esimo titolo personale vinto in carriera fra coppe, trofei e campionati. Mario Tacchini è anche l’unico pilota bergamasco nella storia sportiva di una provincia che conta un milione di abitanti.

 

28 ottobre 2018

 

 

Ufficio stampa

Al “Nido dell’Aquila 2018” vittoria al fotofinish per Trentin-De Marco

La penultima sfida del Campionato Italiano Rally Terra, a Nocera Umbra, ha conosciuto un acceso dualismo tra il pilota trevigiano ed il locale Fanari, poi giunto secondo per un solo decimo, mentre terzo ha finito il sammarinese Ceccoli. Tra i protagonisti del tricolore Cross Country hanno vinto gli ufficiali Suzuki Codecà-Lorenzini, laureatisi Campioni d’Italia.

 

 

Nocera Umbra (PG), 28 ottobre 2018 -  Il trevigiano Mauro Trentin, già tre volte “tricolore” su terra, in coppia con Alice De Marco, su una Skoda Fabia R5, ha vinto oggi pomeriggio il Nido dell’Aquila 2018, penultima prova del  Campionato Italiano Rally Terra(CIRT), valido anche per il Campionato Italiano Cross Country. Una vittoria maturata in coincidenza dell’ultima prova speciale, la salita finale del Monte Pennino, avendo ragione dello scatenato driver locale Francesco Fanari con il sammarinese Stefanelli alle note, anche loro su una Fabia R5, per solo un decimo di secondo.

La gara organizzata da PRS Group, insieme al Comune di Nocera Umbra ed a Radio Subasio ha espresso notevoli spunti tecnico-sportivi, con tre Skoda Fabia R5 sul podio assoluto dopo aver affrontato quasi novanta chilometri di un percorso in parte rivisto, che ha certamente esaltato i piloti in gara. Un rally quindi avvincente, questo in terra umbra, reso ancora più ostico dalle incertezze del meteo, che da metà giornata ha reso difficili le cose a molti con la pioggia.  

Già dalle prime battute di gara si è evidenziato un acceso dualismo tra Trentin (tornato in gara a Nocera Umbra dopo quattro anni) e Fanari. Per le prime cinque prove il veneto era riuscito a tenere testa a tutti, con il pilota folignate rivelatosi l’unico a soffiargli il fiato sul collo, per poi vedere il rivale passare al comando dalla sesta chrono, il primo passaggio effettuato sulla salita del Monte Pennino dove, con la nebbia e la pioggia battente, aveva saputo esaltarsi sfruttando al meglio la conoscenza del percorso.

Trentin ha poi di nuovo attaccato sulla “piesse” successiva, tornando al comando, per poi rimanerci sino alla bandiera a scacchi, rilanciandosi così in modo concreto per la corsa al titolo, che verrà assegnato al “Tuscan Rewind” di Montalcino (Siena) il mese prossimo.

Fanari dunque “argento” sulle strade amiche confermandosi uomo da campionato, mentre terzo ha terminato il sammarinese Daniele Ceccoli, anche lui su una Fabia R5, assecondato da Capolongo. Un avvio sotto tono, per il Campione 2016, attardato da un “lungo” sulla prima prova, poi risollevato con una fase centrale della gara assai decisa.

Quarta posizione finale per il padovano Niccolò Marchioro, affiancato dall’esperto Marchetti, anche loro sull’ennesima Skoda Fabia. Anche per loro un avvio stentato, condizionato da un errore nella prova inaugurale e poi da un feeling con la strada mai arrivato in piena sintonia, soprattutto dovuto al fatto di aprire le partenze, quindi “spazzando” la strada ai competitor.

 


Top five conquistata dalla Peugeot 208 T16 R5 del trentino Alessandro Bettega, in coppia con il friulano Cargnelutti, limitato dal fatto di non aver trovato il giusto compromesso di set-up nella prima parte di gara, sesto ha poi finito il sempreverde Giovanni Manfrinato, affiancato dal figlioMichele (Skoda Fabia R5), che ha saputo ovviare al meglio a difficoltà di trazione, anche in questo caso nella prima porzione di gara, mentre la trasferta nella terra umbra delle acque ha detto male allo svizzero Federico Della Casa (Skoda Fabia R5, affiancato da Pozzi), che dopo un brillante avvio ha alzato bandiera bianca per incidente durante la sesta prova.

IN gruppo N successo per il laziale “Mattonens” (Mitsubishi Lancer Evolution)Tra le vetture a due ruote motrici vittoria sicura del brescianoJacopo Trevisani, in coppia con Grimaldi, a bordo di una Peugeot 208 R2, davanti al debuttante su fondo sterrato Christopher Lucchesi conCecchi alle note, con una vettura analoga. Il toscano di Bagni di Lucca, 19 anni, era il più giovane driver al via della gara.

Rilevante anche la presenza dei protagonisti del “tricolore” Cross Country, che hanno corso già dal sabato in un percorso che ha messo a dura prova l’affidabilità delle vetture e la “navigazione” degli equipaggi. La vittoria è andata al milanese Lorenzo Codecà, con una Suzuki Vitara ufficiale, che insieme al suo copilota Lorenzini ha così conquistato lo scudetto tricolore. Ma il grande protagonista (sfortunato) della gara è stato il torinese Amerigo Ventura, con una Yamaha YXZ 1000 condivisa con Fedullo, vincitore di tutti gli impegni cronometrati, ma purtroppo attardato durante la seconda prova di ieri per un’uscita di strada con la quale ha perso oltre 10’, un fossato scavato giocoforza diventato di fatto irrecuperabile. Seconda posizione finale per Petrucci- Manfredini e terzi hanno chiuso Bordonaro-Bono, tutti su una Suzuki Vitara.

 

TOP TEN ASSOLUTA:  1. Trentin-De Marco (Skoda FabiaR5 ) in 58'15.5; 2. Fanari-Stefanelli (Skoda Fabia R5) a 0.1; 3. Ceccoli-Capolongo (Skoda Fabia R5) a 26.4; 4. Marchioro-Marchetti (Skoda Fabia) a 50.5; 5. Bettega-Cargnelutti (Peugeot 208 T16 R5) a 59.8; 6. Manfrinato-Manfrinato (Skoda Fabia R5) a 1'43.1; 7. Chiarani-Gallorini (Ford Fiesta R5) a 8'16.6; 8. "Mattonen"-Taglienti (Mitsubishi Lancer Evolution) a 8'35.8;

  1. Codato-Dinale (Mitsubishi Lancer Evo X) a 8'36.6; 10. Tali-Crosilla (Ford Fiesta R5 Evo 2) a 9'44.4.

 

CLASSIFICA ASSOLUTA FINALE “NIDO DELL’AQUILA BAJA” (CROSS COUNTRY):  1. Codeca'-Lorenzi (Suzuki Gran Vitara) in 2:00'39.0; 2. Petrucci-Manfredini (Suzuki Gran Vitara) a 2'43.0; 3. Bordonaro-Bono (Suzuki Gran Vitara1.9 DDS) a 5'23.0; 4. Marino Gambazza-Castellani (Suzuki Gran Vitara1.9 DDS) a 7'33.0; 5. Ananasso-Ibba (Suzuki Gran Vitara1.9 DDS) a 12'23.0; 6. Mengozzi-Bombardini (Mitsubishi Pinin T1) a 18'12.0; 7. Ventura Montecamozzo-Fedullo (Yamaha YXZ 1000 R) a 24:08'29.0;

 

 

FOTO ALLEGATE: Trentin-De Marco (foto Bettiol), Fanari-Stefanelli (Foto Bettiol) e Codecà-Lorenzini (foto Ponti)

 

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UFFICIO STAMPA

MGTCOMUNICAZIONE

Magliona cala il poker con record all'Alghero Scala Piccada

Domenica, 28 Ottobre 2018 13:29 Published in Salite

Magliona cala il poker con record all'Alghero Scala Piccada

L'alfiere della CST Sport diventa il primo pilota sardo a imporsi per la quarta volta nella gara di casa e sulla Norma-Zytek conclude al meglio la stagione nella quale ha conquistato l'ottavo titolo di Campione Italiano: “Emozionante e importante tornare in auto dopo Luzzi, ora al lavoro per il 2019”

 

 

Sassari, 28 ottobre 2018. Omar Magliona detta legge in casa e si impone con record nella 57^ Alghero Scala Piccada sulla Norma M20 FC Zytek gommata Pirelli del Team Faggioli. Nella cronoscalata sassarese del 28 ottobre valida per il Trofeo Italiano Velocità Montagna l'alfiere della scuderia CST Sport ha colto il crono più veloce in assoluto coprendo le due manche di gara con il tempo totale di 5'20”31, risultando il più veloce nella prima salita in 2'41”36 e nella seconda in 2'38”95 (nuovo record) lungo i 6285 metri del tracciato. Proprio nella cronoscalata più “sentita”, Magliona ha concluso al meglio la sua stagione agonistica 2018, che il mese scorso l'ha visto conquistare l'ottavo titolo di Campione Italiano, il secondo tra i prototipi E2SC. Un risultato che, inoltre, permette al driver che in Sardegna gestisce l'Autodromo di Mores ed è impegnato pure nella promozione della onlus Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica di portare a quota quattro i successi personali all'Alghero Scala Piccada dopo quelli del 2007, 2015 e 2017. Si tratta di un poker dal sapore particolare che permette a Omar di diventare l'unico pilota sardo a vincere la gara di Alghero per la quarta volta, superando proprio papà Uccio Magliona, che firmò tre edizioni negli anni Ottanta. Magliona dichiara nel post-gara: “Che bella sensazione! Una vittoria emozionante che personalmente va ben oltre al risultato sportivo in sé. Prima delle prove sentivo molta pressione. Correre davanti al mio pubblico dopo l'uscita a Luzzi non è stata inizialmente una situazione semplice da gestire, un turbine di emozioni! Dopo la prima prova ho ritrovato tranquillità e poi anche in gara abbiamo potuto lavorare con la giusta fiducia. Una fiducia cresciuta anche grazie a tutte le persone che credendo in me hanno reso possibile tutto questo. E' arrivata poi la ciliegina sulla torta del record e dunque il finale di stagione non poteva essere migliore. E' stato importante tornare in auto proprio qui ad Alghero dopo la conclusione del Campionato Italiano. Abbiamo vissuto un 2018 mettendocela sempre tutta e trovandoci lì in alto a lottare per il podio in ogni gara. E' stato un grande lavoro di squadra, dove per squadra intendo non solo scuderia, team e partner commerciali, ma tutti coloro che hanno contribuito, anche solo con una pacca sulle spalle. Ora ci attende un profondo lavoro sui programmi 2019”. 

 

Allegate: Foto Baldinu e Foto Fadda con Magliona in azione su Norma-Zytek ad Alghero

 

L’Ufficio Stampa

Rossetti in testa al 4° Tindari Rally, abbandono per Cairoli

Domenica, 28 Ottobre 2018 13:18 Published in Rally

Rossetti in testa al 4° Tindari Rally, abbandono per Cairoli

Emozioni e colpi di scena alla gara messinese organizzata da CST Sport. Il re del Motocross sarà presente alla premiazione alle 18.30 sul lungomare di Patti


E’ solo trascorsa la metà del 4° Tindari Rally e già la gara messinese organizzata da CST Sport ha regalato una raffica di emozioni e colpi di scena. Luca Rossetti ed Eleonora Mori su Skoda Fabia R5 sono balzati al comando sin dai due crono d’apertura in notturna ed hanno sempre finora mantenuto il comando delle operazioni. 

Dopo primo crono di oggi la “Moreri1” colpo di scena quando il pluri Campione del Mondo Motocross Tony Cairoli ha dovuto alzare bandiera bianca al volante della Skoda Fabia R5, per le conseguenze di una toccata. “Peccato perché teniamo molto a questa gara, correre su queste strade da una motivazione eccezionale. Speravo di poter risolvere la situazione per completare la gara e fare esperienza in questo sport che è la mia seconda passione. Abbiamo dovuto alzare il ritmo in mezzo a tanti piloti di alto livello presenti quest’anno. Saremo più agguerriti la prossima volta, ci stiamo già pensando!”


 

All’inseguimento dei leader si son lanciato fin dalla seconda prova Totò Riolo e Gianfranco Rappa, i palermitani del sodalizio organizzatore che dopo un testacoda nel crono d’apertura hanno optato per una strategia d’attacco. In terza posizione è risalito il bravo equipaggio di casa formato da Alessandro Casella e David Arlotta, anche loro su Skoda ed impegnati no solo a capire l’estrema vettura, ma anche a respingere gli attacchi del palermitano Alessio Profeta che su auto gemella e navigato da Sergio Raccuia sta cercando di risolvere qualche problema d’assetto. Primim tra le due ruote motrici ed al massimo delle possibilità di una sempre competitiva Renault Clio Super 1600 il messinese Salvatore Armaleo ed il padron di casa Ivan Vercelli.


Sul primo crono ritiro per una toccata anche per l’agrigentino Alfonso Di Bendetto che al volante della Peugeot 207 Super 2000, si era portato fino in seconda posizione assoluta.


La PS 5 scatta con 27 minuti di ritardo per consentire il necessario passaggio di alcune auto civili. Asciutte e con temperature decisamente miti le due prove in notturna, come le prime due della giornata di domenica, malgrado un cielo sempre coperto. Adesso il meteo sembra inequivocabilmente volto alla pioggia.

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