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Paolo Rignanese

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CIVIDALE DEL FRIULI - A distanza di circa un mese dalla conquista del titolo tricolore, Marco Sbrollini aggiunge la vittoria anche nel Trofeo Italiano di Velocità in Montagna - zona Nord – relativamente al gruppo E1 Italia, completando un’annata 2017 davvero trionfale al volante della sua Lancia Delta Evo e regalando così una prestigiosa “doppietta” alla scuderia Speed Motor. Alla 40esima edizione della cronoscalata Cividale-Castelmonte, il pilota di Pergola si è classificato terzo di raggruppamento e ottavo assoluto, rientrando quindi anche nella “top ten”, ma per l’assegnazione dei punti risulta secondo, in quanto il dominatore della E1 è stato l’austriaco Karl Schagerl su Volkswagen Golf Rallye, davanti al diretto avversario nel trofeo, Mauro Soretti su Subaru Impresa. Un ordine di classifica identico in entrambe le salite; Sbrollini ha coperto i 6395 metri del tracciato friulano in 3’30”75 e in 3’30”06, ritoccando quindi la prestazione in gara 2 di 69 centesimi di secondo, per un totale di 7’00”81. Le due piazze d’onore sono state sufficienti per garantirgli il primato anche nel Tivm. “Orgoglioso del risultato ottenuto e del tempo realizzato – ha commentato uno Sbrollini visibilmente soddisfatto – perché sono andato al massimo in entrambe le salite, riuscendo a stabilire il nuovo primato personale su questo percorso. Nei confronti dei due validi avversari che avevo, Schagerl e Soretti, ho pagato soprattutto la differenza di peso della vettura, ma ora abbiamo un intero inverno a disposizione per risolvere anche questo problema e ricominciare in primavera più competitivi che mai. Un motivo di ulteriore soddisfazione è poi lo sforzo compiuto per risistemare il cambio della Delta e rimettere la seconda marcia: abbiamo fatto gli straordinari e il successo è arrivato, per cui ringrazio la Zanghellini Cambi e i componenti del mio eccezionale staff: Luca, Paolo e Gianfranco”.

 

15 ottobre 2017

 

 

Ufficio stampa

Stefano Martinelli Campione d’Italia Rally R1

Domenica, 15 Ottobre 2017 17:32 Published in Rally

Oggi, al termine dell’ultima fatica stagionale a Verona, il pilota barghigiano ha conquistato un titolo significativo, sinonimo di impegno, passione e dedizione allo sport.

Nel Trofeo Suzuki ha finito al terzo posto.

 

                                                                                                                                                                                                      

 

Verona, 14 ottobre 2017

 

Campione d’Italia.  Stefano Martinelli, oggi, al termine del XXXV Rally Due Valli a Verona, si è laureato Campione Italiano Rally R1, la categoria fino a 1600 cc. dei rallies italiani. In più ha concluso in terza posizione il Suzuki Rally Trophy.

                                      

Il portacolori della GR Motorsport, al volante della Suzuki Swift preparata dalla Europea Service, affiancato dal garfagnino Max Bosi, all’ultima prova tricolore della stagione, ha dunque coronato il sogno di una carriera e messo il proprio sigillo su quel titolo tricolore sfuggitogli per poco già lo scorso anno con il terzo posto finale.

 

Dato tra i favoriti all’inizio stagionale, Martinelli aveva infatti avviato l’avventura tricolore con una perentoria vittoria al Ciocco lo scorso marzo, balzando al comando della classifica, una leadership mai più lasciata sino all’epilogo odierno all’ombra dell’arena di Verona, il degno scenario di un momento certamente unico.

 

Per tutta la stagione Martinelli, arrivato alla collaborazione con Bosi solo nella parte finale di stagione, ha fatto da lepre ai numerosi avversari incontrati, senza mai cercare il singolo risultato velocistico ma l’utile ed il necessario per l’economia della classifica, spesso dovendo anche fari i conti con alcune difficoltà di ordine tecnico.

 

Un vero e proprio “uomo da campionato”, Martinelli, che ha saputo sfruttare quindi al massimo le possibilità che gli si sono presentate durante tutta la stagione, mostrando anche affidabilità di prestazioni senza mai commettere errori. Ha corso sapendo gestire con lucidità ogni situazione, anche la più delicata, andando costantemente a punti e proprio questo, alla fine, lo ha premiato con il blasone tricolore. Un blasone tricolore da festeggiare insieme a tutta la comunità barghigiana, che mediante il patrocinio a titolo non oneroso del Comune di Barga, lo ha sostenuto in ogni gara, insieme al prezioso supporto del Fan Club a lui intitolato.

 

Il commento di Stefano Martinelli“Una gioia indescrivibile! E’ stata una stagione difficile, stressante, per diversi fattori. L’essere partito al comando dopo la gara del Ciocco ha imposto poi molta concentrazione, lucidità, equilibrio, avere intorno persone che come me guardassero ad un solo obiettivo, quello del titolo. Arrivare a giocarsi tutto all’ultima prova è quanto di più delicato si possa pensare, sia a livello psicologico che tecnico, qui a Verona ad ogni curva avevo paura di fermarmi per una rottura, anche la più banale, di commettere qualche errore madornale che mandasse tutto in fumo ed invece no, ho vinto, abbiamo vinto. Grazie a Max Bosi, arrivato al mio fianco a tre quarti di stagione, una vera marcia in più, grazie a Valentina, la mia compagna, che mi ha dato la tranquillità necessaria per poter correre, grazie alla mia famiglia, sempre vicina, agli amici del Fans Club, pronti a sobbarcarsi migliaia di chilometri per venire a sostenermi, grazie ai tanti sportivi che mi hanno sempre dimostrato affetto. Grazie anche alla squadra ed al presidente della Scuderia, Giancarla Guzzi”.

 

Oltre alla competizione tricolore, la mission propria di Stefano Martinelli anche durante la stagione sportiva 2017 e’ stata quella di onorare al massimo possibile il patrocinio, a titolo non oneroso, concessogli dal Comune di Barga.  Al pilota ed alla sua programmazione sportiva di quest’anno è stata di nuovo riconosciuta la grande valenza di comunicatori itineranti in favore del territorio barghigiano in Italia.

 

Foto: Martinelli in azione a Verona (L. d’Angelo)

 

UFFICIO STAMPA

Al vincitore di TIVM sulla FA 30 Zytek la vittoria, il primato, il “Memorial Isidoro Di Grazia” e Il “Trofeo Comune di Santa Venerina" in una giornata catanese di grande sport. Ottimo afflusso di pubblico molto composto. Podio completato dai brillanti Spoto su Radical e Ferragina su Elia. Caruso fermo in gara 2. Morè su A112 tra le storiche Giarre (CT).

5 ottobre 2017. La 19^ Giare - Montesalice - Milo “Memorial Isidoro Di Grazia” è stata l’edizione del completo rilancio e della piena prova dell’efficienza organizzativa dell’Automobile Club Acireale, in collaborazione con la Scuderia Giarre Corse ed il supporto dei comuni interessati dall’evento, che ha saputo rendere la gara una festa dello sport in cui pubblico e piloti sono stati protagonisti in totale sicurezza secondo le regole della Federazione.

Ha vinto Domenico Cubeda su Osella FA 30 Zytek, il pilota catanese, alfiere della scuderia di famiglia, ha firmato il nuovo record dei 6,4 Km del tracciato con il tempo di 3’14”74 ottenuto in gara 1. Seconda piazza per un altro idolo di casa e alfiere Jonia Corse Giuseppe Spoto, per la prima volta sulla Radical ed in piena rimonta in gara 2 dove ha attaccato e sopravanzato il catanzarese della Scuderia Vesuvio Francesco Ferragina che ha dato il massimo in termini di abilità ed esperienza sulla Elia Avrio Suzuki di classe E2SC 1400 ed ha chiuso in terza piazza.Sfortuna per il bravo Luca Caruso 2° in gara 1 sulla Radical Prosport, ma un problema alla trasmissione lo aveva preoccupato e poi lo ha fermato nella 2^ salita. Top five completata dal giovane sardo Giuseppe Vacca alla sua prima volta a Giarre ed alla sua 4^ gara sulla potente Osella PA 2000 Honda, che ha chiuso a soli 7 centesimi di secondo dal podio, seguito da un sempre tenace ed inossidabile Giovanni Cassibba, il ragusano della Catania Corse quattro volte vincitore a Giarre dove è tornato al volante della Osella PA 20/S BMW. -“Sono stracontento - ha dichiarato un emozionato Cubeda - la vittoria ed il record li ho voluti, cercati e conquistai, grazie ad una vettura tornata perfetta, al lavoro eccellente delle gomme Avon e ad un feeling che si è rafforzato con la prototipo monoposto. Volevo abbassare il tempo del bravo Scola in casa mia e ci sono riuscito. Un ottimo anticipo per la prossima stagione”-.

-“In gara 1 l’assetto era troppo rigido ed un paio di volte ho perso la biposto - sono state le parole di Spoto - ho apportato delle modifiche al set up ed in gara 2 ho attaccato ed è andata bene, molto bene”-. -“Una prestazione molto gratificante per me - ha dichiarato Ferragina - dopo l’ottimo tempo in gara 1 ho mirato a difendere il podio in gara, ma sapevo che sarebbe stato molto difficile, comunque è andata molto bene”-. Il vincitore ha anche conquistato il “Trofeo Comune Santa Venerina”, riservato agli autori dei migliori tre intermedi a Miscarello, insieme a Caruso e Maccarrone. Sesto posto, forse u pò stretto, per il padron di casa e Presidente della Giarre Corse Orazio Maccarrone sulla Gloria CP7, che ha pagato nella parte finale del tracciato un assetto non ottimale. Settima piazza per il catanese Matteo D’Urso sulla Radical SR4 di classe E2SC 1600, davanti al conterraneo Rosario Miano sulla catanzarese Elia Avrio ST09 di classe E2SC 1400. Nona posizione per un altro driver catanese, Giovanni Puglisi su Radical Prosport in rimonta in gara 2. E’ riuscito a completare la competizione in top ten il giovane figlio d’arte Samuele Cassibba sulla nuova ed ancora capricciosa Osella PA 30 Mugen, con cui il comisano ha rimontato in gara 2 grazie ad un feeling in aumento con la biposto. In gruppo E1 zampata vincente del calabrese della Cubeda Corse Giuseppe Aragona sulla Peugeot 106, appena il cosentino di Villapiana ha risolto una noia all’acceleratore ed ha preso i giusti riferimenti col tracciato.

Tra le silhouette del gruppo E2SH affondo decisivo in gara 2 per l’ennese di Centuripe Salvatore Naselli sulla estrema Fiat Cinquecento Sporting, risolta la perdita d’olio avuta in prova. Terzo dietro ad Andrea Patanè su 126 il vincitore di gara 1 Salvatore Giunta sulla Fiat 126 per problemi al motore. In gruppo A è stato il pilota e preparatore catanese Angelo Guzzeta a dettare il ritmo sula Peugeot 106. Per il gruppo N Eugenio Orlando ha vinto sulla Citroen Saxo ed aveva chiarito sin dalle ricognizioni le sue intenzioni, ma in gara è stato tallonato da Salvatore Guzzetta su auto gemella, risolti i problemi che lo avevano fermato in prova. Il trapanese Ignazio Amato sulla Renault Clio si è imposto in gruppo RS Plus, mentre nel duello serrato per il gruppo RS ha avuto la meglio la MINI sovralimentata del messinese Agostino Sacffidi che per soli 6 centesimi di secondo alla fine ha sopravanzato la Fiat 500 Abarth dell’altro esperto locale Massimo Enrico Cimbali. Tra le bicilindriche ha vinto Antonino Cardillo, il preparatore messinese della Catania Corse che al volante della Fiat 500 ha conquistato il Campionato Siciliano di categoria, seconda piazza per il catanese Daniele Portale su Fiat126, rallentato da una toccata in gara 1. Tra le autostoriche miglior tempo per Giuseppe Morè che su A112 Abarth ha vinto il 3° Raggruppamento. Colpo di scena in gara 2 quando il palermitano Ciro Barbaccia su Osella PA 9/90 BMW è stato costretto allo stop per un’uscita di strada dopo l’ottimo 3’57”75 di gara 1. Classifica primi 10: 1 Domenico Cubeda (Osella FA 30 Zytek) in 6’33”32; 2 Spoto (Radical SR4 Suzuki) a 28”46; 3 Ferragina (Elia Avrio) a 29”87; 4 Vacca (Osella PA 200 Honda) a 29”94; 5 Cassibba G. (Osella PA 20/S BMW) a 36”58; 7 Maccarrone (Gloria CP7) a 39”70; 8 D’Urso (Radical SR4) a 47”37; 9 Miano R. (Elia Avrio) a 52”33; 10 Cassibba S. (Osella PA 30 Mugen) a 57”41.

L’Ufficio Stampa

MIELE E MOMETTI AL COMANDO DEL RALLY DEL RUBINETTO

Sabato, 14 Ottobre 2017 23:47 Published in Rally

L’equipaggio varesotto si aggiudica tre prove su quattro e chiude il Day1 del Rubinetto al comando con 13”9 di vantaggio su Caffoni-Minazzi e 51”5 su Patera-Bossi. Rally molto selettivo: già 17 i ritirati.

San Maurizio d’Opaglio (No) – Acclamato in sede di partenza da una folla d’altri tempi e da uno straripante quanto corretto pubblico lungo le speciali, è partito oggi, sabato 14 ottobre 2017, il 24° Rally del Rubinetto. Al termina della giornata sono quattro le prove speciali completate mentre altre sette sono in programma domani, domenica 15 ottobre.

A prendere il comando delle operazioni ci ha pensato lo scafato duo varesotto formato da Simone Miele e Roberto Mometti che con la Citroen DS3 Wrc-Dream One Racing ha prevalso in tre speciali su quattro: due scratch sono maturati sulla Gianni Piola e uno sulla Orlonghetto, “piesse” che nell’ultima tornata ha vinto il successo di Caffoni-Minazzi. Il vantaggio di Miele, al termine della prima parte di gara è di 13”9 sui vincitori delle ultime due edizioni, proprio Davide Caffoni e Max Minazzi: al debutto con la Ford Fiesta Wrc (Tam Auto), l’ossolano ed il pellese si sono sempre piazzati alle spalle di Miele confermandosi comunque gli avversari più insidiosi; il successo nella Ps4, oltre al morale, li tiene sicuramente in gioco anche per la lunga tappa di domani. Terzo, nella graduatoria provvisoria, è un altro equipaggio locale e sempre al debutto in Wrc: con un’altra Fiesta Tam Auto, Silvano Patera e Barbara Bossi hanno avuto una condotta veloce ma anche prudente specie dopo la “girata” avvenuta in Ps2 con relativa perdita di tempo.

Quarti assoluti e primi di S2000 sono i savonesi Aragno-Segir che sulla Peugeot 207 del team RS Sport hanno strabiliato tutti: la loro è la prima vettura aspirata capace di mettersi alle spalle numerosi concorrenti dotati di turbo; il distacco della numero 15 ammonta a 1’11”0. In quinta posizione si trova il torinese Alessandro Pettenuzzo in coppia con Aresca sulla Ford Focus Wrc; l’altra Wrc 2000 è invece già fuori dai giochi: Vallivero-Cirillo (Subaru Impreza) ha accusato un problema di temperature dell’acqua ed è stato costretto ad abbandonare già nella Ps1. Tra coloro che sono rimasti attardati vi sono anche il biellese Giorgio Dissegna, vincitore del Rubinetto nel 2001 e qui in gara su Citroen DS3 Wrc, e l’idolo locale Franco Uzzeni: il pilota detentore del maggior numero di successi della gara, (dalle prime edizioni dell’allora 111’ ad oggi), ha perso parecchi secondi a seguito di una girata in Ps2. Va detto che Uzzeni torna a correre sulle strade amiche dopo parecchi anni. Nota di merito per Mattia Pizio: dopo un anno di inattività, il pilota di Oleggio ha fatto segnare il sesto tempo nella generale a 1’34”8 dalla vetta; insieme a Simonini, Pizio è primo tra le 2 Ruote motrici e di conseguenza, della classe R3C (Renault Valsesia).

 

 

Al di sotto delle aspettative invece le vetture R5: la prima è quella portata in gara da Riccio-Menchini (Ford Fiesta), attualmente 8° nell’assoluta a 1’48”2. La gara, che ha fatto registrare moltissimo pubblico ma disciplinato e corretto, ha già fatto selezione: tra coloro che hanno già consegnato la tabella di marcia figurano anche Daigor PiolaGiovanni Maifredini e Tosi-Rizzo. Il primo (Renault Clio Williams A7) ha dapprima patito un guasto alla frizione; entrato in ritardo sulla Ps1, quella intitolata al padre Gianni, Piola ha staccato un tempo di rilievo ma la successiva rottura del cavo dell’acceleratore lo ha messo definitivamente Ko. Il secondo invece, ha rotto i freni in Ps1 ed ha dovuto procedere a passo lento; nel secondo stage, l’ulteriore rottura del semiasse ha messo fine ai supplizi di giornata: domani potrà essere di nuovo in gara grazie alla formula del rientro che dà la possibilità- a chi ne fa richiesta- di poter riprendere la corsa pur con l’aggiunta di pesanti penalità cronometriche.

Dei 115 partiti da San Maurizio (l’equipaggio n. 28 Rosi-Pellegri pur avendo verificato non si è presentato sulla pedana di partenza), solo in 99 hanno visto il riordino serale a testimonianza della durezza del rally novarese. Top Ten assoluta dopo 4 prove: 1. Miele-Mometti (Citroen Ds3 Wrc) in 17’39”4; 2. Caffoni-Minazzi (Ford Fiesta Wrc) a 13”9; 3. Patera-Bossi (id.) a 51”5; 4 Aragno-Segir (Peugeot 207 S2000) a 1’11”0; 5.Pettenuzzo-Aresca (Ford Focus Wrc) a 1’17”2; 6. Pizio-Simonini (Renault New Clio R3C) a 1’34”8; 7. Bestetti-Nicastri (Peugeot 207 S2000) a 1’42”0. 8.Riccio-Menchini (Ford Fiesta R5) a 1’48”2; 8. Corinaldesi-Gentile (Peugeot 207 S2000) a 1’48”2; 10. Peruccio-Buffoli (Renault Clio S1600) a 1’50”4.

www.rallydelrubinetto.com

Alle spalle del toscano hanno chiuso le due Skoda Fabia del friulano Luca Rossetti e del veronese Umberto Scandola. Sfortunata foratura per il romagnolo Simone Campedelli, Ford Fiesta, che ha chiuso oggi solamente al quarto posto. Verona, Sabato 14 ottobre 2017-Dalla prima tappa del 35° Rally Due Valli, gara organizzata dall’Automobile Club della città scaligera, non è uscito il verdetto definitivo per quanto riguarda il titolo tricolore 2017, ma è certo che quanto successo ha detto sicuramente molto. Ha detto, ad esempio, che Paolo Andreucci, Anna Andreussi e la loro Peugeot 208 T16 R5, si sono presentati in gara in splendida forma, imponendo a tutti il loro passo, vincendo la prima tappa ed avvicinandosi pesantemente al titolo tricolore.

Ha detto poi che Umberto Scandola e la sua Skoda Fabia R5, proprio sulle strade di casa del veronese, con la terza posizione conquistata devono purtroppo lasciare ogni speranza di successo, il tutto al termine di una prima frazione di gara tormentata da una serie di problemi di assetto. Hanno detto anche, che l’unico avversario ancora in grado di nutrire la speranza di vincere in extremis il titolo, sperando in una serie di fatti a lui completamente favorevoli e completamente sfavorevoli al suo rivale Andreucci, è rimasto Simone Campedelli. Il romagnolo è stato a lungo non molto lontano da Andreucci, ma è stato poi rallentato pesantemente da una foratura che lo ha ricacciato in quarta posizione. Fatto questo che naturalmente assottiglia le sue possibilità di successo.

Ha confermato infine che Luca Rossetti è quel campione che tutti conoscevano, un fatto questo, testimoniato da una gara tutta in crescendo che lo ha portato fino alla seconda posizione assoluta ad un soffio dal vincitore. Quella di oggi è stata una giornata assolutamente positiva per i colori Peugeot con la casa del Leone che si è aggiudicata per la decima volta il Campionato Italiano Rally Costruttori. Buona la corsa dei siciliani Marco Pollara e Giuseppe Princiotto nella loro gara premio con la Peugeot 208 T16 R5 che hanno chiuso la prima giornata in sesta posizione assoluta. L’altro titolo tricolore ancora in ballo è il Campionato Italiano R1, dove tra le Suzuki Swift R1B e le Renault Twingo R1A vetture in lotta per il titolo, si è saputo imporre in questa prima giornata di gara l’equipaggio formato da Emanuele Rosso e Andrea Ferrari in corsa su Renault. Il piemontese Rosso dopo una scelta sbagliata di pneumatici è poi risalito di posizioni davanti ai suoi avversari nel Trofeo Twingo R1 Top e ai rivali del tricolore R1.

Nel Suzuki Rally Trophy, invece, il migliore di oggi è stato senza dubbio il bellunese Lorenzo Coppe insieme a Giacomo Poloni, davanti a Stefano Strabello e Stefano Martinelli. Da segnalare anche la prova di Gianandrea Pisani che con i colori di Aci Team Italia ha potuto provare la Toyota GT86 CS-R e piazzarsi diciottesimo assoluto nella classifica di Tappa1. Domani, Domenica 15 seconda e conclusiva tappa, il CIR affronterà otto prove speciali, quattro da ripetere per due volte: “Marcemigo”, “Tregnago”, “San Mauro di Saline” e “San Francesco”, per un totale di 88,58 km di prove cronometrate. Poi si tornerà in Piazza Brà dove dalle 17:30 avranno inizio i festeggiamenti per il nuovo Campione Italiano Rally.

CLASSIFICA ASSOLUTA RALLY DUE VALLI TAPPA 1: 1. Andreucci-Andreussi (Peugeot 208 T16 R5) in 49:13.9; 2.RossettiChiarcossi (Skoda Fabia R5) a 2.9; 3.Scandola- D’Amore (Skoda Fabia R5) a 41.4; 4. Campedelli-Ometto (Ford Fiesta R5) a 1’04.0; 5.Chentre-D’Herin (Hyundai i20 R5) a 2’16.0; 6.Pollara-Princiotto (Peugeot 208 T16 R5) a 2’39.1 ;7. GecchelePeruzzi (Skoda Fabia R5) a 3’55.3; 8.Andolfi-Ungaro (Abarth 124 Rally) a 4’05.8; 9.Nucita-Vozzo (Abarth 124 Rally) a 4’14.5; 10.Maestrini-Leopoldo (Skoda Fabia R5) a 4’16.2. Classifica CIR Assoluto: Andreucci 95,75; Campedelli 82; Scandola 78,5; Rusce 24,50. Classifica CIR Costruttori: Peugeot 128,5; Skoda 87. Classifica CIR R1: Martinelli 84; Rosso 68; Strabello 65; Coppe 58,50; Paris 56,5; Scalzotto 40; Bravi 41.

Scatta la19^ Giarre - Montesalice - Milo

Sabato, 14 Ottobre 2017 17:06 Published in Salite

Alle 9 di domani, domenica 15 ottobre, start per la prima delle due salite di gara della competizione valida come prova conclusiva del Trofeo Italiano Velocità Montagna sud e Campionato Siciliano. Dalle prove svetta Cubeda su Osella, ma attenzione a Caruso e Spoto su Radical, Vacca su Osella, Ferragina su Elia e Maccarrone su Gloria. Giarre (CT), 14 ottobre 2017. Con le due salite di ricognizione svolte oggi la 19^ Giarre - Montesalice - Milo “Memorial Isidoro Di Grazia” è entrata nel vivo. Scatterà alle 9 di domani, domenica 15 ottobre la prima salita della gara organizzata dall’Automobile Club Acireale presieduto da Angelo Pennisi, con la collaborazione della Giarre Corse e di tutti i comuni interessati dall’evento sportivo apprezzato volano di promozione per l’intero territorio.

La gara assegnerà anche il “Trofeo Comune di Santa Venerina" riservato ai primi tre concorrenti che realizzeranno i migliori intermedi a Miscarello. Oggi ricognizioni utili ai piloti per testare le auto da competizione sui 6,4 Km dell’impegnativo tracciato che pretende una accurata interpretazione per concedere solo ai migliori di centrare la prestazione. Ottimo collaudo per le imponenti misure di sicurezza e per tutto il personale preposto allo svolgimento sereno e regolare della gara. Regolare anche l’afflusso di pubblico che mostrando molta passione ed altrettanta disciplina ha occupato soltanto le zone riservate agli spettatori. Domenico Cubeda sulla Osella FA 30 Zytek ha ottenuto in entrambe le salite i migliori riscontri cronometrici, con 3’19”92 nella prima manche e 3’16”23 nella 2^. Il driver alfiere della omonima scuderia ha confermato tutte le scelte relative alle regolazioni effettuate sulla prototipo monoposto di gruppo E2SS appena rivisitata dalla factory Paco74 -“Abbiamo migliorato qualcosa sul set up ma in linea generale la vettura ha dato eccellenti risposte come il lavoro delle gomme Avon, siamo tornati completamente ai livelli delle ultime gare disputate - ha spiegato Cubeda - questa è una bella gara anche se impegnativa ed insidiosa, è importante cercare di ottenere ottime prestazioni, ma lo è altrettanto per noi affinare il feeling con la macchina.

La concorrenza è molto agguerrita”-. Ottimi riscontri arrivati dalle prove anche per altri due piloti di casa alfieri Jonia Corse, come il giovane Luca Caruso, apparso come sempre agile sulla Radical SR4 Suzuki di classe E2SC 1600, come anche Giuseppe Spoto anche lui sulla Radical per l’occasione. Caruso ha lavorato sul set up della sua biposto dopo la prima salita, anche se soddisfatto dei riscontri e fiducioso nelle regolazioni d’assetto, mentre Spoto cerca di capire rapidamente la vettura nuova per lui. Tra le biposto di classe 2000 a sorpresa il giovane sardo Giuseppe Vacca all’esordio sul tracciato siciliano al volante dell’Osella PA 2000 Honda, ha mostrato di sapere imparare in fretta. Ha annunciato ambizioni da vertici della classifica il tenace catanzarese della Scuderia Vesuvio Francesco Ferragina che si è ben messo in evidenza al volante della Elia Avrio Suzuki di classe 1400. Sempre più a suo agio nelle gare italiane appare il maltese Mark Micaleff che ha ben interpretato il tracciato in prova con la Radical Prosport. Ancora non in piena modalità gara di casa Orazio Maccarrone, Presidente della Giarre Corse, consapevole delle insidie del percorso e dell’impegno che chiede a piloti e vetture. Prove di intesa tra la nuova Osella PA 30 Mugen ed il ragusano Samuele Cassibba, che ha soltanto cercato di testare e conoscere meglio la nuova biposto.

Tra le silhouette del gruppo E2SH il messinese della TM Racing Salvatore Giunta ha confermato tute le scelte fatte sulla Fiat 126 Suzuki, mentre qualche difficoltà ed una perdita d’olio sulla Fiat Cinquecento hanno costretto agli straordinari il team di Salvatore Naselli. Per il gruppo E1 il calabrese della Cubeda Corse Giuseppe Aragona ha testato con esito positivo le regolazioni della Peugeot 106 per sferrare l’attacco in gara, ma a mostrare intenzioni bellicose è stato anche Luca Fichera su Peugeot 205. Un contatto nella prima manche ha costretto ad un intervento straordinario Angelo Roberto Faro sulla Fiat Uno Turbo, ma sarà in piena forma per le due gare. Chi ha confermato le scelte della vigilia, sebbene un fondo più impegnativo del previsto, è stato Angelo Guzzetta che con la Peugeot 106 1.6 16V non ha nascosto le intenzioni di primato, come hanno fatto gli etnei Eugenio Orlando su Citroen Saxo e Tommaso Motta su Peugeot 106 Rallye in gruppo N. Per la Racing Start Plus in pole si è portato Ignazio Amato, il driver della palermitana Festina Lente con la Renault Clio Cup, mentre per la RS il portacolori Giarre Corse Agostino Scaffidi ha trovato immediatamente un buon feeling con la MINI JKW e con il tracciato. Sarà quasi una gara nella gara e sfida tutta da seguire quella delle numerosissime Bicilindriche, dove il più efficace in prova è stato Daniele Portale che per la sua Fiat 126 h già individuato un assetto efficace, ma tutti gli altri sono pronti all’assalto a partire dall’altro driver di casa Antonino Cardillo su Fiat 500. Per le autostoriche il palermitano dell’ASPAS Ciro Barbaccia ha fatto la voce grossa svettando subito al volante dell’Osella PA 9/90 BMW da 2000 cc con cui è in gara quest’anno. L’Ufficio Stampa

SALE L’ADRENALINA PER IL RALLY DEL RUBINETTO NUMERO 24

Sabato, 14 Ottobre 2017 15:37 Published in Rally

Dei 118 iscritti sono due non hanno verificato e ben in 46 hanno preso parte allo shake down di Cellio. La gara partirà alle 18 dal piazza 1° maggio, davanti al municipio di San Maurizio.

San Maurizio d’Opaglio (No) – Il Rally del Rubinetto è finalmente pronto a partire. Questo pomeriggio, alle ore 16.00, da piazza 1° maggio di San Maurizio le vetture solcheranno il palco di partenza per poi affrontare le prime quattro prove speciali. Già, le vetture… Occhi, o meglio fari (specialmente questa sera) puntati sulle World Rally Car che, nel numero di sette esemplari, si daranno battaglia mettendo a confronto differenti cilindrate e modelli: dalle Ford Fiesta e le Citroen 1600cc si passerà alla Subaru o alla Focus 2000cc che daranno già indicazioni attendibili dopo le prove iniziali.

 

 

Tutti i Big annunciati alla vigilia saranno presenti con Uzzeni che, rispetto al primo elenco iscritti diramato, avrà al suo fianco il bresciano Danilo Fappani, fresco di titolo CIWrc con Albertini. Sulla vettura n.49 a fianco di M. Margaroli siederà Luca Beltrame e non più Miglini; cambio naviga anche per il 139 dove insieme a Daccò correrà Cristian Cavalli e non Patrick Varale. Altre modifiche a seguito delle verifiche tecniche e sportive sono quelle che vedranno l’equipaggio numero 98 Desrò-Rappoldi passare dalla classe A6 alla R2B ed il 136 Ippolito-Servetti dalla A0 alla A5. Due invece le defezioni: non partiranno il n.75 Martinelli-Bagolin e nemmeno il 116 TosiniMarzano, entrambi non presentatisi alle verifiche. Gli Sponsor-Partner della gara sono i main sponsor Paffoni, Elettromeccanica Magistro, Twister Corse, Astra Concessionaria, Beamtech. www.rallydelrubinetto.com

Continua l’ottimo finale di stagione per il Gruppo Piloti Civitavecchia, al Mugello terzo gradino del podio nell’ultima prova del MINI CHALLENGE 2017 per Nicholas Risitano e la sua Mini N°20. Che ha così commentato:

Purtroppo a causa della rottura del semiasse nelle qualifiche, in gara sono partito dall’undicesima posizione, ma grazie ad una macchina con un gran set up ed una gara a ritmi altissimi... sono riuscito a rimontare fino alla quarta posizione sfiorando il podio! Oggi guardando i crono avremmo potuto vincere, ma le gare sono anche questo! Ringrazio di cuore tutto lo staff tecnico per aver lavorato durissimo fino ad un ora prima della partenza! Ringrazio tutti i componenti del  team #progettoe20 #promotorsport per avermi fatto chiudere la stagione con un gran risultato per il quale abbiamo lavorato molto in questi 8 mesi! Grazie ancora #mini #bmw #minichallenge #italia2 #dmax #tlc e grazie a tutte le persone che mi hanno seguito e supportato durante le gare in prima linea e da casa, siete stati fantastici!
CI RIVEDIAMO CARICHI PER IL PROSSIMO CAMPIONATO!

Con la splendida doppietta alla 35° Pedavena Croce D’Aune cala il sipario sulla stagione “in salita” di Angelo The Doctor Loconte.

Il portacolori della Scuderia Eptamotorsport ha chiuso il CIVM onorando il titolo di Campione Italiano Racing Start appena conquistato con una prestazione maiuscola, realizzando una spettacolare doppietta con annesso nuovo record del tracciato.

Il gesto sportivo compiuto da Loconte è da ritenersi di livello assoluto, dato il parco partenti della gara bellunese, ricchissima sia di quantità sia di qualità.

Avevo bisogno di suggellare questo titolo con una prova di forza – ha commentato Loconte a fine gara – per portare a completamento una stagione lunga, dura ma ricca di soddisfazioni. Qui a Pedavena avevo un conto in sospeso, visto che lo scorso anno proprio qui ho debuttato con la Honda, ed era stato un debutto col botto nel vero senso del termine… in quanto usci di strada cappottando. Quindi per me oggi vincere è stata una questione di onore, di rivalsa. E poi, vincere contro piloti del calibro di Ghirardo, mi riempie di orgoglio. Ma non solo Pedavena, ma tutto la stagione è stata fantastica. Ovviamente non è sol merito mio, il raggiungimento di questi risultati, ma di tutto il team, che più di una volta mi hanno riparato la vettura in tempi impossibili per chiunque, per permettermi di prendere il via alla gara. Adesso è il momento di festeggiare il CIVM e il TIVM Sud, abbinata che ho voluto fortemente e in cui abbiamo creduto anche nei momenti più difficili di questa stagione agonistica. Anche se, i festeggiamenti durano poco, perché già tra due settimane saremo in pista, al Trofeo Del Levante, per testare una nuova vettura: sarà un test in ottica CIVM 2018, perché se gli iscritti in RS2.0 dovessero calare, noi saremo pronti a fare il salto in RS Plus, sempre con una Honda Civic Type R preparata dal Maestro delle giapponesi Gianni Cozza.”

Una stagione trionfale quella di Loconte, ma non per questo semplice.

 

Già dalla prima tappa del CIVM, la cronoscalata del Reventino a Lamezia Terme, si è capito che non sarebbe stata una stagione facile. Il tempo incerto e la conformità del tecnico tracciato lametino ha portato The Doctor a vincere Gara 1 con una salita aggressiva, cercando di amministrare in Gara 2 ma, sotto la pioggia, gestire il vantaggio non sempre paga, e Loconte si è ritrovato a ottenere una terza posizione di manche con la conseguente perdita della prima posizione nella classifica aggregata, che lo ha comunque visto salire sulla piazza d’onore del podio assoluto di Racing Start.

Nella seconda tappa del CIVM, la Sarnano Sassotetto, il portacolori della Eptamotorsport ha accusato un problema al propulsore della sua Honda Civic Type R nell’ultimo tratto di gara, che ha compromesso la sua prestazione, tenuto conto che nei primi due intertempi The Doctor e il diretto avversario, poi vincitore della gara, Francesco Perillo, erano divisi da pochi decimi di secondo. Chiusa la seconda tappa con un secondo posto di classe e terzo di gruppo, Loconte scarta la trasferta friulana di Verzegnis e si ripresata più in forma che mai per la quarta di CIVM.

Alla Morano Campotenese, The Doctor ha vissuto un week end che ha rasentato la perfezione, accorciando lo svantaggio accumulato in campionato. Ha sin da subito imposto il suo ritmo, ottenendo il miglio crono in prova, una doppietta perentoria in gara e il nuovo record del tracciato.

 

Nella gara ascolana, la Coppa Teodori, Loconte ha un rallentamento nella rincorsa alla vetta della classifica di Racing Start. Problemi alla sua Honda Civic Type R, accentuatisi maggiormente nella seconda salita, non hanno permesso al driver pugliese di esprimersi sui suoi livelli, ma solo di correre sulla difensiva, ottenendo comunque un secondo e un terzo posto di gruppo.

Scartata la lunga trasferta trentina, il portacolori della Eptamotorsport non si fa trovare impreparato all’appuntamento con la gara di casa: la Coppa Selva di Fasano.

La “Fasano-Selva” si rivela la gara più combattuta e dura della stagione: Angelo Loconte su Honda Civic Type R ha preceduto Francesco Perillo su Renault Clio RS di appena un centesimo. Il pilota della due-volumi giapponese ha fatto registrare il nuovo record in gara 1, 2’53”84 precedendo il giovane driver di Locorotondo di appena 52 centesimi, mentre in gara 2 i due driver in lotta per il campionato hanno invertito le posizioni in classifica con un distacco di 51 centesimi.

 

La tragedia dell’ottava tappa del CIVM, con il relativo annullamento del Trofeo Valcamonica, priva Loconte di una possibilità di avvicinamento alla vetta della classifica.

A Gubbio, ultima tappa della regular season del CIVM, vede The Doctor conquistare una importantissima doppietta, anche grazie al ritiro del diretto avversario per il titolo. Con questo 2 a 0 Loconte raggiunge a pari punti in classifica generale il rivale Perillo, rendendo decisive le tre finalissime a coefficiente di punteggio maggiorato: Monte Erice, Coppa Nissena e Pedavena.

Giunti in terra di Sicilia, nella cronoscalata in provincia di Trapani, la storica Monte Erice, la tensione è palpabile.

Perillo sa che ad Erice, tracciato più favorevole alla sua Renault Clio, deve per forza dare il 110% per poter poi difendersi sulla velocissima Nissena, favorevole alla Honda Type R di Loconte, per potersi giocare tutto a Pedavena, ma la tensione fa brutti scherzi, e in prova urta rovinosamente la sua Clio. Nella notte il team riesce a metterlo in condizioni di partire, anche se non al 100% delle potenzialità della vettura, e The Doctor non si lascia scappare l’occasione di fare doppietta e allungare in classifica. A fine gara Perillo fa i complimenti all’avversario e issa bandiera bianca, annunciando che non prenderà parte alle ultime due gare.

Con la mancata iscrizione alla Coppa Nissena e a Pedavena, Angelo Loconte, con nove vittorie e quattro record, si laurea CAMPIONE ITALIANO RACING START 2017. E con le tre rocambolesche gare disputate con l’Alfa 156 in altrettante gare del TIVM Sud, ha conquistato anche Trofeo Italiano Velocità Montagna zona Sud.

Il resto è storia di oggi…

  

Ufficio Stampa Angelo Loconte

È arrivato il momento della finale per la Nascar Whelen Euro Series 2017. L’ultimo atto si consumerà sabato 14 e domenica 15 ottobre sul circuito belga di Zolder e per Dario Caso, portacolori della Speed Motor al volante della Ford Mustang, è la prova senza appello per riconquistare la leadership nella “Legend” e anche per aspirare a quella nella “Challenge” della Elite 1. Purtroppo, le vicende della semifinale sulla pista di Franciacorta, culminate con la squalifica del pilota molisano residente a Viterbo, sono costate la perdita del primato nella “Legend” e ci sono a disposizione le ultime due gare (Caso le disputerà comunque tutte e 4, gareggiando anche in Elite 2) per riprendersi definitivamente il titolo. “Non sarà facile – ha commentato Caso alla vigilia dell’impegno di Zolder – ma è chiaro che ci proveremo: l’auto con il motore nuovo ha risposto alla grande e quindi sfrutterò tutto il suo potenziale. Se poi l’obiettivo non dovesse essere centrato, pazienza: l’amarezza sarebbe comunque smorzata dalla soddisfazione della partecipazione a questo campionato. Possiamo tuttavia farcela a livello di squadra con la Racers Motorsport: abbiamo infatti Borja Garcia in lizza per la vittoria finale nella Elite 1; deve recuperare 37 punti di svantaggio nei confronti del leader Alon Giorno e c’è poi Gianmarco Ercoli che lotta fra gli Junior”.

 

13 ottobre 2017

 

 

Ufficio stampa

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