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Paolo Rignanese

Paolo Rignanese

La lady-driver pratese, affiancata dall’esperta copilota ligure Monica Cicognini questo fine settimana torna a gareggiare dopo tre mesi di pausa con la Clio S1600.

 

 

Prato, 27 settembre 2017 – Squadra che vince non si cambia, secondo Susanna Mazzetti ed ecco che la lady driver pratese questo fine settimana torna a proporsi sulla scena nazionale al volante della Renault Clio S1600 al38° Rally Appennino Reggiano, a San Polo d’Enza (Reggio Emilia) ultimo atto del Campionato Regionale Aci Sport in Emilia Romagna.

 

La gara fa parte del programma rallistico che la portacolori del Team Katori,ha sviluppato insieme al partner Luilor, e per l’occasione sarà nuovamenteaffiancata stavolta dall’esperta copilota ligure Monica Cicognini, con la quale venne conquistata la vittoria “rosa” al Rally “Valdicecina” dello scorso giugno, appunto l’ultima gara disputata prima della pausa estiva.

                                      

“Siccome devo ancora completare il dialogo con la Clio S1600 – commenta Mazzetti – credo che la gara reggiana sia quella giusta per riprendere in mano l’argomento dopo tre mesi di pausa. Presenta un tracciato molto tecnico e selettivo, di quelli che ti mettono a dura prova, per cui sarà certamente un’esperienza di alto profilo, contando anche sul grande supporto della mia copilota con la quale vi è un notevole feeling”.

 

Il 38° Rally Appennino Reggiano si aprirà, nella mattinata di sabato 30 settembre, con le verifiche sportive e tecniche, a San Polo d’Enza. Dalle 10 alle 13 avrà luogo anche lo shake-down, ovvero il test pre-gara con vetture da competizioni, su una porzione di 2,60 km della prova ‘Matilde di Canossa’, tra Bergonzano ed il bivio per Borsea). Alle 18.01 il via della gara, mentre alle 19.01 scatterà la prima prova speciale (‘Matilde di Canossa’, 10,50 km). Alle 19.30 l’ingresso nel riordino notturno di Ciano d’Enza, dal quale la prima vettura ripartirà domenica 1° ottobre alle 7.20 per disputare le restanti sette prove speciali (due volte la ‘San Polo’ di 7,85 km e la ‘Trinità’ di 4,80 km, tre volte la ‘Buvolo’ di 14,70 km). L’arrivo è previsto in via 24 Maggio, a San Polo d’Enza, alle 17.15. Sempre a San Polo, cuore pulsante della manifestazione, avranno sede  pure la direzione gara e la sala stampa (nella sede del municipio) ed il Parco Assistenza (in zona industriale).

 

 

Foto T. Simonelli

 

UFFICIO STAMPA

Sondrio- In merito all’articolo apparso sul Il Giorno di domenica 24 settembre recante il titolo “Bolide del rally si ribalta, i pompieri: "Ci dovevano chiamare" , la Promo Sport Racing, gruppo a capo dell’organizzazione della corsa automobilistica a cui fa riferimento il pezzo, tiene a fare alcune precisazioni doverose. “Già dal titolo, sembrerebbe che ci sia stata negligenza nel prestare soccorso allo sfortunato equipaggio vittima dell’incidente. Il piano di sicurezza messo in atto per la gara è dei più dettagliati e sicuri che si potesse applicare. Nello specifico allestito il percorso con una Ambulanza con medico rianimatore a bordo ogni 7,5 chilometri di prove speciali, affiancati da un team di de -carcerazione e pronto intervento antincendio oltre ad un carro attrezzi. Ogni 100/150 metri è stato collocato un commissario di percorso collegato via radio con la Direzione Gara; infine, erano presenti due autoambulanze jolly in direzione gara (Piazza Garibaldi a Sondrio) e nel parco assistenza (Berbenno) pronte ad intervenire in caso di ulteriori necessità. Nei giorni prima della gara, coordinati da Areu (Azienda Regionale Emergenze Urgenza) e con la partecipazione della Questura di Sondrio e della Prefettura, abbiamo discusso del piano di emergenza in una riunione alla quale hanno partecipato anche i Vigili del Fuoco. In quella sede abbiamo spiegato quali fossero i sistemi di emergenza, quali mezzi e le dislocazioni. Successivamente, sempre con la collaborazione e la coordinazione di Areu, abbiamo redatto il piano di pronto intervento nel quale si sono definite tutte le procedure di azione durante la gara, prevedendo diverse situazioni, non ultima quella del soccorso degli abitanti o del pubblico lungo le prove speciali, precedenti l’arrivo dei mezzi del servizio 112. Nello specifico, sabato mattina 23 settembre, in un incidente di gara – che è normale avvenga in quanto si tratta di sport ad alto rischio – una nostra autoambulanza è intervenuta per soccorrere un equipaggio. Il soccorso, coordinato dalla Direzione Gara, ha fatto entrare anche il mezzo emergenza denominato Rescue che però non ha dovuto fare nulla in quanto l’equipaggio era sceso dalla vettura autonomamente e aveva solo bisogno di un controllo per i colpi subiti nel cappottamento. Si è pertanto richiesto l’intervento del 112 per trasportare il ferito lieve (codice giallo) da Santa Cristina a Sondrio e tutto è finito lì. Ecco quindi il motivo per il quale non abbiamo richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco. Ora ci chiediamo per quale motivo il Sindacato U.S.B. ha chiesto di sua iniziativa informazioni alla centrale operativa 112 cercando spiegazioni sul perché non avessimo chiesto il loro intervento. Ci chiediamo inoltre per quale motivo sia stato fatto uscire un articolo nel quale sembrerebbe che, pur essendo prevista la piena autonomia di intervento in manifestazioni sportive di questo tipo, gli organizzatori del rally Coppa Valtellina avrebbero dovuto chiedere il loro intervento. Essere autonomi dal punto di vista di intervento ha due benefici: in primis la tempestività ed in secondo luogo non si grava sulle risorse pubbliche che spettano primariamente alla popolazione. Cercando di approfondire la questione, abbiamo scoperto che questo sindacato è da mesi sul piede di guerra con chi gestisce le emergenze in quanto molte volte non vengono richiesti i loro interventi. Siamo allibiti in quanto riteniamo che se esiste un sistema di emergenza, gli attori di questo sistema devono essere consapevoli di esserne parte e di dover obbedire in modo gerarchico alle chiamate esclusivamente nei casi in cui essi sono davvero necessari. Da quanto abbiamo appurato esiste invece una lotta interna, una sorta di rivendicazione di primato, che mette in discussione la gerarchia del piano di emergenza e, da cittadini comuni, questo ci mette in apprensione perché ci piacerebbe pensare che in caso di necessità il soccorso fosse gestito in forma libera, decisa, coordinata e senza strascichi di parte che potrebbero mettere a rischio la qualità dell’intervento stesso. Concludiamo evidenziando in pubblica piazza queste dinamiche poco limpide che sicuramente S.E. il Prefetto di Sondrio, il Sig. Questore e il Comandante del Corpo dei Vigili del Fuoco, avranno modo di approfondire. Sottolineiamo pure che questo intreccio di telefonate tra chi vorrebbe intervenire e chi deve gestire le situazioni di emergenza, non fa altro che tenere occupate le linee di soccorso che potrebbero essere usate da chi ha realmente necessità di un intervento repentino. Sperando di aver fatto chiarezza sul nostro operato porgiamo i più distinti saluti. Cordialmente Promo Sport Racing

E’ GIA’ TEMPO DI PARLARE DEL 10° RALLY BALCONE DELLE MARCHE

Martedì, 26 Settembre 2017 20:21 Published in Rally

Sarà la seconda prova del Challenge Raceday Terra 2017-18 ed è prevista per il 18 e 19 novembre.

 

Stessa logistica, a Cingoli (MC), con alcune modifiche al percorso.

 

Iscrizioni aperte dal 16 ottobre al 6 novembre.

 

Cingoli (Macerata), 26 settembre 2017 –  Nel “giro” delle gare su terra italiane si è già iniziato a parlare della 10^edizione del rally Balcone delle Marche, che PRS Group, insieme all’amministrazione comunale cingolana proporrà per il 18 e 19 novembre, quale seconda prova del Challenge Raceday Terra 2017/2018 e valido anche per il Campionato ERMS.

 

Cingoli, in provincia di Macerata, conferma il proprio ruolo – peraltro consolidato da anni – di “capitale” delle gare su terra italiane, grazie alla convinta sinergia con l’Amministrazione Comunale e grazie anche ad un intero territorio per sua natura accogliente e ospitale. Ma grazie anche al fatto che PRS Group si pone tra gli organizzatori più attivi in ambito nazionale, avendo già fatto disputare quest’anno due gare su strada bianca, il Rally Adriatico a maggio ed il Nido dell’Aquila in Umbria questo mese.

 

Il Campionato Raceday, che si corre a cavallo di due stagioni (cinque eventi da ottobre prossimo sino all’aprile 2018), sinonimo da oramai dieci anni di grande sport potrà quindi contare di nuovo sulle certezze della gara marchigiana, per la quale verranno proposte alcune modifiche al percorso, necessarie per ovviare ai lavori di viabilità nella zona.

 

La macchina organizzativa, avendo lavorato con grande impegno, ha comunque già tutto pronto per l’evento. Il primo momento ufficiale sarà giovedì 19 ottobre, con l’apertura delle iscrizioni, che chiuderanno il 10 novembre.

 

La lunghezza totale del percorso è di 145 Km. di cui 49 di distanza competitiva, due prove speciali da correre tre volte.

 

La scorsa edizione della gara venne vinta dagli svizzeri Della Casa-Pozzi su una Citroen C4 Wrc, davanti a Dalmazzini-Albertini (Ford Fiesta R5) e terzi Marchioro-Marchetti (Peugeot 208 T16 R5).

 

 

PROGRAMMA DI GARA:

 

Giovedì 19 Ottobre Apertura iscrizioni

Venerdì 10 Novembre Chiusura iscrizioni

Sabato 18 Novembre

08,30/12,30 Verifiche Sportive e Distribuzione Road-book

presso Palazzetto dello Sport, Via Cerquatti, Cingoli (Mc)

 

09,00/13,00 Verifiche Tecniche

presso Zona Impianti Sportivi, via Cerquatti, Cingoli (Mc)

 

11,00/14,30 Shakedown

 

14,00/18,00 Ricognizioni autorizzate (3 passaggi totali sulle Prove Speciali)

 

19,01 Partenza - Piazza Vittorio Emanuele II, Cingoli (Mc)

19,10 Ingresso in Riordino Notturno

Viale Valentini, Cingoli (Mc)

 

Domenica 19 Novembre

08,00 Uscita Riordino Notturno

16,00 Arrivo con Premiazione (sub-judice) Piazza Vittorio Emanuele II, Cingoli (Mc)

 

Lunghezza totale del percorso km. 180 di cui km 46 di Prove Speciali (n°2 prove diverse da effettuare 3 volte).

 

NELLA FOTO ALLEGATA: IL PODIO DELL'EDIZIONE 2016 (RACEMOTION)

 

www.prsgroup.it

 

www.raceday.it

 

#balcone2017

MOVISPORT E GIANDOMENICO BASSO ALL’ ATTACCO IN AUSTRIA

Martedì, 26 Settembre 2017 20:14 Published in Rally

Questo fine settimana, in Austria, riprende il cammino del pilota trevigiano nel Tour European Rally Series, con il preciso obiettivo di consolidare la leadership.

26 settembre 2017 – Di nuovo in gara, di nuovo all’attacco. Per consolidare il primato. Ecco il programma per questo fine settimana per Movisport e Giandomenico Basso, pronti a scendere in campo in Austria al Rally Liezen, quarto dei sei appuntamento del Tour European Rally Series. Giandomenico Basso, affiancato da Lorenzo Granai sulla Hyundai i20 R5 del Team BRC, arriva oltr’alpe con la testa della classifica, avendo 77 punti contro i 49 del rivale belga Casier ed i 28 del portoghese Camacho: l’obiettivo certamente dichiarato sarà quello di provare a consolidare la leadership per mettere una seria ipoteca sul campionato. Il Rally Liezen, con cuore pulsante nell’omonima città situata nella land della Stiria, sud-est dell'Austria, sarà dunque un appuntamento “caldo” in un percorso su asfalto che Basso e Granai affronteranno per la prima volta, dovendosi anche confrontare con i molti driver locali, certamente agguerriti e decisi a non lasciare campo a nessun straniero. “Arriviamo in Austria – commenta Basso – certamente con una situazione di classifica assai buona, per noi, ma non al sicuro. Ci sarà il nostro diretto inseguitore in classifica, il belga Casier, per cui dovremo soprattutto controllare lui, per consolidare la testa della classifica e magari allungare. Ma a tutto tondo sarà un impegno di spessore, visto il valore delle forze in campo”. Tredici, in totale, le prove speciali in programma, tra venerdì 29 e sabato 30 settembre, per 150,420 chilometri cronometrati sui 478,510 del percorso totale.

PRESS OFFICE MGTcomunicazione

IRONTECH MOTORSPORT CON DIMETTO A BASSANO

Martedì, 26 Settembre 2017 20:08 Published in Rally

Il pilota bolognese, veneto di radici, sarà al via del “Mundialito Triveneto”, alla guida di una Peugeot 207 Super 2000 di Pascoli.

 

Ospedaletto Euganeo (Pd), 26 Settembre 2017 – La neonata famiglia Irontech Motorsport abbraccia una “new entry” che, da questo fine settimana, vestirà i propri colori in occasione della trentaquattresima edizione del Rally Città di Bassano.

Si tratta di Davide Dimetto, pilota bolognese ma con salde radici venete, che si presenterà ai nastri di partenza di uno degli eventi più blasonati, in Italia ed oltre confine, alla guida di una Peugeot 207 Super 2000, curata dal team Pascoli.

Non si tratta di un esordio per Dimetto: nella passata stagione il neo portacolori di Irontech Motorsport partecipò al Bassano alla guida di una Mini Cooper S, cogliendo la prima piazza in classe R1T.

Una prima a metà, invece, per quanto riguarda la trazione integrale transalpina: nel 2016 il driver bolognese chiuse ai piedi della top ten, in classe S2000, in occasione del Prealpi Master Show, su fondo sterrato.

Sull'onda di un'annata positiva, ricordiamo il secondo in classe S1600 ottenuto al Dolomiti Rally Day su Renault Clio Super 1600, Dimetto ritroverà al proprio fianco Simone Fraccaro, con l'obiettivo di prendere confidenza con la 207 in un contesto altamente tecnico e selettivo.

 

“Siamo molto felici di iniziare questo nuovo percorso con Irontech Motorsport” – racconta Dimetto – “ed il nostro obiettivo è quello di raggiungere il traguardo di questo Bassano, che si presenta molto impegnativo. Dopo aver chiuso il Dolomiti Rally Day con un ottimo secondo di classe ci prepariamo a salire sulla più potente 207, già usata lo scorso anno al Prealpi Master Show. È la prima volta che usiamo la 207 su asfalto e, di conseguenza, non possiamo prefiggerci ambizioni di podio. Possiamo solo cercare di imparare il prima possibile e di prendere confidenza. Se poi i tempi ci saranno ben venga ma non partiamo con questo intento.”

 

Saranno oltre quattrocento i chilometri previsti per l'edizione 2017 del “Mundialito Triveneto”, con poco più di un centinaio suddivisi su nove prove speciali: alle classiche “Valstagna” (12,45 km) e “Rubbio” (7,30 km) si aggiungeranno “San Giovanni” (6,23 km) e “Campo Croce” (16,06 km), quest'ultima da ripetere per tre passaggi mentre le altre vedranno i concorrenti impegnati per due tornate.

 

“La gara è indubbiamente una delle più belle in assoluto in Italia” – aggiunge Dimetto – “e, seppur sia bolognese di adozione, la posso considerare come una gara di casa. È la seconda uscita che faccio con Simone e, visto il banco di prova impegnativo, dovremo maturare un buon feeling sin dai primi chilometri. Correre per noi, come per tanti altri che rubano il tempo alla famiglia e al lavoro, è un divertimento, prima di tutto. Per questo ringrazio di cuore la mia famiglia, che mi supporta e sopporta, e le aziende per cui lavoro: Irontech e Proxera.”

Per CST Sport due vittorie ed un titolo alla 63° Coppa Nissena

Martedì, 26 Settembre 2017 19:56 Published in Salite

Omar Magliona campione E2SC su Norma, ha vinto il gruppo e sfiorato per 14 centesimi di secondo la vittoria assoluta. Luca Ligato su Osella va in Top five, vince ed allunga in testa al CN. Manuel Dondi su FIat X1/9 è Campione Italiano ESH sebbene assente, incoronato dalla matematica

Gioiosa Marea (ME), 25 settembre 2017 - Una Coppa Nissena in cui la Scuderia CST Sport è stata grande protagonista. Il sodalizio di Gioiosa Marea ha chiuso il penultimo round di Campionato Italiano Velocità Montagna con due vittorie entrambe nella top five assoluta, oltre ad un altro titolo arrivato matematicamente.

Un Omar Magliona letteralmente scatenato sulla Norma M20 FC Zytek con cui si è dimostrato in perfetta intesa, al culmine di una intensa e difficile duplice giornata di gare, ha vinto il gruppo E2SC di cui è neo campione e solo 14 centesimi di secondo in totale lo hanno privato della vittoria assoluta. Una meritatissima piazza d’onore, con la perfetta biposto gestita dal Team Faggioli e dotata di pneumatici Pirelli con la determinante mescola supersoft. Il sassarese, sei volte campione italiano di gruppo CN e fresco del settimo titolo tricolore consecutivo, stavolta in gruppo E2SC (riservato alle vetture Sport con telaio biposto), ha ingaggiato sin dalle prove ufficiali un leggendario duello sul filo dei centesimi di secondo con il neo campione italiano della Montagna, un duello che ha contribuito ad infiammare ulteriormente il pubblico presente lungo i 5,450 km del tracciato nisseno. L’ottimo week end del campione sardo si è delineato sin dalle due salite di ricognizione del sabato, quando Omar Magliona ha fatto registrare addirittura il miglior riscontro cronometrico con 1”76 di vantaggio su tutti. -“Quando ti piazzi secondo a pochi centesimi dal rivale – ammette Omar Magliona – è normale ri- flettere sulla propria condotta di gara. Magari ripercorri mentalmente il percorso, cercando di capire dove si sarebbe potuto fare meglio per limare quel distacco così risicato. La cosa più importante per me è tuttavia aver avuto la capacità di lottare fino all’ultimo per la vittoria assoluta e la consapevolezza di aver svolto un buon lavoro insieme alla squadra. Comunque sia andata sono contento, credo abbiamo fatto divertire il pubblico presente ai margini del tracciato. Si tratta di un risultato prestigioso anche per la Cst Sport, che a Caltanissetta giocava in casa e teneva a fare ulteriore bella figura.

Per me, un ulteriore stimolo a fare ancora meglio”. Impeccabile anche la prestazione del calabrese Luca Ligato, finito ottimo 5° assoluto sul traguardo alle porte di Caltanissetta ed autore di una squillante doppietta in gruppo CN in Gara 1 ed in Gara 2, alla guida della Osella PA 21S Evo Honda gestita dal dal Team Faggioli, per la quale il pilota reggino ha sceltpo la nuova mescola ultrasoft degli pneumatici Pirelli. Il 24enne pilota di Catona di Reggio Calabria ha allungato in testa nella corsa per il titolo tricolore del gruppo CN. Sarà il rush finale del CIVM nel week end dell’8 ottobre ad emettere i verdetti decisivi. -“ La mescola supersoft si è rivelata decisiva in gara 1, un pò meno quando la temperatura esterna si è alzata in gara 2 - ha spiegato Ligato - abbiamo ripreso la testa del gruppo in casa CST Sport e questo ci gratifica molto, ma ancora nulla è scontato. Mi dispiace per la noia elettrica che ha fermato il mio rivale in gara 1, duellare sul campo è sempre più appagante”-. Manuel Dondi è Campione Italiano di gruppo E2SH,il bolognese pilota della Fiat X1/9 ha vinto tutte le gare alle quali ha preso parte fino alla Monte Erice.

Per l’emiliano già Campione Italiano 2016 il titolo è arrivato ala vigilia della Coppa Nissena quando è stata confermata l’assenza del rivale più diretto. Doni ha sempre mostrato grande abilità e particolare talento nel trovare rapidamente le migliori regolazioni sula vettura anche nei tracciati dove ha esordito. Una sequenza brillante di vittorie che lo portato al secondo titolo tricolore. - “La concorrenza no regala nulla, soprattutto in gruppo dalle estreme preparazioni e sviluppi delle vetture come quello delle silhouette - ha affermato Dondi - ho gareggiato sempre nella consapevolezza di dover trovare delle regolazioni efficaci nel più breve tempo possibile. In questo è stato determinante il supporto delle gomme Avon. La conferma del titolo è arrivata nella Sicilia di CST Sport e questo ripaga ulteriormente il supporto che ricevo dalla scuderia”-.

L’ufficio Stampa

Secondo titolo italiano nella stagione , per la scuderia 5 Speed: nell’ultima gara, la Coppa Chianti Classico, Giovanni Grasso si è laureato campione italiano di classe con la sua fida Renault 5. Soddisfazione per il team manager Claudio Bisceglia.

 

 

 

 

San Sepolcro ( AR): Giovanni Grasso e la scuderia 5 Speed hanno conquistato il titolo italiano di  nel 4° raggruppamento, classe J1-N2000 all’ultima gara del Campionato Italiano Velocità Salita Autostoriche, la coppa Chianti Classico che si è svolta a  Castellina in Chianti dal 22 al 24 Settembre.

 

Il pilota siciliano , ha portato sulla bacheca della squadra, il secondo tricolore della stagione dopo quello vinto da Michele Bertelli nella classe TC700 del 2° raggruppamento, risultati che ribadiscono come la squadra guidata da Claudio Bisceglia sia una delle formazioni più in forma nel panorama delle autostoriche.

 

 Per Giovanni è stata una gara affrontata con molta tranquillità: nelle due sessioni di prove del sabato il pilota ha cercato di affinare il feeling con la vettura ed il tracciato, stampando un 4’40’63 in prova 1, crono migliorato di  oltre 4 secondi nella seconda sessione (4’36’02).

 

 

Nella gara unica di domenica, Giovanni senza prendere ulteriori rischi, ha migliorato ulteriormente il crono : 4’32’24 il tempo, che gli è valso la vittoria di classe e la definita consacrazione nel campionato italiano.

 

Vittoria di classe anche per Vito Benito La Rocca tra le moderne, nella classe E1-1600 TB: il pilota lucano si ha visto il suo week-end di gara iniziare in salita con la sua Renault 5 Turbo : nella prima sessione di prova il driver è stato costretto al ritiro per un problema tecnico, mentre nella seconda sessione ha fatto segnare il tempo di 4’53’44.

 

Nella gara domenicale, Vito ha notevolmente migliorato il tempo del sabato, abbassandolo di ben 20 secondi, fermando il cronometro sul tempo di 4’33’45, con cui ha conquistato la vittoria di classe.

 

 

Giovanni Grasso: “ Sono felicissimo del risultato raggiunto, dedico questo titolo alla scuderia per l'impegno e per la fiducia espressa, riguardo la gara ho avuto dei problemi di pescaggio benzina che non mi hanno permesso di esprimermi al meglio nel 2° e 3° settore, ma sono contento perché  nel 1° e 4° settore ero attaccato alle altre R5 di una categoria diversa.  Un grazie di cuore a tutta la scuderia e a tutti i miei collaboratori , fornitori e tifosi.”

 

Vito Benito La Rocca:Sono contento del risultato vincendo la classe E1 1600 nonostante in prova il sabato non ho potuto finire la 1 manche per la  rottura del  manicotto  dell’acqua .  Domenica in gara con problemi elettronici non mi sono potuto esprimere al meglio, ma sono contento ugualmente. Ringrazio la scuderia per la fiducia datami..”

 

Claudio Bisceglia:” Che dire, innanzitutto mi congratulo con i miei piloti per la serietà e la costanza con cui hanno affrontato quest'anno agonistico. Tutti assieme abbiamo centrato gli obiettivi prefissati. Finalmente ho raggiunto un bellissimo equilibrio con le scelte fatte ad inizio 2017. Questo, mi permetto se mi è consentito, che  sono arrivato in fondo con molta stanchezza, anche se non sembra dall’esterno, ma far quadrare tutto non è stato affatto facile. Ma ho creduto nei piloti, nelle persone che  mi ruotavano intorno e il risultato è venuto fuori. Ancora non ci credo e mi commuovo di gioia ogni volta che penso a loro, sudati e stremati dal caldo di questa estate. Bravi veramente bravi. Io non ho ancora finito sto iniziando a raccogliere tutto per fare un book per i miei sponsor e avrò ancora bisogno del bravo Giorgio che ha fatto conoscere la 5 Speed con i suoi comunicati in tutto il territorio nazionale. Un abbraccio a tutti con grande affetto e orgoglio che nutro per tutti voi del mio staff.”

Pieve S. Stefano, 24 settembre 2017

La pioggia caduta nel pomeriggio domenicale ha condizionato ma non certo rovinato la quarta edizione della Cronoscalata Motociclistica “Lo Spino”, ultima prova del Campionato Italiano Velocità in Salita 2017 disputata sui 2410 metri di un percorso che costituisce poco più di un terzo di quello complessivo della gara automobilistica, con partenza dallo stesso identico punto e arrivo nella zona di Fontandrone. Oltre 150 i concorrenti, fra moto d’epoca e moderne (suddivise fra velocità e regolarità), al via di una gara che ha raccolto subito i consensi di partecipanti e pubblico, arrivando nel giro di un solo anno a diventare uno fra gli appuntamenti più attesi, oltre che prova valida per il tricolore. L’acqua è caduta quando ancora gara 1 non si era conclusa, costringendo i concorrenti a cambiare le gomme.

 

 

Personaggio centrale, l’ex corridore di MotoGp, Roberto Rolfo, che alla guida della sua Triumph ha dominato gara 1 (2’01”80) ed è giunto terzo in gara 2 nella classe Naked delle moto moderne, mettendo insieme 41 punti, mentre Stefano Manici si è ritirato in gara 1 e si è classificato terzo nella 600 Stock. E passiamo ai singoli risultati, relativamente al campionato delle moderne. Nella 1000 Open, Enrico Rocchi su Suzuki e Giovanni Lazzeri su Ducati si sono divisi le vittorie di manche, così come Loris Guerrini e Tiziano Rosati, su Aprilia, hanno fatto nella 125 Open; dominio assoluto di Guido Testoni su Aprilia nella 250 Open e perfetta parità (un primo e un secondo posto a testa) per Federico Mosti su Triumph e Loris Pedriali su Suzuki. È invece Davide Lignite su Kawasaki a raccogliere di più nella 600 Stock con un primo e un terzo posto. En plein di Marco Lombardi su Moriwaki nella Moto 3 e di Maurizio Vettor su Ohvale nella Pit-Bike; Matteo Ridolfi su Piaggio incamera 45 punti fra gli Scooter davanti a Claudio Chesi e la coppia Barbi-Doratori domina la gara dei sidecar.

Dominatori assoluti anche nella Supermoto con Giacomo Gubbini su Ktm, mentre fra le Supermoto Open si sono divisi le vittorie di manche Manuel Dal Molin su Tm e Alberto Moseriti su Honda. Nel Trofeo Crono Climber, regolarità per moto moderne, la precisione dà ragione per questione di appena 4 centesimi a Paolo Piantini su Bmw, impostosi di stretta misura sulla Honda Alessandro Carletto e sulla Kawasaki di Giampaolo Vannini. Passando alla velocità moto storiche, il maltempo ha cambiato le gerarchie in gruppo 5: se in gara 1 ha dominato Mastrullo su Honda in 1’34”61 (ancora l’asfalto era asciutto), in gara 2 il più veloce è stato Armando Zofrea su Morini in 2’12”14. Nel gruppo 4, quello della regolarità, vittoria per Schiavon su Suzuki (95 centesimi di divario) davanti a Maurizio Dalmonego su Minarelli e Leonardo Spadazzi su Honda. Infine, il gruppo 3 – quello della salita libera – ha registrato l’affermazione di Magnani su Suzuki.

 

 

Da segnalare il quarto tempo in classe 250 Open di Simone Bragagni, pilota locale e già “frequentatore” del CIVS, e il terzo gruppo dell’altro pievano Mirko Balzoni in classe 600 Open, entrambi in gara nel “Trofeo Crono Climber”. Dopo la dichiarazione di “gara bagnata” da parte del direttore di gara, solo pochi centauri hanno preferito non rischiare, ma la stragrande maggioranza, approfittando del tempo concesso per il cambio gomme, si sono ripresentati regolarmente al via, per conquistare le medaglie che erano ancora da definire in questa ultima prova di campionato. La gara è stata dunque avvincente e combattuta fino alla fine, anche sotto una pioggia che comunque verso la fine del pomeriggio ha smesso di cadere, consentendo pittoreschi festeggiamenti in stile motomondiale durante la ridiscesa dei concorrenti verso Pieve al termine della competizione. Durante le premiazioni nel teatro “G. PapinI” tutti i protagonisti di questo combattutissimo campionato non hanno lesinato complimenti all’organizzazione della Pro-Spino Team, dichiarandosi entusiasti dell’accoglienza dell’intero paese e della bellezza del tracciato. La stagione dei motori si è dunque chiusa per quest’anno a Pieve Santo Stefano con un grande successo, e la Pro-Spino Team sarà presto di nuovo al lavoro per preparare la stagione 2018.

Ufficio Stampa Pro- Spino Team

8° “RALLY DEI 5 COMUNI”: ADAMUCCIO SUL TRONO!

Domenica, 24 Settembre 2017 22:58 Published in Rally

 Il ruffanese dominatore indiscusso bissa il successo del 2016 e dedica la vittoria a Noemi Durini. Laganà strappa il secondo posto davanti a Passaseo. La corsa sospesa dopo la PS 6 per pioggia.

   

COMUNICATO STAMPA N. 07

 

Tricase (LE), 24 settembre 2017 – è stata la pioggia, una bomba d’acqua che si è abbattuta nella zona del basso Salento alle ore 14:15, mentre si concludeva lo svolgimento della PS 6 “Tiggiano”, a decretare lo stop dell’8° Rally dei 5 Comuni, gara a validità nazionale ed ultima prova del Campionato Regionale ACI Sport 2017 di Puglia, Molise, Basilicata e Abruzzo. Impossibile proseguire la competizione “per impraticabilità del percorso da parte dei mezzi di soccorso e delle vetture” – ha dichiarato il direttore di gara, Mauro Zambelli di Bologna.

Con l’en-plein di vittorie dopo sei prove speciali sulle 9 previste, avendo sempre lasciato largo margine agli inseguitori, l’equipaggio di Ruffano (LE) composto da Mauro Adamuccio e Salvatore Tridici, a bordo di una Peugeot 207 S2000 della scuderia Salento Motor Sport, ha tenuto stretto in mano lo scettro di Tricase conquistato lo scorso anno, chiudendo con il tempo di 31’26.1. Ed una vera incoronazione è sembrata la cerimonia di premiazione che, in via eccezionale - considerate le pessime condizioni meteo che hanno reso inagibile anche piazza dei Cappuccini – si è tenuta nella sala del Trono di Palazzo Gallone, sede del Comune. Il pilota salentino, come del resto avrebbe fatto chiunque avesse vinto per unanime volontà dei concorrenti, ha dedicato la vittoria alla giovane Noemi Durini. Gli equipaggi hanno infatti corso con un adesivo applicato sul lunotto delle vetture riportante un pensiero rivolto alla sfortunata vittima di Specchia. I genitori di Noemi hanno voluto ringraziare i concorrenti per il gesto.

La lotta all’interno dello schieramento alle spalle dei battistrada si è decisa nel corso della PS 5 “Specchia” e tutti i contendenti hanno dovuto affrontare dei problemi: il ruffanese Gabriele Passaseo, fino a quel momento secondo nella generale parziale, al 3°km ha forato lo pneumatico anteriore destro; il barese Franco Laganà è andato dritto con la sua Ford Fiesta R/R5; lungo, sullo stesso modello di auto, è finito anche il leccese Fabrizio Mascia, su Ford Fiesta R/R5. Albino Pepe, di Salve, è riuscito a totalizzare il terzo tempo nonostante alcune noie elettroniche della sua Mitsubishi Lancer Evo IX.

Ad uscire nel migliore dei modi dalla bagarre è stato Laganà che, in coppia con il leccese Salvatore Invidia per la scuderia New Jolly Motors, e con un gap di 1’25.1, ha strappato il secondo gradino del podio ai ruffanesi della Salento Motori Passaseo-Fiorito, su Skoda Fabia R/R5, terzi assoluti con un ritardo di 5 secondi, ed al duo leccese Mascia-Caroli, anch’essi su Ford Fiesta R/R5 (gap +1’40.4). Più distaccati, Albino Pepe e Pierpaolo Panico sono giunti quarti, su Mitsubishi Lancer Evo IX N4 (+2’29.1), davanti a Mauro Santantonio e Marco Scorrano, su Peugeot 208 T16 R/R5 (2’43.5).

Classifica assoluta: 1. ADAMUCCIO-TRIDICI (PEUGEOT 207) in 31'26.1; 2. LAGANA'-INVIDIA (FORD FIESTA) a 1'25.1; 3. PASSASEO-FIORITO (SKODA FABIA) a 1'30.1; 4. MASCIA-CAROLI (FORD FIESTA) a 1'40.4; 5. PEPE-PANICO (MITSUBISHI LANCER EVO IX) a 2'29.1; 6. SANTANTONIO-SCORRANO (PEUGEOT 208 T16) a 2'43.5; 7. SERAFINI-FERILLI (RENAULT CLIO RS LIGHT) a 3'49.5; 8. LUCREZIO-MASTROGIOVANNI (RENAULT CLIO RS LIGHT) a 4'06.8; 9. MELCARNE-DE ROSA (PEUGEOT 106 MAXI) a 4'10.5; 10. PRIMOCERI-CIULLO (RENAULT CLIO WILLIAMS) a 5'01.0; 11. ZOMPI'-ROSATO (RENAULT CLIO) a 5'08.4; 12. PISACANE-LIGUORI (PEUGEOT 206 RC) a 5'14.1; 13. BRANCA-LEGITTIMO (PEUGEOT 106) a 7'17.2; 14. RUSSO-SORRONE (CITROEN C2) a 9'06.9; 15. FILONI-INDINO (PEUGEOT 106 RALLY) a 9'12.1; 16. VITALI-DE MAGGI (OPEL ASTRA GSI) a 9'59.5; 17. SARCINELLA-COLETTA (PEUGEOT 106 RALLY) a 12'06.2; 18. MONACO-MONACO (RENAULT CLIO RS LIGHT) a 12'37.5; 19. RUGGIO-RIEZZO (FIAT SEICENTO) a 18'20.2; 20. MANCO-STEFANELLI (CITROEN SAXO') a 18'37.2; 21. FALCONE-TRIDICI (CITROEN SAXO') a 19'34.9;

 

L’Ufficio Stampa

La ventitreenne pilota massese si laurea ancora “primattrice” nel panorama rallistico nazionale centrando la vittoria finale nella lotta al titolo di categoria del campionato Ircup, nel suo ultimo atto alla Coppa Valtellina. Un prestigioso “tris di allori” dopo le vittorie nelle edizioni 2015 e 2016 del Campionato Italiano Rally.

 

- Massa (MS), 25 settembre 2017 -

 

E' ancora sotto il segno della vittoria, il congedo di Corinne Federighi dalla programmazione agonistica 2017. La ventitreenne pilota massese – già vincitrice della Coppa Aci femminile nelle edizioni 2015 e 2016 del Campionato Italiano Rally – si è laureata campionessa nella categoria femminile dell'International Rally Cup.

Un titolo, il terzo consecutivo, conquistato sull'asfalto della Coppa Valtellina andata in scena questo fine settimana nella provincia di Sondrio, al volante della Renault Clio R3C “di famiglia” con la quale si è imposta anche nella stagione precedente.

 

 

Una vittoria condivisa con Monica Cicognini, chiamata “alle note” della driver apuana, con il team SMD Racing – struttura che ha supportato tecnicamente la programmazione – e con la scuderia Island Motorsport, realtà di cui Corinne Federighi è da due anni esponente.

A garantire la vittoria nel confronto femminile sono stati risultati di assoluto rilievo: una seconda piazza conquistata al Rally del Taro ed i due primi posti di categoria conseguiti al Rally Internazionale del Casentino ed alla Coppa Valtellina.

Un confronto, quello andato in scena sui fondi lombardi, caratterizzato da una condotta crescente e che ha garantito a Corinne Federighi il raggiungimento di quello che era l'obiettivo prefissato ad inizio stagione: riuscire a laurearsi ancora campionessa pur con l'handicap di aver affrontato il campionato Ircup con il ritardo di una gara, facendo partire la programmazione dal Rally del Taro, secondo appuntamento in calendario.

 

 

Corinne Federighi: “La soddisfazione è tanta. E' stata dura, per portare a casa il titolo potevamo solo vincere e così è stato, pur avendo dovuto fare i conti con una toccata nel corso della prima giornata di gara. Non avevamo scelta, di conseguenza abbiamo dovuto attaccare fin da subito. Una gara molto selettiva, che non avevo mai affrontato prima d'ora e che mi ha regalato questo nuovo titolo. Ringrazio per il supporto la mia famiglia, la scuderia Island Motorsport ed il team, veramente impeccabile”.

 

 

Nella foto (FREE copyright concessa da Actualfoto): Corinne Federighi festeggia il titolo femminile ed in gara.

 

 

UFFICIO STAMPA

MGT comunicazione

Gabriele Michi

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