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La Porsche Hertz Team JOTA vince una tormentata 6 Ore di Spa
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Colpo di scena: Ferrari penalizzata a Spa, partirà in fondo alla griglia delle Hypercar, Porsche in pole position
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Ferrari conquista l’Hyperpole a Spa con tante Porsche in agguato
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Rovera ritorna nella “sua” Spa su Ferrari nel Mondiale Endurance
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Paolo Rignanese

Paolo Rignanese

WINTER MARATHON, ROVIGO CORSE APRE IL 2024

Lunedì, 15 Gennaio 2024 12:56 Published in Altre Notizie

WINTER MARATHON, ROVIGO CORSE APRE IL 2024

La scuderia polesana darà il via alla nuova stagione con uno degli eventi più iconici per il mondo della regolarità, schierando al via il presidente Verza.

 

 

Rovigo, 15 Gennaio 2024 – Winter Marathon, un nome che di certo non ha bisogno di alcuna presentazione essendo uno degli appuntamenti più blasonati per il mondo della regolarità.

Dopo un 2023 ad alti livelli Rovigo Corse ha deciso di partire alla grande, timbrando il primo cartellino di presenza su uno dei palcoscenici più prestigiosi per la disciplina.

Con la neve che la farà da padrona, come da tradizione, tutto è quindi pronto per dare il via alla trentaseiesima edizione, prevista dal 18 al 21 di Gennaio in quel di Madonna di Campiglio.

Pochi giorni alla partenza ma già qualche grattacapo di troppo per la scuderia polesana, tra il forfait di Leonardo Fabbri, in coppia con Stefano Galuppi, ed i problemi tecnici di Diego Verza.

“Dovevamo essere al via con due equipaggi” – racconta Verza (presidente Rovigo Corse) – “ma Galuppi ha accusato un problema fisico e non potrà essere al fianco di Fabbri. Dal nostro canto siamo stati protagonisti di una disavventura Domenica, mentre ci allenavamo, ed abbiamo accusato la rottura del differenziale della nostra vettura. Approfitto già dell'occasione per ringraziare l'amico Fabbri che ha deciso di venire in nostro soccorso, salvando la trasferta.”

Sarà infatti la Volvo P121 Amazon di Fabbri la compagna di avventura del presidente del sodalizio rodigino, per l'occasione affiancato da un navigatore del calibro di Andrea Camosci.

“La sessione di allenamento di Domenica è stata molto utile” – aggiunge Verza – “perchè la professionalità di Andrea si è fatta notare subito, permettendoci di creare un ottimo feeling. Peccato doversi trovare ad affrontare l'evento con una vettura nuova, che non conosciamo.”

L'incognita del mezzo potrà essere arginata, almeno parzialmente, dalla profonda conoscenza di una manifestazione che ha visto Verza già protagonista in ben cinque edizioni.

Oltre cinquecento chilometri di gara con sedici ore di guida, attraversando ben quindici passi dolomitici, percorrendo sessantacinque prove cronometrate e nove di media.

La prima frazione scatterà Giovedì 18 Gennaio, partenza alle ore diciannove da Madonna di Campiglio per farvi rientro poco prima della mezzanotte, ad anticipare la seconda tappa, quella di Venerdì 19 Gennaio, che vedrà i concorrenti impegnati dalle dieci e mezza del mattino fino a quasi la mezzanotte per una sfida dove il traguardo sarà già equiparabile ad una vittoria.

“Delle cinque edizioni affrontate due le ho vissute in assistenza ed una anche da navigatore” – conclude Verza – “ma risalgono agli anni novanta. Da pilota ho corso nel 2002 e nel 2004, cogliendo in quest'ultima partecipazione l'undicesima piazza assoluta su oltre centoventi al via. Fu un risultato speciale perchè arrivò al volante della vettura di mio padre. Si parla di tanta neve e devo dire che, quando le condizioni si fanno più difficili, riusciamo a dare il meglio di noi stessi. Una gara impegnativa, tante ore alla guida e molte delle quali di notte. Una bella sfida.”

 

immagine a cura di ACI Sport

LA COPPA LIBURNA ANTICIPA A MARZO ED È ANCORA “TRICOLORE”

Cambio di location, per la prima prova del Campionato Italiano Rally di Regolarità, in programma il 22 e 23 marzo. Previste 13 prove di regolarità a media in un percorso che abbraccia l’intera provincia di Livorno, con quartier generale a Castagneto Carducci dove saranno partenza e arrivo. Prevista una prova anche nel centro storico di Piombino ed arriva anche la “Liburna classic” di regolarità classica, dedicata ai cultori della disciplina.

 

 

 

15 gennaio 2024 – Sarà la prima prova del Campionato Italiano Rally di Regolarità Auto Storiche, la terza edizione della Coppa Liburna, in programma per il 22 e 23 marzo.

Organizzata dalla Scuderia Falesia insieme all’ACI Livorno, la competizione anticipa a marzo e si pone sotto i riflettori nazionali con un percorso di alto livello tecnico, il classico già proposto nelle due precedenti edizioni, abbracciando l’intera provincia di Livorno da sud a nord.

Vi sono novità sulla logistica, con la partenza e l’arrivo individuate a Castagneto Carducci, in Piazza del Popolo, sede anche del quartier generale, mentre verrà proposto un percorso di 161,430 chilometri punteggiato da 13 prove a media a fronte dei 436,300 chilometri totali. Tra le novità di questa terza edizione, che tornerà in luoghi “di culto” dei rallies anni ’70 e ’80,  vi è pure quella della prova che verrà svolta nel centro storico di Piombino.

L’evento avvierà venerdì 22 marzo con le operazioni di verifica sportiva e tecnica dalle ore 14,00 alle 19,30, dove verrà anche distribuito il road book del percorso. La sfida con il cronometro sarà invece nell’intera giornata di sabato 23 marzo con partenza dalle 8,45 e arrivo alle 20,55.

Vi sarà poi la prima edizione della “Liburna Classic”, competizione di Regolarità classica, dedicata ai cultori della specialità, che presenta 17 controlli orari e ben 65 prove cronometrate, seguendo lo stesso percorso “tricolore”.

Il successo assoluto dell’edizione 2023 agli svizzeri Christian ed Elena Bonnet, con la loro affascinante Alfa Romeo Giulietta TI. I portacolori della celebre Scuderia Grifone di Genova completarono l’intero percorso con 327 penalità. In seconda posizione si piazzarono Paolo Concari e Cristiano Androvandi, con la Lancia Delta 4wd (348 penalità), compagni di scuderia dei vincitori. Terzo assoluto fu il vincitore della prima edizione nel 2022, Marco Gandino, in coppia con Merenda, su una Fiat Ritmo 130 Abarth, con 373 penalità.

 

Nella foto: Bonnet-Bonnet (AmicoRally)

 

UFFICIO STAMPA

PRIMO PODIO PER TRENTIN NELL'ESORDIO FINLANDESE

Lunedì, 15 Gennaio 2024 12:46 Published in Rally

PRIMO PODIO PER TRENTIN NELL'ESORDIO FINLANDESE

Il giovane pilota di Montebelluna chiude terzo di classe al Riihimäki, tra gli iscritti alla serie nazionale di categoria, al termine di una bella rimonta in notturna.

 

 

Follina (TV), 15 Gennaio 2024 – Era tutto nuovo per lui ma le incognite della vigilia non lo hanno preso in contropiede, consolidando gli importanti traguardi raggiunti lo scorso anno.

Giovanni Trentin si conferma una delle più interessanti promesse del panorama rallystico nazionale, rinnovando il proprio potenziale anche all'esordio nel Finnish Rally Championship.

In quella che è considerata da molti la patria mondiale del rallysmo il giovane portacolori di MT Racing e di ACI Team Italia, sostenuto ora anche da Movisport, si è reso protagonista di una solida prestazione, culminata a ridosso del podio al debutto nel SM Riihimäki Ralli.

La prima tappa della serie nazionale, andata in scena Sabato scorso, ha visto il pilota della compagine di Follina, sempre in coppia con Danilo Fappani sulla Ford Fiesta Rally4 di Lorenzon Racing, partire cauto in avvio, attestandosi nella parte bassa della top ten in SM3.

Man mano che i chilometri sulla neve scorrevano Trentin, sfruttando al meglio l'esperienza maturata in Lettonia ed una sessione di test che anticipava la prima targata 2023, iniziava ad infilare tempi interessanti, dando il meglio quando il livello tecnico della sfida si alzava.

Pur rimanendo in decima piazza di categoria fino al crono numero quattro la situazione nella classifica assoluta era in costante progressione, passando dalla quarantesima posizione della speciale d'apertura alla trentaquattresima conquistata a ridosso del giro di boa.

Ma era l'arrivo della notte a dare ulteriore linfa vitale ad un Trentin sempre più a proprio agio sulle innevate speciali della Finlandia, cominciando da un significativo cambio di passo sul sesto impegno che gli consentiva di salire sesto in SM3 e ventinovesimo nell'assoluta.

Il quinto parziale sulla terzultima, ripetuto anche sulla penultima nonostante qualche noia sul fronte gomme, migliorava ulteriormente una fotografia che lo vedeva ora quinto di classe.

“È stato un bel fine settimana” – racconta Trentin – “ed abbiamo condotto una gara in crescita, partendo con calma per poi spingere nella fase centrale e finale. Sulla sesta, la prima in notturna, abbiamo faticato un po' perchè la fanaliera puntava troppo in alto ed in pratica andavo alla cieca. Sull'ottava, quella da oltre ventitré chilometri, non abbiamo cambiato le gomme e questo ci ha penalizzato. La maggior parte dei nostri avversari lo ha fatto e, essendo una speciale particolarmente lenta, abbiamo sofferto un bel po' di sottosterzo. L'abbiamo comunque tirata fuori ma mancava ancora una speciale al termine della gara e puntavamo al quarto.”

L'ultima decina di chilometri viveva su un bel colpo di reni di Trentin che, con il coltello tra i denti, piazzava una bella zampata che gli permetteva di centrare la quarta piazza in SM3.

Un risultato notevole, trattandosi dei primi passi mossi in un contesto a lui del tutto inedito, arricchito dal podio di classe tra gli iscritti alla serie finlandese e dal ventunesimo assoluto.

“Come esordio nel campionato finlandese direi che è stato ottimo” – aggiunge Trentin – “e per questo voglio ringraziare MT Racing, ACI Team Italia, Movisport, Sparco, Lorenzon Racing e tutti i partners che mi hanno permesso di essere qui, sempre assieme ad un perfetto Danilo.”

 

immagine a cura di Hannuphoto

SCUOLA DI FORMAZIONE MOTORSPORT ACI IL 2024 PARTE DA SASSARI

CON IL CORSO PER COMMISSARI CAPI POSTO CIRCUIT E ROAD GIAMMARIA: “SARDEGNA SEMPRE ATTENTA ALLA FORMAZIONE”

 

 

Roma, 15 gennaio 2024 Dopo la pausa natalizia, riprende l’azione formativa di Specialist Motorsport Academy, la scuola di specializzazione voluta da ACI e diretta da Raffaele Giammaria per conto di ACI Sport con il supporto di Sport e Salute. Sabato 20 gennaio a Sassari si terrà un corso destinato ai commissari capo posto che in base alle nuove licenze in vigore dall’1 gennaio sono ora indicati come CPR (Commissari di Percorso Road) e CPC (Commissari di Percorso Circuit). Il corso si terrà nella sala Martini Racing presso il Centro Martini Racing di Roberto Testoni. Dopo una introduzione da parte di Alessandro Tibiletti, responsabile della formazione sportiva, che, collegato on line, spiegherà principi e finalità della Academy, vedrà salire in cattedra la coppia formata da Daniele Galbiati (velocità) e Geppi Cerri (rally). Il corso si terrà tra le ore 10.30 e le 18.30 e si concluderà con la tradizionale consegna dei diplomi. Giammaria: “Veniamo in una regione che mostra sempre grande interesse” Raffaele Giammaria (direttore Specialist Motorsport Academy): “Ripartiamo con l’attività didattica di Academy dopo la pausa natalizia e lo facciamo in una regione come la Sardegna che ha mostrato grande interesse per le nostre attività e in una location molto attraente. Per questo ringrazio vivamente il Presidente di ACI Sassari Giulio Pes e il Fiduciario Regionale Giuseppe Pirisinu per la preziosa collaborazione nonché Roberto Testoni per la gradita ospitalità. Lentamente stiamo abbracciando molte regioni d’Italia e siamo a metà dello step 1 del nostro programma formativo”. Entro fine marzo si toccherà tutto il territorio nazionale L’attività formativa della Academy sarà itinerante ed entro fine marzo toccherà tutto il territorio nazionale. Il prossimo appuntamento è previsto già per domenica, 28 gennaio, al Mugello Circuit, sempre con un corso destinato alla formazione sportiva con Alessandro Tibiletti, Daniele Galbiati e Manuele Inglesi.

2° Trofeo dell’Etna, il 21 gennaio alla Villa Belvedere di Acireale l’Automobile Club Italia premia i migliori piloti e team sportivi.  

 

 

 

Torna anche quest’anno il Trofeo dell’Etna che premia i migliori piloti e team sportivi del trittico di Cronoscalate etnee, la Cronoscalata Giarre – Montesalice – Milo, la Cronoscalata Catania – Etna e la Cronoscalata Linguaglossa – Piano Provenzano. Quest’anno la classifica finale si baserà sulle due uniche gare disputate, la Giarre – Montesalice – Milo e la Linguaglossa – Piano Provenzano, poiché per motivi tecnici non si è corsa la storica Catania – Etna.

 

 

La cerimonia di premiazione del 2° Trofeo dell’Etna si terrà domenica 21 gennaio, alle ore 10, nella Sala Comunale ‘Pinella Musmeci’, presso la Villa Belvedere di Acireale. All’evento, organizzato dall’Automobile Club Catania e dall’Automobile Club Acireale, saranno presenti, il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, il presidente dell’Automobile Club Catania, Maurizio Magnano di San Lio, il presidente e il vicepresidente dell’Automobile Club Acireale, Angelo Pennisi e Giuseppe Trovato, il delegato ACI Sport Sicilia, Daniele Settimo, e i sindaci dei comuni in cui ricadono i percorsi delle tre gare automobilistiche. 

Rientro da cineteca per la Squadra Corse Angelo Caffi alla Dakar

Luciano Carcheri e Fabrizia Pons chiudono la settima frazione con la terza prestazione di categoria H1 e nona assoluta di giornata. Una grande prova di abilità e tenacia al rientro nella competizione dopo le riparazioni effettuate negli ultimi due giorni.

 

 

Brescia, 14 gennaio 2024 - Una settima frazione in grande stile per la Squadra Corse Angelo Caffi, che nella tappa odierna della Dakar Classic, la prima della seconda settimana di gara, ha chiuso al terzo posto di categoria H1 e nono posto assoluto di giornata grazie all’ottima prestazione di Luciano Carcheri e Fabrizia Pons con la Isuzu Vehicross #718. L’equipaggio, rientrato oggi dopo due giorni di intenso lavoro per la sostituzione del cambio sulla vettura, danneggiatosi nel corso della quinta tappa, ha disputato una frazione decisamente concreta, la migliore dall’inizio della maratona nel deserto dell’Arabia Saudita. Lunga 667 chilometri, la giornata di oggi comprendeva 3 prove cronometrate e 2 di navigazione. Nelle prove cronometrate Carcheri e Pons sono rimasti costantemente nei primi dieci, con un'ottima media di 21 penalità. Nella terza ed ultima prova hanno staccato la sesta prestazione assoluta. Altrettanto bene in navigazione, con un “netto” (ovvero zero penalità) nella prima e con soli 20 punti di errore nella seconda. Grazie a questo risultato, Carcheri e Pons sono attualmente decimi in categoria H1 pronti ad affrontare le prossime cinque tappe verso il finale di Alula.

 

 

“Una giornata davvero positiva - ha commentato Carcheri al bivacco di Al Duwadimi - Era fondamentale partire con il piede giusto dopo quello che abbiamo affrontato al termine della prima settimana e oggi tutto ha girato a dovere. L’auto perfetta, Fabrizia impeccabile e professionale come sempre. Cercheremo di continuare così”. “Una bella tappa - ha aggiunto Fabrizia Pons - Luciano è stato davvero efficace, ha speso fatica e pazienza per la sostituzione del cambio e chiudere così bene oggi è ovviamente un bel modo per iniziare la seconda settimana. È stata una tappa molto lunga, la stanchezza si fa sentire, ma siamo contenti”. La tappa di domani, lunedì 15 gennaio 2024 Itinerario: Al Duwadimi-Ha’il Lunghezza: 714 chilometri Sviluppo: 143km trasferimento, 453km competitivi con 5 prove cronometrate, 1 di navigazione. Altri 118km per raggiungere il bivacco. Terreno: Si tratta della tappa con il chilometraggio di parte competitiva più lungo in assoluto fino ad ora di questa Dakar Classic 2024. Da una prima parte più sabbiosa, si passerà ad un tratto sassoso dove occorrerà prestare grande attenzione alle forature. Start prima vettura: 4:20 (2:20 italiane) Arrivo stimato prima vettura: 16:22 (14:22 italiane)

Dieci momenti migliori della Dakar 2024

Domenica, 14 Gennaio 2024 16:00 Published in Rally

Dieci momenti migliori della Dakar 2024

Scopri quali piloti e motociclisti hanno fatto notizia finora in Arabia Saudita prima dell'ultima settimana.

 

 

La 46a edizione del Rally Dakar è stata finora un altro evento divertente in Arabia Saudita, con i migliori piloti di rally-raid a livello mondiale che hanno fatto di tutto per vincere e mantenere i loro veicoli nella gara più dura del mondo attraverso le ardue dune e le montagne del paese del Medio Oriente. terreno roccioso.

Con la leggenda spagnola Carlos Sainz (Ultimate), il polacco Eryk Goczal (Challenger) e l'americano Ricky Brabec (Bike) tutti in testa al tanto necessario giorno di riposo di sabato, ecco i 10 momenti migliori del Rally Dakar 2024 finora con la gara pronta a finire venerdì 19 febbraio:

1) GIORNO 1, PROLOGO: Recuperando un grave infortunio recente, l'australiano Daniel Sanders ha pilotato la sua moto Red Bull GasGas Factory Racing fino al secondo prologo a soli 12 secondi dallo spagnolo Tosha Schareina. Sanders, che finì quarto assoluto da esordiente nel 2021, ha dichiarato: "È stata dura con così tanto traffico davanti. Ho provato a seguire il roadbook e ho fatto solo un errore vicino al traguardo."

2) GIORNO 2, FASE 1: Una famiglia ha dominato la classe Challenger con il 19enne Eryk Goczal che ha guidato a casa lo zio Michal Goczal e il padre Marek per parcheggiare le loro macchine MCE-5 Taurus in cima alla classifica. Poco più di 26 minuti fa si trova il tre volte campione di corse quad Ignacio Casale.

3) GIORNO 3, FASE 2: il pilota dell'Audi RS Q e-tron Stéphane Peterhansel ha ottenuto la cinquantesima vittoria di tappa su quattro ruote da record, da aggiungere alle sue 33 vittorie di tappa nella classe Bike. Il 58enne francese, che ha eguagliato il record automobilistico della leggenda finlandese Ari Vatanen, ha dichiarato: "È stata una giornata molto migliore di quella di ieri ed è stato un piacere guidare. è sempre bello."

4) GIORNO 3, FASE 2: Nella classe Bike, Luciano Benavides ha mostrato la velocità che lo ha visto incoronato vincitore del Campionato Mondiale Rally-Raid FIM nel 2023, grazie in parte alla vittoria della Desafío Ruta 40 nella sua nativa Argentina. Il 28enne ha portato la sua Husqvarna al secondo posto della tappa entrando tra i primi cinque, a soli due secondi da Sanders.

 

 

5) GIORNO 4, FASE 3: Un'altra sfida gigantesca attesa con un'enorme varietà di terreno coperto nella prova speciale. Una persona che non lo dimenticherà facilmente è il brasiliano Lucas Moraes, che ha ottenuto la sua prima vittoria di tappa nella categoria Ultimate guidando la Toyota GR DKR Hilux con il copilota Armand Monleon. Moraes, 32 anni, ha detto: "Dedico questa vittoria a mia figlia che è stata in ospedale negli ultimi quattro giorni, ma ora sta meglio. È stata molto dura per me stare lontano da casa ma ora questa vittoria significa molto".

6) GIORNO 5, FASE 4: Il festeggiato Kevin Benavides ha messo insieme una prestazione impressionante per il team Red Bull KTM Factory Racing guidando la sua moto fino al terzo posto martedì, così da poter spegnere le candeline sulla sua torta del 35esimo compleanno piazzandosi quarto assoluto - 20 minuti e 39 secondi dietro al leader cileno Jose Ignacio Cornejo. L'argentino ha detto: "Al rifornimento ho visto che avevo un grosso taglio nella gomma posteriore, quindi è stato un po' spaventoso. Ho risolto il problema e finalmente sono arrivato al traguardo."

7) GIORNO 6, FASE 5: Il campione in carica Nasser Al-Attiyah è finalmente salito nella classifica generale Ultimate dopo essersi adattato alla sua auto Prodrive Hunter e mercoledì ha ottenuto la sua prima vittoria di tappa alla Dakar con il nuovo veicolo, dopo essere riuscito a vincere di quasi due minuti. Il 53enne del Qatar ha rivelato: "Oggi sapevo che dovevo vincere la tappa".

8) GIORNO 7, FASE 6: La tappa di giovedì della nuovissima Chrono Stage da 48 ore ha mescolato l'ordine nella categoria Ultimate mentre la leggenda spagnola Carlos Sainz è andata all'attacco sulle dune alte 250 metri del deserto del Quarto Vuoto . Mercoledì il tre volte vincitore della Dakar è partito lentamente per darsi una buona posizione di partenza e ha funzionato a meraviglia quando ha superato il principale rivale Al-Attiyah - che aveva aperto la tappa - e ha anche conquistato il comando della classifica generale dopo che il pilota saudita Yazeed Al Rajhi ha barricato. rotolato sulle dune.

9) GIORNO 8, TAPPA 6: La missione dell'americano Mitch Guthrie Jr. per la seconda settimana è chiara, staccare il tempo che lo separa dal leader della classe Challenger Goczal dopo aver mantenuto i nervi saldi per finire quinto nella tappa di venerdì - 22m 32s dietro il pilota polacco. Anche Cristina Gutiérrez, Chaleco López e Austin "AJ" Jones stanno cercando di catturare Goczal sulla strada per Yanbu.

10) GIORNO 8, FASE 6: È stato uno sforzo determinato durante tutta la prima settimana da parte del due volte campione di ciclismo Toby Price rimanere in contatto con i leader. Il pilota della Red Bull KTM Factory Racing ha raggiunto il giorno di riposo con una serie di tre risultati di tappa tra i primi cinque, piazzandosi quinto assoluto con metà del rally ancora da disputare, a meno di mezz'ora dall'attuale leader Brabec.

Classifica generale del Rally Dakar 2024 dopo la Fase 6

Auto definitiva

1. Carlos Sainz (ESP) 24h 59m 32s

2. Mattias Ekström (SWE) +20m 21s

3. Sébastien Loeb (FRA) +29m 31s

Auto sfidante

1. Eryk Goczal (POL) 26h 52m 02s

2. Mitch Guthrie Jr. (Stati Uniti) +1h 02m 18s

3. Cristina Gutiérrez (ESP) +1h 26m 34s

Bicicletta

1. Ricky Brabec (Stati Uniti) 27h 11m 21s

2. Ross Branch (BWA) +51 s

3. Adrien Van Beveren (FRA) +9'21'

 

PASCAL WEHRLEIN E PORSCHE SUL PODIO - ROUND 1 - 2024 HANKOOK MEXICO CITY E-PRIX

Pascal Wehrlein di TAG Heuer Porsche trasforma la pole stretta in una vittoria schiacciante nella decima stagione di apertura del Campionato mondiale ABB FIA Formula E all'E-Prix Hankook di Città del Messico 2024.
Sébastien Buemi dell'Envision Racing arriva secondo, con il nuovo arrivato della Jaguar TCS Racing Nick Cassidy a completare il podio, affermando: “Possiamo sfidare Pascal andando avanti”.
Il detentore del record mondiale e otto volte medaglia d'oro olimpica Usain Bolt sventola la bandiera a scacchi davanti a oltre 40.000 spettatori al tutto esaurito dell'Autódromo Hermanos Rodríguez.
Per una prima volta storica per la Formula E, i biglietti per il prossimo E-Prix di Città del Messico sono ora disponibili per l'acquisto, con un'offerta speciale a tempo limitato.

 

 

Città del Messico, Messico. Sab. 13 gennaio 2024 – Pascal Wehrlein di TAG Heuer Porsche ha mostrato una guida magistrale per conquistare la prima vittoria della stagione in un inizio elettrizzante della stagione 10 del Campionato mondiale ABB FIA Formula E oggi a Città del Messico.

Wehrlein ha ulteriormente consolidato la sua rinomata abilità all'Autódromo Hermanos Rodríguez guidando fin dall'inizio e convertendo la sua attuale quarta Julius Baer Pole Position in Messico in una seconda vittoria in una gara nel paese. Nonostante abbia ceduto brevemente il comando durante una carica in MODALITÀ D'ATTACCO in condizioni di Full Course Yellow, il pilota tedesco-mauriziano ha mostrato la sua abilità e resilienza prima di un sorpasso tempestivo per riprendere il comando e tagliare per primo il traguardo. La vittoria di Wehrlein consolida anche il successo del propulsore Porsche come terzo vincitore con motore Porsche in ciascuno degli ultimi tre eventi E-Prix di Città del Messico. Insieme a Wehrlein sul podio c'erano Sébastien Buemi per Envision Racing al secondo posto e Nick Cassidy, il nuovo acquisto della Jaguar TCS Racing, al terzo.

La gara ha visto anche ottime prestazioni di Maximilian Guenther (Maserati MSG Racing) e Mitch Evans (Jaguar TCS Racing), con quest'ultimo impegnato in una feroce battaglia difensiva con Jean-Éric Vergne (DS PENSKE), autore di un'impressionante rimonta dal 10° posto. al sesto. Anche Jake Hughes (NEOM McLaren Formula E Team), Stoffel Vandoorne (DS PENSKE), il difensore del campionato Jake Dennis e Norman Nato (entrambi Andretti Formula E) hanno messo a segno prestazioni degne di nota, risalindo il gruppo per completare la top ten e assicurarsi punti .

Una gara relativamente pulita è stata interrotta solo al 9° giro, dopo che Robin Frijns ha trovato il muro all'uscita del Foro Sol. Per la rimozione della vettura sarebbe stato necessario un Full Course Yellow, costringendo Wehrlein a ritardare il suo attacco all’allora leader Buemi.

Pascal Wehrlein, numero 94, TAG Heuer Porsche Formula E Team, ha dichiarato:

“È stata una gara difficile perché eravamo in testa per gran parte della gara e questo non è così efficiente dal punto di vista energetico, ma ogni giro è stato come un giro di qualificazione, cercando di massimizzare la velocità. Ho visto un piccolo errore dietro di me che ha creato un piccolo gap, e da quel momento penso che la situazione sia stata abbastanza controllata. Grazie mille alla mia squadra e grazie a tutti i tifosi qui, è sempre bello essere qui in Messico; è un'atmosfera fantastica. Non vedo l’ora di tornare l’anno prossimo.”

Sébastien Buemi, numero 16, Envision Racing Formula E Team, ha dichiarato:

“Ho ottenuto quattro podi qui adesso. Adesso mi chiamano il veterano. È stata una gara fluida. Le qualifiche erano davvero il punto chiave. So che è abbastanza difficile passare qui, ma abbiamo fatto una gara pulita. Pascal è stato veloce, ma ho sentito che era sotto indagine, quindi ho deciso di restare sulla P2, e se diventasse qualcosa di più, ne sarei felice”.

Nick Cassidy, n. 37, Jaguar TCS Racing, ha dichiarato:

“È l’inizio di un nuovo capitolo davvero bello. Avevo grandi aspettative dalle FP1 e dalle FP2, non è stato un fine settimana facile, ma la squadra è stata davvero fantastica con me durante tutto il percorso. Speriamo che questo sia l’inizio di qualcosa di interessante e che sia appena iniziato; è stata una gara fantastica. Penso che la griglia possa sicuramente sfidare Pascal ad andare avanti”.

Annuncio di biglietti speciali

Con una nuova mossa per la Formula E, i fan ora hanno la possibilità di assicurarsi un posto per l'E-Prix di Città del Messico 2025 fin dall'inizio della stagione. Dopo un altro evento tutto esaurito davanti a più di 40.000 spettatori, per questo fine settimana è disponibile una quantità limitata di biglietti per la tribuna a un prezzo scontato di soli $ 180 MXN. Questa vendita anticipata senza precedenti offre ai fan un’entusiasmante opportunità di pianificare in anticipo la prossima emozionante visita della Formula E a Città del Messico il prossimo anno.

I risultati dell'E-Prix di Città del Messico 2024 portano Wehrlein in cima alla classifica piloti e TAG Heuer Porsche come leader della classifica dei team. Il Campionato del mondo ABB FIA Formula E ritorna tra meno di due settimane, con il primo doppio appuntamento della stagione: l'attesissima gara notturna a Diriyah, Arabia Saudita, il 27 e 28 gennaio.

Nella polvere: storie di Dakar oltre la gara

Domenica, 14 Gennaio 2024 15:40 Published in Rally

Nella polvere: storie di Dakar oltre la gara

Svelando viaggi personali e storie non raccontate dal Rally Dakar 2024.

 

 

Episodio 4: Maestri della forza - Alla conquista del coraggio di Dakar con Seth Quintero, Daniel Sanders e Dania Akeel

La quarta puntata di "In The Dust" esamina la cruda realtà del Rally Dakar con il campione in carica del W2RC Seth Quintero, il campione del Sonora Rally Daniel Sanders e la stella pionieristica del rally Dania Akeel. Il trio fa luce sulla forza del corpo e della mente necessaria per intraprendere un compito così titanico, e su come si prendono cura di se stessi durante l'insidioso viaggio di 9.000 chilometri.

Discutendo delle estenuanti esigenze della Dakar, il pilota Daniel Sanders sottolinea la natura peculiare della gara. Privi di gabbia protettiva e privi di assistenza alla navigazione, i concorrenti su due ruote incontrano difficoltà senza precedenti, spingendo costantemente i propri limiti. Sottolinea la fiducia in se stessi richiesta dal rally: “Dipende tutto da noi durante la tappa, ogni giorno, ed è piuttosto folle perché il tuo errore è il tuo errore. Lo possiedi anche tu. Questo, e gestire il rischio che dovresti correre per essere al top. Questa è probabilmente la cosa più difficile.”

Dania Akeel, la prima donna saudita a ricevere la patente di guida, percorre la Dakar su un'auto senza parabrezza. Parlando della configurazione non convenzionale del suo Taurus T3, afferma che la funzione le offre una visibilità senza ostacoli e per lei non è un aspetto negativo. Quando si tratta di temperatura o disagio fisico, Dania osserva: “Non noto [quelle cose] perché sto guardando la pista. Sto pensando alla navigazione e sono davvero concentrato."

E continua: “Sui tratti stradali diventa scomodo dopo diverse ore. [La schiena] diventa un po' dolorante, un po' tesa. Ma sul palco sto bene: ci sono molti sobbalzi, vibrazioni, c'è movimento. Vieni sballottato in direzioni diverse e c'è circolazione sanguigna. E le sospensioni della nostra macchina sono leggere, quindi balliamo”.

La guida è meno fluida per Seth Quintero e la sua nuova vettura T1. Rivela che può sentire il peso del veicolo da due tonnellate a causa delle sospensioni rigide, che lo rendono molto meno confortevole rispetto alle sue precedenti auto T3. La rigidità del veicolo rende palpabile ogni ondulazione del terreno, come l'americano descrive: "Ti senti gli occhi abbassati. Ogni volta che colpisci il fondo di una duna, puoi sentire tutto comprimersi e cadere. La posizione di seduta in cui ti trovi non è E non è sempre il massimo, e a volte il collo comincia a far male." Ma Seth trova conforto in certi lussi: "Hai l'aria condizionata, le porte, le finestre, hai tutte le comodità calde".

Il discorso si sposta poi sull'aspetto mentale della Dakar, in particolare sull'esperienza solitaria per chi va in moto. Questi atleti non solo devono seguire la mappa stradale e determinare la propria direzione, ma devono anche mantenere il controllo su ogni aspetto della loro moto.

"È solo forza mentale", dice Daniel. "Stai giocando con i tuoi demoni nella tua testa, superando tutto e cercando di goderti il viaggio." Sottolinea poi l'importanza di rimanere iperconcentrati sul terreno impegnativo: "Devi davvero concentrarti su ogni pietra che vedi davanti alla ruota anteriore, perché quella potrebbe essere la fine della gara, proprio davanti a te."

Alla domanda su come mantenere la concentrazione in pista, Daniel rivela il suo metodo per mantenere la mente impegnata e positiva: “Per i tratti stradali, c'è un po' di canto in corso. Stai cercando di risollevare il tuo umore perché il freddo mattutino ti dà fastidio, e devi solo andare avanti e cantare fino in fondo.

La musica è anche ciò che dà energia al pilota australiano nelle prime ore prima della partenza buia e fredda: "Vado direttamente al jukebox, alzo la musica per accendermi". Nonostante il nervosismo salga, si assicura di mangiare qualcosa e rivela che il primo giorno è il più impegnativo, poiché gli atleti devono stabilire una nuova routine.

Parlando del loro stato mentale durante le due settimane di gara, Dania evidenzia il suo approccio nel trattare ogni giorno in modo indipendente, evitando di portare il bagaglio di una brutta giornata in quella successiva. Seth fa eco a questo sentimento. Per lui, “ogni giorno è il primo giorno”, consentendo un nuovo inizio e una mentalità chiara.

Il 21enne californiano spiega: “La bicicletta, l'auto o qualunque cosa sia, sarà sempre faticoso. Chiunque dica che questa gara è super divertente, penso che stia mentendo un po’. Puoi godertene alcune parti, ma non penso che ti stia godendo ogni secondo. Ami correre, ami fare tutto. Ma 12 giorni, qualunque cosa tu stia facendo, saranno tanti.

Ma alcune cose motivano ciclisti e conducenti a continuare la loro missione di conquista del quartiere vuoto saudita. Seth dice che è tutto nella sua mente: "Finché posso tornare, vedere il mio equipaggio felice, la mia squadra felice, ho reso le persone orgogliose e ricevo un messaggio dalla mia famiglia - questo è tutto ciò di cui ho bisogno."

Tuttavia, il giovane campione del W2RC ha anche dei poteri segreti che provengono da qualcosa di più concreto e più vicino a lui: “Questa collana - mia madre me ne regala una ogni anno. È una collana con il numero della mia macchina Dakar e il mio nome. Sul retro c’è un’aquila calva, il simbolo degli Stati Uniti d’America”. Poi mostra una seconda collana con un pendente diverso: “Questa è la vera importante. Questa è la fede nuziale di mio padre. Simboleggia molto per me: mi mostra grinta, determinazione, amore, tutto questo.

Parlando di forza mentale nel contesto della Dakar, alcuni credono che la sfida sia spesso rappresentata dall'ambiente ostile; ma in alcuni casi sono gli atleti stessi a diventare l’ostacolo da superare.

Dania condivide che, prima della gara, ha ampiamente mirato alle sue prestazioni mentali per evitare di ricadere nello schema psicologico dell'anno scorso. Nonostante si fosse assicurata una posizione nella top ten nel suo primo rally nel 2022, alimentata da grandi aspettative, si aspettava un piazzamento tra i primi cinque l’anno successivo, ma non è andata così. "Ero tesa, non mi sono divertita", spiega. "Continuavo a pensare ai risultati e sono rimasto molto intrappolato in questo spazio mentale."

Seth interviene: “Diventi insensibile alla maggior parte delle emozioni positive. Mi sono presentato alla mia prima gara a Dakar ed essendo un ragazzo dell'UTV [Utility Terrain Vehicles] negli Stati Uniti, avevo pressioni su di me per uscire e vincere immediatamente. E anche adesso al T1, ho l’attrezzatura migliore, quindi immagino che ci si aspetta che vinca”.

Viene riprodotto un video che mostra Seth guidare senza battere ciglio per molto tempo. Dania nota il dettaglio e dice che è dovuto all'intensa concentrazione di Seth; ma lui risponde che è lo sguardo quando è in difficoltà: “In quel video ero solo io che dubitavo di me stesso e cercavo di spingermi sempre più lontano. E diventa frustrante davanti a me. Quindi sì, penso di essere onestamente uno dei miei più grandi punti deboli.

Tuttavia, la giusta mentalità consente a ciclisti e autisti di affrontare gli aspetti difficili o inallenabili della Dakar. Dania attesta che le cose sono cambiate per lei quando ha spostato la sua attenzione sui risultati di tappa e ha iniziato a godersi di nuovo il viaggio. “Se ricordi che sei qui per scelta, tutto diventa più facile. Non sono qui per i risultati: quello è un risultato. Ma adoro essere qui e non vorrei essere da nessun'altra parte”, aggiunge.

Seth rafforza l’idea: “Più mi diverto e più sorrido, più sto meglio e più vado veloce”. Poi ricorda un caso specifico, sottolineando come il momento di festa possa esaltare l'impegno sportivo: “Ricordo che un giorno – l'anno dei record, lo chiameremo – io e il mio navigatore Dennis [Zenz] abbiamo parlato per tutta la tappa di panini e cibo e cosa avremmo fatto una volta tornati a casa. Penso che ci sia stato solo un momento in cui pensavo di correre. Quel giorno vincemmo per quasi 20 minuti ed è per questo che per me l'aspetto mentale è molto più importante dell'aspetto fisico”.

Il quarto episodio di "In The Dust" invita gli spettatori a contemplare la forza fisica e mentale richiesta per l'audace viaggio di Dakar. Il tuo Joe medio può affrontare un'impresa del genere? La risposta, come esplorato da Daniel Sanders, Dania Akeel e Seth Quintero, sta nella delicata interazione tra determinazione, resilienza e un genuino amore per le corse.

Leggi le storie degli episodi precedenti qui sotto...

Episodio 1: Vivere l'emozione della Dakar con Toby Price e Sam Sunderland

Come ospiti inaugurali di "In The Dust", i campioni della Dakar Toby Price e Sam Sunderland ci trasportano nel cuore del Rally Dakar, cercando di trasmettere un'esperienza difficile da esprimere a parole.

"È un'avventura", afferma il due volte vincitore del Dakar Rally Toby Price. "È difficile spiegare alla gente cosa vedi nelle gare qui e quando sei sul percorso. Ma alcuni dei paesaggi che vedi sono incredibili, è pazzesco. Siamo piuttosto fortunati ed è davvero speciale avere Allo stesso tempo, sei piuttosto nervoso, corri al limite e ti stressi per la giornata solo per assicurarti di ottenere una buona tappa", continua.

Toby e Sam, che si conoscono da circa 10 anni, condividono lo stesso camper per tutta la durata dell'evento. Il loro legame unico aggiunge uno strato di cameratismo all’esperienza della Dakar, dove piloti e autisti mostrano una miscela di spirito competitivo e rispetto reciproco. "In realtà non corriamo su una pista, facendo giro dopo giro, mandandoci l'uno dentro l'altro o bloccandoci a vicenda come in MotoGP," spiega Sam.

Toby interviene: "Non è così spietato nel deserto. Hai un sacco di spazio per giocare e muoverti, e a volte trovi un ragazzo che si avvicina un po' troppo, e si crea un piccolo scontro insieme. Ma non è come una pista di motocross. Non stiamo cercando di ucciderci a vicenda e puntare all'oro. È una gara lunga, cercheremo di rallentare un po'."

Le dinamiche differiscono in modo significativo rispetto alle altre gare, come nella Dakar, la sfida non è contro gli altri piloti ma contro le implacabili forze della natura. 

Riflettendo su come si svolge la manifestazione, Toby ne cattura sinteticamente l'essenza: "Caos e carneficina". Sam approfondisce questo argomento, raccontando giorni pieni di schivate animali, affrontando momenti spaventosi, perdendosi e vivendo incidenti. "Non esiste alcuna possibilità che qualcuno, non importa quanto bene ti prepari, possa correre per circa 9.000 chilometri senza avere drammi", sottolinea Sam.

Nonostante i numerosi ostacoli, ci sono giorni in cui i concorrenti pedalano per ore senza vedere anima viva. "Quei giorni sono piuttosto noiosi, è mentalmente impegnativo. Questa è la parte più difficile dell'intera gara", ammette Toby, dandoci uno sguardo alla solitudine che amplifica la forza mentale richiesta.

Tuttavia, questa solitudine può anche rappresentare un problema per la sicurezza. "Vai su una pista di Formula 1 o su una pista di supercross, motocross, qualcosa del genere. Ci sono persone al tuo fianco entro 10-15 secondi", sottolinea Toby, sottolineando il contrasto con ambienti più controllati. "Mentre se qualcosa va storto, ci vorranno almeno 15-20 minuti prima che i soccorsi o qualcuno arrivi a prenderti. Quindi, corri al limite e giochi d'azzardo tutto il tempo."

Mentre le stelle del rally approfondiscono le motivazioni che le portano a tornare nel deserto anno dopo anno, Toby dice con profonda semplicità: "È solo l'avventura. Corriamo un alto rischio che le cose vadano male. Ma mi piace semplicemente uscire allo scoperto ", uscire con questo ragazzo [Sam], stimolarlo e andare in moto. Questo è il mio lavoro. Ed è praticamente un sogno diventato realtà. "

Sam riflette sul loro viaggio condiviso: "È come chiedere a un maratoneta se si sta divertendo al chilometro 41, e soffre, è coperto di sudore e gli fanno male le gambe. Si sta divertendo moltissimo in quel momento" momento - come faremo per le prossime due settimane. Ma aggiungi così tanto valore al risultato attraversando tutta quella sofferenza. Quindi quando raggiungi il risultato che desideri, che sia una vittoria o un traguardo, significa molto di più per Voi."

In questo primo episodio di "In The Dust", Toby Price e Sam Sunderland mettono a nudo l'anima del Rally Dakar: un'avventura elettrizzante oltre le gare, un cameratismo che prospera nel caos e un'appassionata ricerca del trionfo contro l'ampia tela del Deserto saudita.

Episodio 2: La rivalità di Dakar e la confraternita dei re del deserto Carlos Sainz e Nasser Al-Attiyah

Mentre la 46esima edizione del Rally Dakar prende vita, due titani del deserto, Carlos Sainz e Nasser Al-Attiyah, si siedono per il secondo episodio di "In The Dust", offrendo uno sguardo raro alla loro storia, intensa competizione e cameratismo duraturo.

"Siamo buoni amici da molto tempo", dice Carlos. "Siamo stati compagni di squadra in Volkswagen e abbiamo lottato per i titoli della Dakar molte, molte volte."

Nasser condivide candidamente la sua ammirazione per Carlos, ricordando: "Ci siamo conosciuti al Rally Dakar nel 2006. Ma ho sempre visto Carlos in televisione. L'ho guardato correre per molto tempo, dai tempi nel Campionato Mondiale Rally con la Toyota, dove correva ho vinto il titolo mondiale, ancor prima di sapere cosa fosse il rally."

Il suo sogno di correre al fianco della leggenda spagnola si è realizzato nel 2010 quando hanno unito le forze come compagni di squadra della Volkswagen. La loro unione iniziale segnò l'inizio di una rivalità culminata in un finale mozzafiato, con soli 2 minuti e 12 secondi che separavano Carlos e Nasser.

"Non avevo nulla da perdere", ammette Nasser. "Ho pensato: 'Se battessi il mio idolo, sarebbe qualcosa di estremo. E se non lo battessi, non sarebbe un problema perché finirò secondo.'"

Carlos si assicurò il titolo della Dakar quell'anno e, stimolato da una vera competizione, Nasser decise di superare la sua ispirazione l'anno successivo, osservando con ironia: "Mi sono preparato molto [per la gara]. Continuavo a ripetermi: 'Ho un obiettivo , devo picchiarlo.' Ma correre insieme è stato davvero fantastico, mi ha fatto salire di livello altissimo, nel 2010 sono arrivato secondo dietro a lui, ma nel 2011 ho vinto."

Riflettendo sul loro rapporto unico durante la Dakar, il qatariota continua: "Ci siamo divertiti molto durante la gara, e a volte litigavamo. Siamo pazzi, sai? Ma quando abbiamo finito la gara, ci siamo stretti la mano e abbiamo parlato , chiedendoci a vicenda cosa fosse successo, dove ci saremmo persi e quante forature abbiamo avuto. Questa è una cosa che non trovi in nessun altro sport, nemmeno in Formula Uno."

Carlos fa eco a questo sentimento di rispetto reciproco e fratellanza tra i piloti: "Quando finiamo la tappa e vediamo tutti i tempi, sappiamo cosa stanno facendo gli altri. E quando lotti per il titolo Dakar per tanti anni come noi, hai bisogno rispettare [i tuoi avversari]: sai quanto impegno, rischio e tutto ciò che hai messo in quella gara. Quindi quando vedi che un altro ragazzo è più veloce, devi rispettarlo. "

Nonostante la sua vasta esperienza nelle corse, Carlos riconosce l'importanza dell'apprendimento continuo e la sua dedizione ad esso. Le lezioni inestimabili su come essere un pilota migliore non derivano solo dai suoi errori passati; nascono anche dall'osservazione degli altri: "Ho imparato da tutti. Si impara sempre dalle brave persone, e rispetto molto quello che hanno fatto. Ci conosciamo, il rischio che corriamo, quello che stiamo facendo, e cerco sempre di imparare dai migliori."

"...eppure stiamo ancora imparando!", aggiunge Nasser.

Dopo 20 anni di manifestazioni alla Dakar per Nasser e 18 per Carlos, ci si può solo chiedere cosa spinge questi due giganti a continuare a tornare per avere di più.

"Adoriamo la Dakar", dice Nasser. "Che succede, Carlos? Non pensava che gli sarebbe piaciuto, ma non si è mai ritirato. E gliel'ho chiesto molte volte. Ho detto: 'Smettila adesso, fermati adesso!'"

Le risate riempiono lo studio e, subito dopo, Carlos riconosce la gioia derivata dalla gara. "In fondo siamo qui perché ci divertiamo. Se non fosse vero, alla mia età non sarei qui", conclude.

Nel secondo episodio di "In The Dust", Carlos Sainz e Nasser Al-Attiyah dimostrano che nel regno di feroce competizione della Dakar, l'ispirazione non significa solo seguire ma anche superare, e che la vera amicizia non solo può esistere ma prosperare.


Episodio 3: Sangue in corsa, sogni condivisi – La Dakar come un affare di famiglia con Kevin e Luciano Benavides

Per il suo terzo episodio, "In The Dust" esplora le dinamiche distintive dei legami familiari nell'implacabile terreno desertico con i fratelli e corridori argentini delle squadre rivali, Kevin e Luciano Benavides. Discutono se gli ordini di squadra sostituiscono i legami familiari e offrono spunti su come raggiungere la gloria contro un fratello nel rally più impegnativo del mondo.

Luciano rivela che sono “super competitivi” in tutto ciò che fanno, dall’allenamento in palestra insieme alla guida professionale alla Dakar. I fratelli hanno coltivato gli stessi interessi fin dall'infanzia e sono stati in competizione tra loro per tutta la vita.

Kevin, il fratello maggiore con sei anni di differenza, ride dicendo: “Ogni giorno una nuova competizione”. Poi aggiunge: “È così bello avere mio fratello con me. Questa è la nostra passione e posso condividere tutto questo con lui. Io sono il fratello maggiore, ma Luciano non è junior. Sta facendo un lavoro fantastico ed è un piacere correre insieme a un livello così alto”.

Tuttavia, Kevin spiega che al divertimento si aggiungono la protezione fraterna e altre sfide derivanti dal correre insieme: “Siamo così competitivi. Ma durante la gara, nel rally, lo guardo sempre, se sta bene, se sta bene. Sai, il nostro sport è piuttosto rischioso.

La conversazione prende una svolta toccante quando i fratelli rievocano il doloroso ricordo dell'incidente di Luciano durante il suo primo Rally Dakar nel 2018. Kevin ricorda vividamente il momento in cui venne a conoscenza dell'incidente di suo fratello, sottolineando il costo emotivo che ciò costò durante una fase critica in cui era anche lui in lizza per il titolo assoluto.

“Era la tappa 10, Dakar ’18. C'è stato un grande dramma durante quella tappa perché molti corridori si sono persi, e anch'io ho perso 15 minuti quel giorno", osserva Kevin. “Quando sono arrivato al bivacco, ero così arrabbiato per questo. E quando sono tornato al mio camper, ho visto il casco di Luciano e ho detto: "Oh". Più tardi mi hanno detto che Luciano era caduto ed era in ospedale. È stata una giornata davvero dura”, conclude.

Luciano parla della continua preoccupazione per la sicurezza reciproca durante le gare, riconoscendo i maggiori rischi nella categoria ciclistica. Quando vede in lontananza una bicicletta caduta, si chiede sempre se il ciclista ferito sia suo fratello.

Dice: “Oggi [durante la Fase 2], sono partito dietro di lui, e i primi 50 chilometri erano tutti dune. Mentre stavo attraversando le dune, ho sentito il segnale acustico proveniente dal sistema di allarme [della bici]: quando lo senti, è perché qualcuno si è schiantato dall'altra parte delle dune. Ho pensato: "Spero che non sia Kevin". Poi riflette: "Per noi è piuttosto difficile perché conosciamo i pericoli e sappiamo il rischio che stiamo correndo".

Kevin riprende la conversazione e cerca di rallegrare l'atmosfera con un commento sullo stretto legame che unisce i fratelli Benavides. Sottolinea la positività dell’allenamento insieme e della comprensione reciproca dello spirito e del regime di preparazione alla gara. “Alla fine, credo in lui. Lui crede in me. In questo modo le cose vengono equilibrate”, afferma.

L'episodio mostra poi immagini d'infanzia in cui Luciano di cinque anni è ritratto in posa sulla moto di sua sorella, mentre gioca e persino dorme con modellini di motociclette in miniatura. Le fotografie mostrano il profondo legame della famiglia Benavides con le moto e le origini della passione comune dei fratelli.

Luciano sottolinea che il suo desiderio di partecipare al Rally Dakar è stato ispirato dalla precedente partecipazione di Kevin. Ma il tempismo non era l’ideale, descrivendo il suo approccio alle corse come “tutto dentro, a tutto gas” a causa del suo background nell’Enduro. Luciano ammette: “Avevo 20, 21 anni e credo che per correre la Dakar ci voglia un po' di tempo e tanta esperienza. E lui [Kevin] mi ha detto: "No, devi aspettare". Hai bisogno di più anni per imparare e acquisire più esperienza.’”

Luciano allora riconosce che aspettare ancora un po' è stata una buona decisione e che ha imparato molto da suo fratello. Kevin osserva scherzosamente: "È la prima volta che lo dice".

I fratelli Benavides, che condividono un camper durante la Dakar, discutono dell'impossibilità di tenersi segreti l'uno con l'altro. La loro stretta somiglianza fisica, le impostazioni simili della bici e le routine di allenamento sincronizzate contribuiscono alla reciproca ricerca dell'eccellenza. Kevin sottolinea la fortuna di avere un compagno di allenamento che punta al miglioramento continuo: “Siamo fortunati a lavorare nella stessa squadra”.

Mentre la conversazione si sposta sulla condivisione di informazioni legate alla razza, i fratelli rivelano la loro apertura, con Kevin che insiste nel raccontare tutto a suo fratello. Segue uno scambio giocoso, che allude al cameratismo e alla competizione amichevole che definiscono la loro relazione. Luciano aggiunge un tocco di umorismo, dicendo: "Sì, se perde, allora è una storia diversa. Ma se vince, va tutto bene".

Kevin e Luciano sono nella posizione unica di essere membri della famiglia in competizione diretta: non possono completare la Dakar e tornare a casa entrambi da vincitori. Ma c'è un compromesso, con il fratello minore che esprime il sogno di uno storico 1-2 podio: "Certo, voglio essere uno, lui due", chiarisce ridendo. Kevin punta il dito verso se stesso e dice "Uno", e il dito verso Luciano, "Due". I fratelli finalmente concordano sul fatto che, indipendentemente dal risultato, sarà una vittoria enorme per la famiglia Benavides.

Il terzo episodio di "In The Dust" si conclude con la speranza di "grandi festeggiamenti e grandi feste" e sottolinea che attraverso Kevin e Luciano Benavides, il Rally Dakar può davvero essere un affare di famiglia.

Aci Salerno incontra gli studenti di Cava de’ Tirreni

Primi incontri del 2024 dell’Automobile Club Salerno sull’educazione stradale e nuovo successo con soddisfazione degli alunni, del corpo docente e della Dirigente scolastica Franca Masi e del Coordinatore del progetto Ferdinando Angrisani.

 

 

L’Aci Salerno, con la collaborazione del Rotary Club di Cava de’ Tirreni, ha organizzato due incontri presso l’Istituto di Istruzione Superiore Della Corte - Vanvitelli di Cava de’ Tirreni sull’educazione stradale ed in particolare su due tematiche di particolare interesse per i ragazzi: il primo ha riguardato i Ciclomotori e la distrazione alla guida; nel secondo è stato trattato il tema dell’ Alcool, droga e guida dei veicoli.

I saluti dell’Automobile Club Salerno sono stati portati dal Presidente Vincenzo Demasi, il quale ha dichiarato «L’educazione stradale nelle scuole per l’Automobile Club Salerno è diventata una priorità assoluta. Anche per il 2024, come per gli anni passati, continueremo con tante iniziative in tutta la provincia di Salerno a favore dei giovani utenti della strada per inculcare sempre più le fondamentali regole del Codice della Strada e del buonsenso».

Relatore degli incontri, l’esperto Vincenzo Cerrato, Consigliere Aci Salerno che sta curando gli incontri con le scuole in tutta la provincia di Salerno, riuscendo, con esempi pratici, video e foto per facilitare la comprensione dell’importanza delle regole alla guida, a destare e a tenere alta l’attenzione dei ragazzi sul problema della sicurezza stradale che ha ripercussioni pesanti sulla vita di ognuno di noi.

 

 

La Delegata Aci di Cava de’ Tirreni - Lidia Ferrara - ha sottolineato l’importanza di non essere distratti al volante e si è resa disponibile per approfondire presso la sede della Delegazione matelliana tutte le questioni inerenti alla circolazione stradale.

Il Presidente del Rotary Club di Cava Ugo Sorrentino, accompagnato dal Prefetto del Rotary Carlo Narducci, si è detto entusiasta della giornata e cercherà «di coinvolgere altre scuole della città metelliana».

Il Direttore dell’Aci Salerno, Giovanni Caturano, ha assicurato: «Incontri come questo di Cava contribuiscono ad una formazione delle giovani generazioni all’educazione stradale e di fatto anche a quella civica. I nostri corsi sono improntati non solo per chiarire quali siano le norme del Codice della strada, ma per trasmettere il rispetto per le cose e per gli altri, i quali sono al centro dell’educazione dei buoni cittadini del futuro».

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