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Tripletta Ferrari alle qualifiche della 6 Ore di Imola
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Il Team Peugeot TotalEnergies non soddisfa le aspettative nelle qualifiche in Italia
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Paolo Rignanese

Paolo Rignanese

AB Racing due volte a punti nella Carrera Cup Italia a Misano

Il team supportato da SVC The Motorsport Group ancora protagonista nel quarto appuntamento del monomarca. Le 911 GT3 Cup dei Centri Porsche di Roma in evidenza nelle gare trasmesse in diretta tv su Italia 2 con Berton in serie positiva e Verrocchio in progressione al rientro dopo Imola

 

Roma / Treviso. AB Racing - Centri Porsche di Roma centra due volte la zona punti nel quarto round della Carrera Cup Italia 2018 corso sul Misano World Circuit “Marco Simoncelli” e trasmesso in diretta tv su Italia 2. Sulle Porsche 911 GT3 Cup schierate dal team che in pista è gestito dalla struttura tecnica e dall'esperienza internazionale di SVC The Motorsport Group erano al via Giovanni Berton e Daniele Verrocchio, il gentleman driver abruzzese al rientro sulla supercar tedesca dopo oltre un mese e mezzo.


Sabato in gara 1 Berton, partito nono, ha condotto una prova regolare evitando errori e possibili penalità. Il veneto di Cavarzere ha quindi chiuso ottavo mentre il compagno di squadra, alle prime esperienza nel prestigioso monomarca tricolore organizzato di Porsche Italia, ha mostrato dei positivi miglioramenti, tanto da riuscire a guadagnare tre posizioni durante la corsa, conclusa al settimo posto nella categoria Michelin Cup, concentrandosi sulla guida e l'affiatamento con la vettura.


Domenica in gara 2 Berton, che a fine gara si è detto contento del passo che riusciva a tenere, è stato autore di un bel recupero nelle prime fasi, fin quando un contatto l'ha costretto incolpevolmente nella ghiaia fuoripista. Senza demordere, il driver veneto è ripartito all'attacco, rimontando in pochi giri da 17esimo fino al secondo piazzamento a punti del weekend, colto in decima posizione. Verrocchio ha pure lui cercato di recuperare il più possibile dopo una sosta che l'ha costretto ai box per cambio pneumatici, continuando a fare esperienza e affinare la conoscenza del mezzo dopo aver esordito sulla 911 GT3 Cup soltanto a fine aprile a Imola. Il prossimo appuntamento con la Porsche Carrera Cup Italia 2018 è in programma al Mugello dal 15 al 17 luglio, appuntamento dove per AB Racing – Centri Porsche di Roma sono attese alcune rilevanti novità.


Allegata: Foto Porsche / Alex Galli

CRONOSCALATA DELLO SPINO: FRA LE MODERNE, QUARTO POSTO ASSOLUTO (E SECONDO DI CLASSE) PER ROMANO FORTUNATI CON L’OSELLINA E VITTORIA DI MARIO TACCHINI NELLA RACING START CON LA MINI JOHN COOPER WORKS

 

 

PIEVE SANTO STEFANO - Risultati di rilievo per la scuderia Speed Motor sono arrivati anche nella 46esima edizione della Pieve Santo Stefano-Passo dello Spino, la gara riservata alle vetture moderne al seguito della 9° Cronoscalata Storica dello Spino. I due piloti del team di Gubbio che hanno partecipato alla salita toscana si sono comportati in maniera più che dignitosa, con Romano Fortunati – al volante della Osella Pa 21 Jrb – che ha ottenuto il quarto posto assoluto, il terzo nel gruppo E2-SC e il secondo nella classe 1000 dietro Michele Bertelli di Sansepolcro, che correva con l’altra Osellina della Squadra Corse Ufficiale. Fortunati, che allo Spino aveva finora corso soltanto una decina di anni fa, ha coperto nella prima manche i 6 chilometri del tracciato in 3’14”29, per poi migliorare sensibilmente (oltre 6”) in quella successiva, facendo fermare il cronometro a 3’08”14.

 

 

La vittoria assoluta è andata al fiorentino Fabrizio Peroni su Osella Pa 20/S (gruppo CN) e Fortunati segue in classifica il già citato Bertelli, secondo e Riccardo Ala su Sighinolfi Bmw 3000, giunto terzo. “Soltanto un paio di sbavature nella prima salita, dovute al cambio delle marce – ha detto Fortunati – poi nella seconda non ho commesso errori, abbassando nettamente il tempo”. Vittoria abbastanza agevole per Mario Tacchini, veterano anche dello Spino, nel gruppo delle Racing Start con la sua Mini John Cooper Works: 3’40”72 e 3’41”15 i tempi del bergamasco su un percorso che conosce oramai molto bene e distanze abbastanza nette inflitte agli avversari. 

 

17 giugno 2018

Ufficio stampa

MINI CHALLENGE: “DOPPIETTA” SPEED MOTOR IN GARA 2 A MISANO ADRIATICO CON ALESSIO ALCIDI NELLA “PRO” E RICCARDO URBANI NELLA “LITE”. ANCORA SFORTUNATO GABRIELE GIORGI

 

 

MISANO ADRIATICO - Una domenica trionfale per la Speed Motor a Misano Adriatico, che nella gara 2 della terza tappa del Mini Challenge 2018 è riuscita a imporsi sia nella “Pro” con Alessio Alcidi che nella “Lite” con l’esordiente Riccardo Urbani. Davvero immenso Alessio Alcidi, che trova l’acuto giusto dopo diversi tentativi andati a vuoto (compreso l’eccezionale recupero del sabato sera sulla pista romagnola) anche per opera di quella sfortuna che continua invece a perseguitare l’altro portacolori della scuderia di Gubbio, il fiorentino Gabriele Giorgi, assistito da Pro.motorsport di Rubano e Autoeur di Firenze. Alla fine, le luci superano le ombre, ma anche al World Circuit Marco Simoncelli la piega presa dalla situazione non era stata delle migliori per le due Mini John Cooper Works. Sabato pomeriggio in gara 1, infatti, Alcidi era partito in fondo al plotone per la rottura della frizione durante le qualifiche e quindi la sua è stata una corsa a handicap, che però si è trasformata a suo modo in un capolavoro del 38enne pilota di Todi, assistito da Mini Roma by Caal Racing; una esaltante rimonta che lo ha portato a girare più veloce di tutti, fino a sfiorare il gradino più basso del podio. Vittoria per Gustavo Sandrucci, davanti a Roberto Gentili e a Luca Rangoni, con Alessio Alcidi quarto. Per Giorgi, partito con il quarto tempo, subito un problema con la marcia, che gli è saltata in partenza facendogli perdere un paio di posizioni, una delle quali recuperata in breve tempo.

 

 

Prima della “Quercia”, Giorgi era pertanto quinto e in quel momento è avvenuto il contatto con Davide Valsecchi: la sua Mini è stata sbattuta fuori e allora ha dovuto di nuovo riguadagnare terreno, chiudendo alla fine al sesto posto. Al via di gara 2, dato alle 13.20 di domenica 17 giugno, Giorgi occupa la terza posizione e Alcidi la quinta, ma dopo appena tre curve i due si ritrovano in testa: è Giorgi che sta davanti con Alcidi a ruota, ma dopo nemmeno due minuti di corsa la gomma si stallona dal cerchio anteriore sinistro e la mini numero 33 finisce fuori pista. Via libera, quindi per Alcidi, che con il passare dei minuti e dei giri crea un vuoto sempre più marcato alle sue spalle, arrivando nel finale a sfiorare i 10” di vantaggio nei confronti di Roberto Gentili, tallonato da Gabriele Torelli e da Davide Valsecchi. La lotta che si genera per la piazza d’onore non fa altro che agevolare la fuga solitaria di Alcidi, che aggiunge anche la “ciliegina” del giro più veloce in 1’50”8, poi nel finale riduce le distanze a 8”, tagliando il traguardo della prima vittoria stagionale davanti a Torelli, Valsecchi, Gentili e Sandrucci. Per Giorgi, arrivo nelle retrovie dopo aver perso almeno 3 minuti per il cambio della ruota. “Finalmente, sono proprio contento!”: un’espressione che sa di liberazione per Alessio Alcidi.

 

 

“Ci voleva proprio – ha aggiunto – tanto per me, quanto per la squadra e per la scuderia. Mi aiutano proprio tutti come meglio non potrebbero, per cui mi sentivo dentro un forte dovere anche morale di ripagarli. La prestazioni dell’auto sono state eccellenti: bella la corsa in solitudine di gara 2, ma la vera impresa è stata per me quella del sabato, quando da ultimo sono arrivato fino alle soglie del podio. Speriamo che questo sia di buon auspicio”. Sconsolato Giorgi: “Anche stavolta è successo di tutto e di più – ha sottolineato – e il bello è che esci per cambiare una gomma, rientri e vai più forte dei primi anche di mezzo secondo. Evidentemente, sta scritto che questa non debba essere l’annata favorevole”. Il trionfo della Speed Motor a Misano Adriatico è completato dalla prodezza di Riccardo Urbani, primo nella “Lite” al termine di un interessante duello con Alessandro Suerzi Stefanin, che gli è stato incollato fino in pratica all’ultimo. Una sorta di “veni, vidi, vici” per il pilota eugubino:

 

 

“Sono arrivato venerdì e non avevo mai provato con la Mini – ha specificato Urbani - per cui subito prove libere, qualifiche e gara 2, perché dividevo la vettura con Marco Santamaria, il quale mi ha subito spianato la strada con la vittoria in gara 1, che mi ha consentito di sfruttare questo risultato a livello di posizionamento in partenza. Con Suerzi Stefanin ci siamo “scambiati” il comando della gara un paio di volte e a un certo punto sembrava che anche Ugo Bagnasco potesse rientrare in bazzica, poi a Suerzi Stefanin è stata comminata una penalizzazione e a quel punto ho potuto trionfare alla mia prima esperienza con il Mini Challenge, in un ambiente peraltro molto bello. Un ringraziamento particolare a Mini Roma by Caal Racing, alla scuderia Speed Motor, a mio padre Gianni e ad Alessio Alcidi per i tanti consigli che mi ha dispensato e che si sono rivelati molto preziosi”.   

 

 

17 giugno 2018

Ufficio stampa

Per Enza Allotta punti pesanti al 5° AUTOSLALOM SCIACCA TERME MEMORIAL PASQUALE TACCI

 

 

Punti pesanti in vista del proseguo nel Campionato Nazionale per Enza Allotta che l'ha vista protagonista quest'oggi nella gara di Sciacca, il 5° Autoslalom Sciacca Terme Memorial Pasquale Tacci, ottenendo un ottimo secondo posto tra le dame ed un sesto di classe S1, una classe agguerrita che ha visto alla partenza ben undici piloti.

 

 

Buona la prestazione e sopratutto l'ottimo feeling con la sua auto in un campionato dove gli avversari di certo non stanno a guardare e le doti alla guida di Enza fanno la differenza, un commento a caldo della campionessa 2017  "Si torna a casa stanchi ma soddisfatti , classe molto impegnativa ma diciamo che ci siamo difesi 6° Classe S1 su 11 partenti e 2° Femminile , portiamo bei punti a casa per il titolo italiano femminile adesso più forti di prima con la consapevolezza che posso fare ancora meglio.... ci vediamo la prossima gara".

 

 

Ufficio stampa Enza Allotta

 

HP SPORT RALLY TEAM e Gianni D’Avelli dominano il Rally Contea di Ceccano

 

 

E' stato un week-end esaltante, quello vissuto da HP Sport in occasione della 2° edizione del Rally Contea di Ceccano, gara che chiude il primo semestre sportivo in terra di Ciociaria. Esaltante perché, dei sette alfieri che la scuderia aveva schierato, due di loro hanno occupato il primo e l’ultimo posto della top ten, con Gianni D’Avelli grande dominatore della competizione rallistica in coppia con il fido Domenico Ligori con la Skoda Fabia R5 del team Colombi. L’impegno di HP Sport messo in campo per l’occasione ha premiato la condotta di gara del driver di Ceccano ceccanese navigato per l’occasione dal bravo Ligori su una Skoda Fabia R5, che ha infatti surclassato i rivali nella sua prima uscita stagionale, conquistando così un importante successo. Alle sue spalle un Max Rendina impegnato in una gara test per provare nuove soluzioni sulla sua Skoda Fabia. Sul terzo gradino del podio, si sono invece accomodati i ceccanesi Antonio Bucciarelli e Riccardo Silvaggi, bravi a risalire dopo un’avvio in sordina con la Fiesta R5. Per HP Sport, la vittoria nella gara di casa fa ben sperare per il prosiego della stagione. Per Gianni D’Avelli, questo del rally della “Contea” è l’ennesimo successo nelle gare di casa, il pilota ciociaro è sempre stato molto veloce, prendendo subito le redini della corsa, migliorando le sue prestazioni con continuità, anche grazie agli affinamenti di assetto apportati alla vettura nel corso della gara, e al supporto del suo naviga Ligori, rallentando il ritmo soltanto nell’ultima prova (terzo tempo ndr), dopo aver vinto ben cinque delle otto speciali in programma e due volte chiudeva secondo. E' stato un weekend perfetto – afferma felice Gianni D’Avelli -. Tutto ha funzionato per il verso giusto, dalla macchina, al mio comportamento in gara. Pensavamo di poter disputare un buon rally, sapevamo di essere veloci e arrivare a centrare un risultato del genere, ringraziamo tutto il team e ci godiamo il momento. Bene anche Antonello D’Emilio che al rientro dopo qualche anno di pausa, chiudeva al decimo posto assoluto e primo di classe, dopo una gara che lo ha visto prova, dopo prova, trovare quegli automatismi e il giusto ritmo di gara con la Clio S1600 e il suo navigatore Mauro Persichilli. In casa Hp oltre alle prestazioni di D’Avelli-Ligori e D’Emilio-Persichilli, troviamo Fiorella-Ceccarelli dodicesimo e secondo di Classe A7, mentre Massaro-D’Amore erano primi di classe RS/RSTB.

Rovera torna alla vittoria a Misano nella Carrera Cup Italia
Dopo la sfortuna di Monza, il pilota varesino è imprendibile anche sul circuito romagnoloe sulla Porsche 911 GT3 Cup dello Tsunami RT dopo la pole position vince gara 1 sabatoe gara 2 domenica: “Confermata la competitività globale, lavoro di squadra super e ora pensiamo al Red Bull Ring!

 

 

Misano (RN) / Varese, 17 giugno 2018. Riprende la scia vincente di Alessio Rovera nei campionati targati Porsche. Dopo lo sfortunato weekend di Monza, dove dopo la pole position era in testa quando è stato colpito da un altro concorrente con conseguente ritiro, il 22enne pilota varesino ha ripreso a macinare successi centrando la quarta e la quinta vittoria stagionale nella Carrera Cup Italia, che al Misano World Circuit ha disputato il quarto doppio round 2018. Il portacolori dello Tsunami Racing Team ha preso il comando delle operazioni sin dalle prove libere di venerdì e sabato mattina ha segnato la pole position per gara 1, per la quale è stato premiato con il trofeo Q8 Hi Perform. Poi nel pomeriggio dominio della corsa dall'inizio alla fine con tanto di giro più veloce. Domenica, poi, la vittoria di gara 2, nella quale Alessio partiva sesto per effetto della griglia invertita: il driver varesino, premiato per la strategia intelligente e la condotta mai oltre ai limiti, aveva in realtà concluso terzo, ma è stato promosso vincitore nel dopogara quando i commissari sportivi hanno deciso una penalizzazione per i primi due al traguardo.

Alessio Rovera dopo Misano: A Misano abbiamo confermato competitività sia sul passo gara sia sul giro più veloce e non era facile, viso che il team, che ha svolto un lavoro incredibile, ha dovuto cambiare la scocca alla 911 GT3 Cup. I punti conquistati a Misano ci mantengono in vetta alla classifica tricolore, ma ora desidero focalizzarmi soltanto sul prossimo impegno, che sarà davvero tosto, nella Porsche Mobil1 Supercup, dove esordirò al Red Bull Ring tra due weekend prima di tornare in Carrera Cup France.

 

Allegate: Foto Porsche / Alex Galli

TRIONFO CON NUOVO RECORD ALLO SPINO PER STEFANO PERONI SU MARTINI MK 32. IL PADRE, GIULIANO, VINCE IL II RAGGRUPPAMENTO E IL FRATELLO STEFANO SI IMPONE FRA LE MODERNE AL SEGUITO. ANCORA SFORTUNATO IL PILOTA LOCALE ENNIO BRAGAGNI CAPACCINI, CHE SI GIRA IN GARA 2 E VEDE SFUMARE DI NUOVO IL PODIO IN ASSOLUTO

 

 

PIEVE SANTO STEFANO - Fantastica tripletta (con anche il nuovo record) per la famiglia Peroni nell’edizione 2018 dello Spino, la 9° della Cronoscalata storica e la 46esima di sempre. Stefano, già trionfatore nel 2017 con l’Osella Pa 8 (era stato primo fra le storiche anche nel 2015, quando però non avevano alcuna validità), concede il bis al volante della Martini Mk 32 e stabilisce anche il nuovo primato fra le storiche sui 6 chilometri del tracciato: 2’54”42, alla media di 123,8 chilometri. Suo, adesso, anche il record a livello di somma dei tempi: con il 2’55”15 di gara 2 arriva infatti a 5’49”57 e ritocca il 5’51”52 dello scorso anno, che già gli apparteneva. Sugli scudi, dunque, il 46enne conduttore di Sesto Fiorentino, mentre il fratello più giovane, Fabrizio (35 anni) si è aggiudicato l’assoluto fra le vetture moderne al seguito e il padre dei due, il 71enne Giuliano (che qui è di casa dagli anni ’70), porta a casa il primo posto nel II Raggruppamento con assieme il terzo miglior responso in assoluto fra i conduttori delle storiche. Fra i due Peroni, si è inserito Walter Marelli, leader del IV Raggruppamento, mentre è stata una domenica a dir poco sfortunata per i “driver” di Pieve Santo Stefano, a cominciare ancora una volta da Ennio Bragagni Capaccini (alla fine terzo di raggruppamento), che sembrava destinato a salire in uno dei gradini dell’ipotetico podio generale. Questo appuntamento, il quarto del Campionato Italiano di Velocità in Salita Auto Storiche – ma con valenza anche per il Trofeo Toscano di Velocità in Montagna e per lo Challenge Salita Piloti Auto Storiche – ha registrato al via 120 concorrenti, più i 37 per le auto moderne al seguito, con la solita perfetta organizzazione da parte della Pro Spino Team. Vediamo nel dettaglio cosa è avvenuto nei singoli raggruppamenti.

Stefano Peroni ha ovviamente primeggiato fra le monoposto (V Raggruppamento), dando peraltro spettacolo anche con qualche derapata. “Che dire? Che meglio di così non sarebbe potuta andare – ha sottolineato un raggiante Stefano Peroni – e che, una volta risolti i problemi di assetto, l’auto ora funziona a puntino. In gara 1 ho raggiunto l’obiettivo del record, in gara 2 non ho esagerato”. Per il secondo posto è stata questione in famiglia fra Matteo Aralla su Formula Renault Europe e il figlio Emanuele su Dallara F 390, che si sono scambiati il piazzamento nelle due gare. Nel computo totale, Emanuele ha avuto la meglio per 1”47 su Matteo; più che onorevole il comportamento di Chiara Polledro, classificatasi quinta su Formula Abarth.  

 

 

L’esito di gara 1 prometteva “scintille” nel IV Raggruppamento fra Walter Marelli su Osella Pa 9/90 e il beniamino locale Ennio Bragagni Capaccini su Re.Bo.: appena 93 centesimi di secondo in favore del milanese (3’02”45 contro 3’03”38), con il pievano (al volante di una Sport Nazionale) autore di una prova all’insegna della massima linearità. Nella seconda salita, Marelli è stato costante (3’02”68), mentre Bragagni Capaccini ha commesso un errore nello scalare la marcia all’Acquaiola e si è girato, urtando con l’anteriore e il posteriore sinistro. E’ poi ripartito, impiegando oltre un minuto in più e finendo con il perdere anche il secondo posto nella somma dei tempi in favore di Sandro Zucchi su Lucchini Sn85. “Dopo il contatto – ha spiegato Bragagni Capaccini – ho proseguito con prudenza, perché non sapevo se vi fossero problemi alla gomma e anche alla macchina. Peccato, è la terza volta di fila che qui non ne va dritta una”. Bragagni Capaccini è allora terzo, davanti alla Peugeot 205 Rally di Gianluca Paloschi, primo fra le turismo e alla Renault 5 Gt Turbo di Roberto Brenti, che bagna la sua 37esima partecipazione allo Spino con il primo posto di classe numero 22. La stessa classe nella quale Nicola Veri, anche lui su Renault 5, regala uno dei pochi sorrisi ai piloti di casa e dove è mancato il favorito Marco Ulivi, alle prese fin dal sabato con problemi tecnici alla sua R5 e praticamente fuori dai giochi con tempi altissimi. “Lo ripeto: un percorso bello e difficile – ha dichiarato il vincitore, Walter Marelli – con l’asfalto più allentato in gara 2 e quindi con problemi di aderenza, ma sono soddisfatto”.

Piccolo colpo di scena nel III Raggruppamento: il milanese Andrea Fiume, all’esordio allo Spino su Osella Pa 8/9, vince nettamente gara 1 in 3’17”09, poi in gara 2 alza di oltre 6” (3’23”50) e viene preceduto dalla Porsche 911 Sc di Giuseppe Gallusi che, ripetendo la performance della mattina con un lieve peggioramento (da 3’22”56 a 3’22”86), è riuscito a sopravanzarlo di 64 centesimi. La classifica per somma di tempi assegna l’assoluto a Fiume, ma nel conteggio dei punti il bilancio fra i due è in parità. “Un calo di concentrazione, dovuto forse al caldo – ha detto Fiume – che si è manifestato nella parte altra del tracciato, quella più veloce. Gallusi ha invece continuato a tener giù l’acceleratore e alla fine l’ha spuntata. Con la massima serenità, ribadisco che questa è una gara bella e ottimamente organizzata e io mi sono divertito, portando a casa l’assoluto del mio raggruppamento”. Ottimo terzo posto per Salvatore Asta su Bmw 2002 Ti e altrettanto rimarchevole quarta piazza per Fernando Morselli su Volkswagen Golf 16V, mentre Lorenzo Cocchi (sempre su Golf) alza il tempo in gara 2 e scende dal quinto posto assoluto, che va ad appannaggio di Gabriele Tramonti su Fiat Ritmo 75.

 

 

Papà Giuliano Peroni è il dominatore del II Raggruppamento con l’Osella Pa 3: al 3’09”38 della mattina aggiunge il 3’10”20 del pomeriggio in una gara 2 condizionata, per i migliori, dall’incidente capitato alla Mg B Gt di Giancarlo Macrelli nella parte finale del tracciato, quasi all’uscita del bosco. Giuliano Palmieri su De Tomaso Pantera, ottimo in gara 1 con il suo 3’26”30, peggiora quindi di quasi 9” la sua prestazione in gara 2, facendosi sopravanzare dall’Alfa Romeo Gtam di Lucio Gigliotti (secondo assoluto in gara 2), ma nei confronti di quest’ultimo Palmieri mantiene la piazza d’onore nella classifica per somma di tempi. Tutto questo, in parte, anche per il forfait di Ildebrando Motti su Porsche Carrera Rs: era terzo di raggruppamento in gara 1 a 3’49” da Palmieri e nel pomeriggio non si è presentato sulla linea di partenza, a causa di una piccola perdita di olio dovuta al tappo del bulbo. Per il quarto e quinto posto, la somma dei tempi dà ragione alla Porsche Carrera Rs di Matteo Adragna, che però in gara 2 è stato preceduto per 65 centesimi da Alessandro Maraldi su Porsche 924. Interessante la sfida nella nutrita classe 700 fra le Fiat Giannini fra Andrea Pezzani e Riccardo Da Frassini, con quest’ultimo che ha avuto la meglio in entrambe le salite.

Nel I Raggruppamento, vittoria di larga misura per Tiberio Nocentini con la sua Chevron B19, peraltro costante nelle performance: 3’23”52 in gara 1 e 3’23”36 in gara 2, tempi a loro volta inferiori a quelli fatti registrare lo scorso anno. Alle sue spalle, Antonio Di Fazio su Nsu Brixner precede Angelo De Angelis al volante della Nerus Silhouette. Oltre 4” di margine fra i due dopo la prima salita, che De Angelis ha ridotto a poco più di 2 nella seconda. Quarta piazza per la Jaguar E Type di Vittorio Mandelli, che in qualche tratto ha avuto il suo da fare per tenere sotto controllo la vettura. 

Fabrizio Peroni, fratello più giovane di Stefano (35 anni) si è imposto fra le moderne al seguito, risolvendo nella serata di sabato il problema al cambio sopraggiunto dopo le prove ufficiali. Con la sua Osella Pa 20/S, è stato l’unico a scendere sotto il muro dei 3 minuti con due salite praticamente in fotocopia: 2’57”09 la prima, 2’57”22 la seconda (tempo aggregato 5’54”31) e in un ipotetico conteggio globale si piazza alle spalle del fratello Stefano. Secondo posto assoluto per un pilota locale, Michele Bertelli di Sansepolcro, alla prima stagione con l’Osella Pa 21 nella classe 1000 della E2-SC; di tutto riguardo i suoi tempi: 3’03”36 e 3’04”43, che gli hanno permesso di sopravanzare il diretto avversario e amico Romano Fortunati, sempre sull’Osellina, secondo di classe e quarto assoluto. Fra i due, si è inserito Riccardo Ala con la Sighinolfi Bmw 3000. Quinto assoluto, il veterano Stanislao Bielanski su Lucchini P1/98. Nella gara 1 delle moderne si è concentrata la malasorte per i piloti di Pieve Santo Stefano: Icaro Camaiti su Renault Clio è uscito nella zona di Fontandrone, mentre Daniele Giannini – in “pole” fra le Gloria della E2-SS – ha dovuto abbandonare all’uscita della “esse” dell’Acquaiola: nel riaprire con l’acceleratore, l’auto gli si è girata e ha sbattuto contro il guard-rail, mentre Mauro Polcri (sempre su Gloria) si è dovuto ritirare per problemi alla pompa della benzina. Così, la palma del migliore fra i locali è andata a Michele Gregori, secondo nella classe 1000 della E2-SS con la Gloria B5 10Y. Un altro corridore di lungo corso allo Spino, Mario Tacchini su Mini John Cooper Works, ha infine dominato nella Racing Start.

 

 

Grande l’afflusso di pubblico, soprattutto sui punti più spettacolari del tracciato. Il resto l’ha fatto la splendida giornata di sole, calda ma non afosa.

 

Le classifiche

 

9° Cronoscalata storica dello Spino

(Civsa 2018)

 

I Raggruppamento

 

  • Tiberio NOCENTINI (Chevron B19) in 6’46”88
  • Antonio DI FAZIO (Nsu Brixner) a 30”94
  • Angelo DE ANGELIS (Nerus Silhouette) a 37”34
  • Vittorio MANDELLI (Jaguar E Type a 49”48
  • Alessandro RINOLFI (Morris Mini Cooper S) a 55”61

 

 

II Raggruppamento

 

  • Giuliano PERONI (Osella Pa 3) in 6’19”58
  • Giuliano PALMIERI (De Tomaso Pantera) a 41”91
  • Lucio GIGLIOTTI (Alfa Romeo Gtam) a 46”18
  • Matteo ADRAGNA (Porsche Carrera Rs) a 59”59
  • Alessandro MARALDI (Porsche 924) a 1’04”26

 

 

III RAGGRUPPAMENTO

 

  • Andrea FIUME (Osella Pa 8/9) in 6’40”59
  • Giuseppe GALLUSI (Porsche 911 Sc) a 4”83
  • Salvatore ASTA (Bmw 2002 Ti) a 15”46
  • Fernando MORSELLI (Volkswagen Golf 16V) a 29”79
  • Gabriele TRAMONTI (Fiat Ritmo 75) a 45”22

 

 

IV Raggruppamento

 

  • Walter MARELLI (Osella Pa 9/90) in 6’05”13
  • Sandro ZUCCHI (Lucchini Sn85) a 51”50
  • Ennio BRAGAGNI CAPACCINI (Re.Bo.) a 1’03”30
  • Gianluca PALOSCHI (Peugeot 205 Rallye) a 1’04”09
  • Roberto BRENTI (Renault 5 Gt Turbo) a 1’15”45

 

 

V Raggruppamento

 

  • Stefano PERONI (Martini Mk 32) in 5’49”57
  • Emanuele ARALLA (Dallara F 390) a 42”88
  • Matteo ARALLA (Formula Renault Europe) a 44”35
  • Alessandro TRENTINI (Dallara 386) a 1’06”17
  • Chiara POLLEDRO (Formula Abarth) a 1’10”30

 

 

Primi cinque tempi assoluti fra le storiche

 

  • Stefano PERONI (Martini Mk 32) in 5’49”57
  • Walter MARELLI (Osella Pa 9/90) a 15”56
  • Giuliano PERONI (Osella Pa 3) a 30”01
  • Emanuele ARALLA (Dallara F 390) a 42”88
  • Matteo ARALLA (Formula Renault Europe) a 44”35

 

46esima Pieve Santo Stefano-Passo dello Spino

(vetture moderne al seguito)

 

  • Fabrizio PERONI (Osella Pa 20/S) in 5’54”31
  • Michele BERTELLI (Osella Pa 21 Jrb) a 13”48
  • Riccardo ALA (Sighinolfi Bmw 3000) a 20”35
  • Romano FORTUNATI (Osella Pa 21 Jrb) a 28”12
  • Stanislao BIELANSKI (Lucchini P1/98) a 43”45

 

 

 

Ufficio stampa Pro Spino Team

Cetilar Villorba Corse in fase di controllo alla 24 Ore di Le Mans

Scattata da quasi 5 ore la corsa di durata più selettiva cn il team italiano in doppia rimonta, al via e dopo che la Dallara Gibson #47 è finita in via di fuga con una ruota forata. Amadio: “Situazione sotto controllo e squadra pronta ad ogni intervento, ma stiamo in guardia”


E’ giunta quasi alla 5^ ora di gara la 24 Ore di Le Mans. Cetilar Villorba Corse ha iniziato la sua rimonta dopo il via con Giorgio Sernagiotto al volante della Dallara P217 #47, che ha risposto bene nelle fasi iniziali. Verso la fine del triplo stint di guida del brasiliano già F1 Felipe Nasr, la biposto è finita sulla ghiaia e si è forato uno pneumatico. Ai box immediatamente ripristinata l’auto sulla quale sono stati risolti dei problemi all’idroguida ed all’acceleratore che aveva accusato il driver brasiliano. Roberto Lacorte ha iniziato il suo primo turno di guida con un doppio stint al volante del prototipo.


-“Purtroppo la foratura ci costringe ad una nuova rimonta ma sulla vettura tutto è stato prontamente risolto - spiega il Team Principal Raimondo Amadio - stiamo in guardia ma la situazione è sotto controllo, tutto come pianificato in una strategia sull’intera durata della gara”-.

 

STEFANO PERONI PRENOTA IL BIS ALLO SPINO; IL PADRE, GIULIANO, CERCA LA VITTORIA NEL II RAGGRUPPAMENTO. TIBERIO NOCENTINI MIGLIORE NEL I E ANDREA FIUME NEL III, MENTRE NEL IV E’ SFIDA MOLTO INCERTA FRA WALTER MARELLI E IL PILOTA LOCALE ENNIO BRAGAGNI CAPACCINI

 

 

PIEVE SANTO STEFANO - Peroni e… Peroni: Stefano su un versante, il fratello Fabrizio sull’altro e il padre, Giuliano, su uno dei raggruppamenti. La famiglia di piloti di Sesto Fiorentino sembra proprio intenzionata a realizzare la tripletta nell’edizione 2018 dello Spino. Le migliori ricognizioni sui 6 chilometri della provinciale 208 sono proprio quelle dei due figli. Nella 9° Cronoscalata Storica, quarta tappa del Campionato Italiano di Velocità Auto Storiche con valenza anche per il Trofeo Toscano di Velocità in Montagna e per il Challenge Salita Piloti Auto Storiche, Stefano Peroni con la sua Martini Mk 32 è l’unico a essere sceso sotto il muro dei 3 minuti (2’58”56 e 2’58”69) e nel V Raggruppamento ha già creato una sorta di vuoto, distanziando nettamente Emanuele Aralla su Dallara F390, Matteo Aralla su Formula Renault Europe e la tenace Chiara Polledro su Formula Abarth. “Sembra che l’auto stia andando meglio rispetto alle altre gare – ha commentato Stefano Peroni – ma il tempo non è ancora soddisfacente, perché siamo sul 2’58” e lo scorso anno vinsi con 2’55”. Vediamo allora di limare i 3” domani in gara”.

 

 

Si prospetta invece accesa la battaglia nel IV Raggruppamento fra l’Osella Pa 9/90 di Walter Marelli e la Re.Bo. del pilota locale Ennio Bragagni Capaccini, che nel primo turno, con il suo 3’06”34, è stato più veloce per appena 35 centesimi. Nel secondo, Marelli è stato costante (3’06”52, ovvero meglio di 17 centesimi), mentre Bragagni ha alzato di quasi 2” a 3’08”13. “Ho guidato meglio nella seconda prova – ha detto Marelli – ma l’esito non è stato un granchè, anche perché la strada era un tantino allentata fino al primo intertempo. Tanto di cappello a Ennio Bragagni Capaccini per quello che ha fatto. Per me, si tratta della prima volta qui con l’Osella in un tracciato molto bello e preparato bene anche a livello di sicurezza, ma è evidente che per far bene occorrono anche quelle “malizie” che si acquisiscono correndovi da tempo, mentre io di fatto sono un neofita”.

 

 

Eccezionali le performance del fiorentino Marco Ulivi su Renault 5 Gt Turbo, terzo assoluto nella prima salita in 3’35”30 davanti alla Lucchini di Sandro Zucchi (3’33”48 il suo tempo più rilevante, perché poi ha avuto problemi meccanici) e di Gianluca Paloschi, quarto nel secondo turno in 3’34”32, con Ulivi quinto. Nel III Raggruppamento, l’esordiente Andrea Fiume su Osella Pa 8/9 si presenta con un 3’27”99 che ipoteca l’assoluto e poi migliora di oltre 2”, ritoccando a 3’25”71; alle sue spalle, la Bmw 2002 Ti di Salvatore Asta ha per ora qualche chance in più rispetto alla Porsche 911 Sc di Giuseppe Gallusi, a sua volta incalzato dalla Volkswagen Golf di Fernando Morselli. Ma sarà la gara a pronunciare il verdetto. “Un fondo stradale decisamente più aderente nella seconda salita – ha dichiarato Fiume – ma questo è un tracciato completo: misto nella prima parte e veloce nella seconda. Dal bivio di Caprese Michelangelo in poi occorre conoscerlo bene per tirar giù il piede ed è quello che tenterò di fare in gara”. Un prototipo davanti a tutti, nella prima prova, anche nel II Raggruppamento: è l’Osella Pa 3 del Peroni padre, Giuliano, salito in 3’09”03 per poi rinunciare al secondo turno; e allora, interesse concentrato nella sfida a quattro fra l’Alfa Romeo Gtam di Lucio Gigliotti, le Porsche Carrera di Ildebrando Motti e Matteo Adragna e la De Tomaso Pantera di Giuliano Palmieri, che dapprima ha avuto delle distrazioni alla guida, poi nella seconda prova ha alzato la voce in 3’34”48, precedendo di un solo centesimo Gigliotti, che a sua volta era secondo dietro Peroni e davanti a Motti per 32 centesimi. Riccardo Da Frassini, con la sua Fiat Giannini, si candida al primo posto nel nutrito lotto della classe 700 con 3’51”73, ma Andrea Pezzani gli ricorda la sua presenza con il 3’53”92 nella seconda salita. Netta, infine, la supremazia di Tiberio Nocentini su Chevron B19 nel I Raggruppamento, con la Nerus Silhouette di Angelo De Angelis e la Nsu Brixner di Antonio Di Fazio a occupare gli altri due gradini dell’ipotetico podio, anche se si prospetta incerta la battaglia per la piazza d’onore. “Una gara come sempre bellissima – sono parole di Nocentini – e complimenti agli organizzatori. Con i tempi, ho già abbassato in prova di 3” rispetto allo scorso anno”.

 

 

UN PERONI IN “POLE” ANCHE FRA LE MODERNE

Fra le moderne al seguito, Fabrizio Peroni con la sua Osella Pa 20/S di gruppo CN è avanti rispetto a due “driver” locali: 3’03”58 e 3’00”35 i suoi riscontri. Dietro di lui, Michele Bertelli di Sansepolcro con l’Osella Pa 21 Jrb, primo in E2-SC con 3’06”34 e 3’04”22 e poi Daniele Giannini di Pieve Santo Stefano, migliore fra le E2-SS con la Gloria B4. Più staccati, gli altri due pievani delle “formula”: Mauro Polcri e Michele Gregori. Nel nutrito gruppo delle Racing Start, il veterano Mario Tacchini precede la giovane Camilla Bisceglia, autrice di una prestazione a suon di centesimi con il padre Claudio.

E ORA LA GARA

Sono stati complessivamente 161 i piloti ad aver preso parte alle prove ufficiali, così ripartiti: 124 fra le storiche e 37 fra le moderne. L’unica interruzione, peraltro non lunga, si è verificata nel secondo turno di prove per il problema alla Nsu Tt1200 di Daniele Di Fazio, che ha subito lievi danneggiamenti alla carrozzeria quando ancora era nella prima parte del tracciato: l’intervento del carro attrezzi si è reso necessario perché la vettura era ferma in traiettoria. Iniziate alle 13 in punto, le prove si sono concluse intorno alle 17.45. Domenica 17 alle 9.30, il direttore Flavio Candoni darà il via alla prima manche di gara; dopo che il serpentone sarà sceso e tornato in paese per il riallineamento, si procederà con la seconda. 

PILOTI DA RECORD

Da rimarcare la 37esima partecipazione su 46 edizioni complessive per Roberto Brenti di Bibbiena, che corre con la Renault 5 Gt Turbo ma vi sono altri due piloti meritevoli di citazione. Il primo è Mauro Ceccarelli (Ams Sport) che era presente allo Spino anche il 5 settembre 1965, giorno di svolgimento della prima edizione; il secondo è Andrea Baroni (Porche 911 Sc), che festeggia i 50 di attività agonistica.  

 

Ufficio stampa Pro Spino Team

 

 

 
Dopo la bella prova di Glasbach, Diego pensa alla Coppa Teodori
 
 
 

L'avventura di Diego Degasperi nel Campionato europeo prosegue senza pause. Le ultime due prove affrontate dal pilota trentino sono state la «Ecce Homo» di Sternberk, in Repubblica Ceca, svoltasi il 3 giugno, e la tedesca Glasbachrennen dello scorso 10 giugno. Nella prima il piota trentino ha dovuto fare i conti con un violento acquazzone, che ha compromesso la posizione finale, nella seconda le cose sono invece andate decisamente meglio, dato che Diego ha chiuso con un bel 3° posto di classe e 5° nella graduatoria assoluta, secondo degli italiani, pur trovandosi per la prima volta ad affrontare un tracciato molto selettivo, stretto ma incredibilmente veloce, che si addenta nel parco nazionale di Glasbach. 

 

 

Il Campionato Europeo è giunto così al giro di boa e riprenderà il 24 giugno con la tappa italiana di Ascoli Piceno, la Coppa Paolino Teodori, che precederà l'amata Trento – Bondone dell'1 luglio.

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